Il veterinario risponde (1)
Gent. dott. Silviani, ho una canina meticcio breton di 16 anni. Fin da piccola ha sempre dormito a letto con me. Da circa 1 anno non dormo piu': lei di giorno dorme , la notte la passa a leccarsi le zampe anteriori per ore, ovviamente ogni poco va a bere, poi torna a leccarsi fino al mattino. Data l'eta' non posso e non voglio toglierla dal letto, e non credo di poterle dare medicinali per calmarla. Il vet. mi ha consigliato "Senilife", ma non e' cambiato molto. Mi ha detto di provare con la valeriana, ma vorrei un consiglio anche da lei. La ringrazio. Stella - Livorno 28/01/05 |
Gentile Signora
la sintomatologia descritta sembra riferibile a un disturbo ansioso.
Quando un animale è incerto sul comportamento da adottare ne mette in essere uno che lo tranquillizzi.
Il leccamento del mantello è l'approccio sostitutivo più frequente.
Nei soggetti ansiosi questi vengono indirizzati prevalentemente sulla faccia dorsale dei carpi,sui garretti.sui polpastrelli e sui fianchi.
L'intervento di un approccio comportamentale coadiuvato da un supporto terapeutico adeguato potrà aiutarla nella risoluzione di questo problema.
Distinti saluti
Dott. Carlo Silviani.
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Egregio dott. Silviani, la ripresa di questa interessante ed utile rubrica per me è come "il cacio sui maccheroni", visto che il problema è"dietetico" La ringrazio anticipatamente e le auguro Buon lavoro. Demicheli Tiziana. P.S.: i pasti di Ezra consistono in 150 gr. di Trainer Light taglia maxi con verdure e brodo vegetale (ovviamente niente sale) 3 pastiglie al giorno di Cefamadar e 1/2 compressa masticablile di Carnitene. 28/01/05 |
Gentile Signora il regime alimentare è l'unico trattamento che abbia significato in una obesità non correlata a disturbi endocrini.
Determinato il peso ideale intorno ai 40 kg.,il fabbisogno energetico corrisponde a 2000 kcal avendo come valore energetico della razione da proporre di 1200 kcal pari al 60%di quello richiesto.
Tale riduzione si ottiene abolendo lipidi e carboidrati ed aumentando la quota delle fibre non digeribili sino al 5% della razione
L'apporto energetico sarà grosso modo pari a 700 kcal per kg.
Razione tipo per ottenere un apporto pari a 700 kcal./kg:
carne magra di manzo 125 gr.,130 gr. formaggio magro,200 gr. ortaggi freschi bolliti,una quota di integratore minerale 1 cucchiaino.
Pesare ogni settimana e il peso ottimale sarà raggiunto non prima di tre mesi.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani
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Egregio dottor Silviani, Posseggo una Beagle di circa 2 anni. L'ho presa in un allevamento in Italia, all'età di 2 mesi e mezzo. Dopo una settimana che la piccola si trovava nella nostra famiglia, dove vivono altri 5 cani, ha incominciato ad accusare febbre abbastanza alta, senza una sintomatologia ben precisa. Il nostro veterinario le ha dato una cura d'antibiotici. Dopo alcuni giorni la febbre spariva e la cucciola tornava ad essere vispa e allegra come sempre. Purtroppo queste febbri si sono e si presentano ancora oggi a scadenze abbastanza regolari. Il veterinario ha continuato a darle antibiotici, l'ultima cura è durata un mese. Il veterinario, non sapendo più cosa pensare ci ha indirizzato al Tierspital di Zurigo, dove alla cagnolina sono stati fatti tutti gli esami del caso ( le hanno aperto l'addome, le hanno prelevato del midollo spinale..)insomma, l'hanno rivoltata come un calzino! Risultato? La cagnetta è sana!! Ora, quando la febbre si ripresenta le diamo del Rimadyl per 2 o 3 giorni e la febbre sparisce. A questo punto ci chiediamo come sia possibile che malgrado tutti questi esami cosî approfonditi, nessuno sia stato in grado di darci una risposta più precisa? La prego dottore ci aiuti, non sappiamo più cosa pensare in merito alla salute della nostra cagnolina, definita da parecchi veterinari "sana". Grazie di cuore Laura 28/01/05 |
Gentile Signora Laura,
la sintomatologia descritta è tale da ritenere interessante un approccio alternativo al problema.
La medicina omeopatica mi ha dato conferme molto gratificanti in quanto è lo studio dei sintomi presentati dal paziente che vengono interpretati nella scelta del rimedio e non tanto il nome della patologia.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Desidererei sapere se questo e' il farmaco di cui si parla(Il nome del principio attivo è Miltefosine ed è prodotto dalla Zentaris in Germania) e che puo' guarire la leishmania. Sono disposta a ordinarlo anche all'estero se e' vero che produce questi risultati. Quello che ho letto oggi e':
Il nuovo farmaco, denominato IMPAVIDO, è da dicembre venduto in Germania; sul sito della casa farmceutica www.zentaris.com o www.impavido.net si può avere qualche dato in più.
Credo che la casa farmaceutica risponda più volentieri a veterinari, medici o, comunque addetti "ufficialmente" ai lavori. Sono iscritta a BAIRO da piu' anni e vorrei farle delle domande . Ho una cagnetta di circa 6 anni che ho preso dalla strada cinque anni fa con la leishmania all'ultimo stadio, non camminava piu', non abbaiava non aveva quasi piu' globuli rossi. Dopo un ciclo di glucantym e' tornata alla vita e per cinque anni non ha avuto piu' bisogno di niente. Da due anni cira le ho dato anche lo zyloric ma questa estate ho sospeso perche' l'analisi e' uscita negativa e , credo di avere fatto una grossa scemenza perche' adesso a dicembre gli e' risalita le leishmania e adesso sto facendo un altro ciclo di glucantim con zyloric. Le dosi datemi dal vet. sono un quarto mattina e sera di zyloric da 100 e mezza fiala mattina e sera di glucantym per un mese. Se esiste , ma sia provato che non sia una bufala , una medicina che puo' farla guarire vorrei poterla avere e se lei conosce il posto in cui potrei ordinarla le sarei grato se me lo indicasse e mi indicasse anche le dosi che dovrei somministrargli giornalmente. La ringrazio anticipatamente per le risposte che potra' darmi
Claudia Spagnuolo Roma
29/01/05 |
Gentile Signora,
ho iniziato una ricerca sulla realtà di questa molecola interpellando alcuni colleghi della Facoltà di Veterinaria Istituto di Malattie Parassitarie.
