Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

diciassettesima pagina

Salve,
mi chiamo Fabio e scrivo da Genova-Pegli.
Uno dei miei gatti sta male, a causa di una grave insufficenza renale (malattia che pochi anni fa me ne ha portato via un altro).
Gli unici esami che il mio veterinario ha eseguito sono UREA (>300) e CREATININA (8.54mg/dl), entrambi altissimi.
Le scrivo perchè il gatto che ha avuto un problema simile era stato curato diversamente, e si riprese vivendo per altri tre felicissimi anni. Ricordo che oltre alle flebo quotidiane (circa 125ml di Ringer lattato) iniettavo sottocute medicine tipo Epargriseovit, Ipoazotal, Polilevo (non ricordo nè quali contemporaneamente nè la posologia), oltre a compresse di Diurecor Forte.
Adesso la cura prescritta è diversa ed esclusivamente omeopatica: insieme alla flebo di ringer, infatti, devo iniettare 0,5ml di Coenzyme compositum, 0,5 di Ubichinon compositume e Lycopodium compositum
(quest'ultimo solo due volte alla settimana). Oltre a questi, solamente 0,5ml di Synulox sottocute per 8 giorni, cura ormai terminata.
Secondo lei una cura omeopatica è sufficiente in un caso così grave? Non varrebbe la pena di tentare qualcosa di più "forte" per vedere se fosse possibile una parziale ripresa? Purtroppo non ricordo le modalità di somministrazione di altri medicinali, lei potrebbe aiutarmi?
Grazie infinite,
Fabio D.
Genova-Pegli

PS: il gatto è positivo alla FIV (come gli altri quattro randagi che ora vivono in casa con me), è sordo da anni (un'infezione gli ha distrutto entrambi i timpani e ancora oggi ha un equilibrio un pò precario) e cieco da un occhio (probabile embolia corneale)...

02/01/2007
 

Gentile Fabio, probabilmente il gatto che aveva precedentemente curato aveva una forma di insufficienza renale meno grave e/o diversa, perché ad esempio il diuretico di cui parla è assolutamente controindicato in corso di insufficienza renale cronica. Per quanto riguarda l’omeopatia non esiste alcuna prova scientifica che essa possa avere effetto terapeutico nell’insufficienza renale cronica del gatto, cioè non vi sono studi che giustifichino l’uso di queste sostanze per trattare tale malattia. Quando si adotta una terapia che non è supportata da alcuno studio scientifico (e lo si può fare per varie ragioni, anche buone) di solito si mette al corrente il proprietario. Io credo che il collega le avrà detto qualcosa al riguardo, le avrà spiegato i motivi della sua scelta, informandola sulla terapia.
Lei scrive che il gatto viene trattato esclusivamente con l’omeopatia, ma non è esatto, in quanto l’antibiotico non è un omeopatico, e nemmeno lo è il ringer lattato.
Inoltre lei parla di “tentare qualcosa di più forte”. Questa domanda mi fa capire che lei ha delle informazioni sbagliate sulla terapia dell’insufficienza renale cronica. Non esiste alcun farmaco che possa far rigenerare il rene (altrimenti non vi sarebbero tante persone in dialisi). L’unica cosa che si può fare è sostenere la pressione e reidratare l’animale, trattare con farmaci i sintomi gastroenterici eventualmente presenti (inappetenza, nausea, vomito), trattare l’anemia eventualmente presente e fornire una dieta adeguata, ricca di antiossidanti e con un contenuto in fosforo e proteine relativamente basso. Se esiste ancora un margine di recupero la terapia consente di osservare l’abbassamento di creatinina e urea nel giro di pochi giorni.
Della FIV non si preoccupi, sulla sordità nutra qualche dubbio (il senso dell’equilibrio è indipendente dall’udito e i gatti “fanno finta” di non sentire!), mentre la causa della cecità non può essere un embolo corneale, perché la cornea (parte trasparente dell’occhio) è avascolare e non può andare incontro ad embolia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Sono la felice "padrona" di una bellissima (almeno per me) westie di ormai 4 anni che si chiama Milly; come comportamento mi sono trovata più che bene, per la salute ci sono stati alcuni problemi e tutti quanti sono stati problemi dermatologici, ha una cute molto molto delicata, a volte ha avuto problemi anche dopo lo streepping. Inoltre come se non bastasse più di un anno fa ha avuto la rogna, purtroppo, anche se sembra impossibile non è stata subito riconosciuta da "un'esperta veterinaria", ma anzi secondo lei era un'intolleranza alimentare, quindi oltre a grattarsi era stata messa anche a dieta, la povera Milly dopo qualche settimana era ridotta proprio male! Ho consultato un'altra veterinaria, che ha riconosciuto subito il problema e ha prescritto subito la cura giusta ( DIPROSALIC, DEMOTIK, KEFORAL E DELTACORTENE ), il mio cane era guarito, ma purtroppo ciclicamente ricadeva nel medesimo problema !
Ho sentito parlare di un bravo veterinario esperto in problemi dermatologici, che già al primo consulto mi ha rincuorato dicendomi che avrebbe risolto il probema è stato prescritto un farmaco ( di cui non mi ricordo il nome). Da quel momento non ci sono state più ricadute, ma purtroppo dopo pochi giorni, il pelo in corrispondena delle parti a contatto con la saliva, quindi il muso le zampe e la parte dei genitali, ha assunto un colore rossiccio, quest'ultimo veterinario mi ha detto che il Ph della saliva era temporaneamente cambiato, ma che in poco tempo tutto sarebbe tornato normale.
Sono ormai passati dei mesi e il mio Westie è sempre più rossiccio in quei punti, in particolar modo negli spazi interdigitali, il pelo è molto scuro e si formano come dei residui grassi ( una specie di crostea lattea dei neonati). L'ultimo veterinario dice che è una secrezione esagerata delle ghiandole sebacee ma che il cane sta veramente bene. Il cane forse sta bene, ma esteticamente non è proprio una meraviglia, escluso quelle parti il pelo è bello, bianco e pulito, in quei punti è rossiccio (color mattone) e ha un cattivo odore.
Tutto questo discorso mi è servito per descrivere la situazione e comunque io vorrei sapere se nella sua esperienza di questa razza, ha mai avuto occasione di conoscere un problema simile, inoltre vorrei sapere se ci sono dei prodotti che possono aiutare a sbiancare il pelo e se posso aiutare la situazione generale con una dieta particolare o un farmaco da somministrare, Finisco con il dire che ormai da mesi alimento il mio cane con secco, che non è per niente gradito e quoindi finisce per mangiare il minimo indispensabile.
La ringrazio fin da ora per la sua paziena per aver letto quanto sopra.
P.S. Auguri di buon fine feste.
Miriam

05/01/2007
 

Gentile Miriam, una colorazione bruna alla base delle unghie e la presenza di essudato maleodorante in questa sede, assieme al fatto che probabilmente il cane lambisce spesso le dita a causa di un certo prurito, potrebbe indicare un’infezione da Malassezia. Si tratta di un lievito la cui presenza è normale in piccole concentrazioni, ma che può dare problemi se si verificano condizioni di sovracrescita. Si potrebbe verificare questa ipotesi con l’esame citologico della cute nelle principali sedi interessate (muso, mani, perineo).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ssima Dott.ssa Bevere
Buongiorno, Sono Barbara scrivo da Lecce ho un gatto Cesare di 15 anni, poichè quest' estate ha avuto un forte dimagrimento tanto da diventare ormai pelle ed ossa,per sospetta disfunzione renale ho fatto le analisi del sangue con profilo biochimico completo e l'emocromo, il mio veterinario sostiene che non ci sono problemi che il gatto sta bene. Io rileggendomi le analisi ho riscontrato dei valori non nella norma.! Mi può dare delle delucidazioni ?? se davvero non è un fattore renale cosa può essere???
i valori del profilo biochimico spostati sono
LDH(IU/L) 298 anzichè 65-280
Ferro totale 60 anzichè 110-170
I valori dell'emocromo invece
LY% 10.0 - %    (20.0-55.0)
MI% 5.9 +% (1.0-3.0)
GR% 84.1 +% (35.0-80.0)
il gatto a livello comportamentale è attivo, mangia, urina e defeca normalmente.
Saluti ed un grazie anticipato

 06/01/2007
 

Gentile Barbara, ha ragione nel volere una seconda opinione, ma non perché alcuni parametri siano leggermente alterati, bensì perché (ovviamente!) non si dovrebbe affermare che un animale, che sta subendo un grave calo ponderale, stia bene solo perché con gli esami che abbiamo deciso di fare non riusciamo a capire la causa del problema. Vorrà solo dire che la nostra fiducia nel rilevare la causa del sintomo con quei dati esami era semplicemente mal riposta. Bisogna formulare una nuova diagnosi di sospetto, basata sui sintomi, sulla visita e su tutti gli esami finora eseguiti (motivo per cui in questo non la posso proprio aiutare) e stabilire le indagini adatte per dimostrare la causa del dimagrimento (diabete mellito, ipertiroidismo, insufficienza pancreatica, insufficienza renale, neoplasia, ecc). Al contrario degli altri esami, il valore del ferro è molto deviato rispetto alla norma e ne andrebbe capita la causa (perdita ematica cronica, carenza dietetica, errore di laboratorio).
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dottoressa,
Ho un pastore tedesco femmina di 6 anni,regalata da un allevatore a sei mesi in quanto affetta da displasia!
da un mese ho iniziato la terapia a base di ciclosporina per le fistole perianali. Il veterinario ha prescritto la seguente cura:  ciclosporina 200mg al giorno(100 mattina/100 sera), accompagnata da Ceporex 2 gr al giorno(1matt/1sera).  Inizio a chiedermi se tutto questo antibiotico non le faccia male. Qualche miglioramento sembra esserci! Il cane è stato sottoposto ad asportazione delle ghiandole un anno fa.Lei conosce qualche posologia alternativa?
Grazie! Le un felice anno

