Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

ventitreesima pagina

Gentile Dott.ssa,
grazie per la sua pronta risposta. Infatti non ho voluto dilungarmi, sono arrivata al punto del problema, la gatta è stata esaminata con l'ecografo dal torace all'addome, e sembra che l'unica cosa trovata che giustifichi l'anoressia totale  (superate le altre cose: rinotracheite, ulcere in bocca, polmonite, pleurite) sia la lipidosi. Comunque le allego le analisi di sangue in formato pdf  fatte il 15 giugno a Udine.
Sabato l'ho riportata a Udine perchè continuava a boccheggiare, il veterinario che le ha inserito il sondino mi ha tranquillizzato, non si tratta assolutamente  di problemi respiratori (quelli sembrano superati) ma di un accumulo di aria, lei apre la bocca nel tentativo di espellerla, mi ha spiegato come darle da mangiare nel migliore dei modi per evitare questi problemi (per es. sempre seduta e non sdraiata), e di nutrirla di più, senza diluire il Recovery, semmai siringando un po' d'acqua subito dopo ogni bolo per farlo scendere, in più mi ha aggiunto il Plasil.La gatta sta benino, vedo che vorrebbe leccarsi le zampette ma non ci riesce per via del collare, fa "la pasta", è abbastanza serena, è un grande impegno nutrirla così, so che il sondino gastrico sarebbe stato meno impegnativo per me, ma il veterinario ha ritenuto che andava
prima fatto un tentativo così, inserire un sondino gastrico è un intervento ben più importante e richiedeva un ricovero e forse lui sperava in una risoluzione più veloce. Sono d'accordo di non offrirle nulla per bocca, l'avevo capito da tempo, infatti tutti i medicinali li abbiamo sempre fatti  per iniezione, ora anche  mescolandoli  nel cibo che inserisco nel sondino. Al momento il fastidio maggiore sembra essere l'aria, anche le evacuazioni - per altro regolari - sono molto "rumorose". I polmoni sembrano a posto (il Dalacin C ha funzionato), non ha liquido pleurico. Sul dopo-sondino il veterinario di Udine non si esprime più che tanto (è dell'idea di affrontare una cosa per volta), qui a Trieste mi proponevano (per il dopo-sondino)semmai un tentativo di darle morfina nel caso avesse qualche dolore che non manifesta ed
eventualmente del Valium endovena per stimolarle l'appetito, ma premetto che nonostante si siano  adoperati moltissimo per la mia gatta a tutte le ore, incuranti dei festivi e notturni, un caso come il mio non l'hanno mai visto...e sono un po' perplessa.... Mi preoccupa quando mi dice che di solito non mangiano prima dei 3-8 mesi... e poi mi crea molta ansia la prospettiva che anche con un sondino gastrico tenuto su per mesi lei debba stare sempre con il collare...finchè ha il collare non avrà mai voglia di provare a mangiare.
Gli integratori che lei mi suggerisce (carnitina, taurina, non so arginina...)credo siano  presenti nel Metabolase che le facevamo con le flebo, si potrebbe fare delle piccole integrazioni sottocute?
La terrò informata, grazie!
cordiali saluti, claudia

03/07/2007
 

Gentile Claudia, ho visto gli esami, che sono perfetti a parte gli enzimi epatici e un enzima muscolare (magari il gatto aveva fatto qualche iniezione che ne ha causato il rialzo). Non ho nulla da aggiungere a quello che le ho già scritto nella scorsa mail (per gli integratori deve decidere chi sta seguendo il gatto). I tempi che le ho indicato purtroppo provengono dalla casistica riportata in letteratura da colleghi autorevoli. Speriamo che la sua gatta sia un’eccezione!

Le faccio i miei più cari auguri di risolvere presto.

Dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 
Gentile Dottoressa,al mio cane meticcio tra i 10/12 anni è stato diagnosticato un linfoma come da referto citologico.
Il quadro citologico mostra una popolazione monotona di cellule linfoidi di piccola e media taglia che presentano nucleo rotondo frequentemente inciso talora dotato di 3-4 nucleoli prominenti e cromatina finemente dispersa, scarso citoplasma basofilo con area perinucleare chiara. Presenti numerosi immunoblasti, corpi linfoghiandolari e istiociti dai corpi tingibili.
Il reperto depone per un linfoma possibilmente una variante di tipo centroblastico-centrocitico, o centroblastico-centrocitoide.
Ho rifiutato la chemio con Vincristina ed ho optato per una terapia di aiuto a base di prednisone.Mi è stato detto che il dosaggio deve essere tre/quarti della compressa Deltacortene da 25 mg tutti i giorni fino al momento(speriamo che non ve ne sia bisogno)dell'eutanasia.Vorrei gentilmente sapere:A)debbo sempre usare questo dosaggio per sempre e tutti i giorni ?B)debbo inserire qualche altro farmaco per gli eventuali effetti collaterali?C)Ho fatto una scelta sbagliata ed avrei dovuto iniziare la chemio con Vincristina anche se il cane ha un quadro di leucopenia e calo piastrinoico?
La ringrazio per la risposta che,spero,non si farà attendere.Mario C.    Avellino

04/07/2007
 
Gentile Mario, le rispondo subito:
A e B) non so quanto pesa il suo cane. Se la posologia fosse alta dovrebbe essere associato un gastroprotettore. Ma poi, quando le hanno prescritto queste compresse, non le hanno
detto cosa fare? Un po’ strano. Faccia un colpo di telefono.
C) non lo so, ma sicuramente fa male a non approfondire le possibilità terapeutiche che sono disponibili al momento (a parte quello che le è stato proposto) e che possono allungare considerevolmente l’aspettativa di vita di un cane. Le consiglio di leggere l’ultima parte di questa pagina, molto semplice e schematica, sul linfoma canino:
http://www.vrcc.com/library/disease_k9_lymphoma.shtml
Non so niente dei motivi della sua decisione e non posso dirle se è giusta o sbagliata. L’importante è che la sua sia una scelta presa in piena consapevolezza e non frutto di una cattiva o scarsa informazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Salve dottoressa, ho saputo che lei e' molto brava e che adora gli animali. IO sono Giovanni, è dal 12/06/2004 (giorno in cui e' nato) possiedo un pastore tedesco a pelo lungo , Rocky, ; da Natale 2006 mi sono accorto che gli sono comparse delle macchie negli occhi; così anchje se è passato un bel po di tempo , ieri sono riuscito a farlo vedere ad un oculista (per umani) in quanto il mio veterinario mi consiglia di farlo vedere ad uno specialista che viene una volta ogni due mesi circa..
Con la visita l'oculista  , ( precisando che le macchie sono su entrambi gli occhi che partono dal basso esterno e arrivano verso la pupilla, sono di colore nero e da natale  ad ora sono aumentate un poco, ) ha detto che si tratta di un melanoma e che c'è da rivolgersi a qualche brava clinica veterinaria, ma non ho capito bene per fare cosa..
Ho scattato delle foto al suo occhio che le invio con la presente; inoltre le dico che :
  1. Rocky attualmente gode di ottima salute;
  2. Mangia, beve , corre e ci vede bene (almeno è preciso a schivare gli ostacoli, se vede qualcuno a distanza abbaia, ecc..);
  3. Vive in un paese di montagna nell'entro terra della Sicilia;
  4. E' vaccinato (ogni anno dalla sua nascita) ed ogni tanto gli do le pillole antivermi e una volta la mese metto frontline combo a pipetta per cani >45KG;
  5. Non ha avuto mai rapporti sess.
Mi dica Lei di cosa si tratta, se è pericoloso col tempo, e cosa devo fare.
GRAZIE
Attendo al piu' presto una sua risposta.
Le porgo i miei piu' cordiali saluti
Giovanni

05/07/2007
 

Caro Giovanni, grazie per la fiducia ma le foto sono un po’ (tanto) fuori fuoco, quindi quello che le dirò non è una diagnosi, ma solo una serie di riflessioni.
Le due macchioline sull’iride dell’occhio destro sembrano due nevi iridei, che come tali vanno solo tenuti sotto osservazione.
La lesione a carico dell’occhio sinistro, da quelle foto, potrebbe benissimo sembrare un melanoma epibulbare (o melanoma del limbo) che concorderebbe con il tipo di cane (giovane P.T.) e anche con la diagnosi generica di melanoma emessa dall’oculista umano che ha visto Rocky. Si tratterebbe quindi di un tumore di interesse chirurgico, la cui asportazione è associata ad una buona prognosi quoad vitam e quoad partem (cane salvo e occhio salvo). Bisogna evitare che il tumore si espanda troppo e ci vuole un chirurgo oculista veterinario, uno bravo. Va escluso invece che si tratti di un melanoma uveale anteriore, in quanto questo tumore avrebbe terapia e prognosi completamente diverse.
Il suo veterinario, se accetta il consiglio, visto che nemmeno l’oculista le ha indicato con precisione dove andare e per cosa, potrebbe contattare la dott.ssa Laura Marconato, portandole i miei saluti, per qualche indicazione più precisa sull’iter da percorrere. E’ una collega che si occupa autorevolmente di oncologia e che in particolare si è interessata a questo tipo di malattia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa,
da 4-5 giorni la mia gattina a pelo semilungo starnutisce a ripetizione, soprattutto mentre si dedica alla sua toilette quotidiana.
Mi chiedevo se potesse essere dovuto alla quantità di pelo che perde in questo periodo o se, invece, si è presa proprio un raffreddore, con conseguente opportunità di portarla a fare un controllo. Consideri che, per il resto, non osservo altri sintomi: non c'è scolo nasale od oculare, mangia sempre con appetito e la vivacità e immutata..
La ringrazio per l'attenzione.
Molti cordiali saluti
Martina (Bologna)

05/07/2007
 

Cara Martina, “starnuti a ripetizione” indicano che è presente un’irritazione delle cavità nasali, una rinite. Se ne vuole sapere di più dovrebbe farla vedere ad un collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dottoressa, vorrei un parere sul caso della mia cagnolina, un meticcio di 15 anni. Da qualche tempo aveva difficoltà nella minzione, si accucciava frequentemente facendo solo alcune gocce di pipì. lunedì scorso, accortami che aveva l'addome molto gonfio, l'ho portata dal veterinario che ha provveduto allo svuotamento della vescica mediante siringhe, dopo aver cercato inutilmente di farlo con un catetere. L'ecografia ha evidenziato un'occlusione, ma il medico non ha saputo dirmi di che natura. Mercoledì scorso è stata operata, a livello della vescica e della zona perineale. Sono stati trovati grumi di sangue, ma il medico non ha saputo dirmene la causa. Il tessuto vescicale è stato esaminato istologicamente, ma non sono state rilevate cellule tumorali. Dopo cinque giorni è stato tolto il catetere, ma il cane non è riuscito ad urinatre autonomamente. Riportato in clinica, il veterinario  l'ha di nuovo cateterizzata, dopo aver provveduto al prelievo di tessuto dall'uretra. Ora stiamo aspettando l'esito dell'istologia.
Se l'esito sarà positivo, pensiamo di non fare più niente.
Se invece sarà negativo il dottore mi ha prospettato un intervento di ripulitura dell'uretra, che però, per la particolare anatomia della femmina si può praticare solo segando le ossa del bacino.
Ora avrei piacere di avere un suo parere su questa operazione. Non vorrei sottoporre la mia cagnolina ad inutili sofferenze.
Le risulta che esistano altre tecniche o terapie per casi come questi?
Spero nel conforto di una sua risposta perchè sono molto incerta su quello che devo fare.
Grazie in anticipo
Cristina B.  Bologna

05/07/2007
 

Gentile Cristina, mi sembra che la diagnosi di sospetto sia quella di una neoplasia dell’uretra. Bisogna proprio aspettare l’esito dell’istologia. Se però la biopsia non desse risultati definitivi e certi, forse, prima di pensare all’intervento descritto, si potrebbe tentare di fare una diagnosi più accurata per via endoscopica, in modo non invasivo (per rispondere alla sua domanda).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottoressa Bevere, ho scritto ieri ma credo di aver sbagliato indirizzo se così non fosse vi chiedo scusa se vi mando una copia della lettera precedente.Mi chiamo marta e vorrei chiederle un pareresu una questione che riguarda le mie due gatte: Pigghy e Delta. Le mice hanno circa 12 anni e mezzo, Pigghy è fiv+ ma sta abbastanza bene, delta sembra non avere nessun disturbo in particolare. Le due gatte sono sempre state libere di uscire in giardino e spesso anche fuori in strada (non passano macchine essendo una strada chiusa) ed io sono stata sempre abbastanza tranquilla. Le mice sono state vaccinate con regolarità solo i primi anni poi per una serie di motivi non abbiamo fatto i richiami. Comunque negli ultimi anni fanno almeno una volta all'anno una visita e relative analisi. il problema è questo: da circa un anno il gatto dei vicini frequenta assiduamente il nostro giardino, io l'ho praticamente perchè i proprietari fanno fatica a gestirlo e mi hanno detto che il gatto è anche mio! Lo faccio senza problemi solo che da circa due mesi abbiamo saputo che Teo (il gatto adottato) è felv+, l'ho trovato agonizzante e portato dal veterinario ci ha dato dopo alcuni giorni la diagnosi. Così ho portato le mie due gatte dal veterinario a fare il test per vedere se anche loro hanno la leucemia felina, lo hanno fatto due volte a distanza di due mesi e sono risultate negative. Ora avevo pensato di fargli il vaccino ma il veterinario mi ha messo al corrente dei rischi: il vaccino non copre per il 100% dal contagio, c'è una piccola possibilità che nel punto di inoculo del vaccino può venire un sarcoma e che l'incubazione del virus della leucemia può durare anche anni quindi può essere che le mice sono già contagiate ma non risulta. Allora non so se ne vale la pena visto che se non hanno la leucemia e sono grandi e sempre state libere forse sono immunizzate e se invece già ce l'hanno non vorrei fare loro più male che bene.non so se ne vale la pena ma so anche se Teo gira in giardino c'è possibilità di contagio. Le chiedo un parere così forse riesco a decidere. la ringrazio in anticipo per la disponibilità.   

06/07/2007
 

Gentile Marta, non si può quantificare esattamente il rischio infettivo al quale sono esposte le sue due gatte, in quanto dipende da troppe variabili: carica virale del gatto FeLV positivo, opportunità di contagio (trasmissione attraverso morso, ciotoline infette, grooming) e sistema immunitario delle gatte. Presumibilmente questo rischio, visto che non si tratta di gatti strettamente conviventi, può essere giudicato da basso a medio.
Il rischio stimato di incidenza del sarcoma iniezione indotto nel gatto è di 3,6 casi su 10mila, quindi molto basso.
E’ vero che un vaccino non dà mai la garanzia al 100%ma che vuol dire? Che i vaccini siano inutili? Certo che no. Se la leucemia felina virale è in calo, se il cimurro è diventato una rarità, se il vaiolo non esiste più, è proprio merito dei vaccini.
Secondo me, tra le due scelte, sapendo che le sue gatte frequentano un FeLV positivo, è molto più sensato ricorrere al vaccino piuttosto che stare a vedere cosa succede.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gent. dott. Nicoletta Bevere,
mi permetto sottoporLe la situazione, recentemente accertata, di un mio cane al quale sono particolarmente legato. Pensa, dal referto allegato, che ci sia qualche cosa da fare per prolungare una discreta qualità di vita o in ogni caso per lenire le future sofferenze? Al momento, dato che pesa circa 50 kg, gli stò dando 3/4 di  FELDENE ogni 48h. Grazie per una sua risposta. Carlo D. L.

06/07/2007
 

Gentile Carlo, ben tornato alla mia posta. Mi dispiace molto per il suo cane. Purtroppo, oltre a trattarsi di una neoplasia maligna, la sede nella quale si è sviluppato il tumore (che è poi la sede tipica) purtroppo non consente ragionevolmente di effettuare un trattamento chirurgico, nel cane. L’unica cosa che forse si potrebbe fare, oltre al piroxicam, può essere un trattamento chemioterapico palliativo con la doxorubicina. Deve parlarne con i veterinari che l’hanno seguita fino ad ora con grande serietà e competenza.

Auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gent.ma dott.ssa le scrivo per la mia beagle di 8 anni alla quale e' stato diagnosticato un  tumore alla mammella, e' stata operata un mese fa e oltre alla mammella malata le sono state  tolte le altre due una sotto e una sopra e pure sterilizzata nello stesso intervento. Oggi ho ritirato l'istologico e mi pare proprio tragico, il veterinario ha consigliato a settembre delle analisi del sangue e un lastra ai polmoni. Questo e' il risultato: NODULO MAMMARIO. IL CAMPIONE HA EVIDENZIATO ESTESI ISOLOTTI NEOPLASTICI COSTITUITI DA ELEMENTI A SIMMETRIA ROTONDA AVENTI MARCATA ANISOCARIOSI ED ANISOCITOSI ORGANIZZATI INTORNO A STRUTTURE SIMIL-TUBULARI. LA NEOPLASIA TENDE AD INFILTRARE CON DIGITAZIONI I TESSUTI CIRCOSTANTI.INDICE MITOTICO 5XHPF. CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE.
Qual'e' l'aspettativa di vita e le cure.
grazie per la risposta. elisabetta

06/07/2007
 

Gentile Elisabetta, purtroppo non le posso dare una risposta precisa, per due ragioni: la prima è che gli studi sulle stadiazioni cliniche del tumore mammario canino (che permettano di correlare il tipo e lo stadio del tumore al tempo di sopravvivenza) sono abbastanza preliminari. Il secondo motivo è che nel suo caso specifico, a parte l’esito dell’esame istologico, non si sa niente: bisognerebbe almeno sapere se sono presenti o no metastasi al torace (l’esame più sensibile è la TAC) e se sono state colpite anche le stazioni linfonodali.
Quello che inoltre non è chiaro dalla mail è se i margini di escissione siano sani oppure infiltrati da cellule tumorali. In quest’ultimo caso infatti (indipendentemente dalla presenza di metastasi a distanza) ci si potrebbe aspettare una recidiva locale a breve termine.
In pratica, per rispondere solo in parte alla sua domanda, dovrebbe chiarire meglio la stadiazione del tumore con il collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dottoressa Bevere, sono Anna le ho postato due mail il 21 giugno ed il 26 giugno per parlarle della nostra gatta. Nell'ultimo post le chiedevo se per caso i linfonodi ingrossati potevano essere causati da una semplice infiammazione. Ora le dico cosa è successo da una settimana a oggi. La gatta continuava a star male e a tutto il resto si è aggiunto (o meglio è tornato) il raffreddore, stavolta accompagnato da quella che sembra essere una congiuntivite monolaterale piuttosto seria. Ho chiamato il vet. per chiedergli se potevo farle fare un altro ciclo di Synulox e mi ha detto di si. Poi pensando che comunque è per me è molto impegnativo sommistrarle  il medicinale due volte al giorno, ho chiesto se per caso ci fosse  un altro antibiotico da somministrare per via orale in una unica soluzione. Risposta affermativa. Prescrizione Stomorgyl 2 una compressa al giorno per 10 giorni. Dopo due soli giorni di somministrazione la gatta sembrava rinata. Nuova vitalità, nuovo appetito. Al quarto giorni, ci siamo accorti che i noduli sono spariti. Lei non ha più comportamenti inusuali e se non fosse per l'occhio che ancora lacrima un po' possiamo dire che è tornata quella di prima. L'abbiamo portata in visita dal vet e anche lui ha constatato che i noduli non ci sono più e ha avanzato l'ipotesi di una diagnosi errata. Ciò che voglio sapere, ora è questo: La chemio che le è stata praticata in vena che conseguenze può portare all'organismo? Se i noduli sono tornati nella norma è merito dell'antibiotico? Quindi si trattava di una infezione? Secondo lei cosa dobbiamo aspettarci? La ringrazio Anna 

09/07/2007

 

Cara Anna, accipicchia. Nella prima mail mi sembrava che ci fosse qualcosa di strano, ma mi pareva comunque più plausibile una errata diagnosi sul tipo di neoplasia (più che altro per la sede e la velocità di diffusione). Mai più avrei pensato che la diagnosi fosse così “tanto” sbagliata, da prendere una flogosi per un cancro e praticare un’iniezione di chemioterapico. Quale non si sa. E dare per morto il suo povero micio. Senta, non ci pensi più a quale danno può essere stato inutilmente procurato (probabilmente nessuno, visto che si è trattato di una somministrazione sola), però ragioni con calma su come è stata gestita la malattia e tragga delle conclusioni utili, tali da impedire che vengano commessi sul suo animale altri interventi inadeguati. La prima volta che le ho scritto, ho chiuso la mia risposta con qualcosa del tipo “spero che mi abbiate capita”. Rinnovo ancora questa stessa speranza visto che la prima volta è andata a vuoto.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentilissima dottoressa,
dopo ave già utilizzato i suoi proficui consigli per conto terzi, ora ho un problema che attanaglia la mia “famiglia”.
Billo è un meticcio di nove anni la cui asportazione di un nodulo sulla coscia sn, 5 cm al di sotto dell’attacco della coda, ha avuto come esame bioptico il peggior responso che si potesse prevedere: istiocitoma fibroso maligno.
No è stato fatto l’istotipo perché l’esame citologico evidenziava già cellule altamente indifferenziate ed estremamente  invasive al punto che dopo soli 15gg dal primo intervento si sono ripresentate due nodulosità neoplastiche nella stessa zona del primo intervento per cui, forse solo per allungare i tempi si è provveduto, sotto ns pressione sul vet, ad un nuovo intervento per far si che la massa non comprimesse la regione anale.
Dopo il secondo intervento una nuova composizione  “a cavolfiore” si è sviluppata dopo 5gg.
Allora, premesso che siamo contrari alla chemioterapia e che Billo attualmente non ha infiltrazioni in organi interni, è aumentato di peso, non ci sono segni di sofferenza manifesta e svolge tutte le sue funzioni in maniera autonoma abbiamo attualmente “solo” un grande problema. La ferita, a causa del tessuto neoplastico, non è rimarginata e quindi vi sono momenti in cui l’emissione di siero, sangue misto a materiale necrotico che noi asportiamo con 2 medicazione giornaliere, lo fanno letteralmente “impazzire”.
Specie nelle ore notturne, visto che cerca di riposare di giorno, si dimena come un ossesso (immaginiamo a causa de prurito e di questo materiale che cola) per cui con il collare elisabettiano( che porta ormai da 2 mesi e mezzo in maniera non continuativa in ns presenza), si sbatte lungo il muro e le porte di casa correndo in maniera sconsiderata.
SI è cercato di controllare il  prurito con PRURITEC ma senza risultati apprezzabili. MI chiedo: cosa possiamo fare per migliorare questa situazione? Ci sono dei correttivi da porre in essere perché Billo e noi possiamo raggiungere quel momento in maniera più serena?
Grazie per il suo tempo e sin d’ora per la sua risposta.
Enzo I.  - Bari

09/07/2007
 

Caro Enzo, che dispiacere. Il problema che dovete risolvere si profila immagino solo sul breve-medio termine, purtroppo. Mi sarebbe paciuto sapere il dosaggio del Pruritec. Se il vostro veterinario non vede controindicazioni, si potrebbe provare ad alleviare questo tremendo disagio somministrando per via orale prednisone al dosaggio iniziale di 2 mg/kg/die, cetirizina 10 mg/kg/die, e un antibatterico come la cefalessina. Probabilmente va aggiunto anche un gastroprotettore. Se vi sembra che il cane abbia prurito anale, potete applicare un prodotto a base di lidocaina adatto (tipo Vagisil crema). L’applicazione di una pomata cortisonica direttamente sulla lesione neoplastica mi sembra poco plausibile, se ho capito bene la vostra descrizione, però se invece al veterinario sembrasse una cosa fattibile, allora sulla ferita si potrebbe applicare del betametasone. Secondo me questo è il massimo che si può fare, per prendere un po’ di tempo.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
buongiorno dottoressa,
le scrivo nuovamente perchè le sue risposte sono sempre state esaurienti.
il mio gatto ha un anno e un mese e so che a questa età dovrebbe mangiare circa 70 gr. di croccantini al giorno. non riesco a dargli questa porzione, quindi mi trovo costretta a dargli sempre 80 gr. più un pò, un cucchiaino, di umido. il mio gatto piange perchè vorrebbe più cibo, ma ho paura che diventi obeso con tutte le problematiche che nè concerne. cosa devo fare? devo continuare così, devo diminuire le dosi o devo dargli di più?
mi aiuti, grazie tante,
marcella.

10/07/2007
 

Gentile Marcella, non posso rispondere alla sua domanda perché lei mi ha messo al corrente solo delle sue preoccupazioni, ma non dell’effettivo stato di nutrizione del gatto. Se chiedessi a lei quanto devo mangiare io, senza dirle che sport faccio, quanto peso, quanto sono alta… quale sarebbe la sua risposta?
I gatti inoltre sono animali che diventano facilmente ingordi e bulimici quando vengono razionati. Quindi il modo migliore per prevenire le abbuffate e l’obesità è proprio lasciare che il gatto si alimenti liberamente, facendo tutti i “micropasti” che desidera (circa una dozzina al giorno). Se il veterinario evidenzia una certa tendenza all’eccessivo aumento di peso conviene adottare una dieta ipocalorica, e utilizzare piccole astuzie per far fare all’animale quanto più movimento possibile. Un sistema è il seguente: si prende una bella bottiglietta di plastica trasparente, la si riempie per tre quarti di crocchette e le si praticano quattro o cinque fori delle dimensioni sufficienti a fare in modo che, quando si fa rotolare la bottiglia, esca una crocchetta alla volta. In questo modo il gatto gioca, fa del bel moto, sfoga il proprio istinto di cacciatore, e infine mangia, poco alla volta.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima Dottoressa Bevere,sono la padrona di un bellissimo coniglietto di sette mesi,Birillo, e proprio riguardo a lui, vorrei chiederle se secondo lei è il caso di vaccinarlo..infatti io non l'ho ancora fatto perchè il coniglio di una mia amica dopo la prima vaccinazione è morto..si possono correre dei rischi facendo le vaccinazioni?io vorrei fargliele anche perchè so che soprattutto le zanzare potrebbero essere pericolose. è vero? inoltre da qualche giorno il mio coniglietto ha degli strani sintomi:sembra che faccia dei colpi di tosse e nello stesso momento si porta le zampine alla bocca come per levarsi qualcosa di fastidioso...Le vorrei chiedere anche un'altra cosa;io dovrei andare fuori per l'estate, il viaggio in macchina è pericoloso?Scusi per le tante domande ma io tengo veramente molto al mio piccolo amico...Grazie per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.Alessia

10/07/2007
 

Gentile Alessia, il coniglio della sua amica sarà morto per altri motivi. Tutti gli interventi vaccinali comportano un minimo rischio, ma questo è sempre molto basso, sia in termini assoluti, sia in relazione ai rischi di contrarre, nel caso di un coniglio, la MEV o la mixomatosi.
Se ora il suo animale non sta bene non va certo portato dal veterinario per il vaccino, ma piuttosto per una visita e soprattutto per farsi spiegare come va accudito (la lettiera, il fieno, l’insalata e così via). Cerchi un collega che abbia esperienza con questi animali (chi conosce i conigli non dirà mai ad esempio scempiaggini del tipo “dia del pane secco per far consumare i denti”).
Per quanto riguarda il viaggio i conigli sono molto sensibili al colpo di calore, quindi se lo trasporta di giorno e fa molto caldo, sì, ci sono dei rischi per la sua salute. Garantisca sempre una temperatura relativamente bassa, acqua, fieno e insalata.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa, sono Elisabetta (beagle), alla pagine 23 della sua rubrica, ho parlato oggi con il medico onocologo,che ha eseguito l'esame istologico, ha detto che lo stadio del tumore e' T2, e che i margini di scissione buoni, e che si potrebbe provare a trattare il tumore con un ciclo di chemioterapia per 3 mesi  a basso dosaggio con il ciclofosfamide, lo vedro' la prossima settimana,mi dica se e' la strada giusta.La ringrazio tantissimo e la saluto elisabetta.

10/07/2007
 
Cara Elisabetta, prego. Vada avanti così.
Gent.ma Dott.ssa Bevere
Le scrivo dal Ventimiglia (IM), il mio micio di tre anni Oliver è risultato positivo all Felv.
Il mio (amico) veterinario, che lo ha curato egregiamente da una forte rinite accompagnata da congiuntivite da Clamidya,inappetenza e dimagrimento pauroso, pur sconsigliandomiil Verbagen Omega per l'alto costo e la bassa garanzia di riuscita, mi ha detto che è a conoscenza di terapie a base di interferone alfa (intro A o Roferon) che darebbero buoni risultati per il benessere dell'animale e un sensibile miglioramento della qualità di vita.
Purtroppo non conosce il protocollo terapeutico dell'interferone umano (diluizione, posologia ecc.) in quanto i clienti quando sento la parola interferone si dissolvono come neve al sole e non ha mai approfondito l'argomento.
Avendo letto il Suo articolo che ho copiato in basso, Le sarei veramente grato (ed anche Oliver!) se potesse aiutarmi.
Cordialmente, Marco A.

10/07/2007
 

Gentile Marco, dica pure al collega che è riportato l’uso dell’interferone alfa a basso dosaggio per via orale alla posologia di 30 UI/gatto al giorno, una settimana sì e una no. Il prodotto viene venduto in fiala, costa forse meno di 20 euro, e basta per trattare tutti i gatti che vuole. Deve essere diluito in una sacca di soluzione salina sterile che poi andrà tenuta in frigorifero.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buona sera dottoressa!!
Ho un bellissimo shit-zu di 2 anni.Ho cambiato croccantini tre volte e non riesco a trovare una marca buona e di qualità. Mi consiglierebbe dei buoni croccantini, possibilmente sottoposti ad analisi microbiologiche e con buoni risultati di qualità.
La ringrazio per la sua cortese attenzione.
Sandy
 
11/07/2007

 

Gentile Sandy, mi piacerebbe sapere come mai per tre volte ha sentito l’esigenza di modificare la dieta del suo cane. Ci sono problemi specifici (dermatite, diarrea, vomito)? Di analisi microbiologiche sui croccantini non so niente, ma non capisco da dove scaturisca la sua curiosità: forse pensa che il cane possa contrarre infezioni dai mangimi? E’ una preoccupazione davvero inutile, perché non esiste affatto questo problema, anche se ovviamente niente di quello che viene destinato al consumo animale è perfettamente sterile. Ma del resto non è sterile nemmeno la pasta all’uovo. Dov’è il problema? Vi sono moltissime ditte che producono mangimi ottimi, bilanciati e con materie prime di alta qualità. Le può trovare tutte nei negozi specializzati che tendono ad offrire esclusivamente prodotti di fascia alta. Non avendo da parte sua alcuna richiesta specifica per una dieta che sia indicata per qualche particolare problema del suo cane, non ho davvero alcun motivo per indicarle un prodotto specifico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent. ma Dottoressa,
circa 15 giorni fa le analisi del sangue del mio persiano di quasi 12 anni hanno rivelato l'insufficienza renale.
Gli unici valori alterati erano:
crea 3.8
BUN 65
mentre il valore del potassio era di poco superiore alla norma.
Il medico di turno alla clinica veterinaria ha parlato di insufficienza renale grave dovuta all'età ed ha prescritto Fortekor 2,5 (1/2 pastiglia per 1 settimana poi 1 pastiglia),pappe dietetiche (che per ora mischio ad Almo Nature se no non mangia mentre gradisce molto i croccantini renal) ed inoltre ha consigliato il Karenal PET per il potassio "solo se riuscite a somministrarlo".
Il mio gatto non ha variato il suo comportamento: vitale, sempre con appetito, beve la metà di prima (che era 1 ciotolina e mezzo al dì) e urina molto meno (da 4 o 5 pipì al giorno a 2).
Non è deperito(pesa 5 kg)...in un mesetto forse ha perso mezzo etto. Non ha mai vomitato.Ha un bel pelo folto.
Mi hanno consigliato di ripetere le analisi dopo un mese, quindi fine Luglio. Nel frattempo mi chiedo se i segni che le ho elencato lasciano pensare ad una buona riuscita della terapia con  Fortekor o meno.
Vorrei aiutarlo a mantenersi in forma anche con Omega Pet e vorrei sapere se lo trovo in farmacia.
Grazie mille

12/07/2007
 

Gentil signor…, la diminuzione del consumo di acqua e della produzione di urine sono sicuramente degli ottimi segnali. E’ possibile che al riguardo il farmaco abbia determinato i suoi effetti terapeutici, che però potrebbero essere dovuti anche alla correzione (parziale) della dieta. L’integrazione con la scatoletta di cui parla non è consigliabile.
Non ho compreso perché si vuole dare del potassio per bocca se il gatto è già iperkaliemico (potassio nel sangue superiore alla norma).
Gli acidi grassi vanno molto bene, li trova sia in farmacia sia nei negozi per animali.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa Bevere
Mi chiamo Evi e le scrivo per il mio cane,un pit bull di circa 8 anni (l'abbiamo trovato randagio quando ne aveva circa 6 mesi e prcio non le posso dire sicuramente la sua eta').Premetto che la mia conoscenza di italiano non e' tanto buona da farmi spiegare le cose bene allora mi scuso con Lei in anticipo.
Circa un anno fa' si e' presentata una piccola massa al di sotto della sua mandibola (e' una cosa cutanea).Il nostro veterinario ha inizialmente prescritto una cura con uno spray antibiotico dicendo che lo avremmo dovuto contattare solo nel caso che questa cosa cambiasse forma o colore. (il colore era nero come quello del cane e sembra come una delle radici dei suoi pelli un po' rigonfiata)
Lo spray non ha avuto nessun effetto e il nodulino e' rimasto stabile di forma e dimensioni. Dopo visita ad un altro centro veterinario gli e' stata fatta una visita con esame ematologico,esame della prostata (che non ho mai capito il perche' di quest'ultimo esame),esame sierologico ed e' tutto risultato normale.
Siccome nella distanza di un anno ho visto che la radice di questa massa rimane piccola ma la massa di per se sembra crescere l'ho portato dal veterinario oggi che ha fatto il prelievo per un esame citologico dicendomi che la massa 'ha l'aria di un papilloma e bisogna toglierla solo perche' si trova in un punto dove il cane puo' facilmente grattarsi e forse farla sanguinare'.
Ora aspettando l'esitto dell'esame citologico e perche',a dirla tutta,la mia esperienza con i veterinari fin oggi non e' stata positiva le vorrei porre delle domande : cosa sono i papillomi? possono essere anche maligni? bisogna fare qualche esame specifico?
La ringrazio di cuore e mi scuso ancora per la mia descrizione!
ps: Per il resto il cane sta benissimo,corre,mangia,e' attivo,non presenta nessun strano comportamento e il nodulino non sembra dargli fastidio.non lo gratta,ci lascia toccarlo e l'unica volta che ha fatto vedere segni di fastidio e' stato oggi durante il prelievo con l'ago per l'esame citologico.