Non appena avrò notizie ,Le farò sapere.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
La molecola in questione,non sembra avere i risultati che vengono descritti.
Si è avuto un primo ottimistico risultato all'inizio della sperimentazione ma successivamente,non appena introdotta sul mercato i risultati sono apparsi del tutto diversi.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Gentile Dott. Silvani,
il mio gatto è affetto da calcoli alle basse vie urinarie. Volevo sapere se può consigliarmi una particolare dieta da fargli seguire, poichè preferisco non nutrirlo con cibi industriali.
Grazie in anticipo
Roberta Spiga
29/01/05 |
Gentile Signora,
in merito alla dieta da seguire ritengo che data la particolarità del problema l'utilizzo di una dieta industriale mirata sia la scelta strategica più indicata.,sino a quando almeno non si possa considerare del tutto stabilizzato il paziente.
Va ricordato che la concentrazione di struite è ridotta nell'urina acida e come tale inibisce la moltiplicazione batterica.
Questo suggerisce l'impiego di acidificanti,impiego che nel gatto in particolare è controverso.
Risulta interessante l'impiego di DL-metionina in soggetti con ph pari o superiore a 6,8.
L'aumento dell'assunzione di acqua per favorire la diuresi vedrà l'aggiunta di sale nella dieta e la conseguente riduzione di cristalli calcologeni nell'urina.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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gentile dottore,
da qualche giorno il mio cane strilla per un prurito alla bocca; oggi, poichè era gonfio il labbro l'ho portato dal mio veterinario di fiducia. sono sicura che saprà fare del mio meglio per curare il mio cane, shine, ma la sua faccia non mi è sembrata molto convinta, dopo la visita. quindi ha prescritto stomorgyl 10 e un gel locale per dieci giorni.
ora sono molto agitata, anche un po suggestionata, ma dalle parole del mio veterinario mi aspetto il peggio.
il cane presenta il labbro superiore molto gonfio, misto tra rosa e nero; l'altro labbro, quello normale è completamente nero. inoltre la pelle non è liscia ma sembra alla vista granulosa. shine piange da tre giorni, ma soltanto ad "attacchi" che dopo qualche minuto passano e l'episodio per ora si è ripetuto due-tre volte al giorno.
per il resto mangia, beve dorme, gioca, ha circa 10 anni ed è un barboncino.
francamente, cos'ha? quanto peggio devo aspettarmi, come posso accorgermi se soffre? quando e se dovrebbe iniziare a migliorare con questa cura? e quanto? sarà operabile?
grazie! aspetto con impazienza, Shine!
29/01/05 |
Cara Signora,
non appena completata la terapia antibiotica,sarà possibile trarre una serie di ipotesi in base alla evoluzione della sindrome descritta.
Un'esame istologico ad ogni buon conto potrà definire nel particolare l'eziologia della lesione.
Cari saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Gentile Dottore, il mio gatto di 13 anni si è ammalato di emobartellosi ed è morto. Le scrivo perché non riesco darmi pace per non averlo potuto salvare e perché ho tanti dubbi che spero Lei possa gentilmente chiarirmi.
Questi i fatti: Poichè non mangiava e beveva da 3/4 giorni e vomitava piccole quantità di liquido giallastro, ho deciso di portarlo dal veterinario. Dagli esami del sangue il veterinario ha diagnosticato un 'infezione da emobartonella dice, trasmessagli dalle pulci.
Questi i risultati degli esami 20/12/2004:
GPT A.L.T: 260 U/ (-)
TBI: 2,8 mg/dl (-) CRE: 1,3 m/dl
Emocromo:
Esito Unità WBC-Leucociti................. 12,40 K/UL RBC-Eritrociti................ 7,36 M/UL HGB-Emoglobina................ 9,90 g/dl HCT-Ematocrito................ 35,10 % MCV-Vol.Corp.Media............ 48,00 Fl MCH-Emogl.Corp.Media.......... 13,40 Pg MCHC-Conc.Media Emog. Corp.... 28,20 (-)g/dl RDW-Ampiezza Distr. RBC....... 16,90 % Pit-Piastrine.................249,00 (-)K/UL MPV-Volume Piastrinico Medio.. 10,70 K/UL
Formula Leucocitaria % K/UL
Linfociti..................... 53,00 6,57
Neutrofili.................... 38,00 4,71 Monociti...................... 4,00 0,50 Eusinofili.................... 6,00 0,62 basofili...................... 0,00 0,00
CURA: inizio 20/12/2004
flebo sottocutanee da fare mattina e sera.
Mattina:
50 ml di glucosio più 0,8 ml di Panterramicina e una fiala da 10 mg/l di Konakion emulsione iniettabile da inserire durante la flebo
Sera:
50 ml di glucosio più una fiala da 10 mg/l di Konakion emulsione e una di Epargriseovit (fiala bianca e rossa) da inserire durante la flebo
Malgrado la cura le condizioni del gatto peggiorano, continua a non mangiare e bere sta sempre appartato e si muove sempre con difficoltà crescente, urina 2 volte al giorno
Giorno 27/12/2004 lo riporto dal veterinario per le analisi di controllo ESITO
T-Bil 9,3 mg/dl
GPT 276 IU/L BUN 22 mg/dl
Viste le analisi il veterinario mi dice che il mio gatto ha pochissime speranze di salvarsi e solo su mia richiesta mi dice di provare solo per un paio di giorni a continuare le cure, aggiungendo alla flebo del mattino 1/2 fiala di Bentelan 1,5 mg/2ml e di sostituire perchè non più reperibile l'Epargriseovit con 1/2 fiala di Benexol B12 per la flebo serale. Il mio gatto nei giorni seguenti ha un leggero miglioramento e pur continuando a non mangiare e bere si muove molto meglio, le pupille degli occhi reagiscono alla luce, non stà più appartato esce in terrazzo e si muove spesso. Purtroppo questo miglioramento non dura molto e il 02/01/2005 peggiora di nuovo e all'alba del giorno 4/01/05 muore.
Poichè ho altri due gatti le chiedo :
1) l'emobartellosi si trasmette da gatto a gatto?.
2) L'unico vettore della malattia è la pulce? 3) l'emobartellosi è una malattia sempre mortale o guaribile? E se si in che percentuale e con quale cura?
Mi scusi per la lunga lettera ma volevo darLe tutti i dettagli possibili per poter meglio comprendere il caso. La ringrazio e spero in una Sua risposta.
Distnti saluti
manfredonia Salvatore 29/01/05 |
Gentile Sig.Salvatore,
la malattia è trasmessa da insetti pungitori con il morso, quindi agire disinfestando se necessario.