 06/01/2007
 
Gentile signora o signore, esiste la possibilità di utilizzare un dosaggio più basso di ciclosporina associando ad essa il ketoconazolo, ma l’unica ragione per la quale si sceglie questo regime terapeutico è di abbassare il costo complessivo della terapia, non di migliorarne l’efficacia. Per tale motivo alcuni veterinari non amano affatto questa associazione.
Comunque mi sembra che ora lei sia nella fase di attacco per quanto riguarda la ciclosporina: poi il dosaggio verrà sicuramente ridotto.
L’antibiotico immagino che verrà somministrato al massimo per tre o quattro settimane, poi verrà sospeso del tutto.
Non si preoccupi inutilmente e abbia fiducia nel suo veterinario, poiché la terapia che le ha prescritto è assolutamente corretta per il tipo di patologia diagnosticata.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Gentilissima dottoressa Bevere, la sua ultima comunicazione è stata  una sorta di premonizione. Infatti si è verificato proprio ciò che  aveva previsto: nonostante la terapia incalzasse a dismisura (basata 
sulla diagnosi di collasso tracheale mediante radiografia) il cane è  talmente peggiorato che negli ultimi giorni pensavo di perderlo. 
Così, il mio bravo veterinario ha pensato fosse il caso di fare una  endoscopia, cosa che se ci pensava prima il mio cagnolino non avrebbe  tribolato così a lungo. Ebbene, fatto l'esame, è emerso che soffre di  una paralisi della laringe. dovuto a cosa non si sa. E' stato operato  d'urgenza e gli è stato posto una specie di "tirante" per tenere uno  dei due lembi della faringe spostato, in modo da far passare l'aria. 
Ora attendo di andare a prelevare il cane che sembra non soffrire più  la tosse ma "solo" di una respirazione rumorosa dovuta  all'intervento, così dicono. Sperando che il problema sia almeno in  parte risolto.
Stranamente l'importante collasso tracheale non ha più avuto peso ma  non hanno smentito che ci sia. Fatto strano è che la terapia relativa  a questo è stata improvvisamente interrotta. Mah!
Comunque spero di portarlo a casa domani, dopo 3 giorni di clinica e  oltre 1500€ di spesa, l'equivalente dei miei risparmi!!
Immagino lei sappia di cosa si tratti quest'intervento. Esiste una  casistica che indichi la percentuale di riuscita?
Il medico che ha operato dice che questo intervento lo fanno anche ai  cavalli da corsa, i quali poi continuano a correre anche dopo.
Anche se immagino sia solo il tempo a dire se ha funzionato  veramente, spero tanto di sì.
La ringrazio infinitamente per l'interessamento e il tempo speso

Claudio G.

 08/01/2007
 

Caro Claudio, sono molto spiacente per le sue inutili peregrinazioni terapeutiche (come già detto basate su procedure diagnostiche inadatte) e le auguro che esse ora siano finite.
Però la respirazione “rumorosa” non è proprio quello che si vorrebbe, in quanto indica che il passaggio dell’aria attraverso le prime vie aeree incontra delle resistenze al flusso, causate da qualche alterazione rispetto all’anatomia ideale di queste stesse vie. Ora, l’intervento di lateralizzazione servirebbe proprio a ripristinare una condizione anatomica del laringe (non faringe) che da sfavorevole al passaggio dell’aria (tanto da determinare sotto sforzo un rumore particolare, detto “stridore”), diventa favorevole. Ma poi il sintomo principale del suo cane non era la tosse?
L’esito della gestione di una tosse in uno yorkshire anziano, come forse le ho già detto, dipende da molti fattori: individuazione di tutte le componenti del problema, accuratezza della diagnosi per ogni patologia esistente e possibilità di gestire tutte le componenti del disturbo. A proposito di questo aspetto, considerando che il cane ora ha una respirazione “rumorosa” che prima dell’intervento non aveva, non so davvero come possano andare le cose.
Per quanto riguarda i risultati di una casistica, ve ne sono, ma non ha alcun significato applicare tali risultati al suo cane. Se vuole una prognosi, dovrebbe chiederla al chirurgo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa, ho un cucciolo di pastore tedesco di 2 mesi 1/2 presenta un'anemia grave, la cosa che non mi spiego è che ha passato un periodo di inappetenza e le mucose erano rosa o comunque come dovevano essere in un cucciolo sano, adesso, dopo alcune flebo a base di epargriseovit,tad e soluzione glucosata,sono circa 4 giorni che ha riniziato a mangiare, ma le mucose sono diventate quasi bianche, il mio veterinario,tramite esame del sangue,ha notato una grave forma di anemia, ma come è possibile in così poco tempo perdere tutti i globuli rossi,adesso poi che ha iniziato a mangiare?
Se possibile vorrei una sua opinione a riguardo.
la ringrazio cortesemente
Silvia

09/01/2007
 

Gentile Silvia, perché crede che debba per forza esistere una incompatibilità tra l’appetito del suo cane e questa anemia? E soprattutto, che importanza ha? L’unica risposta che posso dare alla sua domanda è che qualsiasi risposta le sarebbe di così poca utilità, che non varrebbe la pena nemmeno leggerla.
Meglio concentrare la nostra curiosità sul tipo di anemia che ha colpito il suo cucciolo e sulla causa che l’ha determinata.
Se si tratta di una forma rigenerativa si può trattare di perdita acuta o cronica di sangue oppure di emolisi. Una perdita acuta di sangue, in un cucciolo, può essere causata da avvelenamento con anticoagulanti o da traumi maggiori. Una perdita cronica di sangue può essere causata da una grave infestazione parassitaria (pulci, ancilostomi). L’emolisi può essere provocata da molte cause, ma in cucciolo è bene vagliare subito una possibile malattia infettiva.
Se invece si tratta (difficilmente) di una forma non rigenerativa si può trattare in un cucciolo così piccolo solo di avvelenamento o di reazione avversa ad un farmaco somministrato.
In pratica la cosa più urgente è classificare il tipo di anemia (rigenerativa o non rigenerativa) per poter restringere il campo delle possibili diagnosi e iniziare al più presto la terapia adatta. Nel dubbio, se l’anemia si stesse rapidamente aggravando, io farei comunque la terapia per la Babesia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
 
Cara dottoressa, la ringrazio fin d'ora se vorrà rispondermi prestissimo, perchè siamo al limite della disperazione.
Abbiamo una femmina di pastore tedesco di cinque anni, che adoriamo; si chiama Flora.
Abitiamo in campagna, a S.Gimignano, e Flora, insieme all'altra nostra cagnolina, passa molto tempo in un prato recintato sul limite del bosco.
Un pò prima di natale abbiamo notato che aveva perso un pò della sua immensa vivacità, ma sembrava star bene, mangiava normalmente anche se mi sembrava che bevesse poco.
Una sera, andandola a riprendere per portarla in casa, ho visto che invece di venirci correndo sfrenatamente come al solito, si limitava a camminare con aria stanca.
Qualche ora più tardi, dopo essere rimasta sdraiata per un certo tempo, abbiamo potuto vedere che aveva serie difficoltà ad alzarsi dalla cuccia, la
parte posteriore sembrava non risponderle, e quando aiutandola l'abbiamo messa in piedi, la zampa destra sembrava priva di forza e scivolava in
fuori.
Il veterinario delle urgenze, chiamato subito al telefono, ha risposto che il cane doveva aver preso freddo, di tenerlo al caldo per qualche giorno, ed
ha escluso ( mi astengo dal commentare) che potesse trattarsi di qualcosa di più serio.
Dopo un paio di giorni Flora non riusciva più ad alzarsi da sola e aveva evidentemente forti dolori alle zampe sia anteriore che posteriore sul lato destro, ma dopo aver fatto qualche passo sembrava migliorare e camminava, pur zoppicando vistosamente , abbastanza bene, ma aveva poi difficoltà a rimettersi seduta, e spesso alla fine si buttava giù urlando di dolore.
Alla visita dal veterinario di fiducia ci è stato detto che il dolore sembrava essere muscolare e non articolare, ma che comunque si sospettava la
malattia di lyme e in attesa degli esami del sangue ci ha dato una cura di doxiciclina e un antinfiammatorio.
L'ipotesi sembrava ragionevole, visto che quast'anno i trattamenti antiparassitari con le fialette non funzionavano più, e i cani avevano spesso delle zecche. Flora inoltre aveva un eritema tondo e roseo sulla coscia destra, che si grattava molto.
Purtroppo dopo otto giorni questo trattamento non aveva avuto nessun effetto, il dolore era aumentato e anche le difficoltà di movimento. Le analisi del sangue dimostravano uno stato infiammatorio generale ma niente di specifico, e gli organi interni sembravano a posto.
Dopo aver fatto anche delle radiografie da cui non è risultato nulla, mi è stato consigliato di portare il cane in una rinomatissima clinica veterinaria, a Monsummano Terme, dove si trova ricoverata da 12 giorni.
Qui è stata sottoposta a nuovi esami; test per tutte le borrelliosi, erlichiosi, rickettiosi, babesiosi etc che sono tutti quanti risultati negativi,; si sono fatte colture di sieri, tac, visite neurologiche approfonditissime, ma niente di niente. L'unica cosa che sappiamo è che ha una poliartrite molto seria, ma non se ne capisce l'origine.
 Il primario dice che potrebbe essere immunomediata, ma sinceramente non capisce il perchè di questa totale mancanza di risposta a tutte le terapia tentate, compreso il cortisone.
Flora non migliora di un pelo, nel frattempo il suo sangue è diventato tanto fluido che ha avuto delle diarree emorragiche, e il dolore tanto intrattabile che sono passati alla morfina.
Il cane mangia con gusto nonostante la prostrazione generale, ma i veterinari sono molto preoccupati, mentre mio marito e io ... lasciamo perdere.
Poco prima di questa malattia ci sono state due cose accadute che non so se possano essere significative.
La prima è che un paio di settimane prima Flora aveva avuto un problema con le mammelle, che erano gonfie e doloranti e che lei leccava e succhiava in continuazione. Il veterinario ha detto che doveva aver avuto una gravidanza isterica e ci ha prescritto un ormone, mi sembra "bloclat" , e applicazioni di ghiacio.
A me non sembrava avesse avuto una gravidanza isterica, cosa che ho già visto spesso nei gatti, ma insomma, con questo trattamento è passata.
La seconda , che mi fa sentire terribilmente in colpa, è che da circa tre settimane avevo deciso di passare dalla dieta di croccantini, che flora aveva seguito sin da piccolissima, ad una dieta casalinga, ben studiata e bilanciata, di riso, carne e verdure, che entrambe le mie cagnoline avevano apprezzato enormemente.
Mi perdoni la lunghezza, ma questa storia è lunga di venti giorni, e non ho voluto trascurare nulla di potenzialmente utile.
La prego, se ha qualche idea o qualsiasi suggerimento, mi risponda presto, perchè ho paura che non ci sia più molto tempo.
Grazie per quello che potrà fare...
Maria