12/07/2007
 

Cara Evi, se fosse il mio cane, non lo addormenterei per asportare un epitelioma (più probabile che papilloma) che non dà alcuna noia, ma che forse un giorno potrebbe chissà mai sanguinare. E allora? Se un giorno un epitelioma o un papilloma darà dei problemi, lo si asporterà.
Per rispondere alle sue ultime domande, i tumori peduncolati della cute del cane in generale sono benigni, lenti nella crescita, citologicamente classificati come papillomi (giovanili, su base virale) o epiteliomi. Vanno solo tenuti sotto osservazione, più che altro per accorgersi di eventuali infezioni o piccole lacerazioni, quando sono particolarmente voluminosi e situati in zone soggette a frizione.
Stia tranquilla.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dottoressa, le scrivo da un paese in provincia dell'Aquila, per avere un prezioso parere in merito alla situazione del mio cagnetto di circa quattro chili e mezzo, un meticcio incrocio volpino di 15 anni. Gli è stata diagnosticata circa cinque anni fa dopo un episodio acuto, un' artrosi bilaterale posteriore, trattata con antinfiammatori (all'occorenza) e "Condostress" tre mesi l'anno.
In seguito gli episodi acuti sono stati molto rari e in forma lieve.
Nell'ultimo anno si è aggiunta un cardiaca, diagnosticata in seguito a una tosse persistente soprattutto nel primo mattino, dovuta, a detta del medico, da un ingrossamento del cuore e comunque curata con mezza compressa di  Vasotop da 1,25 gr e successivamente integrata nell'utimo controllo ( circa quindici giorni) con un quarto di Karvisan due volte al giorno, con ottimi risultati .
Nell'ultima settimana la situazione è precipitata ,tanto che, ho ritenuto indispensabile una nuova visita  dal veterinario:al mattino appena sveglia la bestiola non riusciva più ad alzarsi e,alle mie sollecitazioni faticava a camminare trascinando le zampine posteriori; Solo dopo averlo accompagnata dal medico nella sala di attesa dell' ambulatorio ha cominciato a riprendersi... E così il medico, vedendolo abbastanza "vispo", ha pesato probabilmente che io fossi paranoica dicendomi che  la vecchiaia dell' animale e l'eccessivo caldo erano  responsabili dell'improvviso malore e mi ha suggerito di dargli un "Gatorade"...
Da quell'episodio il mio cagnetto non è stata più la stesso.
Quattro giorni fa, al mattino, ha cominciato a vomitare muco misto a una sostanza giallastra, e, oltre a trascinare gli arti posteriori mancava di equilibrio tanto da urinarsi a dosso..E' inutile dire che mi sono precipitata nuovamente dal medico il quale mi ha ripetuto nuovamente che il cane è vecchio e per tanto non c'era nulla da fare oltre che continuare la terapia che già sta facendo.
La sera,  dopo avergli somministrato la pillola per il cuore, la mia povera bestiola era talmente peggiorata che non riconosceva più nessuno, e, dopo alcuni minuti in uno stato completo di agitazione la vista (non più buonissima) dovuta alla cataratta sembrava oscurata del tutto come tutti i suoi sensi; e in più oltre a perdere continuamente l'equilibrio ha cominciato a girare su se stesso senso antiorario non riuscendo più a controllare i muscoli oculari...Chiamato telefonicamente,il medico mi ha detto che si trattava sicuramente di febbre molto alta, e mi ha consigliato  impacchi di ghiaccio per far scendere la temperatura.          
Fatto questo la bestiola anche se dopo alcune ore si è calmata, pur avendo attacchi di vomito molto frequenti e mancava completamente di equilibrio e ad avere il collo e la testa irrigiditi.. Al mattino ero in ambulatorio con la speranza che il medico potesse somministrargli qualcosa per farlo stare un po' meglio ma, mi ha ripetuto la stessa canzone senza minimamente visitare l'animale.
Indispettita, ma soprattutto impotente davanti a tale situazione, ho deciso di portare il mio cagnetto da un altro veterinario il quale, vedendo in che stato era gli ha fatto gli esami del sangue e delle urine, meravigliandosi del fatto che l'animale non ne aveva mai fatto uno recentemente. In conclusione, gli esami sono a dir poco perfetti, e alla luce di ciò pensa che l'idebolimento generale degli arti sia dovuto a una eccessivo dosaggio del vasotop e mi ha consigliato di interrompere il trattamento per qualche giorno per poi riprenderlo a meta dose.
In più mi ha prescritto le seguenti medicine:
- Ranidil sciroppo 0,2 ml due volte al giorno
- Medrol crp 4mg    
- una compressa al giorno per tre giorni
- mezza compressa al giorno per tre giorni
- un quarto di compressa per tre giorni
-Stimulfos crp una per venti giorni.
In questa terapia (cominciata oggi) ho messo tutte le mie speranze, anche perchè la mia bestiola sono quattro giorni che non mangia e continua se pur sporadicamente a vomitare. Non so per quanto potrà resistere...
Grazie anticipatamente per gli ottimi consigli che saprà darmi ,sperando che non sia già troppo tardi.

12/07/2007
 

Gentile signora o signore, io credo che il cane abbia un problema neurologico, perché il maneggio, il disorientamento e la perdita del controllo motorio non possono essere che interpretati come sintomi neurologici. Bisogna sentire uno specialista in questo campo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottoressa,
ho tre gatti, di cui 1 cieco che ha da poco compiuto un anno. si chiama noah ed un maschietto castrato.
siccome a febbraio aveva la fosfatasi alcalina un po' alta il mio veterinario mi aveva chiesto di ripetere gli esami in estate, cosa che ho fatto lo scorso lunedì. non sono stati fatti esami completi ma sono
stati presi in esame soltanto due valori: fosfatasi alcalina (rientrata nella norma) e creatinina (a febbraio 1.6 in un range 0,8-2,4) e lo scorso lunedì 2.3, quindi sensibilmente aumentata. il veterinario ha prescritto una dieta renal e 2,5 mg al giorno di fortekor per due mesi, dopodichè nuovi esami, ritenendo che il problema fosse dovuto ad una pressochè certa insufficienza renale.
dal momento che tale terapia era stata prescritta senza aver fatto un esame del sangue completo, senza un esame delle urine e senza indagare sulle eventuali cause dell'aumento del valore della creatinina, ho ritenuto opportuno rivolgermi ad un secondo veterinario.
ci siamo andati ieri e la dottoressa è del parere che tutti gli esami del caso debbano essere fatti per comprendere al meglio le motivazioni di questo valore. ieri abbiamo fatto un altro esame del sangue completo
mentre per giovedì prox è in programma una ecografia renale e un esame delle urine per scoprire eventuali cristalli e calcoli.
stamattina ho chiamato in ambulatorio per conoscere gli esiti dell'esame del sangue e la vet mi ha detto al volo (dovrò richiamarla nel pomeriggio perchè aveva gente) che tutti i parametri sono nella norma tranne quello della creatinina, che nell'arco di soli due giorni
è salito da 2,3 a 2,6. sono estremamente preoccupata, questo micio ha già avuto una vita
sfortunata e non posso pensare che abbia una malattia potenzialmente letale.
la vet mi ha detto che una eventualità da tenere in considerazione riguarda un possibile danneggiamento dei reni causato dalle 3 anestesie generali che Noah ha subito in meno di un anno di vita (enucleazione
primo occhio, enucleazione secondo occhio, castrazione). Il concetto è che, non avendo i protocolli anestesiologici degli interventi chirurgici fatti, non siamo in grado di escludere che i suoi reni possano aver subito un danno permanente causato da particolari medicine o principi attivi.
In alternativa, potrebbe trattarsi di un sovraccarico momentaneo, di una vera e propria insufficienza renale, di una semplice infiammazione, di calcoli o cistite, oppure di una patologia congenita.
mi chiedo se l'aumento così repentino della creatinina possa essere stato causato dal fortekor e dalle due pastiglie che gli ho somministrato lunedì e martedì, visto che nel bugiardino ho letto che nei primi giorni di trattamento era possibile un aumento dei valori
della creatinina. Mi chiedo se sia quello oppure se il mio piccolo sta veramente molto, molto male.
Gentile dottoressa, sarei davvero felice se potesse esprimere il suo parere in merito alla vicenda.
grazie di cuore,

Veronica - Palazzago (BG)

13/07/2007
 

Gentile Veronica, lasciamo perdere la storia delle anestesie generali. Se la sua veterinaria ha il coraggio con queste orribili insinuazioni di instillare in lei il dubbio che precedenti colleghi abbiano condotto delle procedure anestesiologiche in modo inadeguato e pericoloso e che sia questa la causa dell’insufficienza renale, ecco mi chiedo perché non abbia voglia di alzare il telefono e dire a dei colleghi quello che pensa. Rob de matt, si dice a Milano.
Comunque, a parte questo, è ben possibile che la creatinina vada da 2,3 mg/dl a 2,6 mg/dl a causa del benazepril. Siccome non abbiamo delle linee guida su come comportarci da parte dell’industria farmaceutica, il mio personale parere è di seguire le linee guida della medicina umana e di non tollerare un aumento di creatinina superiore al 30% rispetto alla base di partenza. Nel suo caso, partendo da 2,3 mg/dl, sospenderei il farmaco (posto che il suo gatto ne abbia bisogno, cosa tutta da verificare) se la creatinina arrivasse a 3 mg/dl entro i prossimi 2-3 mesi.
Speriamo che il suo gattino stia presto meglio e che questi valori siano occasionali. Nessuno le ha proposto di verificare il rapporto UP/C e di correggere la dieta?

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa,
Ho un White Terrier di 8 anni. Ha sempre avuto ottima salute. Improvvisamente da qualche giorno ha incominciato a non tenersi con le zampe posteriori. L'ho portato subito dal veterinario il quale  ha effettuato l'esame radiologico e  neurologico con risultati negativi per entrambi. Per lui si tratterebbe  di un problema tipo colpo della strega come puo' capitare a noi ( tenga conto che questo è anche  accaduto anche due giorni dopo la tosatura e il bagno).  Il cane sta facendo delle iniezioni di cortisone da lunedì e cerchiamo di tenerlo a riposo il piu' possibile come consigliato, ma i miglioramenti sono piccolissimi  e io sono molto preoccupata che possa averne qualcosa di piu' serio come un'ernia al disco. La pregherei di un suo parere e consiglio.
La ringrazio in anticipo
cordiali saluti
Marilyse G.               Cerreto Guidi (FI)

13/07/2007
 

Cara Marylise, colpo della strega????!! Mai sentito. In un cane che ha debolezza o paresi o paralisi sugli arti posteriori, funziona così: 1) si stabilisce la classe neurologica in base alla gravità dei segni clinici, 2) si localizza la sede neuroanatomica della lesione, 3) si fa la lista delle diagnosi differenziali, 4) si pianifica il protocollo diagnostico adatto e, ove possibile, quello terapeutico, mettendo al corrente il proprietario di tutte le problematiche inerenti alla diagnosi e al trattamento. Per carità, porti urgentemente il suo cane presso un centro referenziato, dove trovare un medico che sappia seguire questo tipo di iter.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Sono sempre Sandy.Scusi se non ho ben specificato il problema.
Prima il mio cane mangiava croccantini di carne(eukanuba),dopo il veterinario mi ha consigliato di dargli i croccantini(forza10) al pesce perchè si grattava in continuazione.Dopo qualche mese ha smesso di mangiarli,non li voleva più. Allora ho cambiato,nuovamente, con i croccantini della TRAINER-NOVA FOOD.Il mio cane ha avuto problemi allo stomaco, ha fatto anche i raggi ma non aveva nulla. Ha dovuto,comunque, seguire una dieta.Dopo un paio di settimane il veterinario mi ha detto di ridargli i suoi croccantini (a lui piacciono molto!!).
Su internet,però, giorni fa, ho letto un articolo sulle marche dei vari croccantini. Quelli che ho dato al mio cane presentano delle microtossine nocive. Le mando in allegato l'articolo con le varie marche di croccantini.Quella che davo al mio cane è evidenziata in rosso. Sinceramente è che questo che mi preoccupa...
La ringrazio per la cortese attenzione.
Sandy (FIRENZE)
 
13/07/2007
 

Gentile Sandy, il prodotto incriminato è già stato ritirato dal mercato USA e comunque non ha mai raggiunto quello italiano. Stia quindi tranquilla.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa

vorrei porle una domanda,possiedo un dalmata di undici anni  e mezzo con difetti locomotori al posteriore che lei ha gia' avuto modo di vedere diverso tempo fa tramite un filmato. Ieri sono stato da un veterinario neurologo della mia zona per cercare di capire qualcosa in piu.Il vet che lo ha visitato ha fatto fare a duke un test.
Gli ha fatto salire e scendere dei gradini per circa sette, otto volte. Alla fine di cio' ha fatto posizionare duke con le zampe anteriori su di un muretto per far si che stazionasse sulle sole gambe posteriori.Bhe sono rimasto stupito da un fatto, quando il vet ha fatto pressione sulla zona lombosacrale con i pollici il mio duke tanto era il dolore provato che ha emesso un lamento con conseguente ringhiare.Non sono tecnico della materia ma a mio avviso credo  che il vet abbia individuato la sede algica.Ora resta da stabilire che cosa provoca tutto cio'.
In base alla sua esperienza che cosa potrebbe essere visto che il vet che lo ha visitato aspetta di fare le rx complete di tutto il rachide e la visita neurologica.
Vorrei precisare che duke proprio in corrispondenza di quella zona nel luglio dello scorso anno ebbe un trauma cadendo dalle scale di casa. A suo avviso le rx hanno utilita' o sarebbe meglio procedere direttamente con una tac? In attesa
di un cortese riscontro porgo i piu cordiali saluti.
Domenico

13/07/2007
 
Caro Domenico, mi ricordo bene di Duke. Quando l’ho visto era lievemente atassico. Il problema è il seguente: con una mielografia la sede lombosacrale non è facile da valutare e sarebbe certamente indicata una TAC. Al contrario una patologia toracolombare è meglio indagabile con una mielografia. Quindi a meno che il neurologo non sia strasicuro che la sintomatologia neurologica di Duke sia assolutamente ed esclusivamente lombosacrale (parlo dell’atassia che ho visto nel filmato, non della reazione algica alla visita), converrebbe sottoporre il cane ad una mielo-TAC, per indagare contemporaneamente sia il tratto T-L, sia quello L-S.
I radiogrammi “in bianco”, senza mezzo di contrasto, hanno scarse probabilità nel suo caso (vista anche la storia clinica) di portare alla diagnosi, e fortunatamente aggiungerei.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

Salve ho un cane di 6 anni che negli ultimi tre mesi ne sta passando di tutti i colori, la disperazione mi a portato a fare molte ricerche su internet e mi sono imbattuto sul suo forum, il mio cane si chiama Giulia  ed un giorno di aprile notiamo un gonfiore sulla pancia e decidiamo di portarla  dal veterinario viene notato che a la milza molto ingrossata e dura e in piu gli viene riscontrata una forte anemia con valori del sangue bassissimi gli viene fatta lo stesso giorno 19/04/2007 una trasfusione di sangue il cane si riprende un po, dopo 3 giorni ripetiamo le analisi del sangue ma sono sempre con valori bassissimi  HCT 10,2   - plt 11 - rbc 1.18  il veterinario mi consiglia di esportagli la milza se no puo vivere al massimo altri 2 o 3 giorni, io gli chiedo le conseguenze del intervento e lui mi dice che puo rimanere sotto i ferri perche dai valori del sangue che ha non puo subire un intervento, allora io decido di non fargli fare l'intervento e me lo riporto a casa, non mi andava di vederlo morire e dopo qualche giorno decido di cambiare veterinario, subito mi dice che e gravissima e mi da una terapia da fare eprex 1000 tutti i giorni, vibravet, epomefoline fiale, ferrograd, passati due giorni dalla cura il cane stava morendo allora telefono al veterinario e subito mi consiglia di fargli una fiala di cortisone urbason 20 -  4 ml gr e il cane si riprende inizia  ad avere appetito, e a riprendere le forze abbiamo continuato la terapia con aggiunta del cortisone urbason 20 - 2 ml g ed dopo 15 giorni la milza e rientrata nella norma il cane a vederlo non sembra avere nessun male fa una vita regolare e vispo e corre normalmente, ma il problema e che i valori del sangue sono sempre giù, dall'ecografia non risulta nessun tumore ne alla milza ne al fegato il veterinario dice che e tutto nella norma io ogni  10 giorni lo porto per controllargli le analisi del sangue ma i valori sono sempre bassissimi, alla data del 07/07/2007 rifaccio le analisi del sangue con i seguenti valori HCT 15,2   RBC 1.8 Mchc 38,1 mch 32,45 plt 26 wbc 2.89 allora il veterinario mi cambia la cura epamofoline a confetti ugorol fiale 1 ml per bocca eprex 1000 mezza fiala un giorno si e uno no e mezza compressa di deltacotene, il primo giorno del cambio della cura ho ritardato di dare il cortisone di deltacotene e la mattina sembrava di nuovo che stesse morendo aveva un affano, e le faccio notare che quando a queste crisi a la pancia molto gonfia e rossa e al tatto con la mano  brucia molto, facciamo subito urbason 20 - 2 ml ed il cane si riprende come se niente fosse, alla data di oggi 14/07/2007 sto facendo la terapia che gli ho descritto prima ed il cane fa una vita regolare, le faccio presente che mai gli sono stati diagnosticati emmorragie interne, ha fatto i test per infezioni da morsi di zecca ed e risultata negativa, un mese fa gli e stata fatta pure una puntura di carbesia, ma i risultati non sono cambiati, valori del sangue sempre bassi, e stata visitata da tre veterinari, ma nessuno sa darmi una spiegazione, tutti che dicono che con questi valori il cane dovrebbe essere morto.
 Siamo nella disperazione oltre che adesso le spese cominciano a farsi sentire per il costo elevato dei medicinali e dell'eprex 1000 che da quasi tre mesi e incluso nella terapia.
spero di essere stato in grado di avere fatto il quadro della situaziane e la ringrazio anticipatamente della sua risposta.
Distinti Saluti.
Carmelo C.