Tale malattia spesso è conseguenza di una immunodepressione:ricerca del virus leucemogeno.
La guarigione completa è rara con tendenza a produrre portatori cronici sensibili a riacutizzazioni spesso mortali.
Attualmente ho in terapia una comunità di 6 siamesi di cui 2 positivi...
Distinti saluti.
Dott Carlo Silviani.
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Chiedo a tutti i veterinari, in genere se possono darmi una spiegazione al mio problema o chiarimenti o suggerimenti in merito. La mia gattina "pippi" di 3 anni e mezzo da circa un anno soffre di stomatite (infiammazione alle gengive si arrossano e si gonfiano fino a sanguinare) ho provato con cortisone, antibiotici, ma senza dei grandi risultati. A Dicembre è stata operato per una detartrasi ed estrazione di 5 denti (premetto che 5 denti li aveva già persi da sola)ed una biopsia "esame istologico su un prelievo della gengiva effettuata durante l'intervento" questo è l'esito dell'esame: Nel campione prelevato si osserva intensa e diffusa infiltrazione di plasmacellulari, linfociti e rari granulomi neutrofili e macrofagi, nel tessuto connettivo della sottomucosa e nel tessuto muscolare. E' associata degenerazione del collagene, moderato edema e fibroplasia. Il reperto è indicativo di stomatite linfoplasmocitaria, di probabile origine immunomediatica. Chiedo a chiunque spiegazioni ed eventuali consigli, per il futuro, ed eventuali cure omeopatiche. Grazie Lorena da Bologna 29/01/05 |
Gentile Signora Lorena,
la sintomatologia descritta è tale da ritenere interessante un approccio alternativo al problema.
La medicina omeopatica mi ha dato conferme molto interessanti in quanto è lo studio dei sintomi presentati dal paziente che vengono interpretati nella scelta del rimedio e non tanto il nome della patologia.
Distinti saluti.
Dott.Carlo Silviani.
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Gent. dott. Silviani,
ho un bulldog di 9 mesi affetto da demodicosi da quando l'ho preso, (aveva 5 mesi). Il suo allevatore è anche il suo veterinario. La terapia adottata finora è stata: spugnature ogni 3 giorni con un prodotto che ci fornisce direttamente lui il cui principio attivo ha un nome, che non ho ben compreso, tipo permetazolo (dice sia lo stesso principio dell'exspot); interceptor preso una volta al giorno per 20 giorni, poi a giorni alterni per altri 15 giorni e da un mesetto una volta a settimana.
La malattia però non accenna a guarire e ogni volta che passa da una parte si ripresenta da un'altra. Io so che è molto lunga da curare ma visto che ultimamente le lesioni stanno tornando nei luoghi dove già le aveva avute sono seriamente preoccupata. Guarirà mai?
Ha anche avuto due volte la piodermite curata con Ceporex 1g per dieci giorni.
Gli dò anche lievito di birra, per un periodo gli ho dato Fishfactor e ora olio di germe di grano. Ultimamente ha problemi digestivi e da una settimana le sue feci sono gialle e molli e per due giorni ha avuto diarrea.
La sua alimentazione è riso e pollo integrati con mesoflex oppure a volte crocchette (specifiche per molossi della Vet) con mezza scatoletta della Hill's.
Esiste un'altra cura per questa malattia e sarà il caso di provarla?
La ringrazio
Emanuela
01/02/05 |
Gentile Signora
la demodicosi vede spesso nei soggetti trattati con terapie mediche mirate una tendenza alla recidiva,specialmente in individui dove le predisposizioni ereditarie sono dominanti...
In questi casi è bene curare il malato e non la malattia.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Egregio Dottor Silviani
da circa una settimana sono angosciata perché alla mia cucciola di 5 mesi è stata diagnostica una displasia bilaterale cronica ed io non so quale sia la decisione migliore per il futuro benessere della piccola.
Vivo a Roma, mi sono rivolta a due delle cliniche più qualificate ed ho avuto occasione di conoscere il parere di due ortopedici.
Avrei voluto avere maggiori certezze e, invece, mi trovo nell'indecisione più assoluta visto i pareri discordanti.
Il primo medico non ritiene opportuno intervenire chirurgicamente in quanto la cucciola salta, corre, si solleva sulle zampe posteriori con naturalezza.
Ha aggiunto che la crescita non è conclusa ed anziché un miglioramento l'intervento potrebbe provocare un danno.
In questa sede non è stato eseguito nessun accertamento radiografico. Il medico è contrario all'anestesia generale prima dell'anno di età e vi ricorre solo nei casi in cui è inevitabile.
In base alla sua esperienza non esclude che la mia Molly non possa convivere con questa patologia senza dover mai essere sottoposta ad intervento chirurgico.
Il secondo ortopedico, proprio oggi, ha sottoposto Molly ad anestesia generale, sono state scattate delle radiografie che hanno confermato la prima diagnosi.
Il medico ritiene di dover intervenire quanto prima onde evitare che i due acetaboli possano venire corrosi dallo sfregamento e non riescano in seguito a contenere in sede la testa del femore.
Allo stato attuale mi ha garantito il buon esito dell'intervento che, se rimandato al futuro, sarà più serio e sicuramente necessiteranno protesi alle anche.
Non ha preso assolutamente in considerazione la possibilità che la piccola possa convivere con la sua displasia.
Considerando che entrambi gli ortopedici sono accreditati ho la sensazione che il vero problema alla base dei pareri contrastanti sia costituito da due scuole di pensiero diverse che a me, però, stanno avvelenando la vita.
Sicuramente chiedo troppo considerando che Lei non ha potuto visitare Molly, né visionare le radiografie ma vorrei tanto conoscere il suo parere circa l'indirizzo terapeutico più idoneo per il futuro benessere della cagnolina. Ho necessità del suo conforto e della sua esperienza.
Ho anche una curiosità....esiste una statistica di confronto su quanti cuccioli, al di sotto dell'anno di età, sottoposti ad intervento chirurgico abbiano risolto il problema definitivamente e quanti abbiano convissuto con la patologia senza dover mai ricorrere all'operazione?
La ringrazio anticipatamente
Daniela R.- Roma
02/02/2005 |
Gentile Signora
sono necessari alcuni elementi quali la razza e le predisposizioni dei genitori a questa patologia.
Non esiste una serie di dati matematici che possano confermare questa o un'altra SCUOLA DI PENSIERO...
Provi viceversa a domandarsi quale sarà l'impegno del periodo POST OPERATORIO in un soggetto di cinque mesi che non vorrà certo rimanere immobilizzato o quasi e quale conseguenza questa necessaria strategia possa incidere sullo sviluppo/equilibrio mentale del paziente.