11/01/2007
 

Cara Maria, per la taglia del cane, l’età e lo stile di vita, la forma di poliartrite più probabile è di tipo infettivo.
Naturalmente non si può trattare di malattia di Lyme, in quanto essa è nel cane una patologia ad andamento benigno e che si risolve spontaneamente, al contrario di quanto avviene nell’uomo (cosa che genera a volte qualche confusione).
Si può trattare però di una forma di rickettsia o di ehrlichia che non è stata individuata dall’esame sierologico, cosa assolutamente plausibile visto che il cane è colpito da diversi tipi di rickettsiacee e che i test individuano un piccolo numero di quelle conosciute, le quali sono solo una piccola parte di quelle probabilmente esistenti. Inoltre è stato dimostrato (nell’uomo) che il trattamento precoce con la doxiciclina interferisce con il risultato di una comune tecnica usata per la diagnosi.
Quindi io farei il trattamento con doxiciclina (10 mg/kg/die) per 4 settimane associato all’imidocarb. Inoltre poiché il Pastore tedesco è un cane che si è dimostrato predisposto, soprattutto in corso di rickettsiosi, a sviluppare risposte immunitarie abnormi, è probabilmente necessaria anche una adeguata terapia immunosoppressiva.
La maggior parte delle poliartriti (infettive o non infettive) è immunomediata, certo, “poliartrite immunomediata” è praticamente sinonimo di “poliartrite” !!!
Vi auguro di risolvere presto.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma dr.ssa Bevere, scrivo da Roma, al mio jack russell di un anno e mezzo è stato diagnosticato un tumore benigno sul garretto destro. Ha fatto un'infiltrazione di cortisone e gli ho messo Losalen unguento: in 15 giorni era completamente sparito, era quasi ricresciuto anche tutto il pelo. Incautamente ho diminuito notevolmente la dose di Losalen pensando che fosse guarito, ma in due giorni è di nuovo tutto rosso. Il veterinario, nel quale ho piena fiducia, mi ha detto di riprendere la crema. Mi chiedo in quanto tempo passerà o saremo dipendenti dal cortisone?
Grazie
Luciana D.

11/01/2007
 

Gentile Luciana, non esiste nel cane alcun tumore benigno che possa essere curato favorevolmente con un unguento. Quindi, non sapendo né lei né io cosa abbia in realtà il suo Jack Russel, non posso aiutarla.

Cordialmente spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gentile D.ssa,
Le ho scritto quasi un anno fa, esattamente il 29/03/2006 per chiedere una consulenza per la mia gattina che aveva iniziato a manifestare crisi convulsive in seguito ad una banale caduta.
Nel corso degli esami a cui è stata sottoposta, le era stata diagnosticato la creatinina alta (risultava paria 3)
Abbiamo ripetuto gli esami dopo una settimana e per fortuna erano nella norma, così come nei prelievi periodici successivi.
Le crisi persistono sempre, ma per fortuna con un intervallo temporale maggiore (ora se ne presenta circa una ogni mese, con un una durata di qualche minuto),  mentre inizialmente avevano una frequenza maggiore.
Ho chiesto al mio veterinario come si possa intervenire per il problema della mia Lulù, ma mi ha spiegato che con la frequenza di crisi che la mia gatta manifesta, non è opportuno somministrare sostanze specifiche quali il luminale, che rappresenterebbero l'unica terapia farmacologia in questi casi.
Ma in effetti manca del tutto una vera e propria diagnosi della patologia, non sono riuscita ad approfondire il problema rivolgendosi ad un neurologo, come mi aveva consigliato, perché nella città in cui vivo (Catanzaro), nessuno è riuscito a darmi delle indicazioni in merito.
Le chiedo gentilmente se Lei abbia i riferimenti di qualche neurologo che opera nella mia regione o comunque in qualche altra regione vicina, al quale possa rivolgermi per approfondire il problema della mia piccola.
Ma secondo Lei D.ssa, può trattarsi di un problema congenito, così come sospetta il mio veterinario?
La ringrazio vivamente.
Cordiali Saluti
Raffaella M. - Catanzaro

11/01/2007
 

Gentile Raffaella, come le avevo già scritto (...per un gatto saltare da un metro di altezza è un’attività del tutto normale. I gatti adulti e sani non cadono, non inciampano e non perdono l’equilibrio. E se fanno un volo di qualche metro non battono la testa. Quindi il gatto è caduto proprio perché era in procinto di avere una crisi epilettica, non il contrario…), escluderei che l’epilessia sia insorta in seguito all’episodio che mi riferì un anno fa e che oggi ancora mi riporta. Ma a parte questo, l’unica cosa certa è che il suo gatto ha una patologia a carattere non evolutivo (che è già una bella notizia) che colpisce l’encefalo. Se si tratti di un problema congenito o acquisito è impossibile da stabilire allo stato attuale delle cose, non avendo fatto alcun tipo di indagine al riguardo.
Io però, con una crisi epilettica al mese, le avrei consigliato il trattamento farmacologico, in quanto l’encefalo è un sistema plastico e non è escluso che l’assenza di crisi per un lungo periodo, grazie ai farmaci, non possa determinare in seguito la completa remissione del sintomo.

Purtroppo io lavoro a Milano e nella sua zona non ho contatti.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Cara dottoressa le espongo un problema serio che affligge il mio cane e me
Ho un setter inglese, Elio,  di circa 11 anni (presunti), maschio che ho trovato per strada circa 5 anni fa. E ' un soggetto estremamente fragile psicologicamente; solo con l'amore e la pazienza e' stato possibile attenuare i suoi blocchi comportamentali e le sue paure... In seguito a una infezione da zecca siamo venuti a conoscenza della presenza della lesmaniosi. Ha fatto un ciclo di glucantim 4 anni fa, dopo di che e' sempre stato benissimo ( prende tutt'oggi ziloric).
Circa 8 mesi fa e' iniziato un problema inizialmente leggero di sangue nelle feci che nel tempo si e' aggravato progressivamente fino ad essere molto preoccupante ( anche se apparentemente appetito, umore e vitalità sono ottimi) con piccoli fiotti di sangue.
La visita dal veterinario e analisi anno escluso la presenza di parassiti mentre la palpazione interna con le dita hanno rilevato la presenza di probabili polipi. Il mio veterinario ha proposto di operarlo, ma l'entità dell'operazione mi preoccupa per l'età e la lesmaniosi e per le possibili ripercussioni.
E' il caso di aprirlo così violentemente o esistono terapie meno invasive e/o dietologiche?
La ringrazio per la risposta in anticipo e spero di avere una risposta il più presto possibile perchè la situazione è impressionante e sono incastrata, nn so che fare.... il mio veterinario, che stimo, nn mi convince.
Grazie

Silvia C. da Roma ( Ostia lido)ù

11/01/2007
 

Gentile Silvia, anche se per ragioni diverse, concordo con le sue conclusioni. Non credo infatti che l’ispezione digitale del retto sia sufficiente per stabilire se e come trattare il disturbo del suo cane. Al contrario la colonscopia, oltre a fornire una diagnosi più accurata rispetto a quella di “probabili polipi”, consentirebbe di eseguire le eventuali polipectomie nel modo meno invasivo e più accurato possibile. Inoltre permetterebbe l’esame di una regione molto più estesa rispetto a quella esplorabile con l’ispezione digitale del retto, consentendo anche la biopsia di aree sospette non direttamente asportabili.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile d.ssa Bevere,
qual'è la corretta posologia del Nizoral 200 per un cane di circa 35 kg?
Grazie!

13/01/2007
 

Gentile signora o signore, la posologia del ketoconazolo nel cane è di 7-10 mg/kg, che per 35 kg fanno 245-300 mg.

Prego!

 
 
Cucciolo meticcio del peso di Kg 2.0 vaccinato all'età di due mesi e mezzo con Eurican CHPPI2.
A distanza di 19 gg è stato fatto il richiamo al vaccino. Il giorno seguente a quest'ultimo il cane non presentava alcun sintomo sino alla mezzanotte. Alla mattina del giorno dopo abbiamo avvertito dei brontolii liquidi all'intestino. Nel pomeriggio abbiamo trovato nella diarrea delle tracce ematiche rosso vivo. Ha avuto anche un episodio di vomito in cui ha espulso liquido bianco. Il cane era di buon umore e anche se non al 100% era comunque vispo. L'ho
portato immediatamete dal veterinario il quale dopo aver appurato assenza di febbre (38,3°C), mucose ottime, addome trattabile e non dolorante, mi ha parlato di una presunta gastroenterite emorragica. Gli ha somministrato metà flebo (fluidoterapia ipodermica). Premetto che per far defluire più velocemente tale liquido l'assistente si è seduta
per terra con il cane in braccio (quindi rimanendo in posizione di gran lunga sottostante rispetto alla flebo). Il cane ha cominciato a lamentarsi non tanto quando gli è stato infilato l'ago sottocutaneo vicino al collare sul dorso, quanto quando il liquido della flebo ha cominciato ad entrare nel suo corpicino. Dopo di questa metà flebo, gli è stata iniettata un puntura (puntura da insulina) di un liquido marroncino trasparente, riferitomi dalla dottoressa essere una vitamina. Mi ha anche avvisato di non preoccuparmi se si fosse gonfiato il dorso come "la gobba di un cammello" in quanto era normale. Mi ha
detto di non dargli nè da bere nè da mangiare, e che tutto si sarebbe sistemato di lì a qualche giorno.
Esco con il mio fagottino in cerca di una farmacia per acquistargli il prescritto Synulox gocce, il cane però comincia ad agitarsi e fa due gemiti di dolore. Il mio Bronx muore dopo dieci minuti dalla visita veterinaria.
E' entrato vispo e vigoroso, ed è uscito cadavere. Mi aiuti a capire cosa può essere successo.
La ringrazio anticipatamente della Sua risposta.
Cordiali saluti.
Silvia