14/07/2007
 

Gentile Carmelo, questa mia risposta, più che una risposta, è una serie di riflessioni, un po’ tecniche per la verità e probabilmente incomprensibili se non si è un po’ dentro all’argomento. Faccia così: dia da leggere al suo veterinario questa nostra corrispondenza, perché magari può venirne del buono.
Comincia così: capisco dalle analisi del 7 Luglio che il suo cane ha alcune citopenie periferiche, associate tra loro, che rispondono parzialmente al cortisone e che forse (poi le spiego il “forse”) non rispondono al trattamento per le malattie da zecca. In particolare questo trattamento può considerarsi affidabile nel nostro caso (che vogliamo escludere al 100% la malattia da zecca) solo se sono stati effettuati i trattamenti con doxiciclina e imidocarb ai dosaggi indicati per l’erlichia, che sono più alti di quelli indicati per la babesia. Al contrario, se fossero stati usati dosaggi inadeguati, allora non si potrebbe escludere completamente la malattia da zecca. Anche perché una pancitopenia con splenomegalia (forse anche febbre? Linfoadenomegalia?) è molto suggestiva di erlichiosi, indipendentemente dai test.
Dunque, con queste sole pochissime informazioni (anche ponendo che le terapie antibiotiche di cui sopra siano state fatte ai dosaggi giusti per l’erlichia) non si può affatto riuscire a capire la causa del problema. Ma probabilmente non si potrebbe capire cosa sta succedendo anche se lei avesse in mano gli esami citologici del sangue, della milza e il conteggio
reticolocitario (certo aiuterebbero però).
Se si trattasse solo dell’anemia, o anche di anemia e neutropenia si potrebbe trattare di una forma autoimmune, indipendentemente dal fatto che non sappiamo, o almeno lei non me lo dice, se l’anemia è di tipo rigenerativo o non rigenerativo. Tuttavia una malattia autoimmune (anche con attacco autoimmune al precursore midollare, se l’anemia fosse non rigenerativa) fa un po’ fatica a spiegare la contemporanea presenza di trombocitopenia.
E allora visto che non si tratta solo di un’anemia, ma di una pancitopenia, va valutato citologicamente proprio il midollo osseo, da cui tutte queste cellule (mancanti) devono provenire. Bisogna infatti capire cosa sta succedendo a questo livello. L’esame del midollo osseo, se eseguito da un citologo esperto, consente di differenziare forme su base autoimmune, mielodisplasie e forme neoplastiche.
Per quanto riguarda l’eritropoietina, dopo 3 mesi di utilizzo, è possibile che l’ormone non funzioni più a causa della formazione di anticorpi neutralizzanti.
In pratica, per venirne a capo secondo me va ricontrollato di aver effettivamente sottoposto il cane al trattamento per l’erlichia (doxicicina 10 mg/kg/SID per 4 settimane + imidocarb 5 mg/kg due volte) e va fatta la citologia del midollo. Il suo veterinario si può far dare una mano dai colleghi dell’istituto di Patologia Generale dell’Università di Milano, grandi esperti di citologia del midollo osseo e di anemie. Oltre agli strisci di midollo osseo vanno valutati citologicamente anche quelli del sangue e, ripeto, non guasterebbe la citologia della milza.

Con i più cari auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
gentilissima dott.ssa bevere,innanzi tutto complimenti x il vostro sito e il suo prezioso contributo!ho un serio problema da esporle:premetto che il problema è a bali,indonesia,e la mia cagnetta di 6anni ,meticcia presa dalla strada quando era una bebè. è sempre stata vaccinata,ed è stata sterilizzata.ha sempre goduto di buona salute,con un grande temperamento da capobranco degli altri miei 5 cani(anche loro raccolti dalla strada), 1 mese fa l'ho trovata in giardino con una crisi epilettica, portata d'urgenza dal veterinario, dopo averla esaminata ed escluso un avvelenamento,le ha prescritto del tegretol ( il dosaggio non lo so xchè,qui, non ti danno informazioni sulle cure e i dosaggi: ti danno una bustina di pastiglie  e la fattura da pagare!!...), le ha fatto un prelievo di sangue x avere il quadro + completo e vorrà credere che non avendo un laboratorio ha dovuto mandare il campione di sangue ad una clinica x umani!! quindi i risultati sono fatti su parametri umani, e io dovrei fidarmi di quello che il veterinario qui ha interpretato(!!!....): le cito i più marcati, gli altri li danno nella norma,
leukociti (19,89 su 1,8-10,8), trombociti (121 su 150-450),MCHC(29 su 33-37). non ha febbre, non ha più avuto attacchi epilettici,ma è debole ,non vuole mangiare,beve moltissimo, è diventata di colpo una cagna vecchissima!, ora da 2 settimane le è stato prescritto il cortisone 3 volte al giorno x vedere se l'infezione che risulta dagli esami diminuisce; al test della filaria e della erlitzia(me li sono fatti mandare dall'australia!) è risultata negativa, la lastra raggi x al cranio: normale;(qui lo scanner non c'è) cosa potrebbe avere?: un raro avvelenamento (senza tracce nel sangue)che ha intaccato il sistema nervoso?; un tumore al cervello?;la meningite?; l'anemia del cane?( però i suoi globuli rossi sono normali,sempre dando credibilità agli esami che le hanno fatto.... )
la prego mi aiuti a capire cosa può avere la mia adorata cagnetta! che sintomi danno le possibili malattie che può aver contratto? qui in questo mondo mussulmano,e in quest'isola dove la religione attribuisce ai cani essere la reincarnazione dell'uomo malvagio(!..) ,x queste creature è veramente un inferno e se si ammalano nessuno li considera, nè ti da una mano.
grazie
anticipatamente x il suo aiuto, cordialmente,cristina.

16/07/2007
 
Cara Cristina da Bali, non posso aiutarla molto perché ho troppe domande da farle. Ad esempio: il cane prende cortisone ogni 8 ore da tre settimane? Ha scritto così,  dicendo che lo prende per una sospetta infezione. Ma il cortisone non serve mica per le infezioni, anzi. Perché sta dando il cortisone e non un antibiotico? Se è vero quello che scrive, questa terapia basta da sola a spiegare tutti i sintomi. L’aumento della sete ad esempio è uno degli effetti collaterali del cortisone. Inoltre il cane potrebbe risentire a livello gastrico degli effetti ulcerogeni del farmaco e quindi rifiutare per questo di alimentarsi.
Se invece non è vero, la causa dell’aumento della sete può essere cercata (e trovata) attraverso un profilo biochimico che comprenda la valutazione di creatinina, glucosio, calcio, fosfatasi alkalina e transaminasi. Probabilmente uno di questi parametri è alterato.
La sintomatologia iniziale, quella di una crisi epilettica in un cane di 6 anni, può essere compatibile con molte patologie, anche con una semplice epilessia idiopatica. La concomitante presenza di una modesta leucocitosi poteva essere un reperto occasionale, senza nulla a che vedere con la crisi. Da soli questi due dati non dicono nulla.
La sintomatologia successiva alla crisi epilettica (aumento della sete, anoressia e abbattimento) quando è insorta? E’ stata oggetto di analisi?
Io controllerei la biochimica, ora che il cane ha questa sintomatologia, e ripeterei l’emocromo, per verificare se rispetto al primo vi sono cambiamenti.
Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

gentile dott.ssa, ho bisogno urgente di un consiglio.
La mia cagnetta, meticcia di quasi otto anni, sabato 14 è stata operata d'urgenza per piometra. Oggi, dopo due giorni ancora non mangia e continua a vomitare. Sono preoccupata, non vorrei che sia qualcosa di grave, anche perchè il mio veterinario è andato in ferie.
Trapani, 16 luglio 2007. Anna

16/07/2007

 
Gentile Anna, con questo caldo il vomito è grave, specie in un animale appena operato, è un problema serio, potenzialmente letale. Si rechi al più presto da un veterinario, come minimo per instaurare un’adeguata terapia idrica, e magari anche per capire cosa non va.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

carissima dottoressa ho un boston terrier nano che una settimana fa ha presentato uno strano fenomeno mai avvenuto.di colpo gli si è notevolmente  gonfiato il collo con conseguente pianto del cane e contrazione muscolare.è durato per un minuto. dopo di che il cane stremato si è steso sul pavimento ma continuava ad avere sul lato destro del collo delle contrazioni o piccoli spasmi .il suo veterinario gli ha iniettato del cortisone perchè la crisi a distanza di qualche giorno si è ripresentata. dopo qualche giorno però in misura ridotta gli spasmi sul lato destro del collo sono continuati e continuano ancora in maniera discontinua durante il giorno nella misura di 2 o 3 per volta.il cane mangia con appetito e fa i suoi bisogni regolarmente.è però molto mogio. mi da cortesemente il suo parere in merito?le sarei veramente molto grata.

16/07/2007
 

Gentile signora o signor…, degli spasmi muscolari lateralizzati potrebbero riflettere la presenza di una patologia neurologica (encefalica). Vista la razza del suo cane, che immagino sia un animale adulto, se questa sintomatologia persistesse, sentirei un neurologo al fine di stabilire l’opportunità di una diagnostica per immagini dell’encefalo, dopo aver fatto naturalmente tutte le valutazioni e le indagini preliminari del caso.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa,
Le scrivo perchè gradirei un suo parere riguardante la mia gatta di 18 anni.
E' una gatta che ha sempre goduto di ottima salute, questo fino ad un mese e mezzo fa quando ho notato in lei una certa apatia e tendeva a nascondersi sotto il letto.
Ho attribuito i sintomi al caldo e ho lasciato correre; dopo un po' sono cominciati gli starnuti (6/7 di fila per più volte al giorno) ed un fastidio al lato destro del musino o al naso, tendenza a dormire con la testa alzata e la bocca aperta.
Dopo un po', sempre al lato destro, appare la terza palpebra seguito da midriase e cecità.
Fatti gli esami del sangue risulta solo un lieve aumento dei globuli bianchi, le viene dato l'antibiotico e non notando miglioramenti si è passati al cortisone, anche in questo caso senza successo. Dalla lastra al torace non risulta nulla,  pressione nella norma, valori renali anche.
Ora lo stesso destino è toccato all'altro occhio lasciandola dunque completamente cieca (uno strazio). La gatta è disorientata, miagola ma fortunatamente ha appetito e a parte i fastidi descritti credo non abbia dolore.  Quando cammina barcolla un pochino e tende a girare su se stessa.
Al momento non sta più assumendo medicinali al di fuori di un umettante per gli occhi e delle gocce per il naso.
Per via dell'età mi hanno sconsigliato la tac.
Le chiedo cortesemente un parere in merito, a giorni devo portarla da un otorino per una lastra cranica, mi hanno parlato di possibili poliposi nasali.
La ringrazio in anticipo
Simona M.

16/07/2007
 

Gentile Simona, escluderei i polipi, visto che si tratta di un animale anziano e che la malattia appare francamente un po’ troppo aggressiva. Secondo me per il suo micio, più che un esperto di orecchie, ci vuole un neurologo che, a parte sconsigliarle un esame che nel suo caso probabilmente sarebbe diagnostico (va bene l’età, ma la sua deve essere una scelta consapevole basata su elementi a lei noti: costa troppo, forse non serve al gatto, richiede l’anestesia generale, ecc…) ecco, un neurologo che visiti l’animale e che le possa elencare le cause in grado di determinare in un gatto anziano maneggio, atassia, cecità, forse a partire da una sospetta lesione occupante spazio delle cavità nasali.
In caso di maneggio e atassia dubito molto che un esame radiografico delle bolle o delle cavità nasali possa far avvicinare alla diagnosi maggiormente rispetto a quanto possa fare una semplice visita neurologica.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa,
la ringrazio infinitamente della sua cortese risposta e la aggiorno sulla situazione.
La veterinaria che ha in cura Noah (fiv/felv negativo, per la cronaca) in questo momento ha effettivamente interrotto il fortekor da una settimana esatta, preferendo prima verificare dettagliatamente le sue
condizioni tramite ecografie e uricoltura, e mi ha chiesto di limitarmi ad una alimentazione prettamente renal (cosa che faccio, con i prodotti medicati di Hill's e Royal Canin).
Da giovedì ad oggi il micio si è comportato in maniera assolutamente normale. Mangia con appetito (ieri soltanto ha mangiato un pochino meno e comunque circa 100 g di umido, ma effettivamente fa molto molto
caldo), non mi sembra che beva più del solito (beve solo quando mangia il secco, come d'altronde gli altri due mici con cui convive), non urina più del solito, non vomita, produce feci di aspetto e consistenza normale, è vivace e giocoso tranne nei momenti di canicola, si lava normalmente, non presente ulcere del cavo orale né alterazioni del comportamento. Dopodomani è prevista la ecografia renale e il prelievo
delle urine (cistocentesi) per l'urinocoltura. Non so cosa sia il rapporto UP/C, è per caso questa cosa dell'urinocoltura? la dieta invece come le preannunciavo è corretta con la somministrazione
esclusivamente renal.
la cosa particolare è che nessun altro valore ematico presenta anomalie o alterazioni e che anche l'urea è perfettamente nella norma.
Ciò che forse può essere pertinente e che mi ero dimenticata di dirle riguarda una cura per una presunta gastrite (il micio, molto vorace e velocissimo nel mangiare, rigurgitava il cibo entro 10 minuti dal pasto) prescritta dal precedente veterinario e portata avanti fino a 4 giorni prima del primo prelievo del sangue (quello in cui la crea era a 2,3). tale cura era a base di 0,4 ml di ranidil due volte al dì per 15 giorni + 1ml di ranidil due volte al dì per ulteriori 12 giorni (per un totale di 27 giorni di terapia), sciolto in paté allungato con acqua + 0,3 ml di plasil gocce, due volte al dì, da somministrare puro con una pipetta mezz'ora prima dei pasti per i primi 5 giorni. il fortekor è stato somministrato per 2 giorni (1 pastiglia da 125 al dì) nelle giornate di lunedì e martedì scorsi, dopodichè è stato interrotto su consiglio del nuovo medico. potrebbe tutto questo aver sovraccaricato i reni provocando l'alterazione della creatinina, che potrebbe quindi rientrare attraverso una dieta controllata?
Spero che queste delucidazioni ulteriori le forniscano un quadro più dettagliato della situazione e che sarà così gentile da dirmi nuovamente il suo pensiero.
Grazie di tutto cuore,
Veronica

17/07/2007
 

Gentile Veronica, va tutto bene così, con la dieta e senza farmaci. Riguardo il rialzo della creatinina la mia risposta resta quella che le ho già dato. Il rapporto UP/C (Proteine urinarie/Creatinina urinaria) è un’indicatore della funzionalità renale, utile sia per valutare la gravità della malattia renale, sia per monitorare la terapia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dott. ssa e innanzitutto grazie per la sua disponibilita'..
Ho una cagnolina di 9 anni e mezzo... ho fatto gli esami del sangue per fargli l’operazione all’ernia visto che mi hanno detto che era gia’ estesa nel sacco intestinale..pero’ avendo i globuli bianchi molto bassi 3.6 (limite è 6.00)…
Abbiamo fatto la cura di echinacee dea madre idroalcolica e si sono alzati un po’ ma cmq bassi…sono arrivati a 4.00…in + abbiamo detto visto che e’ gia’ aperta la sterilizzaziamo perche’ l operazione in se è pericolosa per l'anestesia…quindi me l’hanno consigliata..
L’ha vista un altro veterinario e dice che invece dell’ernia nel sacco intestinale potrebbe trattarsi dell’ utero e se cosi’ fosse avendo gia’ quasi 10 anni non essendo sterilizzata potrebbe essere una bomba ad orologeria quindi operarla di urgenza….e in + i globuli bianchi potrebbero essere bassi proprio per il problema dell’ernia nel sacco dell utero…dal momento che la operi torna tutto apposto. Ma se invece la prima versione è vera…che problemi ci sarebbero se va in infezione e le difese immunitarie (globuli bianchi) sono cosi’ bassi?
Dicono anche che potrebbe essere perche’ è un terrier yorkshire e potrebbe essere di conformazione…
Insomma mi trovo che a 24 ore mi trovo ad operare un cane si in un centro clinica universitaria conosciuto e buonoa milano ma ho una gran paura….

17/07/2007

 

Cara signora o signore, mi dispiace molto per la sua cagnolina, ma davvero faccio molta fatica a capire quello che scrive. Dunque, forse le hanno posto due differenti diagnosi: la prima diagnosi dice che il cane ha una paratopia a carico dell’apparato gastroenterico, e la seconda invece dice che il cane ha una piometra. E’ così? Faccia fare un’ecografia addominale: di solito questo esame consente di differenziare due condizioni tanto diverse (posto che una visita non sia sufficiente). Ma se si fida dei veterinari che la stanno aiutando, lasci decidere a loro cosa è meglio fare per il suo cane. La diagnosi di piometra non è una diagnosi tanto difficile da fare.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon pomeriggio Dottoressa
ieri mattina mi sono svegliata sentendo che il mio piccolo coniglio di quasi di 9 anni, urlava dal dolore.
Poi si e' calmato e nel pomeriggio l'ho portato dal mio vet, il quale mi ha detto che il coniglio deve aver subito un trauma o una trombosi, l'unica cosa che mi ha consigliato per il suo bene e' sopprimerlo.
Cosi ho fatto, ma e' stata la cosa piu' crudele che abbia mai fatto, secondo me se lo sentiva, ha cominciato a leccarmi tantissimo...
Pero' il vet continuava a dirmi che era meglio sopprimerlo, perche' poi ci sarebbero state delle conseguenze peggiori: dermatiti, piaghe etc.
Non riesco piu' a stare bene con me stessa, ho fatto l'unica cosa che si poteva fare o c'era un'altra possibilita'; e poi secondo Lei cosa puo' essergli successo ?
L'amavo tanto...
Grazie
Carmen

17/07/2007
 

Gentile Carmen, immagino che il coniglio fosse paraplegico al momento della visita. Forse soffriva di osteoporosi e si è verificata una frattura patologica a carico della colonna. Questo può essere successo.

Molto spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa, la ringrazio moltissimo per la sua risposta che aspettavo con ansia e che a riaperto in me la fiducia di sperare, questa mattina stessa mi impegnerò a fare avere la sua risposta al veterinario che ha in cura Giulia.
Volevo segnalarle che subito il 19/04/2007 gli era stato fatto il test della filaria, e.canis/lyme, e della leishmania dove e risultata negativa, a fatto per 2 mesi e mezzo un antibiotico che si chiama vibravet mezza compressa al giorno, in più a fatto una iniezione di carbesia.
Le faccio presente che il cane a vederlo non sembra neanche che abbia nessuna malattia se deve correre corre e a molto appetito.
Distinti Saluti e grazie ancora per il suo aiuto.