Distinti saluti.
Dott.Carlo Silviani
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Gentilissimo dott. Silviani io ho un pastore tedesco di 13 anni, che gode di ottima salute... ma da qualche giorno ho notato che inizia ad avere problemi alle zampe posteriori, in un paio di occasioni ho notato che le trascinava... potrebbe trattarsi di artrosi? in tal caso volevo sapere quali sono le ultime cure e se ci sono dei centri specializzati. (io scrivo da Roma) attendo una risposta e la ringrazio ancora 03/02/2005 |
Gentile Signore
il pastore tedesco rappresenta un riferimento per tutte quelle patologie correlate al treno posteriore che si traducono in una alterata funzionalità della parte.
Dovrà fare una serie di indagini radiografiche e ...data la presenza in città di ambulatori veterinari qualificati potrà conoscere senza difficoltà il grado/entità del problema.
Auguri.
Dott.Carlo Siviani.
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Egregio dottor Silviani, il giovane meticcio di mio fratello, che risiede in Baviera, ha contratto la meningite da delle zecche. Da quel che so, è già in cura. Vorrei sapere se il cane potrà sopravvivere e con quali conseguenze, visto che già soffre di una forma di epilessia leggera. 04/02/2005 |
Egregio Signore
le variabili sono molte e come tali verranno valutate volta per volta.
La gestione di questi pazienti è per quanto riguarda la mia personale esperienza clinica sicuramente favorevole.
Auguri
Dott. Carlo Silviani.
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salve il mio gatto è affetto da immunodeficenza il mio veterinario mi ha prescritto il virbagen omega. dopo la somministrazione di cinque dosi tutto procedeva regolarmente ma in seguito ha ricominciato ad accusare gli stessi sintomi, non camminando più non cibandosi e non bevendo. cosa mi consiglia di fare grazie. 04/02/2005 |
Gentile Signora
la dieta umida può aiutare in parte nella gestione di questa pigrizia intestinale.
Distinti saluti
Dott. Carlo Silviani.
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Il nostro Yorkshire Terrier è nato nel luglio 2002. Dal settembre dello stesso anno ha iniziato ad avere delle brevi convulsioni, solamente la notte. Inizialmente il nostro veterinario sospettò che tali eventi fossero collegati ad una forma di verminosi, considerando la giovane età del cucciolo e l'assenza di episodi analoghi nella famiglia di origine. Ma le crisi continuarono, pertanto abbiamo iniziato una terapia a base di Gardenale. Il primo dosaggio è stato di 12,5mg due volte al dì. Quando le convulsioni diventavano più frequenti la dose è stata innalzata a 20mg, sempre due volte al giorno, più 2,5mg di Valium appena terminato l'attacco. All'età di otto mesi il cane si è calmato e per circa sei mesi non si sono più verificati episodi: in questo periodo il dosaggio è stato riportato a un quarto di Gardenale da 50mg sempre due volte al giorno. Da ottobre 2003 è iniziato un periodo di forte instabilità: periodi con frequenti crisi epilettiche alternati a periodi (circa un paio di mesi) di calma. Nell'estate del 2004 siamo arrivati a somministrare una compressa da 50mg di Gardenale due volte al giorno, per 5 giorni, nel tentativo di stabilizzare la situazione e di "spegnere le scariche". Il 3 gennaio è accaduto l'episodio più grave : lo Yorki ha avuto convulsioni continue per ore e siamo stati costretti a ricoverarlo presso una clinica veterinaria. Qui è stato sottoposto a flebo con Valium e Gardenale fino a che non è risultato completamente sedato. Lo abbiamo portato a casa dopo 36 ore. Da allora gli somministriamo 25mg di Gardenale due volte al giorno e 5mg di Valium in caso di crisi. La settimana scorsa ci sono stati quattro episodi nel giro di 24 ore, per cui per quattro giorni siamo ripassati al dosaggio di 50mg + 50mg al giorno. Pare di essere in presenza di crisi a grappolo: si inizia con brevi convulsioni, si somministrano medicine per calmare il cane, e dopo qualche ora la crisi epilettica torna con più forza. Inoltre il più delle volte queste crisi appaiono in periodi di totale tranquillità, quindi senza che accada nulla di stressante per l'animale. Nel corso di questi anni abbiamo fatto periodici controlli ematici: · la barbituremia è sempre nei valori medi; · i valori degli enzimi epatici, considerate anche le dosi di medicinali assunti, sono, a detta del veterinario, pressoché accettabili; · talvolta si sono riscontrati valori alti di globuli bianchi, senza apparenti stati flogistici; · ultimamente è risultato alterato il valore degli eosinofili, che ci fa ovviamente sospettare una qualche allergia, suffragata da fasi di prurito acuto. Inoltre la T.A.C. non ha evidenziato alcuna patologia cerebrale. L'alimentazione è costituita esclusivamente da crocchette totalmente biologiche e possibilmente dietetiche, data la notevole sedentarietà, in parte indotta , del cagnolino. D'accordo con il nostro veterinario stiamo cercando, sfruttando anche il web, se ci sono esperienze di situazioni simili che possano aiutare nel trovare la cura migliore. Abbiamo anche provato sul sito www.canine-epilepsy.net, ma senza successo. La mia domanda è la seguente : ha qualche suggerimento per aiutarci a stabilizzare la situazione? Cosa possiamo fare per aiutare il nostro cagnolino a condurre una esistenza pressoché normale? La ringraziamo per l'attenzione. Giovanni Ferrari 04/02/2005 |
Egregio Signor Giovanni
La sintomatologia descritta è tale da ritenere interessante un approccio alternativo al problema.
Si faccia dare dallo staff di BAIRO il mio recapito e le potrò fornire qualche suggerimento.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Egregio dottore,
desideravo sapere che tipo di sterilizzazione mi consiglia per la mia gattina una meticcia siamese raccolta cucciola nella spazzatura che ha ora circa 9 mesi; ha già avuto un mese fa i primi calori.
Il 30.11.204 le è effettuato una prima vaccinanazione con "novibac * TRICAT" desideravo cortesemente sapere quando rifare il richiamo con questa stessa medicina e se sono necessarie altri tipi di vaccinazione.
La ringrazio e Le invio cordiali saluti
Mirella Mosca 07/02/2005 |
Gentile Signora
La vaccinazione va ripetuta da due a quattro settimane dalla precedente.
Viene richiesta la vaccinazione antirabbia nel caso di viaggi in Sardegna o all'estero,altrimenti non è necessaria.
La sterilizzazione più diffusa e praticata nella gatta è una ovariectomia .
