busteIl veterinario risponde...(1)

Salve! Ho una meticcia di 12 anni e mezzo che, in alcuni periodi dell anno, ha un fortissimo prurito alle zampette, intorno alla coda, in prossimità della vulva. Pesa 13 kg ed è alta e lunga circa 35cm , mangia riso soffiato con carni bianche , un anno fa è stata operata di piometra e prima dell' estate ha fatto delle analisi con i seguenti valori:
urea   48.5
crea     0.89
gpt     44.4
hb      11.8
ck      30.6
glu 
   100
Ogni volta che ha un attacco, sono costretta a darle un pò di cortisone perchè si morde a sangue!! Cosa posso fare?? 
Grazie Letizia (Napoli)

02/09/2001

Purtroppo devo astenermi dal fare diagnosi e suggerire cure su casi personali. Sarei un presuntuoso è un pessimo veterinario se rispondessi: " Provi con questo o con   quest'altro ecc. " Potrei anche fare più danno che utile, non conoscendo la storia del cane.
Posso dire che in generale le malattie pruriginose della pelle sono o di origine parassitaria o di origine allergica: la stagionalità fa più pensare ad una causa allergica ed è impresa spesso disperata  individuare la causa scatenante. La malattia che causa prurito più frequentemente nel cane è la DAP ( Dermatite Allergica da Pulci ). Quindi rigoroso controllo dei parassiti. Qualche giorno di cortisone tre o quattro volte all'anno non costituisce motivo di preoccupazione. Nei periodi " neri " farei bagni e spugnature con prodotti a base di Avena facilmente rereperibili in farmacia. Attenzione a quell'azotemia: ogni laboratorio ha suoi valori di riferimento. Generalmente nel cane però l'azotemia non deve superare i 40 mg / dl.
Saluti
Dr. Oscar Grazioli

salve. ho una gatta di circa 3 anni sterilizzata, che, dal nulla, ogni giorno, ha vere e proprie crisi, ma non saprei dire di piu'; inizia a leccarsi come una dannata e comincia a correre, correre, correre...non la si ferma piu'! si ferma da sola solo per leccarsi ancora piu' velocemente e forsennatamente. Cos'ha? e cosa devo fare? la prego, mi aiuti, le ho provate davvero tutte!  grazie per avermi ascoltata.      Vera  (MI)

11/09/2001

Cara Vera, non sapendo che tipo di esami sono stati fatti e quali farmaci sono stati somministrati posso dire che in generale, visti i sintomi, si può pensare alla sindrome da iperestesia o ad una eccitazione psicomotoria epilettiforme. Sono malattie rare e di difficile diagnosi ( e cura purtroppo ). Se non è ancora stato fatto suggerisco un esame del sangue approfondito ( comprendente l'attività della tiroide ), una biopsia cutanea ( per avere la certezza che non ci siano malattie della pelle ) e due radiografie che escludano qualche spina irritativa dolorifica ossea ( vertebrale o discale ). Il tutto in un'unica seduta e in anestesia generale ovviamente. Valutare se nell'ambiente dove sta la gatta è successo qualche cambiamento importante ( altri animali introdotti o usciti dal nucleo, familiari che si sono allontanati o che sono entrati ecc. ). I farmaci antiepilettici e gli psicofarmaci in generale possono essere efficaci nell'alleviare le crisi.
Sinceri auguri
Dr. Oscar Grazioli
Gentilissimo Dott.Grazioli, il mio cane trovatello di circa 4 anni, ha manifestato dopo una apparente bronchite, il cimurro.
Ormai ha le convulsioni, spurgo dalla bocca in seguito a respiro rantoloso,quello che viene detto naso a tartufo e tutti gli altri sintomi che non mi consentono di essere ottimista.
La mia veterinaria di fiducia, gli somministra giornalmente un antibiotico ed io stessa provvedo ad iniettargli quasi 1 cc di Valium ogni 5 ore, un anti-infiammatorio e da questa mattina mezza fiala di Lasics per due volte al di'.
La prego , mi dica se ci sono altre cure alternative e se casomai ha qualche speranza.
Un'ulteriore domanda: avendo due gatti, devo cautelarli o come mi han detto, non corrono alcun pericolo? Per favore, mi risponda al piu' presto.
La ringrazio in anticipo.

15/09/2001

 

Purtroppo non abbiamo farmaci antivirali efficaci contro il cimurro. Il trattamento è sintomatico e comprende essenzialmente una copertura antibiotica e, in caso di convulsioni, Valium preferibilmente per via rettale ( migliore assorbimento rispetto all via intramuscolare o sottocutanea ) e Fenobarbitale ( Gardenale ). Purtroppo, vista la gravità dei sintomi descritti la prognosi è sicuramente riservata. Nessun pericolo per il gatto.
Sinceri auguri
Dr. Oscar Grazioli

Egregio Dott. Grazioli
Ho adottato da pochi giorni una micina di 5 mesi con paralisi agli arti posteriori. In effetti cammina trascinandosi, ma muove sia coda che zampe anche se in modo scoordinato.
Vorrei chiedergli un tipo di dieta compatibile ai suoi bisogni, che le permetta di avere sempre sotto controllo la funzionalità dell'intestino. Io alterno un pasto con croccantini (Royal Canin) e umido, quest'ultimo composto da carne in scatola (tipo Gourmet) mischiata a riso bollito. Vorrei sapere inoltre quanti pasti è meglio farle fare e possibilmente le quantità da somministrare.
La micia è molto vivace e giocherellona, ma sicuramente non ha le stesse esigenze di un gatto che cammina normalmente, non vorrei quindi darle troppo o troppo poco da mangiare.
La ringrazio e resto in attesa dei suoi consigli.
Enrica da Cremona