18/07/2007
 
Prego, e di nuovo tanti auguri.
Buon giorno dottoressa,
sono Maura da Roma, padrona di Lola ( intervento al crociato) e Spike due meticci rispettivamente di  30 e 40 kg. Mi scuso se approfitto ancora della sua gentilezza ma non riesco a risolvere i problemi
dermatologici di spike, sono molto sconfortata e praticamente tra il post operatorio di Lola e le varie visite di Spike non ho più disponibilità economica neanche per me stessa. Spike ha un prurito diffuso su tutto il corpo, sopratutto nelle zone interdigitali, sui fianchi, alle orecchie, inguine.. abbiamo effettuato
un vetrino alle orecchie dove l'eccesso di malassezzia è stato trattato con aurizon gocce, l'esame delle feci per parassiti è risultato negativo, da due mesi mangia croccantini al pesce forza 10 per escludere allergie alimentari, la veterinaria mi ha parlato di piodermite, così ho fatto un ciclo di 10 giorni con ceporex, poi un altro ciclo di 15 giorni ma adesso sta peggio di prima. La pelle che prima non presentava rossore adesso comincia ad arrossarsi,anche se non presenta ferite o zone di alopecia..il pelo è lucido e bello, l'irritazione riguarda le zone interdigitali e l'inguine. Poi visto che non ci facciamo mancare nulla,  anche Lola adesso ha cominciato a grattarsi spesso sul muso e tra le
dita, ancora in maniera sporadica ma ho paura che sia solo l'inizio.... anche lei mangia forza 10, prima mangiavano almo nature al pollo, ma io non credo che sia l'alimentazione, non può essere un caso che adesso anche lei inizi a grattarsi.. Non so che fare adesso.. una dieta casalinga? altro antibiotico?
Non ho neanche possibilità fino al mese prossimo per una visita specialistica dal dermatologo..altrimenti mi creda correrei a farla!
La ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio mi possa dare
Un saluto da Roma

18/07/2007
 

Cara Maura, ma una rogna demodettica o una sarcoptica proprio no? Cioè, se dipendesse da me, pur non trovando gli acari, che sicuramente saranno stati cercati bene, prima di pensare alla dieta privativa (che non si fa con il Forza 10) o all’atopia, farei una prova con l’ivermectina per os 0,5 mg/kg tutti i giorni. Provi a parlarne con la collega. Per la piodermite 10 giorni di antibiotico sono molto pochi e inoltre andrebbe associata la shampooterapia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta  
gent.ima dott.ssa bevere,
grazie x la pronta risposta;ha ragione e mi scuso,le informazioni che le ho dato su rebecca erano molto approssimative! cercherò,in attesa degli esiti dei prossimi esami imminenti,di essere + dettagliata:
la veterinaria indonesiana le ha prescritto il cortisone xchè dice che la cosa + probabile che può avere la cagna è una infezione o infiammazione al sistema nervoso xchè cessando,dopo 2 settimane il tegretol non ha + avuto crisi epilettiche e con gli esami del sangue fatti 2 volte nel giro di 2 settimane i valori che continuano a non essere giusti sono: i leucociti (819,89 SU 1,8-10,8), i trombociti(121 su 150-450) ,MCHC( che non so cosa sia) (29 su 33-37),mentre tutto il resto fegato e reni compresi sono nella norma. rebecca è sotto cura di cortisone da 3 settimane a scalare,rimangono ancora 5 giorni a 1 pastiglia(di cui non so il dosaggio xchè non me lo dicono) 3 volte al giorno. e neanche non mi ha informata degli effetti collaterali del cortisone. io,di mia iniziativa,ora le stò dando un complesso di vit. b( di cui 500mg b12) 2 volte al giorno,vit.c 1000mg , e fermenti lattici liquidi ogni volta che le do il cortisone(faccio bene?); e da qualche giorno a cominciato a mangiare solo fegatini di pollo bolliti( circa 350 gr) e qualche croccantino puppy purina, e sta un pochino meglio,ma è sempre magrissima e con poca vitalità.sicuramente da vedersi è migliorata rispetto a quando prendeva il tegretol, in cui non toccava cibo,e non riusciva a stare in piedi ma sbandava e cadeva in continuazione tanto che è stata ricoverata x 3 giorni x farle delle flebo.
spero ,questa volta,di averle dato delle migliori informazioni, aspettando l'esito dei prossimi imminenti esami, grazie di cuore x aiutarmi, cristina.

18/07/2007
 

Cara Cristina, devo ripetermi: in genere il cortisone non si usa per trattare le infezioni, quindi la diagnosi di sospetto non è coerente con la terapia proposta. Aggiungo: una crisi epilettica isolata nella vita di un cane non è motivo di prescrizione di farmaci antiepilettici (che nel suo caso hanno avuto notevoli effetti indesiderati), ma solo di un’attenta sorveglianza. Il fatto che una crisi epilettica non sia seguita da altre crisi non suggerisce alcuna malattia particolare, e anzi tende ad escludere un’infiammazione della corteccia cerebrale (encefalite).
Non è che è lei ad essere approssimativa, ma è che io continuo a non vedere ragioni per immunosopprimere un cane con leucocitosi, deperimento delle condizioni generali, pur sospettando un’infezione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentili Dottori,
scrivo da Roma e volevo parlarVi del mio gatto KIKKO (8 anni).
E' un gatto europeo nato nel 1999, trovato per strada e molto furastico con gli estranei. A causa di ciò  ha fatto il vaccino solo fino al 2002 : tricat (luglio '99), tricat (settembre '99), fortvax (settembre 2000), feligen (settembre 2001) e CVR (settembre 2002).
Dopodichè, il veterinario l'ultima volta che siamo andati, poichè l' ha visto molto agitato ed aggressivo, mi ha detto che non c' era più bisogno di farlo.
Secondo Voi ha fatto bene a dirmi così oppure no? 
L' anno scorso (agosto 2006) sono andata in vacanza e per scrupolo ho portato il gatto a fare il vaccino prima di partire. Il caratteraccio è venuto subito fuori ed il veterinario non è riuscito nemmeno a sfiorarlo. Allora mi ha proposto di acquistare il vaccino (tricat) e farlo io a casa, così il gatto era più calmo. Detto fatto, mi sono fatta spiegare come dovevo fare e ci sono riuscita. Risultato: il gatto ha un po' reagito ma poi si è calmato subito.
Ho fatto bene oppure è una cosa rischiosa? In questo modo evito un forte trauma al gatto e sto tranquilla dal punto di vista della salute.    
Inoltre visto che ogni anno partiamo per le vacanze ed il gatto viene con me, è necessario fargli il vaccino sempre prima di ogni partenza oppure no?
Grazie per tutte le riposte che mi darete.
Cordiali saluti
Rosanna

18/07/2007
 

Gentile Rosanna, direi che il collega fa una scelta molto condivisibile nel non vaccinare il suo gatto. Del resto non mi sembra nemmeno il caso che lei lo vaccini a casa, da sola, senza sapere se le condizioni dell’animale sono adatte alla somministrazione del vaccino oppure no.
Purtroppo quando un gatto è molto aggressivo, il minore dei mali (per tutti) è evitare qualche richiamo vaccinale, in quanto non ha alcun senso somministrare a tutti costi un vaccino rischiando di procurare più danno che beneficio. E poi il sistema immunitario del suo gatto è già stato stimolato più volte. Stia tranquilla.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Sono proprietario di uno scitzu femmina di 6 anni al quale e' stato diagnosticato un melanoma cutaneo in sede dorsale;vorrei sapere l'evoluzione di questa patologie e le possibili terapia consigliate.

18/07/2007
 

Ci sono discrete possibilità che la diagnosi sia sbagliata, a meno che non sia già stata effettuata l’escissione chirurgica della lesione e che questo sia il referto dell’esame istopatologico, e non quello della citologia.

Saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dottoressa,
vorrei esporle il caso clinico del mio micio VERDUN di 12 anni.
Il micio comincia a bere piu' del solito nel mese
di aprile, non ci allarmiamo subito, ma teniamo sotto controllo la situazione.
Viene visitato ad inizio maggio, senza che vengano
riscontrati segni di malessere, ci tranquillizziamo.
La situazione sfocia in un episodio eclatante il 17 maggio, VERDUN non apre piu' gli occhi poichè la pupilla rimane sempre dilatata, lo portiamo subito in
clinica veterinaria dove viene fissata un'ecografia al rene.
Per riassumere, in seguito a biopsia al micio viene diagnosticato un linfoma renale.
Lo chemioterapia prescitta consiste in :
Leukeran 2 compresse ogni 2 settimane
1,25 mg cortisone 1 vlt al giorno per 1 settimana e poi a giorni alterni.
Gli esami del sangue pero' mi lasciano perplessa: i valori di creatinina e fosforo continuano a salire e scendere, sembra, senza controllo il 18/05 prima della chemio erano cre 3,04 fos 3,4 il 8/06 dopo 1 settimana di chemio erano cre 5,9 fos 6,4il 29/06 erano cre 2,66 fos 4, 8 il 7/07 erano cre 5,00 fos 6,4
Il mio dubbio è: il cortisone non compromette la funzionalità dei reni?
Non sarebbe bene praticare una terapia di appoggio (simile a quella utilizzata nei casi di IRC)?
Aggiungo che vorrei regalare al mio micio ultimi mesi di vita sereni e non credo sia giusto torturarlo per il mio egoismo di non lasciarlo andare...
Le saro' grata per un suo parere
Cordiali saluti
Barbara A. (Torino)

19/07/2007
 

Gentile Barbara, penso che l’aumento della creatinina, più che al cortisone, possa essere dovuto all’evoluzione della neoplasia. In teoria il cortisone aumentando il catabolismo proteico può innalzare BUN e creatinina, ma in alcune patologie renali è comunque indicato. Nel suo caso l’indicazione terapeutica è più che giustificata. Quello che può fare lei non è certo modificare il protocollo chemioterapico, ma magari può correggere la dieta del suo gatto, somministrare acidi grassi e se riesce praticare delle ipodermoclisi giornaliere, a casa, per mantenere l’animale idratato e per abbassare un po’ la creatinina. Senta prima il veterinario curante.

Mille auguri a suo micio!

Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,volevo chiederle delle informazioni riguardanti il mio coniglio nano, di soli 6 mesi.
Da qualche giorno ho notato che sotto il musetto,sul collo,ha uno spazio rosa, non ha più il pelo!
Non so che cosa fare, è una malattia grave???
la ringrazio molto.
Attendo con ansia una sua risposta.
Claudia di Bergamo

19/07/2007
 

Gentile Claudia, potrebbe essere l’espressione di un disturbo del cavo orale oppure potrebbe indicare la presenza di un’infezione. Le consiglio di portare l’animale da un veterinario che si occupi anche di conigli e che faccia una adeguata ispezione del cavo orale (chi sa visitare un coniglio non tralascia mai questo esame, che si fa con il paziente vigile e un otoscopio).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentil.ma Dott.ssa,
Mi sono accorta proprio oggi che la mia  chihuahua di 10 mesi presenta all'altezza dell'arto anteriore destro (zona sotto ascellare/vicino alle costole) presenta un rigonfiamento simile ad una "bolla di acqua". Preoccupatissima oggi l'ho portata dal veterinario di fiducia il quale mi ha detto che non saprebbe a cosa associare questo EDEMA....nel frattempo le ha fatto una punturina di antinfiammatorio...potrebbe essere stata una botta, ma stranamente non le duole, potrebbe essere stata la puntura di un insetto, ma non ha prurito, insomma non sappiamo da che cosa dipende; io ovviamente sono molto allarmata nonostante fortunatamente la cagnina stia benone ed abbia la sua solita vitalità. Cosa ne pensa di questa cosa? potrebbe essere qualcosa di serio e pericoloso?
Potrebbe essere una reazione all'Advantix che le ho applicato proprio ieri? Attendo una sua risposta!! Grazie 1000 Patty

19/07/2007
 

Gentile Patty, una tumefazione sottocutanea può essere una reazione infiammatoria, una collezione (cisti), un ematoma o molto poco probabilmente nel suo caso (il suo cane è assai giovane) anche un tumore. Poiché “imponendo le mani” non si può assolutamente sapere cosa c’è all’interno di una tumefazione è buona pratica in questi casi eseguire un esame citologico (il cosiddetto “ago aspirato”, per capirci). Indolore, economico, rapido, toglie molti dubbi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dott.ssa,
ho un enorme problema. Il mio amico a quattro zampe, un meticcio di Pit Bull maschio di 3 anni, è estremamente aggressivo nei confronti dei suoi simili, tutti ad eccezione del cane, femmina, col quale è
cresciuto.
La sua aggressività non fa però distinzioni di mole, razza o sesso e non mostra alcun tipo di approccio verso il cane che sta per attaccare, semplicemente lo vede, anche se si trova a notevole distanza, e l'unico
suo pensiero diventa quello di aggredirlo.
Quando è fuori casa, anche se non ci sono cani nella sua visuale, è in perenne stato di allerta e agitazione, e la condotta al guinzaglio è un disastro (considerate che è un esemplare di 35 kg piuttosto muscoloso!). In casa e in giardino è giocherellone, affettuosissimo e
molto socievole sia con le persone che con il cane che conosce da sempre, ma portarlo fuori, pur con le dovute precauzioni, guinzaglio e museruola, diventa sempre più difficile.
Ho tentato la terapia comportamentale con una persona che mi sembrava seria, ma quando ha posto, come condizione indispensabile per continuare, la castrazione del cane ho sospeso le lezioni. Il veterinario di mia fiducia infatti, valutando che la sua aggressività non era rivolta solo verso i cani maschi e che la somministrazione di ormoni femminili (consigliata dall'educatore cinofilo) non aveva sortito effetto, mi ha sconsigliato di sottoporlo ad un intervento che con buona probabilità non avrebbe risolto nulla.
Non so se la sua sia una vera e propria fobia o una scomoda eredità da una della razze dalla quale ha origine (l'altra a detta del veterinario dovrebbe essere il pastore tedesco), ma credo valga la pena far presente che a circa 7 mesi (prima era socievole con i cani e per niente aggressivo) è stato a sua volta aggredito da un grosso maremmano proprio davanti il cancello di casa, da quel giorno l'insofferenza verso i suoi simili è diventata sempre più evidente, fino a sfociare in veri e propri attacchi.
Non voglio essere costretta a farlo vivere in giardino e
privarlo di una bella passeggiata.
Viviamo a Ostia, quartiere sul mare di Roma, potete indicarmi qualcuno in questa
zona che può darci una mano?
Vi ringrazio per il tempo dedicatomi, un saluto.
Manuela M.

20/07/2007
 

Gentile Manuela, l’aggressività può avere diverse cause. Esiste l’aggressività materna, l’aggressività da competizione, quella per la difesa del territorio, l’aggressività da paura, e così via. Per trattare ognuna di queste forme, vanno compresi i meccanismi che scatenano l’aggressione. L’orchiectomia è un vero toccasana per abbassare il livello di competitività di un maschio adulto nei confronti di altri maschi adulti, ed è molto superficiale liquidare la proposta di castrare un cane maschio senza pensarci su bene. Un maschio adulto castrato è un cane che non avrà nessun problema alla prostata, non avrà mai tumori testicolari e sicuramente sarà anche un cane migliore dal punto di vista comportamentale. E poi non si capisce perché privare della capacità riproduttiva un cane femmina sia una cosa del tutto normale, mentre quando lo stesso concetto viene applicato al maschio, sembra che faccia capolino un ninin di maschilismo. E’ uguale!
Comunque sia, in caso di aggressione da paura ovviamente la castrazione non ha alcuna efficacia. La storia che lei racconta può suggerire che il suo cane abbia avuto una fobia semplice, che si è poi generalizzata a diversi tipi di cani. Andrebbe però studiata molto bene la sequenza comportamentale e altri dati inerenti al gruppo sociale nel quale il cane è inserito. Per far questo non basta un educatore cinofilo, ma ci vuole un comportamentalista esperto. Le farò sapere il nome di un collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
Scrivo da Napoli per un problema che sta rendendo la convivenza con la mia gattina davvero insostenibile! La micetta e' stata da noi adottata nel mese di aprile, da una conoscente che l'ha trovata un giorno nel suo giardino. E' di taglia piccolissima, pesa infatti meno di 2 Kg e pensavamo fosse ancora cucciola. Circa un mese e mezzo fa ha subito l'intervento di sterilizzazione ed il veterinario ha riscontrato che la gatta non era giovane come sembrava, ma di circa 1,5-2 anni di eta', comunicandoci che sicuramente prima dell'intervento era gia' andata in calore, anche piu' di una volta (ovviamente l'eta' per noi non ha nessuna importanza, le menziono il fatto perche' potrebbe esserle utile ai fini di una diagnosi). Il veterinario che l'ha operata ha detto che la gatta era sanissima e che tutto era nella norma (aveva inoltre fatto tutte le analisi pre operatorie del caso).
In breve: circa due settimane dopo l'intervento la gattina ha iniziato a fare pipi' nella cuccia. Per la verita' ha sempre avuto l'abitudine di andare spessissimo nella lettiera, a volte facendo dei semplici schizzi, altre volte addirittura niente. Pensavamo cio' fosse dovuto al doversi abituare alla convivenza con il nostro gatto di 7 anni e che fosse un modo per marcare il suo territorio (la maggioranza delle volte andava nella lettiera subito dopo di lui, anche se ci era stata da poco). Ora, oltre a questa abitudine, ha assunto anche quella di fare la pipi' nella cuccia, per poi magari subito dopo andare anche nella lettiera. All'inizio accadeva una volta ogni tanto, poi ogni giorno, negli ultimi giorni anche piu' volte al giorno.
Abbiamo provato di tutto: mettere due lettiere, togliere il cuscino dalla cuccia, lavare le lettiere tutte le sere ecc., senza esito. Si comporta cosi' anche se le lettiere sono state appena pulite. E' inutile dire che siamo disperati, l'odore in casa (nonostante i litri di lisoformio consumati per lavare tutto tutti i giorni) e' insopportabile e se non troviamo presto una soluzione sarò costretta ad affidare la gattina ad altri, magari a qualcuno che abbia un giardino!
I rapporti con l'altro nostro gatto, dopo i primi giorni, per forza di cose un po' burrascosi, sono ora ottimi. Giocano insieme, si leccano, insomma: vanno d'amore e d'accordo. La gatta e' vivacissima, mangia con appetito, insomma, non sembra avere alcun (altro) disturbo.
Puo' aiutarci a capire come fare per risolvere il problema? Siamo davvero disperati.
La ringrazio sin d'ora per la sua disponibilità e gentilezza. Il suo parere ci e' stato gia' in passato di grande aiuto per l'altro nostro gatto.
Cordialmente,
Laura

20/07/2007
 

Gentile Laura, prima di tutto farei un esame delle urine, giusto per escludere una banale cistite. La gatta non va più in calore, giusto?
Se le urine sono normali e se non ci sono manifestazioni estrali, allora forse c’è qualcosa d’altro nella vita di questo gatto che non va. Non le piace la coabitazione con l’altro gatto? Non le piace la coabitazione con qualche membro umano della famiglia? Lasciate le ciotoline della pappa vuote per qualche ora di troppo? Avete fatto dei cambiamenti in casa? Avete cambiato il tipo di lettiera?
Chissà. Io tratterei tutti gli ambienti con i feromoni (Feliway), farei sparire del tutto quella cuccia e quel cuscino, laverei i pavimenti solo con detergenti neutri, che lascino poco o nessun odore. Altro: ciotoline sempre piene di pappa, nessuna punizione, lunghe sessioni di gioco con la gattina, nessun contatto tra voi e la micia a meno che non sia lei a manifestare chiaramente la volontà di essere accarezzata e presa in braccio.
Provate a fare tutte queste cose assieme, e magari risolvete.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
ho una cagnetta di tredici anni affetta da piometra aperta. Per circa un mese  le ho somministrato degli antibiotici senza risolvere il problema. Abbiamo così deciso, con il mio veterinario, di provare con  il prostaglandine per cercare di risolvere il problema senza ricorrere alla sterilizzazione vista l'età del cane. Che percentuale di riuscita ho con questa cura?
Grazie Mimma.