13/01/2007
 

Cara Silvia, molto spiacente. Capisco la voglia di trovare una responsabilità, ma io credo proprio che la morte del suo cucciolo sarebbe avvenuta ugualmente, in quanto la fluidoterapia sottocutanea e un po’ di Stimulfos (liquido marrone, vitaminico, confermo) non possono uccidere nessuno, garantito. Il cane può aver subito uno shock endotossico correlato alla gastroenterite emorragica oppure poteva essere presente una lesione cardiaca causata dal parvovirus . Ovviamente la gravità del quadro clinico è stata grandemente sottostimata (se no il cucciolo non sarebbe morto), ma è chiaro che si sono verificate delle circostanze tali da rendere possibile questo errore di valutazione, senza che per forza ci debba essere stata una grave negligenza da parte del veterinario. Il medico ha visitato il cane e l’ha informata sul suo stato: se avesse avuto il minimo dubbio di certo non vi avrebbe mandato a casa. A volte la medicina è così, si può sbagliare anche con tutta la diligenza e la perizia possibili. E in particolare la veterinaria è ancora più colpita dalla possibilità di errore per via del fatto che gli animali non comunicano tutti allo stesso modo un malessere anche grave. Tuttavia è legittimo che lei voglia sapere esattamente cosa è successo, e per questo deve far eseguire l’autopsia del cucciolo presso un centro veterinario universitario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
la notte dell`ultimo dell`anno ho soccorso un cocker spaniel ferito in mezzo alla strada (probabilmente investito da una macchina).
Secondo il ricovero per cani dove si trova attualmente e il veterinario che l`ha visitato, si tratta di una femmina di 9 anni.
Le radiografie (ad arti, torace e testa) e gli esami del sangue non evidenziano alcuna frattura o patologia.
La cagnolina, pero`, trema in continuazione e non riesce a reggersi sulla zampa anteriore sinistra (mentre la posteriore ha riacquistato mobilita`)
Secondo il veterinario, si tratta di un problema ai nervi dovuto allo shock.
Gli è stata somministrata una flebo con vitamine e, per tre giorni, delle punture (due al giorno) contro lo shock ed il dolore.
Mi scusi se non riesco ad essere piu` circostanziata circa la tipologia di cura effettuata, ma vivo da alcuni mesi in Estonia e, purtroppo, sia con il veterinario da cui ho portato il cane con urgenza, sia con le persone del ricovero non e` facile colloquiare in inglese.
Il risultato e` che la cagnolina sta leggermente meglio, e` possibile massaggiarle gli arti sinistri senza che si lamenti o cerchi di mordere, ma trascina sempre l`arto anteriore sinistro.
Sia per quanto subito, sia, forse, per l`eta`, quando la mattina la vado a trovare al ricovero (purtroppo non ho la possibilita` di tenerla presso di me), fa, inizialmente, molta fatica ad alzarsi e a mettersi sulle zampe.
Poi, pero`, riesce a camminare abbastanza speditamente sulle tre zampe.
Potrebbe consigliarmi qualche ulteriore esame a cui sottoporla o terapia per facilitare il miglioramento?
La ringrazio
Cinzia

14/01/2007

 

Gentile Cinzia, credo che più che un esame, sia necessaria la visita di un veterinario con qualche competenza in ortopedia. E’ sicuramente sufficiente una visita (accurata) per capire la tipologia di zoppia (neurologica, algica o meccanica) e quindi per sapere se siano indicate o no delle indagini strumentali. Tuttavia da quello che scrive posso pensare che in realtà una diagnosi sia già stata raggiunta a proposito del deficit riportato sull’arto anteriore in seguito al trauma, ma che per qualche difetto di comunicazione lei non sia riuscita bene a capire. Allora, se il cane trascina l’arto anteriore, appoggiando la mano sul dorso invece che sui cuscinetti, e se il veterinario le ha parlato di un problema di natura nervosa (cosa assolutamente plausibile in seguito ad incidente d’auto), il disturbo può avere differenti gravità: dall’avulsione del plesso brachiale (gravissimo, senza possibilità di recupero dell’arto), alla neuroprassia del nervo radiale (danno reversibile). La diagnosi differenziale tra un tipo di lesione ed un altro richiede la visita neurologica ed eventualmente l’elettromiografia. In ogni caso, se vuole aiutare questo cane, potrebbe interessarsi per far effettuare della fisioterapia (naturalmente se i veterinari che si occupano dell’animale fossero d’accordo) e per prevenire con dei bendaggi le lesioni cutanee a carico della mano, qualora ve ne fosse la necessità.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima dottoressa Bevere,
le scrivo per avere un consiglio:
la mia gatta di 11 anni soffre di insufficienza renale ed i valori risultanti dalle ultime analisi sono:
 
Emoglobina              5
Glucosio                  90.2
Azoto ureico             174
Creatinina                 4.2
Proteine tot.              10.2
Colesterolo tot.          299
P.A.                          121.5
GPT                          41.4
Alb.                           2.2
 
Il veterinario mi ha prescritto come terapia il Fortekor, dei medicinali omeopatici ed il Ringer lattato. Per quanto riguarda il Ringer lattato mi ha consigliato, per una decina di giorni circa, di eseguire la flebo di 500 ml in unica volta a dì alterni, non è forse una quantità eccessiva considerando che il peso della gatta è di circa 4 chili?
 
La ringrazio anticipatamente Michela  da Genova
 
16/01/2007  

 

Gentile Michela, la fluidoterapia per reidradazione o mantenimento che si consiglia di solito nel gatto è al massimo 50-60 ml per ogni Kg di peso corporeo nelle 24 ore, in un animale sano, mentre in un gatto con insufficienza renale cronica questo dosaggio potrebbe essere eccessivo e provocare iperidratazione. La somministrazione sottocutanea è a lento assorbimento, per cui la dose giornaliera può essere divisa in due somministrazioni (ogni 12 ore), oppure somministrata tutta in una volta (ogni 24 ore). Come vede queste indicazioni sono ben lontane dal regime terapeutico di cui parla. E’ sicura di aver capito bene?

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dottoressa Bairo,
anzitutto vorrei scusarmi del ritardo con cui le scrivo per ringraziarla della sua pronta risposta.
Le avevo scritto lo scorso 7 novembre e lei, velocissima, mi ha risposto il 9! Ancora grazie.
Il problema era l'artrosi al gomito della mia micia Maine Coon. Posso darle una magnifica notizia: la mia Lucilla non zoppica più!
Ho cominciato a somministrarle il prodotto omeopatico (in gocce) BRYONIA della ditta tedesca HEEL e, tempo una settimana, la gatta ha smesso di zoppicare e di tenere sollevata la zampetta per scaricare il peso dall'arto. Sull'omeopatia ho sempre avuto un atteggiamento scettico ma devo dirle che, visti i risultati strabilianti, non posso che consigliare a tutti quanti di trovare soluzioni & farmaci anche in questo settore. 
Qui in Svizzera ho parlato con molti veterinari assolutamente favorevoli all'uso di questi prodotti e molti di loro (ho fatto una piccola inchiesta telefonica) mi hanno assicurato di avere avuto ottimi risultati, soprattutto con animali affetti da disturbi cronici.
La ditta cui accennavo prima, la Heel, ha un sito web (www.heel.de  , poi guardi sotto "Tiermedizin"=medicina veterinaria) molto ben strutturato, con un settore dedicato interamente all'omeopatia veterinaria. Oltertutto, non sapendo quante gocce somministrare alla gatta, avevo fatto una richiesta di informazioni via Internet sul sito della Heel e prontamente un loro veterinario mi ha risposto, dandomi un sacco di informazioni supplementari. Chiaramente il tutto in  lingua tedesca, ma penso che si possa contattarli anche in inglese.
Cara Dottoressa, spero di non averle rubato troppo tempo e la esorto a non tralasciare l'omeopatia: con la mia gatta ha funzionato alla grande e non ho dovuto rimpinzarla di "schifosate" chimiche.
Cari saluti da Lugano da Isabel P.

17/01/2007  

 

Cara Isabel, a me piace scherzare, e questo è uno scherzo: se le venisse l’influenza e, dopo una settimana di brodo di pollo e pastina, lei si sentisse finalmente bene, a chi darebbe il merito della guarigione? Al brodo di pollo?

L’artrosi è una malattia che tipicamente non è sempre associata al sintomo, ma alterna periodi di apparente remissione anche molto lunghi, anche in assenza di trattamenti farmacologici, a periodi di ricaduta. Quindi che lei non veda più zoppicare la sua micia non deve sorprenderla.

Io non sono di quelli (e ce ne sono tanti, e non sono degli stupidi) che dicono: “ se non è scientificamente dimostrato, allora non ci credo.” Ma sono di quelli che dicono “ sebbene non sia scientificamente dimostrato, poiché a volte sembra funzionare, se non c’è di meglio e se piace, si può provare anche questo”.

A volte si cerca di conoscere e approfondire di una questione solo gli aspetti che vengono incontro ai nostri desideri, e naturalmente il sito di una azienda non può fare che della bella pubblicità ai propri prodotti. Ma bisogna anche ricordare che la comunità scientifica è divisa sul ruolo dell’omeopatia in quanto sembra che gli studi finora effettuati su queste sostanze non abbiano le caratteristiche necessarie per essere considerati attendibili.

Poi si è liberissimi di dare fiducia e denaro al farmacista o all’azienda che vende l’omeopata, per curare una malattia che è capace di andare in remissione da sola o dopo tre giorni di antinfiammatorio, ma senza troppe solide certezze.