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Gent.dott.Silviani,
la mia cagnolina shi-tzu ha 13 anni.Nell' anamnesi c'è da registrare un'intervento per piometra avvenuto nel 1996, una biopsia effettuata nel 1998 ha rilevato che è affetta da enterite linfoplasmocitaria, nel 1999 è stata operata di ernia discale dove sono stata informata che è affetta da displasia congenita alle anche.Le risparmio l'elenco dei vari acciacchi ...Ora ha dal mese di ottobre c'è una nuova patologia: minzione frequente! Cerco di essere breve nella descrizione:
1 all'inizio di ottobre la cagnolina ha iniziato a cambiare "stile" durante la minzione, infatti durante la solita passeggiata dopo la prima grossa minzione ha incominciato ad fare brevi "fermate"che sono aumentate nei giorni.
2 la veterinaria sospetta una cistite cura: baytril per 20 giorni
3 esame urine fine ottobre:tutto negativo( p.s.1024)
4 radiografia non evidenzia nulla
5 ecografia : vescica normale lieve dismogeneità della mucosa =diagnosi cistite
6 ulteriore esame urine identico al precedente ma con presenza di cellule epiteliali ed alcuni cristalli di ossalato di calcio
7 lampo di genio della mia veterinaria: i cristalli possono provocare uretrite quindi cambio dieta al posto dei soliti "intestinal" uso hill's U\D
8 i nuovi croccantini provocano una dissenteria che dura una settimana per cui rinuncio
9 ad inizio gennaio tracce di sangue nelle urine !
10 altri venti giorni di baytril
11 ora la veterinaria mi ha proposto esame generale del sangue e cistocentesi
12 dopo quasi 5 mesi non ho ancora risposte sulle possibili cause! La cagnolina mangia e non mi sembra abbattuta, a parte la minzione non rilevo altri disagi nel suo comportamento. In compenso io sono sempre più preoccupata! Mi aiuti la prego
Distinti saluti Lucchini Sonia
09/02/2005 |
Gentile Signora Sonia,
la sintomatologia descritta è tale da ritenere interessante un approccio alternativo al problema.
La medicina omeopatica mi ha dato conferme molto gratificanti in quanto è lo studio dei sintomi presentati dal paziente che vengono interpretati nella scelta del rimedio e non il nome della malattia.
Si faccia dare dallo staff dI BAIRO il mio recapito e Le potrò fornire qualche suggerimento.
Auguri.
Dott. Carlo Silviani.
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Caro dottore,
vorrei porvi una domanda per conoscere meglio il mio criceto che ho comprato da una settimana.
A distanza di due giorni l'uno dall'altro ho comprato due criceti e nella mia ignoranza pensavo potessero andare d'accordo e magari farsi anche un pò compagnia a vicenda..
Il criceto "più anziano" che aveva già marcato il territorio ha iniziato a mordere il piccolo criceto e siamo stati costretti a separarli.. Due gabbie e tutto nuovo..
Ora però questo criceto sembra sempre spaventato appena ci vede e non si lascia neanche toccare.
Vorrei sapere se è qualcosa che passa col tempo (lo spavento nel vederci) o è una cosa che va "curata" subito provando magari a farci prendere il cibo dalle mani??!!??
La ringrazio per l'aiuto!
Miriam
11/02/2005 |
Gentle Signora,
quanto ha osservato avviene comunemente .
Sarà necessario del tempo e piccoli approcci per far sì che il soggetto dominante diventi più tollerante nei confronti del nuovo venuto.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani
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Ho una gattina di circa 9 mesi, di cui non conosco la madre. E' sempre stata bene, mangiona e cicciottella, ha fatto i vaccini e l'esame delle feci: tutto ok. irca un mese fa è andata in calore per la prima volta, e da allora mangia meno ed è dimagrita.
Ecco il problema: circa un mese fa ha avuto un'otite media, curata con Keforal 500 mg. mezza compressa al giorno, e trattamento locale con Lcoidon. Sembrava guarita, ma dopo pochi giorno l'otite si è ripresentata, forse peggio di prima. Non potendo più assumere il Keforal, che vomitava, è stata curata con 10 gg. di iniezioni di antibiotico e trattamento locale prima 4 gg. con un latte, poi 4 con un olio, di cui non ricordo il nome, e altri 3 con Argonyl. Ieri sembrava quasi guarita, ma stamani l'otite era passata anche all'altro orecchio, sotto cura con antibiotici!.
La veterinaria ha detto che potrebbe essere Aids o Leucemia Felina, (E sarebbe un guaio perché ho altri due gatti). Domani farà il test. Se negativo procederà a somministrare cortisone.
Ho bisogno di un Vs. parere. Può esistere una forma di otite che non risponde agli antibiotici?, e nel caso, è giusto somministrare cortisone? Ho tanta paura di quello che ha detto la veterinaria, in effetti la gattina è dimagrita, ma ha avuto il calore...
Vi prego, rispondetemi subito al mio indirizzo di posta, sto morendo di ansia e la paura è tanta, una gattina così dolce e affettuosa non mi era mai capitata.
Grazie. Lucia
15/02/2005 |
Gentile Signora,
i trattamenti antibiotici ripetuti in età giovanile spesso residuano delle predisposizioni a delle riacutizzazioni successive anche più insidiose delle forme d'origine.
Attenda l'esito degli esami e mi faccia sapere,mi auguro che si tratti solo di una debolezza costituzionale...
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Gent.mo Dr. Silviani,
la gattina di cui la mia precedente comunicazione, ha fatto il test per aids e leucemia felina, il quale fortunatamente ha dato esito negativo, e così pure è risultato negativo il raschiato cutaneo e la ricerca di eventuali funghi. La veterinaria ha provveduto a farle un'iniezione di Depomedrol 0,5, per sfiammare, dicendo che così la gatta è "coperta" per circa 15/20 gg. Vedremo in seguito se eseguire altre di queste iniezioni oppure no.
Sono ancora a chiederLe il Suo parere. L'iniezione che è stata praticata è una mezza "bomba", così ha detto la veterinaria, ma in una gattina con una probabile poca difesa immunitaria, non è pericoloso dare qualcosa della famiglia dei cortisonici, che possono abbassare ulteriormente le difese immunitarie?
Ancora mille grazie per una Sua sollecita risposta. Lucia
18/02/05 |
Gentile Signora Lucia,
gli esiti degli esami di laboratorio sono decisamente confortanti.
L'obiettivo adesso è quello di potenziare le difese della paziente non appena risolta o ridotta la patologia in atto.
Distinti saluti .
Dott. Carlo Silviani.