20/07/2007

 

Gentile Mimma, la percentuale non la conosco perché, dopo una veloce ricerca che ho fatto apposta per lei, non ho trovato una bibliografia indipendente (non sponsorizzata dall’industria farmaceutica) sufficiente per darle una risposta. Quello che le posso assicurare è che in genere questo tipo di trattamento viene usato non tanto per salvare il cane, quanto per salvare la sua capacità riproduttiva, su animali giovani e sani che gli allevatori vogliono ancora usare per riproduzione. Per l’animale infatti è più veloce e sicura la chirurgia. Tredici anni di età non sono una controindicazione all’intervento. Se il cane non ha patologie che in modo specifico possono rendere inaccettabili i rischi anestesiologici, io vedo più controindcazioni e rischi nel trattamento medico che in quello chirurgico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Cara dott.ssa Bevere sono di nuovo Evi, le ho scritto settimana scorsa riguardo il mio cane ed un papilloma che e' stato diagnosticato. Ieri ho parlato di nuovo con il veterinario (più precisamente con la sua collega che io non ho mai visto finora) e mi ha detto per telefono che non ha il risultato del citologico ma comunque bisogna stare tranquilli e trattare il can con antibiotici fino a settembre e poi fare l'asportazione se necessaria. Quando le ho risposto che forse io non rientro visto che ho finito i miei studi mi ha detto di ricontattarla oggi. Allora l'ho richiamata e,guarda caso,i risultati dell'analisi ora sono arrivati,non e' piu' un papilloma ma un plasmocitoma maligno e bisogna urgentemente operare il cane lunedi'.  Ovviamente io sono terrorizzata, non so cosa siano i plasmocitomi, nessuno mi sa dire se questi tumori hanno una prognosi riservata,positiva o negativa e a dirla tutta c'e' qualcosa che non mi quadra! Sinceramente dire che una cura con antibiotici sara' sufficiente senza sapere l'esito del citologico mi sembra un po' troppo superficiale se poi il giorno dopo la stessa persona mi annuncia un tumore maligno il cui bisogna operare con urgenza ma che comunque mi dice che io bisogna stare tranquilla.
Mi dispiace che Le ho fatto sprecare tutto 'sto tempo leggendo tutto cio' ma sarebbe cosi gentile da spiegarmi che cosa sono i plasmocitomi? E' normale che un tumore cutaneo che c'e' per piu' di un anno non presenti le ulcerazioni? E' normale che un medico si basi su una diagnosi senza esame citologico e mi somministra gli antibiotici per un mese ma improvvisamente decide di sbrigare le procedure ed e' un tumore? E ultima domanda,l'asportazione di un plasmocitoma da delle speranze di vita per un cane che le rispetto che non presenta nessun sintomo strano ed e' in ottima forma!
La ringrazio di cuore e mi scuso ancora per la mia lunga lettera

20/07/2007

 

Gentile Evi, il plasmocitoma cutaneo extramidollare è una neoplasia a cellule rotonde, classificata come maligna dal punto di vista citologico e istologico, ma che ha un’ottima prognosi e un comportamento biologico più simile ai tumori benigni che a quelli maligni. L’escissione chirurgica se ben eseguita (con margini indenni) è risolutiva.
Stia tranquilla e si assicuri che venga eseguito l’esame istopatologico del tumore e dei margini di escissione.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentil.ma dott.ssa
grazie per la sua celere risposta! Nel frattempo io ho portato la mia chihuahua che presenta quel grumo sottocutaneo presso un altro veterinario per sentire un'altra campana, visto che il mio vet. di fiducia voleva continuare a somministrare medicinali senza avere una diagnosi precisa....... il nuovo dottore infatti mi ha detto le stesse cose che Lei mi ha scritto via mail: lun. la devo riportare a controllare e se non è cambiato nulla le eseguirà un ago aspirato dandomi poi una risposta certa nel giro di una mezza giornata.
Ho contattato telefonicamente anche l'allevatore dove l'ho acquistata (allevatore e dott. veterinario!) il quale si è raccomandato di non di non farle somministrare altri farmaci, ma piuttosto di darle qualche giorno di tempo per vedere se si riassorbiva tutto da solo. Per ora è migliorata di poco, ovvero la "bolla di acqua" si è riassorbita, ma è rimasto quel gnocco mobile e molliccio sottocutaneo.
A lunedì il responso post ago aspir.... speriamo in bene!!!!!                       
Patty    -   Riccione

21/07/2007

 

Prego.
Gentile Dottore,
Le scrivo per chiederLe un parere sul mio gatto, un europeo castrato di 5 anni, che si è scoperto da un anno essere affetto da Haemobartonella Felis.
Premetto che è un gatto che è stato colpito circa tre anni fa da FUS o FLUTD (non ho ancora ben capito la differenza) e che controllo e faccio controllare regolarmente. Fatto sta che dal dicembre del 2005 mi sono accorto che le mucose della bocca e degli occhi erano bianche e l'appetito andava via via calando e mi sono affidato ad un veterinario dell'ospedale dove me l'hanno salvato in corso di FUS che mi ha detto di lasciarlo in pace liquidandomi così senza avergli fatto una visita. Febbraio ed Aprile 2006 stessa storia dal veterinario, intanto il gatto era arrivato a mangiare 15/20g al massimo di croccantini al giorno vomitando a tutta forza con sangue e mi veniva risposto che aveva sicuramente la gastrite, somministrandogli farmaci senza avere esami che lo attestassero.A giugno 2006 le urine presentano corpi chetonici e ciò spinge finalmente il veterinario ad approfondire mediante esami ematici la situazione, ma credendo si trattasse dei reni, e in effetti i reni non stavano benissimo , ma in conseguenza dell'Haemobartonella!
L'emocromo, il quadro proteicoe, i metaboliti e gli enzimi ematici presentavano molti valori fuori dai limiti, ma anche questa volta mi hanno liquidato dicendomi che il gatto non aveva niente. Ad inizio agosto per completare il quadro contrae la coccidiosi, ma se ne accorgono solo a metà sttembre, e dopo più di un mese di diarrea gli viene prescritta la VETKELFIZINA e la prende per più di un mese, ricomparendo il parassita alla fine del primo ciclo. Ad ottobre  per controllare i valori renali si esegue un nuovo prelievo, in anestesia totale, e il gatto quasi ci rimaneva sotto per la lunga attesa tra l'anestesia e il prelievo. In quell'occasione ne apprifitto e chiedo un ecoaddome completo- mi viene risposto che non era affar mio cosa bisognava controllare, ma finalmente si scopre che aveva la milza ingrossata e ciò li spinge ad eseguire il test per l'Haemobartonella.Non vengono notati pancreas ingrossato con nodulo interno. colecistii ingrossata con calcoli, fegato ingrossato, linfonodi ascellari, inguinali,poplitei e meseraici notevolmente ingrossati rilevati dopo una decina di giorni con un altro controllo ordinatomi dalla Veterinaria che lo ha in cura adesso,  una ragazza in gamba che me lo ha resuscitato quando temevo di perderlo, eseguendogli sino ad oggi prelievi senza sedazioni o anestesie.
Il problema è chei valori ematici non sono mai tornati completamente normali , sebbene dai controlli ecografici successivi gli organi sembrano essere normali per dimensione e funzionalitàed, e a febbraio ho dovuto ricominciare un nuovo ciclo di VIBRAVET (il 2°) che poi ha ripetuto circa un mese fa perchè le mucose erano aneniche e non si riusciva a fargli un prelievo per la fragilità delle vene.Le ultime analisi, di cui le mando un allegato, sembrano addiritture peggiori di quelle di ottobre,ma la mia veterinaria mi dice di stare tranquillo perché il midollo sta rigenerando eritrociti e nonostante abbia una depressione immunitaria non è possibile che si verifichi una resistenza al VIBRAVET tale da metterlo in imminente pericolo di vita, e che se sottoposto a controlli peridici potrà vivere a lungo sebbene con qualche ricaduta.
Adesso ,risultando di nuovo FLUTD dalle urine, sta prendendo di nuovo il BAYTRIL per otto giorni, poi si vedrà il da farsi.A questa situazione si aggiunge la tracheite che ogni tanto ricompare e che purtroppo credo di causargli io stesso perché il gatto non peve poco, ma (dirà anche Lei che non è possibile) la rifiuta nella maniera più assoluta e devo somministrargliela io per evitare che vada di nuovo in FLUTD.
La domanda che volevo porgerLe, Dottore, è se è vero che controllandolo spesso e facendo all'occorrenza terapie di doxiciclina ci sia la speranza di una vita lunga sebbene con qualche ricaduta, non potrei sopportare se non lo fosse!
Vorrei chiederLe anche se avrebbe potuto contrarre l'haemobartonella a seguito di una leggerezza di un medico (della stessa struttura ospedaliera che Le ho citato),che nel corso delle terapie endovena per FLUTD tolse sotto i miei occhi il tappino sporco di sangue dal catetere in vena di un cane (che aveva contratto una malattia da pulce)
e prima che riuscissi ad accorgermi di cosa aveva intenzione di fare lo aveva già messo al mio gatto per chiudere temporaneamente il catetere. Le faccio questa domanda perché so che esiste anche l'haemobartonella non felina.
Scusi per l'eccessiva lunghezza della lettera e grazie anticipatamente se potrà rispondermi.
Roberto - Mugnano di Napoli
 
22/07/07

 

Gentile Roberto, il comportamento di quel veterinario che ha collegato al catetere venoso del suo gatto un dispositivo sporco del sangue di un altro animale, sebbene di un’altra specie, è proprio orripilante. E poi che un medico manifesti senza alcuna preoccupazione una tale sciatteria, di fronte agli occhi del proprietario, lascia immaginare che alle spalle di quest’ultimo possano essere commesse leggerezze di ogni tipo. E’ assai improbabile che quell’evento sia la causa della malattia del suo animale, ma ha fatto molto bene a cambiare veterinario.
Per quanto riguarda la FLUTD (feline low urinary tract disease, praticamente sinonimo di FUS che però è un acronimo desueto) perché non prova a gestire la malattia con una dieta (Urinary Royal Canin, C/d o W/d Hill’s)? Obbligare un gatto ad assumere per bocca tutti i giorni dei liquidi che non vuole, oltre che essere assolutamente inutile, ha anche molti effetti collaterali dannosi. Lasci perdere. Davvero è una cosa molto molto sbagliata.
Per quanto riguarda l’Haemobartonella il suo gatto potrebbe rimanere portatore per tutta la vita, ma non è detto che continui ad ammalarsi. E’ vero che potrebbe ancora manifestare la malattia, ma solo qualche volta e per qualche anno al massimo, non di più. In questi casi la terapia con doxiciclina è efficace nel determinare la remissione dei sintomi. Vanno evitate le terapie cortisoniche e per quanto possibile gli stress (ad esempio ricoveri in gattili o pensioni). Tra gli stress inutili ci mettiamo anche la somministrazione forzata di acqua. Va monitorato lo stato clinico dell’animale ed effettuata la terapia antibiotica solo nel caso in cui si manifestino i sintomi della malattia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Abito a Livorno ed ho un gatto di colore bianco-nero (nero sul dorso  e bianco sulla pancia e nella parte inferiore del musetto) che da un  paio di mesi si è progressivamente riempito di macchie bianche sulle  zone nere con uno strano effetto "a pois". La cute è sana ed il pelo  bianco sembra normale. il mio veterinario mi ha detto che potrebbe  essere un semplice incanutimento, non preoccupante dal momento che il  gatto ha dalla nascita pelo di colore bianco. Posso stare tranquilla? Grazie
Elda C.

23/07/07

 

Cara Elda, i gatti non incanutiscono in genere, e in particolare non incanutiscono sul dorso. Capisco la difficoltà del collega, ma volte è meglio dire “non lo so”.
Nel gatto nero probabilmente esiste una rara forma di ipomelanosi (pochissimo documentata) caratterizzata dalla progressiva comparsa in età adulta di macchie bianche sul pelo con effetto a “fiocco di neve”.
Il nome di questa malattia potrebbe essere vitiligine o leukoderma o piebaldismo, ma in realtà questa malattia non ha un nome che la identifichi univocamente, in quanto i disturbi ipomelanotici del gatto sono oggetto di scarsissime pubblicazioni, se si eccettuano quelli dei siamesi.
Io direi che non ci si può fare nulla. Se il suo gatto sta bene non se ne preoccupi.
Se vuole saperne di più probabilmente va fatto l’esame dermopatologico di un piccolo campione di cute (biopsia).
Mi manda una foto del suo miciotto?

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile Dottoressa,
Le scrivo per il mio cane,meticcio femmina di anni 4 adottata 3 anni fa dopo alcune esperienze di abbandono molto traumatiche. Circa due mesi fa ha avuto il calore,non è stata coperta e credo che mai lo sia stata prima di essere adottata. Da alcuni giorni presenta dei sintomi che,per la mia esperienza di "compagno di cani",credo siano riconducibili ad una gravidanza isterica. Non presenta montata lattea,piange,si agita molto,scava (in particolare la poltrona!! ),non vuole star sola. Aggiungo anche che il cane,per le sue esperienze pregresse,è molto sensibile,timoroso della folla,dei rumori forti,dei temporali,degli applausi (forse è un cane modesto). Le sto dando una miscela di fiori di Bach per cani timorosi unitamente a dei granuli omeopatici di Ignatia in diluizione 5 ch: Posso fare altro? Ringraziandola per la Sua disponibilità cordialmente La saluto.
Paolo S. - Gorizia

23/07/07

 

Gentile Paolo, la sintomatologia suggerisce in effetti la presenza di pseudociesi (gravidanza isterica), anche se lei non vede ancora alcuna montata lattea. Se il disturbo non comincia ad attenuarsi nel giro di qualche giorno, conviene trattare la cagnolina con un antiprolattinico come la cabergolina o la metergolina. (Ci vuole la prescrizione del veterinario.)
Inoltre, visto che l’animale è ancora abbastanza giovane, potrebbe pensare di fare una diagnosi riguardo il disturbo del cane (ansia?), per conoscere meglio il suo animale e per aiutarlo a superare quelle paure, attraverso la consulenza di un veterinario comportamentalista.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dottoressa:
putroppo in questo periodo ho avuto modo di
confrontarmi con svariate opinioni riguardo al coronavirus e allo sviluppo della temutissima fip. Mi rimetto anche al suo giudizio nel tentativo di potermi fare un'opinione: se un gatto risulta positivo al coronavirus ma è totalmente asintomatico, è possibile che "guarisca"?
Cioè è possibile che il coronavirus, date le condizioni di salute del gatto (adulto) ottime, possa essere "cancellato" dal suo organismo? Da quanto ho capito se un gatto è positivo al coronavirus ma non ha sintomi può vivere tranquillamente tutta la vita oppure ammalarsi di fip se il virus muta. Quello che non mi è chiaro è se, appunto, il virus può essere negativizzato. La ringrazio per la preziosa risposta che vorrà darmi.