SENSE ABOUT SCIENCE associazione contro le mistificazioni scientifiche, senza fini di lucro, scrive: Homeopathy is marketed as a safe, natural and holistic treatment for a range of ailments and illnesses, including arthritis, asthma, depression, eczema, diarrhoea, hayfever, headaches, insomnia and toothache. Homeopathic products and services have become a large industry.
Despite this, it has not been embraced by medical science. The scientific evidence shows that homeopathy acts only as a placebo and there is no scientific explanation of how it could work any other way.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere (Bairo è l’associazione che ospita questo servizio di posta)


 
Gent.ma Dott.ssa N. BEVERE,
qualche mese fa Le scrissi per un problema del mio pastore tedesco di 9 anni, fistole perianali.
Ho seguito il suo consiglio, supportato dal mio veterinario, di somministrare ciclosporina 250 mg al giorno per un paio di mesi, poi 50 mg al giorno associando Nizoral 200 mg al giorno.
Devo dire che i risultati sono stati ottimi, data la completa scomparsa dei sintomi.
Adesso la domanda che volevo farLe è se posso interrompere il trattamento e/o eventualmente ripeterlo ciclicamente (a quali dosaggi) o và continuato ininterrottamente, ammesso che se ne possano sostenere i costi?
La ringrazio anticipatamente.
Distinti saluti.
Ezio D. F.   Anzio RM

17/01/2007  
 

Gentile Ezio, la ciclosporina deve essere gradualmente, anzi molto gradualmente, ridotta fino al minimo dosaggio efficace. Questo minimo dosaggio efficace (una o due somministrazioni alla settimana) a lungo andare può darsi che la porti a sospendere del tutto il farmaco, ma di solito non ci si riesce a lungo, perché la malattia tende a recidivare, prima o poi. Al minimo segnale di ricaduta riprenderà la terapia, senza aspettare che le lesioni divengano gravi, con un dosaggio sicuramente molto più basso rispetto a quello che ha usato inizialmente.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dott.ssa Bevere
Sono la propritaria di un boxer che il mese scorso ha dato alla luce 8 cuccioli. Purtroppo ne sono sopravvissute solo 3 (su consiglio del mio veterinario, per rispettare la selezione naturale, non ho allattato artificialmente quelli poco vitali che da soli non riuscivano a attaccarsi alle mammelle della mamma). Due delle tre cucciole sopravvissute sono di dimensioni normali, la terza è piuttosto piccola (lo è sempre stata sin dalla nascita, pesa ed è alta quasi la metà rispetto alle altre) anche se "in carne" e vorace sia con la pappa che con il latte della madre. La cagnolina comunque aumenta in peso (attualmente ha 34 giorni, pesa 1,2 kg ed in 4 giorni ha preso 3 etti), esce dalla cuccia, esplora e gioca sia con la madre che con le sorelle (che a forza di morsi le stanno staccando il pelo sulla testa e sulle gambe!), anche se rispetto a queste si stanca prima ed è piu incerta nel camminare. Il dottore non si è sbilanciato molto sul suo stato di salute; mi ha detto che, secondo il suo parere, si tratta di ritardo nella crescita, anche se non è molto convinto dello stato pelo e della fronte un po' larga (bisogna specificare, però, che il cane ha quasi tutta la faccia bianca) e che bisogna aspettare e vedere come cresce. Io temo che si possa trattare di nanismo ed in questo caso ho letto che le aspettative di vita non sono delle migliori. Ci sono delle indagini da fare per capire se il cane possa essere affetto da nanismo oppure stia solamente crescendo in ritardo rispetto alle altre e possa riprendersi in futuro? Le comunico, inoltre, che sia la mia boxerina che il maschio con il quale si è accoppiata non sono "colossi" (la mia pesa 26 kg). Ringraziandola per l'interessamento, Le invio distinti saluti.
Claudia da Roma

18/01/2007
 

Gentile Claudia, il nanismo nel cane è una malattia molto rara, discretamente documentata solo nel Pastore Tedesco, mentre nelle altre razze è segnalata davvero sporadicamente.
Non è impossibile che la boxerina sia affetta da questa rara malattia, ma è un po’ presto per dirlo. Le diagnosi più precoci si fanno infatti nel corso del secondo mese di vita.
E’ molto più probabile che la cagnolina abbia semplicemente fatto molta fatica ad accedere al latte della madre e che quindi sia rimasta indietro rispetto agli altri due cuccioli più forti e voraci.
Visto che oltretutto 5 degli 8 cuccioli sono stati fatti morire di fame, non è possibile che la madre abbia semplicemente avuto poco latte e che questa piccolina sia stata già fortunata a non morire come gli altri 5 poveri fratellini?? Io le avrei dato un diverso consiglio, a quel tempo, perché se dobbiamo scomodare il signor Darwin, allora lei non doveva occuparsi di una cucciolata di Boxer, che con la selezione naturale non hanno nulla (ma proprio nulla!!!) a che fare !!!
Davvero un grosso peccato per quei 5 cuccioli che forse potevano diventare adulti con un po’ di latte.

Cordialmente triste, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dott.ssa il mio nome è Luisa e le scrivo da Messina.
Ho un meticcio di 13 anni, pesa intorno ai 35 kg. è della stazza del pastore tedesco. Un paio di mesi fa ha iniziato a bere molto più della norma e la quantità delle sue urine è aumentata notevolmente. E' stato sottoposto ad esami del sangue e a trattamento antibiotico, dopo circa una settimana il problema è rientrato e gli esami erano tutti nella norma. Dopo la sospensione dell'antibiotico ha ricominciato, è stato sottoposto ad ecografia prostatica che ha evidenziato una prostata sovradimensionata. Ho rifatto gli esami del sangue inclusa la glicemia a digiuno sempre tutto ok. Ho iniziato a trattarlo con una Proscar 5mg al giorno e a ridurgli l'acqua a disposizione che gli viene dosata a richiesta più volte al giorno fino al totale di circa un litro e mezzo. Non ha più problemi di incontinenza anche se viene portato fuori 5 volte al dì piuttosto che le solite tre. Considerato che la sua sete continuava (se gli do' 700 ml d'acqua li beve tutti in una volta) gli ho fatto eseguire un esame ecografico dell'addome e gli è stata riscontrata: MILZA: neoformazione > 3cm con ecostruttura disomogenea; presenza di lesione focale splenica di circa 2cm; tutto il resto appare nella norma a parte ispessimento della parete della vescica (mi dicono nella norma considerata l'età) e prostata di dimensioni nella norma con ecostruttura disomogenea. Inoltre al testicolo sx ha un nodulo di circa 2cm ad ecostruttura disomogenea. In prossimità dell'ano, tra questo e la coda, da un paio di mesi, forse proprio da quando sono iniziati i suoi problemi è spuntata una protuberanza circolare, sembra una ciste,sormontata da un'altra più piccola, il veterinario l'ha definita mastocitoma. Mi ha pertanto consigliato di sottoporlo ad intervento chirurgico di asportazione della milza, castrazione e asportazione del mastocitoma. Il mio Argo sta apperentemente bene, il mio cuore è molto combattuto, vorrei fare quello che è meglio per lui e temo che, considerata l'età, anche se portata molto bene, l'intervento possa farlo entrare in una fase di indebolimento irreversibile. Mi perdoni la prolissità, ma sono veramente disperata.
 
18/01/2007
 

Gentile Luisa, non sono d’accordo sul tipo di terapia proposta in relazione al sintomo principale (aumento della sete), in quanto la causa di tale sintomo non è stata determinata. Inoltre quel “l’ha definito mastocitoma” manca di tutta una serie di precisazioni che risultano fondamentali prima di togliere la milza ad un cane, in quanto l’intervento potrebbe essere sconsigliabile.

Ma non ho elementi per dirle più di questo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottoressa, vivo nella provincia di Salerno precisamente nel vallo di diano e ho un pastore tedesco di 5 anni il quale sin da piccolo ha avuto problemi all orecchie. praticamente si scuote continuamente la testa e si gratta provocandosi spesso ferite interne al padiglione uditivo. tutto cio non avviene costantemente ma a periodi. l ho curato su consiglio del veterinario sempre a base di otogent gocce. ora vi chiedo ma è possibile che debba usare sempre questo medicinale visto e considerato che nemmeno passa il disturbo?
esiste una soluzione definitiva? inoltre da qualche mese presenta anche del muco bianco agli occhi che gli pulisco con dell ovatta imbevuta con acqua calda oppure camomilla e anche per questa patologia il veterinario mi ha consigliato le gocce di colbiocin. il flaconcino l ho usato tutto ma il muco bianco ancora gli esce. non uso prodotti alimentari scadenti, anzi da una ricerca via internet gli sto dando le crocchette di Forza10 della Sanipet che sono a base di pesce e ananas. non so piu che fare. spero in una sua risposta. Enrico. 1

19/01/2007
 

Gentile Enrico, a lungo andare qualsiasi prodotto ad uso topico può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione, e nel cane questo è particolarmente vero con prodotti contenenti glicole. Inoltre è possibile che la popolazione batterica responsabile o corresponsabile dell’otite sia divenuta resistente al farmaco.
Se dipendesse da me le farei fare qualche esame (esame citologico e batteriologico) e cambierei la terapia.
Le congiuntiviti hanno diverse cause e la recidiva (o mancata guarigione, non si capisce dalla mail) può avere molte spiegazioni, ma sarebbe necessaria una visita.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottore,
le scrivo per avere un consiglio su come trattare una forma di rogna a tutti e due gli occhi della mia cagnetta. Se può indicarmi i medicinali da usare. Grazie e cordiali saluti, Annalisa.

22/01/2007
 

Gentile Annalisa, c’è forse qualche possibilità che la sua cagnolina non sia stata vista, per questo problema, da nessun veterinario? Le chiedo questo perché “una forma di rogna agli occhi” sa appena appena di diagnostica dei giardinetti (fenomeno trasversale, affascinante). E in effetti di solito, se anche una demodicosi colpisce, nella sua forma localizzata del cane giovane, la regione periorbitale, è comunque abbastanza improbabile che le lesioni riguardino entrambi gli occhi, in modo simmetrico, e nessun’altra regione del muso. Cioè esiste la otodemodicosi (demodettica che colpisce le orecchie), e la pododemodicosi (demodettica che colpisce mani e piedi), ma la “oculodemodicosi” non è descritta. Ma per carità magari mi sbaglio. Comunque sia, visto che la zona colpita non si presta ai trattamenti topici per il pericolo di lesioni oculari, si può usare uno dei seguenti principi attivi: ivermectina, milbemicina, moxidectina, oppure l’associazione imidacloprid e moxidectina. Questa associazione in particolare è molto comoda perché è disponibile in soluzione spot on ed è efficace contro tutte le forme di rogna e molti altri parassiti.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Vi prego aiutate il mio povero Ianosc.Non so più a chi rivolgermi e cosa fare! Da agosto il mio cane soffre di costipazione, gli hanno fatto colonscopia con biopsia , castrazione , ecografie , analisi del sangue  e delle urine ma non riescono a risolvere il problema. Ieri dopo l’ultimo clistere il veterinario mi ha detto che ha cercine fibroso nella zona dello sfintere anale interno!Non ci sono medicinali che curano questa patologia o alleviano il dolore quando il cane vuole defecare?
Vi prego aiutatemi