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Egregio Dott. Carlo Silviani, Le scrivo da Trieste, la mia cagnolina, una Saluki di 16 mesi circa, ha avuto il suo primo calore il 26 novembre dello scorso anno, a 13 mesi. Passati i venti giorni del suo periodo astrale, le sono rimasti stranamente degli odori interessanti per gli alcuni maschi, ed inoltre, più volte in questi ultimi mesi, le si sono gonfiate le mammelle. Sottoposta ad una visita medico veterinaria, a mio modesto parere forse un po’ sommaria, la diagnosi è stata: “potrebbe essere una gravidanza isterica, o più semplicemente un cambio ormonale”. Dina D. (Trieste) 15/02/04 |
Gentile Signora,
il problema da Lei descritto sembra presentarsi sia nei cani di razza che nei meticci con una percentuale a favore di quelli più selezionati.
La priorità da osservare in questa sindrome è il fenomeno che può crearsi a carico delle ghiandole mammarie le quali soggette nel tempo a delle variazioni di dimensioni e consistenza possono residuare dei noduli da non sottovalutare.
Esistono in commercio dei farmaci di sintesi che regolano questa iperattività mammaria e non ultimo nel caso di episodi a ricorrenza ciclica viene valutata la possibilità di sterilizzare la paziente per ovviare in modo definitivo al proplema.
Nel caso di fattrici tale risoluzione non è praticabile o per lo meno si desidera rimandare questa scelta perchè irreversibile.
Ecco le terapie alternative (sia omeopatche che fito ) le quali sembrano agire sui tempi di intervallo tra il ciclo estrale e le gravidanze isteriche riducendo la frequenza delle manifestazioni o diradandole drasticamente.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Egr. Dottore,
mi chiamo Siria, le scrivo per chiedere informazioni per la mia piccola gattina di due anni di nome Mia.
La piccola è in buono stato di salute, ma da qualche settimana mi sono accorta che ha una carietta di dimensioni piccole, nel dentino.
La piccola mangia e non riporta infiammazioni sulla gengiva, ma vorrei prevenire subito se si può fare.
La ringrazio e aspetto con ansia
16/02/2005 |
Gentile Signora.
è bene verificare la causa e l'entità della lesione a carico dello smalto in quanto un controllo precoce e un trattamento adeguato saranno risolventi con un minimo impegno
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Mi chiamo Cecilia ed abito in Alessandria, volevo farle una domanda sulla mia cagnolina Olivia. Olivia è una barboncina toy di 3 anni e 4 mesi a cui hanno diagnosticato un crampo rotuleo o displasia del ginocchio, quindi quando cammina fa con la zampetta posteriore sx una specia di saltino, proprio come se avesse una specie di crampetto. Negli ultimi tempi lo fa praticamente ad ogni passo, ma non sembra avere dolore, infatti corre e salta come se niente fosse. La mia veterinaria mi ha consigliato di farla operare al + presto (solcoplastica?? non ricordo bene il nome dell'intervento) per evitare un peggioramento. Volevo appunto chiederle se l'intervento deve essere tempestivo oppure posso aspettare ancora un po', mi dispiace tanto farla operare perchè mi sembra che stia così bene... Infine volevo sapere per questo tipo di intervento i tempi medi di recupero e se è un' operazione molto dolorosa, non so cosa fare perchè mi dispiace farla operare visto che non sembra avere dolore. Grazie per l'attenzione che mi riserverà. Cecilia e Olivia 17/02/2005 |
Gentile Signora
il problema a carico della rotula primitivo o secondario ad altre componenti ad essa correlati è frequente nei soggetti di piccola taglia.
L'entità della patologia varia come del resto la sintomatologia conseguente, con gradi di zoppia/algia anche importanti.
Un alterato meccanismo articolare può predisporre ad una erosione cartilaginea nel tempo più o meno breve.
Il rispetto del peso forma del paziente e la sua attività fisica sono elementi fondanti nella valutazione in termini temporali
della risoluzione chirurgica,i cui risultati sono in genere soddisfacenti se non addirittura eccellenti.
Distinti saluti.
Dott Carlo Silviani.
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Buongiorno Dott. Silviani,
mi chiamo Francesca e scrivo dalla provincia di Brescia.
Il mio gatto è da 1 po' di giorni che ha una diarrea costante accompagnata anche da sangue. Infatti continua a leccarsi anche quando si sta riposando a causa delle secrezioni anali. Anche dagli occhi vedo che non sta bene.
Ho pensato che potrebbe trattarsi di coccidiosi. E' molto grave come malattia?
Se si trattasse davvero di coccidiosi, quale cura devo seguire?
Grazie in anticipo,
Francesca
18/02/2005 |
Gentile Signora Francesca,
gli esami coprologici vengono praticati di routine con una metodica a fresco,strisciando sul vetrino il materiale da esaminare e per flottazione attendendo 45' affinchè uova o oocisti collabiscano sulla superficie del vetrino posto sul contenitore del materiale da esaminare.
Segue verifica con microscopio...
L'esame si considera negativo quando entrambe le metodiche risultano negative
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Caro Dottore,
Ho una femmina di 13 anni di dalmata che 5 anni fa ha subito una operazione di piometra. Dopo ha iniziato a soffrire di incontinenza, tenuta sotto controllo tramite Kontexin Retard. Tale medicina non viene più prodotta, così abbiamo provato una produzione galenica che purtroppo non ha dato risultati mancando il retard.
Anche il Detrusitol non riesce a coprire del tutto il fabbisogno del mio cane ed il problema non è solo igienico, basta disinfettare tutti i santi giorni, ma anche comportamentale.Ci hanno suggerito una operazione per risolvere il problema, ma ad un cane di 13 anni non mi sembra il caso di fare subire un tale trauma
Il cane si muove malvolentieri dalla cuccia e ha un comportamento quasi sofferente , rendendosi conto dei disagi che può produrre. Per il resto l'animale è sano, di buon appetito e quando è fuori gioca volentieri con gli altri nostri due cani, una dalmata di 7 ed una meticcia di 8.
Può suggerirmi una medicina simile al kontexin ?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
M.Todaro
19/02/2005 |
Gentile Signore,
esistono diverse specialità farmaceutiche mirate a risolvere questa patologia ma a volte i risultati si rivelano poco efficaci o nulli...
La sintomatologia descritta è tale da ritenere interessante un approccio alternativo al problema.
La medicina omeopatica mi ha dato conferme molto gratificanti in quanto è lo studio dei sintomi presentati dal paziente che vengono interpretati nella scelta del rimedio e non tanto il nome della malattia.
Distinti saluti.