18/09/2001

 

Intanto, complimenti. Adottare una micia in quelle condizioni dimostra grande sensibilità. Dal messaggio non è molto chiaro se la funzionalità della defecazione e della minzione sono conservate. Penso di sì, visto che
muove coda e zampe. Vista la situazione bisogna evitare la formazione di fecalomi ( masse fecali dure ). Toglierei il riso e darei poco cibo secco ( un pugno, giusto come premio prima di andare a letto, come faccio con la
mia Lulù che ha un problema analogo ). Scatolette O.K., così come carne scottata o lessata ( MAI MAIALE ! ). Se le feci tendono ad essere un po' dure dare olio di vasellina ( paraffina liquida ) a giorni alterni ( due chucchiaini nel cibo  ) Il gatto non è come il cane che fa uno o due o tre pasti. Gli piace " spiluccare ", quindi è bene lasciargli davanti il cibo per diverse ore. Sulla quantità andiamo a buon senso e non ci sbagliamo.
Un saluto
Dr. Oscar Grazioli



Gent.mo Dott.Grazioli,è stata diagnosticata al mio
cane,una meticcia di taglia media di 8 mesi, la rogna
demodettica.Poichè è una malattia che viene trasmessa
dalla madre ho provveduto subito ad informare la volontaria del canile in cui l'ho presa per fare in modo che avverta coloro che hanno i fratelli e le sorelle della mia   Giuditta.Il tutto per far consigliare a queste persone di far controllare ogni apparente escoreazione che puo' invece essere il sintomo della demodettica. Questa ragazza mi ha detto che è molto frequente che la demodettica si manifesti nei cani di colore nero,come la mia. E' vero?

sinceramente il mio veterinario non mi ha detto nulla in proposito,e a me sembra una cosa assai strana.Grazie se vorrà rispondermi;è solo una curiosità,ma ogni cosa che apprendo in piu' sull'universo animale per me è assai preziosa.
Cordiali saluti  Diletta da Ancona

02/10/2001

 
Gentile Diletta, la demodicosi non ha predilezioni di sesso o di razza. La malattia ha effettivamente una componente ereditaria ( non è detto però che sia la madre ) ed è ormai accertato che si sviluppa a causa di un deficit del sistema immunitario del soggetto colpito.
Cordiali saluti
Dr. Oscar Grazioli
Egr. Dott. Grazioli, desidero esporle due problemi:
 
1° PROBLEMA: Posso cortesemente avere delle informazioni sulla leucemia felina?.
La gattina che ho curato per per problemi respiratori, è risultata tra il positivo e il negativo. Servirà ripetere l'esame tra qualche tempo?
Oltre ad essere contagiosa per altri gatti può contagiare i cani? E che ripercussioni ci sono per per la vita della micetta? Esistono cure?
2 ° PROBLEMA: convivenza cane-gatto.  Non ho ancora risolto pacificamente la convivenza , la micina è sempre chiusa nella sua stanzetta, ma io non ho il coraggio di rimetterla in colonia come ha suggerito la veterinaria, poi con il dubbio che possa avere la leucemia felina....
Ringrazio e saluto
Renata - Civitavecchia

Renata Morelli da Civitavecchia (RM)

27/11/2001

Gentile Renata Morelli, la leucemia virale felina, così come la sindrome da immunodeficenza virale felina ( cosiddetto AIDS del gatto ) sarebbero malattie causate da Retrovirus, virus molto simili a quello dell'AIDS umano. Ho scritto volutamente " sarebbero " perchè c'è una forte corrente di pensiero che, anche in campo umano, mette in dubbio, con ampia documentazione, che la causa di queste malattie sia solo un virus Detto questo è opinione diffusa che la leucemia virale felina sia appunto causata da un virus oncogeno ( ovvero capace di indurre tumori ), trasmissibile sia attraverso la saliva. Dal momento che l'organismo subisce un danno al sistema iimmunitario i sintomi della malattia sono estremamente vari: da banali forme respiratorie ricorrenti a tumori a carico del sangue ( leucemia ). Vi è da dire che un notevole numero di gatti è positivo al test, ma non mostra alcun sintomo per tutta la vita. Nel suo caso, essendo il test dubbio, lo ripeterei dopo 3 mesi. la malattia non interessa il cane. Solo nei casi con grave sintomatologia si può ricorrere a trattamenti immunostimolanti o modulanti, quali l'interferone ed altri. Nella mia esperienza, se il gatto è tenuto in un ambiente ottimale di solito non va incontro ad infezioni secondarie che, se dovessero comparire, vanno trattate sintomaticamente.
Sul secondo problema non posso entrare più di tanto, mancandomi i dati necessari per instaurare un tentativo di diagnosi e terapia comportamentale. A Roma ci sono numerosi colleghi che si occupano specificamente di terapia comportamentale, con ottimi risultati. Escluderei di rimetterla in colonia. Se vorrà, tramite Bairo e privatamente, le potrò fornire alcuni nominativi di tali colleghi.
Auguri
Dr. Oscar Grazioli

 

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