23/01/2007
 

Gentile signora o signor…, visto tutti gli esami che ha fatto è certo certissimo che non si tratti di una patologia dei sacchi paranali, vero? O di fistole perianali del Pastore Tedesco (chissà di che razza è il suo cane…), magari in una fase iniziale? E perché un “cercine fibroso” dell’ano non è stato individuato con l’esame in anestesia generale e con l’endoscopia (quando la muscolatura era rilassata!)??? E come mai un “cercine fibroso” dovrebbe essere associato a dolore? Il dolore è un sintomo correlato alle malattie infiammatorie o neoplastiche.
Finchè non c’è una diagnosi non ci potrà essere terapia, ma intanto può farsi prescrivere una dieta o un’integrazione dietetica atta ad ammorbidire le feci, e un analgesico ovviamente.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Cara dottoressa,
le chiedo aiuto perchè ho un coniglietto nano di razza ariete che ha tre anni.
Circa 10 giorni fa rientrando a casa la sera l'ho trovata che si trascinava le zampette posteriori. Cosa improvvisa, in quanto la mattina quando mi sono alzato per andare a lavoro il suo comportamento era normale.
L'ho portata dal veterinario di guardia (vista l'ora) che mi chiedeva se aveva avuto traumi, cosa molto difficile perchè quando non sono in casa, la coniglietta sta in gabbia e dentro non ci sono oggetti (a parte la ciotola del mangiare) che possono provocare traumi.
La coniglietta non presentava diarrea o inappetenza.
La veterinaria mi ha segnato delle punture di stimulfos (0,6 cc 2 volte al giorno) per una settimana.
Dopo 3 giorni l'ho portata da un'altra veterinaria che ha "diagnosticato" un danno neurologico e allora continuando con lo stimulfos ha aggiunto del cortisone (1cc 1 volta al giorno per 4 giorni).
La coniglietta dopo la prima puntura stava meglio anche se non riusciva a portarsi dietreo correttamente le zampette posteriori e il suo umore era migliorato. Sotto consiglio della veterinaria per tutto il periodo non l'ho fatta uscire dalla gabbia, se non per qualche minuto per controllare come deambulasse.
alla fine della terapia con il cortisone sono ritornato dal vet. che mi ha spiegato che voleva vedere se questo miglioramento era dovuto all'effetto immediato del cortisone o se poteva perdirare nel tempo, quindi mi ha dato altro cortisone (0,5cc 1 volta al giorno per 3 giorni).
Il 3 giorno dalla nuova terapia la coniglietta era strana, mi sono svegliato la mattina e l'ho trovata con la testa nell'angolo della gabbia, che tremava e toccandola era anche fredda. non ha mangiato e nemmeno bevuto.
Sono corso dal veterinario che ha analizzato le feci (non ha trovato niente) e anche lui ha notato che era peggiorata. Allora mi ha segnato altro cortisone (1cc per 1 volta al giorno per 3 giorni) e ci risentiamo.
La coniglietta alla sera ha mangiato e bevuto (ma meno rispetto al normale), sta ferma sdraiata con la testa sempre negli angoli, rimanendo solo in due zone precise della gabbia, è depressa. io non so che fare!
Sono della zona di siena nel comune di asciano
Grazie
Federico

23/01/2007
 

Gentile Federico, la sintomatologia è compatibile con l’Encefalitozoon e l’immunosoppressione determinata dal cortisone può giustificare l’aggravamento degli ultimi giorni. Il cortisone inoltre può determinare gravi patologie gastriche di difficile individuazione, visto che il coniglio non può vomitare. Io non andrei avanti oltre, ma tratterei velocissimamente la coniglietta con l’albendazolo 10-20 mg/kg/die per 30 gg (lo Zentel è in compresse da 400 mg. Io le sciolgo in acqua di modo da ottenere una soluzione, facile da somministrare. Si faccia aiutare da un veternario). Tre giorni di attesa per vedere come va sono un tempo lunghissimo in un coniglio che sta così male! Auguri!!

Dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno, sono Antonella da Milano e le scrivo per sottoporle alcune analisi del sangue fatte al mio gatto, maschio castrato di quasi 8 anni, pochi giorni fa e di cui mi preoccupo un pò. Leucociti 4.30, piastrine 130.00, urea ematica 71.00, proteine totali ematiche 10.60, globuline gamma 21.40, alfa amilasi 1389.00, lattato deidrogenasi 614.00. L'aspetto del gatto è buono, è solo un pò dimagrito. Non esce mai di casa.
Per favore mi dica a cosa potrebbero essere dovuti questi valori alterati e che cosa devo fare, che terapia sarebbe indicata a seconda della diagnosi.
Antonella

24/01/2007
 

Cara Antonella, gli esami sono alterati ma non posso darle alcun parere senza conoscere il motivo per il quale questi esami sono stati fatti, la sintomatologia del gatto, i valori degli altri esami che sicuramente lei ha omesso pur essendo stati eseguiti (Crea, ALT, ALKP, ematologia, ecc) e magari i valori di riferimento del laboratorio con le unità di misura, soprattutto per l’elettroforesi.

Se vuole ci possiamo riprovare.

Spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa abbiamo un gatto persiano di quasi 3 anni che vive con noi in appartamento ( sempre e solo in appartamento )  . Fino a pochissimo tempo fa era in gran forma ( opinione anche veterinaria che ha costatato il dottore stesso, definendolo veramente in ottimo stato di salute ) . Pesa attualmente 4 chili e il suo peso lo porta bene . Circa una ventina di giorni fa ha avuto qualche problema alle urine. Pulendole dalla sua vaschetta ci siamo accorti che aveva perso una goccia di sangue. Non abbiamo dato troppa importanza alla cosa in quanto la voracità del gattino aveva fatto si che in casa da solo , si fosse riuscito ad appropriare di una vaschettina della Whiskas per combattere le formazioni di pelo e l'avesse semplicemente mangiata tutta ( dose giornaliera raccomandata 10 crocantini ) . Associata la cosa al suo stato di salute , siamo andati avanti normalmente ma dopo 15 giorni ci siamo accorti di un'altra perdita di sangue . Interpellato il veterinario , questi lo ha visitato riscontrando dopo le varie analisi creatininemia 2,28 e 7 di ph urine. Lo stiamo curando con Synolux e flebo che gli fa il veterinario e cambiandogli l'alimentazione con prodotti Hill's c/d. Il gattino non ha più perso alcuna goccia di sangue ed è sempre rimasto vispo. Il veterinario ha usato paroline  non proprio confortanti a riguardo. Ha riferito che terminata la cura dovrà verificare di nuovo i valori e ci potrà dire se non sarà nulla di grave.
Ora siamo un po' sul chi va la , visto che il gattino causa cambio alimentazione ( che non gli piace molto ) e stress fisico da cure , appare un po stranito. A noi sembra stia bene e non sia troppo malato. Anzi....  Per la verità è sempre il nostro gattino coccolone e un po rompi. Ci potrebbe illuminare su valori della creatinina, conseguenze della cura e darci un suo parere ? La creatinina è poi così alta ?  Il cibo della Whiskas ( quello particolare che le ho sopra menzionato )  è stato una possibile causa di alterazione del suo ph e della creatinina visto che ne ha consumato in quantità molto superiore rispetto a quella che gli era consentita ?
Ringraziamo sin d'ora della sua gentile risposta
 
24/01/2007
 
Gentile signora o signor…, la creatininemia in un gatto così giovane potrebbe anche essere un po’ più bassa (il range di riferimento varia leggermente da un laboratorio all’altro, ad esempio il mio laboratorio considera nella norma l’intervallo 0.8-2.4). Ma davvero non è il caso di preoccuparsi per ora. Il collega probabilmente le ha parlato della patologia cistica renale del persiano e le avrà detto che l’esame del sangue andrà ripetuto fra un paio di settimane e che forse potrà

essere indicata un’ecografia renale, ma certo non le può aver detto che il suo gatto ha sicuramente una forma di insufficenza renale cronica solo sulla base di questo unico prelievo. Per quanto riguarda la responsabilità di un transitorio e reversibile aumento delle creatinina, il cibo può effettivamente aver giocato un ruolo.

L’appetibilità della dieta prescritta può essere scarsa, ma vi sono almeno tre ottime e gustose alternative! Fatevele prescrivere dal collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dottoressa Bevere,
Le scriviamo per avere un parere sulla salute di  Zapata, micione di 5 mesi.
Finora è stato sempre bene, non presentava patologie di alcun tipo tranne quelle tipiche dei cuccioli semi-randagi (verminosi, occhietti "cisposi")
regolarmente curate.
Avendo notato un consumo eccessivo di acqua da parte sua da circa un mese, abbiamo sottoposto il piccolo ad analisi del sangue.
Premesso che la nostra veterinaria ha constatato che le condizioni generali del micio sono buone (è vispo e vivace, mangia con appetito e fa i suoi bisognini con regolarità, eslcudendo un ovvio aumento di pipì dovuto all'eccesso d'acqua), ha anche escluso il diabete (la glicemia è 83),  l'unica alterazione delle analisi è un'azotemia alta, la creatininemia è invece nella norma (purtroppo non ho ancora in mano i valori, perché me li ha comunicati per il momento telefonicamente). La sua diagnosi è stata quella di un affaticamento renale dovuto all'alimentazione, risolvibile con una dieta a base di alimenti casalinghi come pesce lesso, carne bianca, riso e carboidrati, escludendo assolutamente croccantini e mangimi industriali.
All'occorrenza potremmo ricorrere alle pappine della Almo.
La sua diagnosi ci ha ovviamente sollevati dalle nostre ansie, ma ci piacerebbe avere conferma anche da parte sua e, inoltre, sapere se queste
situazioni possono essere un indice di future patologie renali.
Ovvero: se il micio ha avuto problemi da cucciolo, sarà più probabile nell'anzianità una futura patologia renale?
La ringraziamo infinitamente, con i migliori saluti.
Sabrina Andrea e Zapata