Dott.Carlo Silviani.
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Grazie per la rapidissima risposta, Olivia pesa 5.5 kg e scende dale 3 alle 4 volte al giorno per un totale di un' ora al giorno. Forse adesso può capire meglio se è il caso di farla operare nell'immediato oppure se posso aspettare qualche mese in attesa della bella stagione. Approfitto per chiederle un'altra cosa, un cane affetto da lehsmania è contagioso per gli altri cani e che aspettativa ha di vita? Vorrei adottare un cane del canile di Rieti che probabilmente è affetto da questa malattia e volevo sapere a che problemi andrei incontro. Grazie ancora per la disponibilità Cecilia 21/02/2005 |
Gentile Signora
è bene che abbia l'opportunità di far controllare l'articolazione ...anche con una certa frequenza in modo da evitare disturbi futuri.
La leismaniosi viceversa è un problema più articolato.
Il cane malato ha delle aspettative di vita contenute e relative alle diverse ricadute intervallate da terapie a lunga durata.
Diviene un serbatoio di leismanie che solo una zanzara può assumere e pungendo altri soggetti,inoculare il parassita.
Il cane malato come tale non è contagioso per gli altri.
Distinti saluti.
Dott.Carlo Silviani.
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Gentile dottore il mio cane ha fatto il richiamo... gli è stato somministrato il nobivac lepto 74082 A, tutto sembrava bene, il cane arrivato a casa si è messo a mangiare ed a dormire ma dopo ci siamo accorti che appena lo toccavamo all'altezza del dorso si metteva a piangere e che non aveva voglia di scorazzare come fa di solito, anzi sempre a dormire, il mio cucciolo ha 4 mesi ed è un pinscher. Grazie per la risposta 25/02/2005 |
Gentile Signora/e
è sempre bene considerare qualsiasi reazione a quanto viene somministrato con attenzione senza tuttavia allarmarsi nello specifico di quanto descritto.
Il prossimo incontro/richiamo prevederà un osservazione di almeno 30' dopo la somministrazione del vaccino per accertare e fronteggiare se necessario la situazione.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Egregio Dottore, la mia gatta di l0 anni da un mese circa fa le feci piuttosto molli. Il vet. mi ha consigliato il vermifugo, ma ora a distanza di qualche giorno dalla somministrazione del medicamento mi sono accorta che nelle feci della gatta c'è del sangue. Mi sembra che la bestiola sia più tranquilla del solito, l'appetito cmq non le manca, mangia volentieri. Premetto che è una gatta che ha sempre vissuto in casa, quindi non ha contatti esterni. Cosa devo fare? In attesa di una sua risposta le porgo, egregio Dottore i miei più cordiali saluti. Laura 26/02/2005 |
Gentile Signora Laura
è bene accertare in base alla frequenza e quantità di sangue l'origine di tale presenza.
Alcuni soggetti hanno presentato una simile sintomatologia in esito ad un trattamento antiparassitario e una risoluzione rapida della stessa.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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Salve dott. Silviani, mi chiamo Roberto sono della provincia di Salerno, le scrivo perchè ho un problema con il mio criceto e da queste parti veterinari che curano criceti non esistono, spero che lei possa aiutarmi perchè ho paura che il mio criceto stia male, questa paura è dovuta al fatto che avevo un'altro criceto ed è morto dopo aver avuto gli stessi sintomi che ha questo. Il mio criceto ha poco più di un anno, da un po' di tempo si comporta stranamente è un po' meno vivace del solito, ma il problema è che beve moltissima acqua e di conseguenza urina molto. Con l'altro criceto ho preso la cosa un po' alla leggera e quando è morto ci sono rimasto male, adesso ho deciso di fare il possibile per salvare questo, spero che lei possa aiutarmi. a presto e grazie. 04/03/05 |
Gentile Sig. Roberto,
aspettavo qualche sintomo più dettagliato.
Alla luce di quanto ho ricevuto è impossibile capire quanto accade al suo piccolo amico.
Distinti saluti
Dott.Carlo Silviani
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Egregio Dottor Silvani, ho un problema con la mia gattina di sei mesi. Ieri sera le ho notato uno strano ammasso/rigonfiamento sul petto, all'altezza dell'attaccatura delle zampe.Posso dire quasi sicuramente che la micia non presentasse,perlomeno non in quella misura, una cosa del genere nei giorni precedenti. La cosa mi ha preoccupato non poco e, portandola dal veterinario, le è stata diagnosticata una probabile ernia addominale, con un piccolo margine che si possa trattare di un'ernia diaframmatica o di un lipoma (il medico non è riuscito con un'ecografia a risalire esattamente al problema, ha detto però che il diaframma non sembra leso e che il grumo sembra essere di origine grassa). Sulla base di questo, dal momento che la micia doveva essere sterilizzata a breve, mi è stato consigliato, previa radiografia di accertamento, di procedere con l'intervento (venerdì 11/03/05) per operare anche sul suddetto problema. Pensa che possa essere una buona soluz ione far coincidere le due cose? Ma soprattutto ,può un intervento combinato di questo genere costituire un pericolo per il gatto? Nel salutarvi vi ringrazio, Caterina 08/03/05 |
Gentile Caterina,
l'evento presentato è poco chiaro...Non ho elementi sufficienti per poterLe rispondere.
Prudenza...
Distinti saluti
Dott.Carlo Silviani.
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Gent.mo dotto. Silvani,
da qualche giorno il mio pastore tedesco di 13 anni e mezzo ha cominciato a manifestare sintomi di malessere. Più precisamente inappetenza, difficoltà a urinare e defecare, recrudescenza dei dolori reumatici con una evidente riduzione della mobilità. In seguito anche i suoi linfonodi si sono ingrossati, rapidamente e in modo sensibile al tatto. Ho quindi deciso di sottoporlo ad un controllo dal veterinario. La prima diagnosi è stata per me devastante: sospetto linfoma. Il cane è stato sottoposto a radiografia, ecografia, esame del sangue ed esame citologico, del quale si attendono gli esiti per lunedì prossimo. Ma l'ingrossamento della milza e dei linfonodi farebbe pensare che si tratti proprio di un linfoma. Gli altri organi - polmoni, fegato, prostata - sono nella norma.
L'ipotesi è sconvolgente per me e per il mio compagno di vita. Cerco di saperne di più ed è per questo che mi rivolgo a lei.
Le chiedo: data la rapida evoluzione della malattia, devo temere ulteriori peggioramenti in tempi rapidi? Se, come pare, si tratta di un linfoma e vista l'età del cane, quale può essere la cura più adatta e quali le aspettative di vita?