Raffaella

23/07/07

 

Gentile Raffaella, certo che il suo gatto può vivere senza mai ammalarsi di FIP. Il fatto che abbia eliminato o no il virus però non ce lo dice il titolo anticorpale, che fotografa solo il ricordo dell’incontro con il coronavirus. Se poi il coronavirus è ancora presente nell’organismo, non lo sappiamo guardando questa “vecchia fotografia”. Se vuole proprio togliersi la curiosità deve cercare il DNA virale con una PCR, magari facendo prima chiamare il laboratorio dal suo veterinario, per conoscere i criteri di adeguatezza del campione (cioè quale tipo di prelievo è necessario per essere sicuri di non avere falsi negativi, in un gatto asintomatico).
Se la PCR sarà negativa, allora significa che il gatto ha eliminato il virus. Se sarà positiva allora può anche darsi, in linea teorica, che un giorno, quando l’animale avrà superato i 10 anni di età, possa comparire la malattia. Si tratta comunque di un evento relativamente improbabile.
E allora, se una PCR fosse positiva, il mio punto di vista è che preoccuparsi in anticipo di improbabili e lontani eventi infausti, sui quali per giunta non si ha alcun potere decisionale, sia parificabile ad andarsene in giro con uno zaino pieno di inutili sassi. Stia serena!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
gentile dott.ssa bevere, sono cristina da bali ,mi scusi se la disturbo ancora x chiederle il suo aiuto; la situazione a oggi è la seguente,soprattutto con i nuovi esami che lei mi ha richiesto:
rebecca da 4 giorni ha sospeso il cortisone ,l'ultima settimana  15mg al giorno,ed ha avuto 2 crisi epilettiche sempre la notte quando dorme,,una leggerissima e l'altra notte invece una + forte con forti convulsioni e con la testa così contratta che sembrava un cane in procinto di mordere, con tutta la dentatura in vista, e poi schiuma dalla bocca e rilascio delle feci , sarà durato 1 minuto circa e poi quando si è ripresa ha voluto mangiare.
 cammina senza equilibrio,come quando prendeva il tegretol,sbanda e quando è ferma in piedi non si regge bene sulle zampe che le cedono continuamente,mentre se inizia ad avere un andatura più rapida,di breve durata, allora è normale,ma poi si ferma in fretta e cerca di sostenersi sulle zampe che cominciano a cedere,con visibili contrazioni muscolari. mentre la testa la tiene normale e anche lo sguardo è normale.continua a mangiare poco e il momento in cui stà peggio è sempre la notte quando dorme.io sono disperata e in + qui non ci capiscono nulla, mi hanno detto di controllare gli esami al fegato e se sono nella norma di ricominciare col cortisone, ma non mi sanno fare una diagnosi, e io non mi fido!, cosa posso fare? la prego mi aiuti lei, ecco di seguito gli esami (in inglese), io non so leggerli e prima di farli vedere qui al veterinario,voglio sapere da lei.
haemoglobin......16.2 .
white blood cell ..7.37..
red blood cell ....7.06..
trombocyte....164
hematocrit......52.4
 
MC count
MCV........74.2
MCH........22.9
MCHC......30.9
 
Differential leucocyte count
absolute neutrophil.....2.69
absolute lymphocyte..3.81
absolute monocyte.....0.86
absolute eosinophil.....0.00
absolute basophil........0.01
neutrophil........36.5
lymphocyte.....51.7
monocyte.......11.7
eosinophil.......0,0
basophil..........0.1
sedimentation rate...2
 
Reticulocyte count....1.00
 
 CHEMISTRY
AST(SGOT)........23
AST(SGPT)........42
Alkaline Phosphatase.....35
Random Glucose......82
 
Creatinina.......0.5
Calcium.........10.8

la ringrazio di cuore e aspetto la sua risposta,
cristina.
 
24/07/07

 

Cara Cristina, gli esami vanno bene. Di certo non la può aiutare sapere che nel suo caso, se vivesse in un Paese in cui la medicina veterinaria viene praticata a livelli scientifici elevati, un neurologo le avrebbe già proposto l’esame del liquor e probabilmente una diagnostica per immagini dell’encefalo.
Con i soli dati in suo possesso non si può fare alcuna diagnosi lì dov’è, e meno che mai in questo io la posso aiutare da qui, considerato anche il fatto che la medicina tropicale va esercitata sul campo, avendo la profonda conoscenza delle malattie che colpiscono quel determinato ambiente. Quello che rimane possibile fare, oltre a dispiacersi e a sentirsi totalmente impotenti, è cercare di evitare al cane tali sofferenze, trattando almeno i sintomi. I colleghi le hanno consigliato di riprendere con il cortisone, anche se non sanno dirle cos’abbia il suo animale. Sotto cortisone le crisi epilettiche non si sono mai manifestate: potrebbe essere un caso, oppure no. Faccia come le hanno detto e riprenda ad usare il cortisone. Se le crisi scompaiono, probabilmente significa che è presente un processo infiammatorio del sistema nervoso centrale. La causa del processo infiammatorio rimarrà oscura, il cane continuerà a non avere una diagnosi e pobabilmente contnuerà anche a non stare bene (mi aveva parlato di dimagrimento e debolezza), però almeno gli possiamo evitare le crisi epilettiche.
Se le crisi non scompaiono, conviene invece usare il fenobarbitale, che è il farmaco di prima scelta per l’epilessia canina.

Cari auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dott., qualche mese fa Le ho scritto chiedendo informazioni sul fatto che il mio cane (una meticcia simile a un pastore tedesco che ha 12 anni) da un anno e mezzo ha problemi alle zampe posteriori infatti quando cammina striscia le zampe e ora, addirittura, le incrocia e a volte cade come se non riuscisse a reggersi in piedi, soprattutto quando scende qualche gradino.Lei gentilmente mi ha risposto prontamente consigliandomi una cura con
antinfiammatori, fisioterapia e l'uso delle "mutandine con manici" (cose che ho fatto). Il cane in generale sta bene, mangia regolarmente, è vivace, svolge le sue funzioni biologiche con regolarità, ma vorrei
aiutarla per le gambe. Ho sentito parlare di due sostanze: la GLUCOSAMMINA e la CONDROITINA che sono usate per l'artrosi dei cani con ottimi risultati e che sono reperibili nei negozi per animali. Io non so di preciso se il mio cane ha l'artrosi perchè non posso permettermi
una TAC, ma alcuni veterinari mi hanno detto che questo problema alle gambe è dovuto all'età del cane. Lei mi aveva parlato di STENOSI LOMBOSACRALE. Cosa pensa di queste due sostanze? Posso darle al mio cane per migliorargli la vita? e in quali dosi? Il mio cane pesa sui 25-30 Kg.
Attendo una Sua risposta e La ringrazio in anticipo per tutto quello che fa.
Margherita

24/07/2007

 

Gentile Margherita i condroprotettori sono solo degli integratori. Dati per os hanno effetti abbastanza inconsistenti e anche difficili da valutare. “Ottimi risultati” è un po’ troppo bello per essere vero, non le pare? Con tutte le persone anziane che soffrono di questa malattiaPerò nell’insieme, tra fisioterapia, condroprotettori, acidi grassi, antinfiammatori, controllo del peso, certo che i risultati si vedono. Se vuole esistono diete appositamente integrate con la glucosamina (JM Purina, Mobility Support Royal Canin, J/d Hill’s)
Per fare diagnosi di artrosi non ci vuole mica una TAC, basta un radiogramma, oppure (se ci si accontenta di una diagnosi clinica) bastano le mani di un bravo veterinario.
Comunque, incrociare i posteriori, cadere, non saltare sulla macchina, non fare le scale, e infine manifestare diminuzione della forza e del tono muscolare sugli arti posteriori, sono tutti segni clinici compatibili con una lesione neurologica lombosacrale. Le converrebbe concentrare i suoi sforzi su questo problema, piuttosto che dissipare delle risorse (se non ricordo male, limitate) a favore di integrazioni piuttosto costose e poco indicate per una malattia neurologica.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Salve, la scorsa settimana, ad uno dei miei tre gatti, è stata diagnosticata la leucemia felina.
Questa notizia mi ha gettato nel panico. In primis perchè adoro il mio gatto,  secondo poi perchè mi sono affiorati mille dubbi.
Il veterinario ha proposto la cura con l'interferone felino, stiamo aspettando che gli arrivi, e successivamente la "doverosa vaccinazione" degli altri due gatti.
Ecco I miei dubbi:
L'interferone, so che non guarisce il gatto dalla leucemia, è sicuro? Nel senso, non provoca danni che, a consuntivo, sono peggio della malattia?
Altro dubbio atroce è se facendo vaccinare con un vaccino patogeno gli altri due gatti, non metto a repentaglio la loro salute, in quanto ho letto che questo vaccino provoca spesso sarcomi ed altro.
Gradirei molto avere il suo parere in merito.
Grazie, cordiali saluti
DANIELA C.- Camisano (CR)

24/07/2007

 

Gentile Daniela, ma il gatto è malato o è solo positivo al test? Sono due cose completamente diverse. Per quanto riguarda l’interferone omega felino, la mia personale opinione è che è immorale far spendere ad un cliente oltre 200 euro per una cura di tre giorni, supportata da una letteratura scientifica indipendente (non finanziata dall’azienda farmaceutica) scarsa. Letteratura scientifica scarsa, vuol dire che in fondo alla sua domanda non si può rispondere con certezza. Ma questa è solo la mia opinione.
Sul vaccino per la leucemia e l’incidenza del fibrosarcoma iniezione indotto, poiché ho appena avuto modo di scriverne, la rimando alla risposta che ho dato a Marta il 6-7-07, in questa stessa pagina.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno, le volevo chiedere chiarimenti in merito alla Fiv.
Ho un gatto di 12 anni bastardino, castrato sempre vaccinato  con copertura felv a maggio ho fatto le analisi dopo 4 anni e ci siamo accorti che il valore dei Leucociti è di 4,2 con valori tra 6/18 gli
esofinofili 4,7 con valori 0/2%, il veterinario mi ha consigliato di ripetere e così ieri le abbiamo rifatte ed è risultato leucociti 4,9 e eosinofili 5,3 abbiamo fatto test fiv ed è risultato positivo.
I valori sballati delle analisi sono ALT 96 con valori <80
Sodio 133 con valore 146/155
Potassio 3,4 con valore 3,7/4,6
Proteine 8,3 con valore 5,5 /7,9
Il gatto non presenta particolari disturbi, diarrea, sanguinamento dellegengive ed ha fame ora un po' meno per il caldo, però alla mattina ed alla sera mangia, gli do anche i spaghetti con sugo alle vongole, visto che non ha molti denti riesce a succhiarli.
Secondo il veterinario bisognerebbe tenerlo riguardato nel periodo invernale, e se non mangia aiutarlo con delle vitamine.
Le chiedevo se si poteva fare una cura omeopatica e come si comporta questa malattia.
La ringrazio dell'attenzione, nell'attesa di una risposta le porgo distinti saluti.

Denise S.     Roverbella - Mantova

24/07/2007

 

Gentile Denise, il comportamento della malattia è molto variabile perché dipende dal tipo di infezioni opportunistiche che si instaurano e dalla loro gravità. Il virus può causare depressione immunitaria e leucopenia, ma in realtà molti gatti convivono con il FIV per tutta la vita, senza mai manifestare sintomi compatibili con l’immunodeficienza. Non c’è nella medicina alcuna sostanza che ha dimostrato chiaramente di far guarire il gatto dall’infezione del virus dell’immonodeficienza felina (è riportato l’uso dello iodio, ci sono alcune segnalazioni sull’uso dell’interferone alfa e dell’interferone omega). Il suo gatto è moderatamente leucopenico, ma ha anche eosinofilia. Io cercherei le cause possibili di eosinofilia nel suo animale, visto che inoltre mi pare di capire che sia presente diarrea. Magari si scopre qualcosa. A parte questo, l’opinione del suo veterinario è sicuramente condivisibile.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno dottoressa,
sono Silvia di Mira e le ho già scritto un paio di volte riguardo al mio gatto con insufficienza renale.
I miei due gatti di cinque anni (il maschio ha un rene più piccolo dalla nascita, scoperto con ecografia) sono sempre in casa (al massimo vanno in terrazza, i pigroni), ma stanno bene, giocano quando hanno voglia e mangiano regolarmente cibo dietetico (k/d).
Mi sembra di notare che quando gli somministro l'antipulci (sempre ogni 5 settimane) o anche il cardotek (da maggio a novembre, una volta al mese), rimangano "prostrati" per un giorno o due (non vorrei fosse una mia impressione). La domanda che voglio farle è questa: considerando che non hanno contatti "a rischio" con altri animali e che mi sembra che facciano fatica (soprattutto il maschio che già prende una volta al giorno il fortekor 5) a smaltire i farmaci, è necessaria la somministrazione del vaccino annuale (leucorifelin o fortvax)?
Grazie in anticipo per la risposta (anche da parte dei mici).
Silvia

25/7/2007

 

Gentile Silvia, mi sembra più probabile che sia solo una sua impressione, ma non è detto. Le propongo un gioco: se lei vive con qualcuno potrebbe chiedere a questa persona di somministrare il Cardotek FX a sua insaputa, in un giorno a caso all’interno di un periodo che va da meno cinque a più cinque giorni dalla data prevista (esempio: la somministrazione deve essere fatta il 20 del mese. Il suo amico somministrerà il farmaco in un giorno a caso tra il 15 e il 25 e annoterà l’ora e la data della somministrazione). Se lei riesce a capire chiaramente, basandosi su questa “prostrazione”, quando è stato somministrato il farmaco, e ci riesce per almeno 3 volte, allora ha ragione lei. Altrimenti è una suggestione.
Il prodotto contro le pulci probabilmente non serve. Per quanto riguarda il vaccino, si può evitare quello della leucemia, mentre gli altri conviene richiamarli. In ogni caso una visita generale dal veterinario andrebbe fatta tutti gli anni.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
sono Sara da Mestre (VE) ho un gatto bellissimo di
7 anni e mezzo che è tutta la mia vita.
Non ha mai avuto nessun problema, un anno fa e forse di più, però, notavo che aveva una piccola
crosticina nell'orecchio che ogni tanto grattando si toglieva ma non ci ho mai dato peso perchè era una lesione "piatta" e ogni tanto spariva.
Negli ultimi mesi si era leggermente gonfiata, l'ho portato da un altro veterinario perchè quello che avevo nelle visite durante gli anni gli ha sempre controllato le orecchie e non ha mai aperto bocca sulla crosticina, anche perchè spesso spariva e il gatto era normalissimo e vivace come sempre.
Sono stata superficiale a non darci peso, perchè il
nuovo veterinario ha fatto un vetrino e il citologico ha rilevato un mastocitoma ben differenziato.
Gli abbiamo fatto tanti esami perchè se avesse avuto metastasi non l'avrei operato, e per fortuna l'ecografia dell'addome e la radiografia del torace erano perfetti, niente mastociti circolanti nè aumento di istamina,nessun coinvolgimento linfonodale. Profilo ematochimico e analisi del sangue normali,
leggermente alta la creatinina ma ho sentito molti veterinari e il valore era solo leggermente scostato dalla norma.
Ha preso
antiistaminici in vista dell'operazione per 2 settimane.
Dunque è stato operato, le riporto il risultato dell'istologico successivo:
Esame istologico di: Cute,conca del padiglione auricolare.Citologia compatibile con mastocitoma.
Referto:in sezione è presente una porzione di cute e sottocute. si rileva la presenza di una neoformazione non delimitata non incapsulata moderatamente infiltrante. La popolazione neoplastica consta di distese di elementi lassamente distribuiti, immersi in stroma connettivale lievemente desmoplastico, con moderato citoplasma anfofilo,contenente scarse fini granulazioni di colore blu viola,nucleo pleomorfo centrale con cromatina finemente dispersa e 1-2
nucleoli evidenti. La caratteristiche di anisocariosi sono lievi. Si osservano frequenti elementi binucleati e cariomegalici ed occasionali mitosi per campo microscopico ad elevato ingrandimento. Contestualmente alla popolazione neoplastica si osservano granulociti eosinofili disseminati ed aggragati perivascolari di elementi mononucleati.
La lesione appare escissa completamente.
Dunque il chirurgo mi ha detto che i margini sono puliti e che ora posso considerare Kiro un gatto
sano,normale, e ovviamente se noto qualcosa di strano,di chiamare subito.
Sono felice che si sia risolto ma ho il terrore di recidive, volevo solo sapere il suo parere su questo e anche chiederle in che modo e ogni quanto tempo il gatto dovrà essere controllato.
Inoltre,se puo' consigliarmi una dieta adeguata per gatti anziani soprattutto in prevenzione,per quanto possibile,di insufficienze renali.
La ringrazio molto ,con ammirazione,
saluti

25/7/2007
 

Gentile Sara, il mastocitoma cutaneo nel gatto è un tumore che ha un comportamento biologico molto buono, al contrario di quello che avviene nel cane. E infatti il mastocitoma del suo micio se ne è stato lì tranquillo per una vita. I colleghi hanno voluto stadiare il tumore del suo gatto come se fosse stato quello di un cane, come cioè se il rischio fosse stato molto elevato: hanno agito all’interno di margini di sicurezza davvero ampi. Stia tranquilla.
Il suo animale ha solo 7 anni, non ha ancora bisogno di un alimento per gatti anziani. Gli dia una dieta di mantenimento ricca di acidi grassi, di buona qualità e ben bilanciata. Ve ne sono moltissime e non ho alcun motivo per cosigliarne una in particolare. Faccia ricontrollare fra qualche mese la creatinina.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno dottoressa
avrei bisogno di sapere come posso aiutare il mio cane LEONE ha circa 15 anni  pesa circa 20 kg, gli e' stata diagnosticata una malattia renale cronica degenerativa e accusa problemi alle articolazioni posteriori (difficolta' di stabilita', ogni tanto perde l'equilibrio , tremore ).
Il veterinario che lo segue mi ha consigliato il mangime per problemi renali ,il cane non mangia nessun  tipo di mangime ne' secco ne' umido mangia carne bianca , rossa con un po' di pasta o riso ...continuamente bisogna cambiare tipo di carne coniglio pollo maiale ecc. perche' e' inappetente.Ho provato il pesce in tutte le salse non lo mangia, mangerebbe formaggio ma non so' se e' un caso ogni volta che mangia formaggio ha dopo 7-8 ore conati di vomito con schiuma bianca ipervischiosa.
Lo so' che e' vecchio ma vorrei che passasse l'ultimo tempo al meglio .
rimango in attesa di un consiglio .
grazie da parte di michela

25/7/2007

 

Gentile Michela, se il suo cane rifiuta il mangime secco, esistono anche le formulazioni umide per cani con insufficienza renale. Tuttavia se il cane è inappetente, ha nausea e a volte vomito, probabilmente il bilancio energetico rimane negativo e allora, insistere a tutti i costi con una dieta sgradita che tanto non sarà mai assunta in quantità adeguata a non fare deperire il cane, mi sembra peggio che inutile. Gli dia quello che vuole. Cioè: se per farlo mangiare bisogna cambiare tipo di alimento tutti i giorni, come si può credere che prescrivendo solo il k/d umido (che è sempre quello, e forse non è nemmeno una favola di sapore) si possa migliorare la qualità di vita di questo anziano cane??
Piuttosto che affidare tutto ad una dieta, in un cane inappetente e con insufficienza renale bisogna pensare che questo animale può avere mal di stomaco, essere disidratato e debilitato. Va impostata una vera terapia: 1) terapia contro la nausea -metoclopramide-, 2) terapia antiulcera -inibitore di pompa- e 3) fluidoterapia giornaliera, 4) monitoraggio della creatinina.
Una coccola a Leone che è tanto vecchio e si merita tutta la comprensione e il calore umano possibili. Si faccia aiutare da un bravo veterinario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dottoressa,
Grazie per rapidità della sua risposta.
Purtroppo, dovendo decidere velocemente, ed essendo stata messa di fronte all'unica alternativa possibile, ho detto al veterinario di procedere con la cura a base di interferone felino (costo della cura di 5 gg. € 167,00). Pare che il mio adorato Smarty stia reagendo bene, sta ricominciando a mangiare, ad essere vispo. Lei mi chiede se è solo risultato positivo o è malato, purtroppo è malato, ecco perchè abbiamo deciso di dissanguarci e farlo curare.
Ho letto le percentuali di incidenza del sarcoma,e mi sono un po' tranquillizzata. La ringrazio tantissimo per l'attenzione e per il lavoro che svolge.
Daniela  

26/7/2007

 

Gentile Daniela, prego. Sono molto contenta per Smarty e vi auguro che la terapia funzioni al meglio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Buongiorno dottoressa Bevere,
vorrei esporle un problema riguardo al mio gatto di 16 anni.
6 anni fa gli è stata riscontrata una gastrite, quindi è sempre a dieta e mangia secco....
Da marzo i suoi croccantini sono stati eliminati dal commercio, ha cominciato a mangiare poco, ha a sua disposizione i croccantini della Hills senior.
Ho notato che da qualche tempo ogni volta che cerca di defecare vomita, fino a quando non si libera delle feci....
Il mio veterinario ha così proceduto alle analisi delle urine e delle feci. Le analisi delle feci non hanno dato nessun esito, nelle analisi delle urine si sono riscontrati valori leggermente +alti delle proteine.
Lui, il veterinario, ha dedotto un'insufficienza renale. Adesso ha cambiato alimentazione, (purina nf secco)+ricco di fibre.
Purtroppo in questi gg di forte caldo non sta mangiando molto poco, beve normalmente, e urina normalmente, ma dopo 3 gg che non defecava ha vomitato di nuovo...
Adesso le chiedo; la stitichezza,(considerando che mangia secco, è anziano e fa poco movimento) può indurre il mio gatto ad intossicarsi e conseguenzialmente a vomitare?  
Lui è sempre vivace, un po' abbattuto con questo caldo. Il vomito può essere indotto dal cambio dell'alimentazione?
Cosa posso fare per alleviare le sue sofferenze?
La ringrazio e spero in un suo riscontro
Rosita C.