25/01/2007
 

Cari Sabina e Andrea, l’urea è un indicatore sensibile ma assolutamente non specifico per quanto riguarda la funzionalità renale in quanto è ampiamente influenzato sia dalla dieta (in condizioni fisiologiche) sia da alcune situazioni patologiche che però possono non avere nulla a che fare con i reni.
Per questo secondo me non ci sono basi per parlare di “affaticamento renale”: nel gatto, che è un carnivoro stretto, si possono avere lievi aumenti dell’urea in condizioni assolutamente fisiologiche. Ma se anche fossi d’accordo su questa diagnosi di “affaticamento renale”, devo tuttavia dire che, rispetto a tale diagnosi, la prescrizione dietetica di cui mi parlate non mi appare affatto congrua (cioè la trovo assolutamente contraria allo scopo dichiarato, che è la riduzione del carico proteico e di fosforo, posto che il vostro gatto ne tragga beneficio). Inoltre questo tipo di dieta, forse oggi un po’ anacronistica, non tiene conto del fatto che il gatto, oltre ad essere un carnivoro stretto, è anche poco tollerante ai carboidrati.
Per il resto (che siate fondamentalmente sollevati dalle vostre ansie) concordo pienamente, ma verificherei meglio se questo aumento della sete è reale (e in questo caso non ne è stata ancora determinata la causa) o è solo una vostra impressione.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Cara dottoressa ,
il mio gatto di 1 anno ha avuti parecchi problemi fra le quali ve lo cito uno : ha le pupille dei occhi troppo dilatate questo anke di giorno e credo che abbia problemi di vista perche' sbanda e non percepisce bene i movimenti. Gli occhi la bene aperti con la pupilla che ricopre tutto l'occhio tutto questo è normale ????
Credo che sia stato airosol che abbia fatto e che il fumo gli sia andato nei occhi antibiotico è rifumucil che lo abbiamo utilizzato perche' il gatto aveva problema di bronchite, il fumo gli va nei occhi dell airosol  puo' essere tutto questo ??
Il problema è legato al fumo dell'antibiotico dell'airosol oppure il problema è un altro ??
La prego di aiutarmi
Grazie 
Scrivo da Villagrazia di Carini (PA)

25/01/2007
 

Gentile signore o signora, no non è normale ma non credo sia stato l’aerosol (questa terapia non viene da un veterinario). Dovrebbe davvero far visitare il suo gatto, poi se ha dei dubbi può nuovamente scrivermi, ma io con questa sola mail non posso aiutarla.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve ho un pinscher nano di 3 anni e mezzo. L'ho acquistato quando aveva 3 mesi a Parigi dove vivo,  ma viene da un'allevamento in Belgio. La sua alimentazione con crocchette per cani di razza piccola che gli ho dato fino a metà dicembre 2006.
Da poco quindi gli faccio la pappa con carne, verdure e cereali dopo aver consultato un libro specializzato, ma non sono proprio sicura di fare bene. Ben inteso avevo chiesto al veterinario che lo segue di voler cambiare l'alimentazione ma la sua risposta è stata chiara : continuare con le crocchette.
Io avrei anche voluto continuare in quanto sono pratiche non c'è niente da fare visto che sono spesso in viaggio, ma purtroppo ho constatato che c'era qualcosa che non andava anche dopo vari cambiamenti di marca. E in ogni caso il mio cane aveva sempre un problemino : vomito oppure occhi lacrimosi, gas o diarree, perdita di peli tutto l'anno e quindi ho voluto fare una prova con l'alimentazione casalinga. Adesso dal 1° di gennaio ho già notato una notevole differenza ma come ho detto prima i veterinari qui a Parigi non vogliono sentire il mio ragionamento, che l'alimentazione casalinga non è ben equilibrata, ma è possibile?
Voglio precisare che gli ho inserito la pappa graduatamente e che è composta da : carne macinata di manzo o pollo, tacchino appena scaldata, tonno cotto 1 volta la settimana, verdure e come cereali utilizzo quelli soffiati tipo quinoa e avena. In più olio, lievito. Per il tuorlo d'uovo non ho ancora osato.
Gradirei qualche precisione sulle quantità visto che è un cane di razza piccola, il suo peso è 4 kg 800 e qualsiasi consiglio.
Il libro che ho consultato dava solo l'indicazione di 30 g/Kg corporeo cioè 150g al giorno (30g carne+30g cereali+30g verdure) per qualsiasi razza di cane.
Grazie e cordiali saluti.
Chicca da Parigi.

26/01/2007
 

Cara Chicca è stata molto brava! E’ vero che gli alimenti formulati sono in generale più bilanciati rispetto alla dieta casalinga, ma in un cane adulto di piccola taglia, che non ha esigenze nutrizionali specifiche, la cosa non ha nessuna importanza. Inoltre prima il suo cane stava male, mentre ora le cose vanno meglio, quindi ha fatto benissimo. Probabilmente è stata solo sfortunata a non trovare un veterinario che si prendesse la briga di farle fare una dieta ad eliminazione casalinga: senza saperlo l’ha fatta lei, da sola. Non si preoccupi delle quantità di alimento perché i fabbisogni calorici variano in funzione di troppi fattori (taglia, sesso, età, temperatura ambientale, indole, attività fisica) perché si possa seguire una tabella. Deve regolarsi un po’ in base all’appetito del cane, un po’ in base al buon senso, e un po’ con la bilancia (come si fa per se stessi), facendo in modo che il cane mantenga un buono stato di nutrizione e non vada incontro a sovrappeso.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere.

Sono luisa e da 7 anni vivo con Ruth,F,sterilizzata dopo il primo calore,rottweiler.vivo in provincia di MN.Da quando aveva 5 giorni,mi sono presa cura di lei allattandola con il biberon perche' sua madre non era materna e aveva gia' schiacciato tre suoi fratelli.da circa due anni i suoi occhi lacrimano alla luce e hanno delle zone bianche.il veterinario di parma-universita'-mi ha detto che era colpa del colesterolo alto-410.sono depositi di grasso ma lei ci vede benissimo.ho cambiato dieta -low digestive della royal.sta un po' meglio e per lo meno non è peggiorata.il colesterolo è sceso a 230.Adesso,da circa tre mesi, se usciamo a correre zoppica specialm. il giorno dopo e a volte piange.Il mio veterinario mi ha detto che è artrosi del ginocchio.Il problema è che si lascia toccare poco su un tavolo,poi ringhia e anche se le metto la museruola,il dottore non puo' visitarla bene.Posso cambiare cibo per aiutare le articolazioni senza avere alto il colesterolo?dovrei farle un'anestesia per capire meglio il ginocchio?Mi ha ordinato metacam ma dopo tre giorni si è messa a mangiare erba come una pecora e ho smesso.cosa mi consiglia senza fare troppe anestesie per nulla?

26/01/2007
 

Gentile Luisa, per quanto riguarda i depositi corneali, purtroppo non c’è molto da fare per quelli già presenti, ma per prevenirne ulteriori è sicuramente buona cosa continuare con una dieta che mantenga bassa la colesterolemia. Non è detto però che tale dieta non possa essere una tra quelle formulate per cani affetti da artrosi (Mobility support Royal Canin, J/d Hill’s, JM Purina). Non resta che provare per qualche settimana e poi ricontrollare il colesterolo. Questi depositi però non dovrebbero causare lacrimazione, la cui causa forse andrà cercata altrove.
Per visitare bene un ginocchio, in un cane pesante e non collaborativo, che oltretutto prova dolore in quella sede, è indispensabile la sedazione, ma per fare una radiografia questa non serve, a meno che il cane non sia effettivamente troppo aggressivo e pauroso anche per accettare di essere contenuto sul fianco pochi istanti. Se non si può fare nulla di tutto ciò e se lei è contraria a qualsiasi sedazione, non le rimane che intraprendere la terapia dell’artrosi (magari può trovare qualcosa di suo interesse nella risposta data ad Antonia del 5-7-06), naturalmente cambiando antinfiammatorio e/o associando un gastroprotettore.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima dottoressa, sono per l'ennesima volta Amy,le scrivo perchè sono molto preoccupata per i miei due gatti che soffrono di insufficienza renale e dei quali le ho già scritto nel mese di Novembre. Oggi , in grave ritardo,ho ripetuto le analisi e i risultati sono stati disastrosi. Premetto che ad entrambi ,dal 25 novembre, ho cambiato alimentazione dandoli ,con poco successo, gli alimenti renali, ho somministrato gli acidi grassi in pasta e mezza pasticca di Fortekor. Il gatto Renzo a novembre aveva BUN 65 CREA 4,7 PHOS 7,5 TP 8,9 oggi ha BUN 42  ( 16.-36)CREA 4,1 (0,8 -2,4) PHOS 5,4( 3,1-7,5 )TP 9,1 (5,7-8,9), il veterinario mi ha detto di continuare con la terapia e di aggiungere per 14 giorni mezza pasticca di Stargate. La gatta Geraldina aveva a novembre BUN 45 CREA 2,8 TP 8,4   oggi BUN 80 CREA 8,3 PHOS 6,0 TP8,7, cos'è che è andato male.....Devo dire che la gatta  proprio non ha mai "mangiato" gli alimenti  renali ,ha spelluzzicato solo un pò di crocchette e bocconcini delle varie marche, anche perchè soffre di una rinite cronica, con il naso sempre colante ,che certo non l'ha aiutata ad avvicinarsi alle poco saporite scatolette renali.  Da qualche giorno(2 o 3) è stata proprio disappetente,tanto che ,sentito il veterinario, le ho dato un pò di pesce lesso, peraltro non particolarmente apprezzato. Entrambi i gatti non sono particolarmente abbattuti ,vanno in giardino ,girano, stanno al sole..Ora, il veterinario ,alla gatta gravissima ,ha somministrato del cortisone, per vedere se riprende a mangiare ,mi ha detto di continuare con fortekor e acidi grassi e di riportarla fra una settimana .Io ,leggendo la sua posta ho letto che talvolta il Fortekor fa peggiorare la creatinina, potrebbe essere questa la situzione, ma interrompendolo per una settimana cosa potrebbe succedere se l'aumento della creatinina non fosse dovuto a questo e quindi fosse necessario riprenderlo, ed è il caso di sospenderlo o e del tutto inutile vista la situazione.. La gatta ,durante il primi giorni di somministrazione del farmaco non era affatto abbattuta o di comportamento insolito.  So di aver sbagliato a non ripetere le analisi dopo poco tempo, ma mi aveva bloccato l fatto che occorreva sedare i mici.... Sono veramente avvilita, cosa posso fare ora in più ,di diverso..mi può consigliare...il fatto che la gatta abbia mangiato quasi nulla questi ultimi giorni può aver interferito sulla creatinina e il bun? La creatinina è determinante solo nelle patologie renali? Quello che mi lascia particolarmente perplessa è il fatto che ,soprattutto la gatta non è abbattuta , apatica ,svogliata, ma è vigile ,attenta , corre al richiamo, fa le fusa.., è indubbiamente dimagrita e assetata...Sono tanto confusa.La ringrazio ancora una volta per la sua pazienza e il suo prezioso aiuto.
Amy