Leggo che la chemioterapia avrebbe buone possibilità di successo nei cani e specialmente in casi di rapida evoluzione del tumore: è vero?
Intanto sto curando l'infezione (il cane ha anche febbre a 39 e mezzo) con antibiotici e cortisone. C'è altro che posso fare per alleviare il suo dolore?
La ringrazio fin d'ora per la sua cortese risposta. La sua rubrica è un prezioso punto di riferimento per noi che amiamo gli animali.
Cristiano (Padova) 10/03/05 |
Gentile Signor Cristiano,
le soluzioni al problema da Lei presentato sono condizionate dalla risposta che potrà osservare nella evoluzione della patologia.
La chemio può dare qualche aspettativa..resta da considerare sopratutto la sofferenza del paziente che a mio giudizio è la valutazione primaria.
In questo difficile percorso il suo Veterinario potrà aiutarla fornendo quel supporto clinico e umano davvero preziosi.
Si faccia forza.
Distinti saluti
Dott.Carlo Silviani
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Shila doberman marrone di 4 anni
a 9 mesi ha cominciato a perdere sui fianchi un po' di pelo zone diradate un vet ha cominciato a curarla per rogna rossa che non era.
Poi a parte il diradamento del pelo è stata abbastanza bene
Alimentazione fino a novembre agnello e riso, pesce ed erbe officinali.
A dicembre dopo 3 anni non vedendo miglioramenti del pelo ho cambiato alimentazione Mastery forse ha troppe proteine 28%.
Il 28/12/2004 è stata sterilizzata senza mai fare cucciolate
Il pelo sui fianchi e sulla schiena non è diradato ma a chiazze, pelata.
Il 25/01/2005 ha secondo la radiografia avuto una forte gastrite non mangiava e aveva dolore (rinadil). per una settimana non ha mangiato
Analisi del sangue
ALT (GPT) 301
Fosfatasi alcalina 184
GGT 7
Leucociti 18.3
Neurofiti banda 6
Neurofiti segm 78
Monociti 5
Neurofiti banda 1098
Neurofiti segm 12274
Monociti 915
Titoide entro i valori |
Gentile Signora
gli esami riportati presentano dei valori v. granulociti neutrofili diversi... quale è quello da considerare?
Distinti saluti.
Dott Carlo Silviani.
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Le scrivo perchè spero che il mio (bravo) vet. questa volta si stia sbagliando... Scricciolo è la mia micia: 7 mesi circa me è poco sviluppata ( minuta, pesa circa 2 Kg ) 1 appena arrivata (da gattile): cura per rinotracheite (guarita) 2 due mesi fa: disturbi all'intestino (vomito - diarrea con muco sanguinolento) - 10 giorni di antibiotico - "guarita" 1 settimana dalla fine della cura: i sintomi tornano (esclusa la diarrea). Dalle lastre si evidenzia un blocco intestinale (si pensa al fecaloma) ma l'intervento chirurgico rivela un TUMORE che il vet. asporta con resezione del retto (20-02-05) Scricciolo si riprende, mangia e le funzioni intestinali sono normali ma, malgrado i numerosi trattamenti antibiotici, ha la FEBBRE ALTA e persistente (39.5°\40.5°)... il mio vet. comincia a manifestare i suoi sospetti verso una forma virale (PIF SECCA ?) Dalle analisi del sangue (quel poco che si riesce a prelevare) risulta un normale valore di globuli bianchi e una LEGGERA ANEMIA (globuli rossi sottodimensionati) passiamo ad un antibiotico specifico per l'haemobartonella f. accompagnato da anabolizzante lei migliora, mangia molto e beve moltissimo MA si gonfia l'addome VENERDI' 11-03 : dalle lastre risulta l'accumulo di siero nell'addome, il vet. lo ha analizzato ma non dispone di accurate analisi del sangue (dovrebbe fare un prelievo dalla gola e non vogliamo farla soffrire ancora ...) Ogni giorno Scricciolo migliora un po': dorme meno, si muove, esce all'aperto,fa spesso le fusa, la febbre è calata mangia e beve sempre molto ANCHE LEI CREDE SIA PIF ? POTREBBE ESSERE ALTRO? NEL DUBBIO, COME CURARLA? Un grazie per l'attenzione anche da parte di Scricciolo. 13/03/05 |
Gentile Signora/e,
il prelievo dalla giugulare è pari come invasività a quello normalmente eseguito sulla safena o sulla femorale.
VIsto il sospetto è bene eseguire il prelievo per definire la diagnosi.
Distinti saluti.
Dott.Carlo Silviani.
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Ho un maschio di criceto russo di circa 14 mesi molto vivace,e due mesi fa gli era uscita la sacca DX del mangiare dalla bocca e portandolo dal veterinario gliela dovuta tagliare. Ma ieri mi sono accorto che il pezzo della sacca DX rimanente gli è nuovamente uscita dalla bocca, ovviamente di grandezza minore rispetto la sacca intera. Ho telefonato subito al veterinario ma ha detto che più di cosi non si può tagliare a causa dei vasi sanguini.Ho provato a rimetterlo dentro con un bastoncino cotonato ma senza successo. Cosa posso fare?Se il pezzo si secca cosa può succedere?
Grazie per la sua attenzione.
22/03/05 |
...nel caso non sia presente una complicanza batterica l'evento descritto viene ben tollerato.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani
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Buongiorno, ho un problema con una gattina di otto anni. Le è stata riscontrata tramite una radiografia l'artrosi alla colonna vertebrale che gli si ripercuote sulla zampa posteriore destra. All'inizio abbiamo provato con antidolorifici prescritti dal veterinario, ma senza risultato. Poi siamo passati al cortisone (3 punture), è andata bene per circa 2 mesi, poi il dolore si è ripresentato. Le punture poi gliele abbiamo fatte quasi tutti i mesi, ma finito l'effetto del cortisone è tutto è ricominciato come prima o forse peggio. Vorrei sapere se c'è qualche medicina migliore del cortisone e se eventualmente continuassimo con questa cura, quali saranno le conseguenze alle quali andrà in contro la gattina. Aspetto impaziente un vostro parere. Grazie Martina. 31/03/05 |
Gentile Signora
la terapia antinfiammatoria convenzionale prevede l'uso dei farmaci attualmente assunti dalla sua gattina.
Le controindicazioni sono riportate nel dettaglio all'interno della confezione...
Le risposte presentate nel corso della terapia permetteranno di valutare la validità della strategia terapeutica impiegata.
Nel caso tali risultati fossero inadeguati o assenti si potranno valutare delle alternative.
Distinti saluti.
Dott. Carlo Silviani.
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