26/7/2007
 

Cara Rosita, in questi giorni fa un bel caldo, il suo gatto è molto anziano, forse ha insufficienza renale, vomita ed è stitico: non sarà mica un po’ disidratato?
Mi sembra che lei tenda ad invertire l’ordine delle priorità.
Funziona così: la stitichezza può essere causata dalla disidratazione. La disidratazione può essere causata dal vomito. Sia il vomito sia la disidratazione possono essere causate dall’insufficienza renale.
Io credo che il suo gatto si meriterebbe degli esami del sangue, probabilmente un po’ di fluidoterapia, e forse una gastroprotezione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno, sono Denise di Mantova, la volevo ringraziare della risposta in merito alla mail del 24/07/2007, le volevo precisare che il gatto al
momento non soffre di diarrea, comunque provo a fare esame eosinofilia per sicurezza.
Le volevo chiedere se dandogli da mangiare ogni tanto  della carne di cavallo può aiutare ad aumentare i globuli bianchi, oppure la devo evitare.
Nel contempo la ringrazio dell'attenzione.
Cordiali Saluti

26/7/2007
 

Cara Denise, purtroppo no, la carne di cavallo non serve a far aumentare il numero dei bianchi. (Forse si confonde con l’anemia? Nell’immaginario collettivo la carne di cavallo serve agli anemici, anche se questa indicazione ovviamente è molto imprecisa e generica dal punto di vista medico).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere  
carissima dottoressa Bevere,
grazie di cuore x la sua risposta che mi ha tolto l'angoscia di sbagliare terapia seguendo con il cortisone,e mi sembra che anche rebecca ,da oggi,non trasmettendole + questa mia disperazione, nonostante continui a barcollare e sbandare,ha un umore più sollevato e le è tornato anche un pò l'appetito! io continuo a darle vitamine complesso b, c, aminoaicidi tra cui il glicine,faccio bene o sbaglio?
un ultima domanda : un tumore o cancro al cervello può esserci anche se gli esami sono a posto? grazie x rispondermi ancora!,cordialmente,cristina.

26/7/2007
 

Gentile Cristina, qualche integrazione vitaminica e aminoacidica, in un cane che si alimenta poco, non fa certo male. Quasi tutte le malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale nel cane (disturbi vascolari, infettivi, neoplastici, parassitari, ecc) possono non determinare alcuna alterazione degli esami del sangue. La diagnostica delle malattie neurologiche segue infatti un iter particolare, non basta fare uno screenin ematochimico purtroppo.

Una coccola alla sua cagnona.

Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Cara D.ssa Bevere avrei bisogno di una aiuto, da circa 3 mesi il pappagallino  maschio ha un gonfiore tra le zampette, cosa può essere???
Ho chiesto da per tutto ma nessuno mi sa aiutare cosa faccio???

26/7/2007
 

Gentile signora o signor,…io non mi occupo di specie aviari, ma lei non deve chiedere “da per tutto”! Deve semplicemente chiamare uno studio veterinario che sappia fornirle una consulenza ornitologica. Io posso aiutarla in questo solo su Milano.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dott.ssa Bevere,
la mia cagnolina, incrocio pastore tedesco di 16 anni, poche settimane fa è stata operata per la quarta volta di tumore (alla mammella).
Dopo quest'ultimo intervento non si è più alzata. Ora sta bene per tutte le funzioni tranne per il fatto che non si regge sulle zampe posteriori.
Mi rivolgo a lei perché vorrei sapere se si possono ipotizzare delle cause dell'immobilità e se c'è qualche speranza o soluzione.
Il mio veterinario dice che forse è una degenerazione neurovegetativa dovuta alla vecchiaia e che i carrellini per questo problema non servono. Inoltre vuole iniziare un ciclo di cortisone.
Ringraziandola anticipatamente per quanto potrà suggerirmi le invio i miei più cordiali saluti. 
 
Novella da Battipaglia (SA)

27/7/2007

 

Gentile Novella, una paresi o paralisi degli arti posteriori può essere dovuta a varie patologie, tra le quali: infarto spinale (o embolo fibrocartilagineo), paratopia discale (ernia o prolasso del disco), neoplasia spinale, mielopatia degenerativa. Per differenziare queste malattie è necessaria la visita neurologica seguita da una diagnostica specifica (di solito diagnostica per immagini). Quest’ultima, in linea generale e per vari motivi, tende ad essere tralasciata in un cane estremamente anziano e di grossa taglia. La diagnosi di mielopatia degenerativa però non può essere fatta senza percorrere l’iter diagnostico, quindi la diagnosi del suo veterinario è solo un possibile sospetto, e neanche il più probabile. Il carrellino è un dispositivo estremamente utile in un cane paralizzato sui posteriori, perché permette un po’di movimento e allevia lo stato di depressione cui questi animali vanno incontro. Quindi non è vero che non serve a niente, ma indubbiamente vi sono diverse difficoltà oggettive a trovare un carrellino adatto ad un cane di grossa taglia.
Nel caso di pazienti di grossa mole ho visto fare ricorso a tutori realizzati dallo stesso proprietario. Penso che le potrebbero interessare le indicazioni che ho dato ad un anonimo in risposta ad una lettera del 11-06-2006 riguardante un Pastore Tedesco di 12 anni con un problema simile al suo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dottoressa sono disperata, questa mattina ho portato dal veterinario il mio pechinese di 4 anni e il veterinario ha diagnosticato un ernia al disco.
Siccome le zampe anteriori non lo sorreggevano più e non ha più reazione al dolore negli arti il dottore mi ha informato che lo terrà immobile fino a lunedì e le somministrerà delle iniezioni antiinfiammatorie, ma se in questi giorni non dovesse avere miglioramenti ritiene che l'operazione chirurgica sia inutile perchè il cane rimarrebbe paralizzato.
In questo caso sarebbe da sopprimere per non fargli fare una vita difficile.
distinti saluti
Severina P.

27/7/2007
 

Gentile Severina, la diagnosi di sospetto di discopatia ha molte possibilità di essere vera, mentre la terapia conservativa, se il cane è realmente paralizzato, ha moltissime possibilità di fallire. Non sottoporre agli accertamenti diagnostici necessari un cane giovane e sano con paralisi acuta è sbagliato dal punto di vista medico scientifico. Infatti posticipare inutilmente una chirurgia, urgente e necessaria, può fare la differenza tra l’eutanasia e la sopravvivenza. A meno che non vi siano impedimenti di altro genere, che con il cane non hanno niente a che fare, un pechinese di 4 anni che d’improvviso si paralizza dovrebbe essere considerato un probabile candidato alla chirurgia decompressiva, non al trattamento medico.

Spero che capiate quello che ho scritto.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

buongiorno gent.ma dott.ssa.
Le scrivo da Susa in provincia di Torino.
Dunque io ho una femmina di pastore tedesco di 4 anni da un anno a questa parte gli si sta formando una patina sugli occhi bianca, l'ho portata dalla mia veterinaria e mi ha detto che è cheratite.
mi ha dato prima un antibiotico per calmare l'infezione poi mi ha detto di mettere dentro agli occhi 1 cm. di OPTIMMUNE tutti i giorni per sempre..
purtroppo io però sono sempre più scoraggiata, mi dia lei un consiglio, anche se so che è difficile dicendolo solo a voce, purtroppo io non vedo miglioramenti.... anzi....
 
cosa posso fare?
grazie di cuore in anticipo..... jessica

29/7/2007

 

Gentile Jessica, una colorazione corneale biancastra, bilaterale, in un giovane P.T., potrebbe essere dovuta alla cheratite superficiale cronica del P.T. (detta anche: sindrome di Uberreiter o cheratite pannosa o cheratite vascolare e pigmentaria o cheratite del P.T.), in una forma piuttosto attiva, nella quale l’edema è ancora prevalente rispetto alla pigmentazione bruna o alla proliferazione vascolare (che dà un aspetto rossastro). In questo caso la ciclosporina in genere funziona, se somministrata correttamente e se data ogni 12 ore. A volte ho potuto osservare che i corticosteroidi inducono una remissione iniziale molto rapida, nei casi in cui la ciclosporina non ha subito funzionato.
Un problema corneale del tutto diverso, ma sempre associato ad una colorazione biancastra, potrebbe essere dovuto alla deposizione di cristalli di colesterolo. In questo caso la ciclosporina non è efficace. Comunque per differenziare la cheratite pannosa dai depositi di colesterolo di solito basta davvero un’occhiata, quindi se la sua veterinaria le ha parlato di cheratite e le ha prescritto a ciclosporina, la diagnosi posta dovrebbe essere proprio quella di cui le ho parlato (cheratite superficiale cronica del P.T.).
Secondo me, se il quadro non migliora con la ciclosporina data due volte al giorno, dovrebbe contattare la collega e chiederle la consulenza di un oculista. All’università di Torino lavora uno degli oculisti di maggior fama in Italia. Non si scoraggi, vedrà che si riuscirà a venirne a capo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dottoressa Bevere,
in riferimento alla mia cagnolina, incrocio pastore tedesco di 16 anni operata per la quarta volta di tumore che non cammina più, il veterinario mi ha detto che le si sono atrofizzati i muscoli delle zampe posteriori. A questo punto pensavo di acquistare un carrellino. Mi potrebbe indicare qualche azienda produttrice/distributrice?
Grazie mille in anticipo
Cordiali saluti
Novella da Battipaglia (SA)

30/7/2007

 

Gentile Novella, provi a consultare il sito www.doggon.net/ . In Italia non c’è una grande scelta di prodotti, i tempi di consegna sono lunghi, la rete di dstribuzione è poco sviluppata e i prezzi sono molto alti (oltre 1000 euro per un carrellino per cani 18-27 kg). Comunque vende dei carrellini la Medical Team di Pescara: la trova on line su Pagine Utili.
La mia esperienza di carrellini per cani pesanti è di strutture “home made” studiate e fabbricate su misura per il cane cui erano destinate, con un mix di sartoria spiccia (per le imbracature morbide da collocare sotto la pancia e sotto le gambe) e di lavorazione artigianale dell’alluminio. Quindi provi a consultare quel sito e, se la crede una cosa fattibile, faccia vedere le foto dei vari modelli ad un fabbro, per capire se si riesce a fare rapidamente un carrellino perfetto per il suo animale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buongiorno,
il 21/07/07 abbiamo fatto asportare al ns rotweiller una ciste dalla coscia dx.
Dall'esame istologico ne e' venuto fuori che si trattava di un mastocistoma di secondo grado.
Il veterinario ci ha detto che non e' un tumore particolarmente "cattivo" e che e' sufficiente tenere d'occhio la parte da cui e' stato asportato, perche' la tendenza di questi tumori e' quella di riformarsi nello stesso punto.
Non ci ha consigliato cure chemioterapiche ne' alcun tipo di esame o controllo radiologico e ci ha detto di non preoccuparci.
Possiamo stare tranquilli?
La ringrazio per la sua gentilezza e le auguro buon pomeriggio
Fiorella   

30/7/2007

 

Gentile Fiorella, non è che dovete proprio agitarvi, questo no, però ci sono alcune cose da fare. La prima è verificare che l’esame istologico dei margini sia negativo. Di solito sul referto c’è scritto qualcosa del tipo “i margini di escissione risutano privi di cellule tumorali”, oppure al contrario qualcosa del tipo “ cellule tumorali raggiungono i margini di escissione.
La seconda cosa da fare è stadiare la neoplasia, per capire se il tumore è isolato o se possono essere presenti metastasi. Con il mastocitoma di solito si fa l’esame citologico del primo e del secondo linfonodo tributario, si fa una RX torace e un’ecografia addominale. Durante l’ecografia addominale si esegue un prelievo per la citologia di milza e fegato. Infine si esamina citologicamente uno striscio di sangue.
In base all’esito degli esami il mastocitoma viene stadiato e in base allo stadio si decidono le eventuali ulteriori terapie.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dottoressa Bevere,
in riferimento alla mia e-mail del 12/07/07, le scrivo in merito alle nuove a
nalisi del sangue del mio persiano.
Poco più di un mese fa avevamo:
Crea 3.8
BUN 65
ad oggi:
Crea 3.9
BUN 46
Nell'arco del mese appena trascorso sono riuscita a somministrargli 1 compressa di Fortekor spezzettata al giorno con molta fatica nel cibo e la dieta Renal era scarsa (rifiutava il cibo specifico mentre divorava Almo Nature). Da qualche giorno invece, apprezza NF Purina, che sto integrando sempre più.
Ieri è stato anche visitato: non è magro e non è disidratato, il pelo è ottimo.
La veterinaria mi ha consigliato di non allarmarmi: per un mese dieta Renal ferrea e controllare che il gatto assuma Fortekor interamente, poi di nuovo le analisi.
Qual'è il suo parere? Può essere che sia il Fortekor a contribuire nell'innalzamento della creatina? La creatina potrebbe abbassarsi con dieta ferrea?
Ringrazio nuovamente
Arianna

31/7/2007

 

Cara Arianna il benazepril può causare il rialzo della creatinina, come effetto avverso. Il mio parere è che, non avendo dati provenienti dall’informazione farmaceutica veterinaria (per la quale il benazepril sarebbe “privo di effetti collaterali” nel gatto), sia prudente comportarsi seguendo le linee guida della medicina umana. Ossia: non tollerare un aumento di creatinina superiore al 30% rispetto al valore iniziale. La seconda cosa è che il benazepril non è particolarmente indicato, a meno che non sia presente proteinuria. Quindi conviene controllare il rapporto UP/C.
Sicuramente una dieta ferrea, a base di un prodotto per gatti con insufficienza renale, ha grandissime probabilità di abbassare la creatinina del suo gatto, mentre la dieta iperproteica di cui parla (ahimè tanto gradita) è davvero in grado di aggravare la malattia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gent.ma dottoressa la mia piccola frida di soli 4 anni e’ affetta da pancreatite  da circa un anno dimagrisce a vista d’occhio nonostante le cure tre capsule di tryplase al giorno che ora sono diventate cinque mangia solo crocchette hill’s i/d ha una fame smoderata  come e’ possibile che nonostante le analisi che facciamo periodicamente stiano risultando buone non ci sono segni di miglioramento ?Vorrei sapere se questa e’ una malattia che tenuta sotto controllo puo’ permettere al cane di vivere o mi devo aspettare il peggio ,se c’e’ da fare o di andare ovunque sia che puo’ far stare bene FRIDA vorrei saperlo sono stanca di sentirmi dire dal mio veterinario non ti devi preoccupare. Aspetto una vostra risposta grazie Carolina

31/7/2007
 

Gentile Carolina, purtroppo è proprio così. A volte l’insufficienza pancreatica esocrina (EPI) è molto difficile da trattare, sia perché la risposta agli enzimi può essere scarsa, sia perché possono essere presenti delle malattie intestinali concomitanti. E’ una malattia bruttissima e frustrante, che colpisce cani giovani e sani e li fa praticamente morire di fame.
Poiché del suo animale non so nulla, e nemmeno a quali analisi periodiche faccia riferimento, non ho indicazioni su misura da darle, ma posso solo confermare che la refrattarietà alla terapia è un’eventualità possibile.
Le consiglio di leggere la corrispondenza che ho avuto con il proprietario di un cane affetto da EPI. Si tratta di quattro lettere e relativa risposta: è la storia triste di una malattia, dalla sua diagnosi praticamente on line, al suo infelice epilogo.
Forse conoscere il percorso di una persona nella stessa sua situazione (Pierluigi), assieme ai consigli e alle riflessioni di un veterinario (io), la può aiutare a sentirsi meno sola e, eventualmente, ad annotare qualcosa di utile per lei e la sua Frida.
Pierluigi 22-09-2005 (prima pagina della posta), 10-10-2005, 11-11-2005, 18-01-2006.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
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