26/01/2007
 

Cara Amy, secondo me a Geraldina fa più male che mai l’antipertensivo (una gatta che aveva la sua bella creatinina a 2,8 ora ha un bruttissimo 8,4 !!! di chi è la colpa, anche questa volta? sempre del gatto?), fa malissimo non mangiare, fa malissimo non ricevere l’adeguata fluidoterapia. Questi tre guai sono responsabili del grave peggioramento della funzionalità renale, come ci dice la creatinina. La rinite e l’eventuale nausea vanno trattate per migliorare l’olfatto e aumentare l’appetito, con un antibiotico e un antiemetico. Il cortisone in corso di insufficienza renale è assai controindicato.
Renzo invece tiene duro. E’ rimasto praticamente stabile, se si eccettua il fosforo, il cui abbassamento probabilmente dipende dal nuovo regime dietetico. Lui si è alimentato maggiormente, e scommetto che ha anche qualche chilo in più rispetto a Geraldina, di modo che i 2,5 mg di quella cosa là non hanno avuto lo stesso effetto.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dott.ssa Bevere le scrivo per avere, se possibile, delle informazioni su un cucciolo.
Ho adottato un cucciolo maschio di piccola taglia in un canile e anche il veterinario ha confermato che ha circa 3 mesi.
Volevo sapere è normale che alcune volte, uscendo per i bisogni, alzi già la zampa per urinare e urini anche per marcare il territorio?
Inoltre se giocando gli gratto la pancia o le zone vicino ai genitali inizia a mimare l'atto sessuale, sfodera il pene, muovere le anche e fa strani mugolii e facce strane, anche questo è normale in un cucciolo di 3 mesi?
Un cucciolo di 3 mesi non dovrebbe, appunto, essere solo un cucciolo?
Spero possa essermi d' aiuto, la ringrazio molto.
Enrico 

28/01/2007
 

Gentile Enrico, tre mesi sono pochini per alzare la gamba. Penso che l’età del cane sia stata un po’ sottostimata, magari solo di poco: in un cane di piccola taglia lo sviluppo corporeo è molto rapido e in poche settimane sono concentrate ampie modificazioni legate alla crescita. Probabilmente il collega si è limitato a confermare il “circa tre mesi”, senza il preciso intento di stabilire in base ai denti l’esatto numero di settimane.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gent.ma dott.ssa
Sono Ines e scrivo dalla provincia di Bergamo, vorrei un suo consiglio sul comportamento delle mie due cagnoline.
Sono due meticce,una di otto anni ,nata in casa mia e l'altra di quattro anni adottata, quando la mamma della prima è morta quattro anni fa.
Il problema è che quando andiamo in giro per la solita passeggiata, in paese , abbaiano a tutti i cani. Ho paura quando incontriamo cani di grossa taglia. La situazione è più gestibile quando ne lascio una in casa. La più giovane fra l'altro ha un carattere molto esuberante, ma buono.
Entrambe sono attaccatissime a me e la più giovane, probabilmente , ha sofferto quando mio figlio è andato via da casa.
Grazie per l'attenzione,  

29/01/2007
 

Cara Ines, si tratta probabilmente di un comportamento fobico, ma per una diagnosi precisa (indispensabile per la terapia) questa singola manifestazione va inquadrata nel complesso di tutti gli altri comportamenti dei cani e dei loro rapporti con lei. Tuttavia un primo approccio, che difficilmente non porta qualche vantaggio (indipendentemente dalla diagnosi), potrebbe essere quello di applicare la cosiddetta “regressione sociale guidata”. Ha bisogno, per essere aiutata in questo, di un veterinario che conosca la tecnica (basta una visita).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissimi,
il mio bassotto ROMEO a pelo raso di quasi 16 anni si è spento per sempre questa notte.
Soffriva di cardiopatia ed edema polmonare.
Trattato da circa 7 mesi con Fortekor 2,5 e diuretici. Nel frattempo l'appetito e l'attenzione erano compatibili con la sua età.
Improvvisamente nel giro di 24 ore il suo cuore ha incominciato a battere convulsamente, gli attacchi che potevano sembrare come di "tosse" sono diventati sempre più frequenti e ha rifiutato il cibo e i liquidi.
Poi sembrava che la "tosse" si fosse calmata per lasciare il posto ad un'apparente totale spossatezza.
Ho tenuto il suo cuore fra le mani fino a che non l'ho sentito smettere di battere.
Volevo solo sapere se è stata una morte dolorosa e faticosa per lui.
Grazie se vorrete rispondermi.
La sua mamma.
Piera.

29/01/2007
 

Molto spiacente. La risposta a questa domanda me l’ha data lei, dicendo che Romeo appariva calmo e stanchissimo, cioè in uno stato evidentemente incompatibile con una forte sensazione di dolore. La morte spesso appare a chi vi assiste come un passaggio doloroso e faticosissimo, e noi veterinari che abbiamo la possibilità di regalare una dolce morte ai nostri pazienti, tendiamo a considerare la morte naturale come un evento problematico, quasi fosse una malattia da curare. E infatti preferiamo curarla, annullandone l’aspetto doloroso e faticoso. Ma credo che Romeo, che se n’è andato senza alcun aiuto, abbia sofferto un male piccolo, sopportabile, e certamente in questo l’ha aiutato il fatto che la sua più cara amica non lo ha lasciato da solo.

Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
gent.le dr.ssa, ho un dalmata di dodici anni che da alcuni giorni non mangia, beve tantissimo e (a volte) vomita e fa diarrea. dalle analisi del sangue risulta il valore della creatinina a 1.7 mentre l'azotemia è nei limiti. adesso stà facendo delle flebo (sino ad oggi una) ma continua a essere apatico, triste e a volte trema. il mio veterinario ha diagnosticato un'insufficienza renale. mi chiedo, sono davvero così alti questi valori suindicati e c'è, eventualmente,  una possibilità di salvezza. grazie. francesco
p.s. spero in una celere risposta vista la delicata situazione.
distinti saluti

30/01/2007
 

Gentile Francesco, la creatinina a 1,7 mg/dl e l’urea nella norma per me non sono compatibili con la diagnosi riferita.
Il cane non è giovane, quindi ci si può ben aspettare che la creatinina non sia la più bassa possibile, ma 1,7 comunque non è un valore particolarmente alto.
Io cercherei la diagnosi da tutt’altra parte. Non la posso aiutare di più perché mi mancano tutti i dati clinici del cane, a parte la sintomatologia che però è compatibile con diverse malattie, dall’Addison in poi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Ho un gatto di 11 anni , gli è stata riscontrata insufficienza renale primi esami fatti il    23 Dic.  Bum 122  Crea 4,35  dopo fluidoterapia fatta a casa  il 2 Genn. ripetiamo esami  Bum 93 Crea 5,96 .
L'unica cura fatta fino alla meta di Gennaio antibiotico e 2/3 punture per il vomito. Il gatto non è migliorato , anche se in  alcuni giorni sembrava arzillo  e  mangiava , dai circa Kg 5 è sceso a Kg 3,100
in questo periodo c'è stata una crisi respiratoria, il respiro  affannoso e a colpi il gatto si lasciava cadere in terra e respirava a bocca aperta, adesso è ritornato normale, il veterinario non mi ha dato nessuna spiegazione .
Perchè lecca i muri ruvidi e i sassi della lettiera .
Sono ritornato dal Veterinario che finalmente  si è deciso a prescrivergli una cura : Plasil gocce 2 volte al giorno - Stimulfos 1/2 compr.al g.che sciolgo con acqua o latte Và bene ? - Fortekor 2,5  1/2 compressa al g.  è giusta questa dose ? Avendo difficoltà a somministrargliela posso scioglirla anche questa con un pò di acqua o latte ?
Esiste qualcosa per la mancanza  di appetito cosa  , cosa gli sembra la cura prescritta , a cosa serve il Karenal .  Saluti e Grazie

30/01/2007
 

Gentile signora o signore…la creatinina ha subito un netto rialzo nonostante la fluidoterapia, quindi io non avrei mai prescritto un ACE inibitore, in quanto la situazione non è affatto stabile e l’antipertensivo può indurre un ulteriore aumento della creatininemia.
La crisi di cui parla può aver avuto diverse origini (neurologica, respiratoria, cardiaca), ma per cercare di capire cosa può essere successo servirebbe una descrizione migliore del contesto nel quale è avvenuto l’episodio e una buona conoscenza dello stato generale del gatto. Il lambimento dei muri e della lettiera è assolutamente anormale. Può avere diverse cause, da un’ alterazione del senso del gusto e dell’olfatto, ad una grave carenza alimentare. E’ un sintomo molto raro nel gatto, a volte viene descritto in corso di insufficienza pancreatica esocrina. Il Karenal Pet è un integratore minerale, a base di citrato di potassio. Serve a correggere l’ipopotassiemia.
La mancanza di appetito va affrontata su più livelli: sono assolutamente d’accordo nel somministrare un antiemetico e delle vitamine, ma se questo non basta per riportare il gatto ad un comportamento almentare accettabile, vanno per forza messi in conto nuovi esami e nuove terapie.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Cara dottoressa Nicoletta Bevere,la nostra è una cagna di 5 anni.Da 6 mesi presentava zoppia ed evitava di poggiare sul terreno la zampa destra.Pian piano i sintomi si sono aggravati ed abbiamo deciso di portarla nella clinica veterinaria più vicina dove le hanno fatto la tac,un prelievo per l'esame istologico.Purtroppo la diagnosi è Shwannoma a partenza da guaina nervosa di terminazione locoregionale.Le chiediamo un suo consiglio in merito,se secondo lei è operabile e con quali conseguenze.Alleghiamo i files della tac e diagnosi esame istologico.La ringraziamo e la preghiamo di risponderci al più presto.
Marie e Carmelo
Ostuni(BR)

30/01/2007
 

Gentili Maria e Carmelo, ho ricevuto solo la fotografia del cane, senza istologico e senza TAC.

Di solito lo schwannoma, a meno che non sia diversamente classificato in base all’esame istologico, è un tumore benigno, la cui escissione normalmente ha una buona prognosi per quanto riguarda la vita del cane.

Purtroppo a volte per effettuare una chirurgia radicale (cioè che assicuri l’asportazione di tutta la neoplasia), si richiede l’amputazione dell’arto, di modo che la prognosi “per la parte” risulta sfavorevole. Ma non so se questo sia il vostro caso. Questo tumore non risponde molto alla chemioterapia, mentre la radioterapia può essere inattuabile per varie ragioni.

Poiché il cane è giovane, non si tratta di un animale particolarmente pesante, e poiché il tumore sta provocando dolore, io accetterei la chirurgia, anche se non fosse garantita la conservazione dell’arto.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

 
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