Febbraio 2004 - 18 Novembre 2005 Piip, il mio dolce gattino nero nero, se n'è andato il 18 novembre 2005. Lui, sapete, usciva sui tetti e poi andava sugli alberi e nei prati a rincorrere uccellini, farfalle e lucertole per poi portare le prede sul letto della sua mamy che ne aveva tanta paura. La sua curiosità, la sua voglia di conoscere il mondo e sentirsi libero, lo hanno spinto ad andare sempre più lontano e quella brutta sera, una macchina se lo è portato via per sempre. Piip era il fratellino di Romeo. Mamy lo aveva adottato in un periodo un pò brutto: la sua zietta Pina era appena guarita da una brutta malattia, eravamo da poco tempo in una casa che non ci piaceva e Romeo, che nella nuova casa non poteva uscire, era un pò depresso e triste. In quel periodo io e Romeo ospitavamo anche la Nenè, la gattina della zietta Pina. Quando Piip è arrivato, Romeo e Nenè gli hanno soffiato e ringhiato e lui è andato a nascondersi dalla paura. Poi, Nenè, già malata da tempo, se n'è andata per sempre, la zietta Pina ha ricominciato la sua vita normale e, io, Romeo e Piip siamo tornati nella vecchia casa; così, Romeo non era più depresso, anche se non è mai stato tanto contento di avere il fratellino nero, e Piip ha scoperto la bellezza della libertà, uscire, correre nei prati a caccia di farfalle per poi rientrare nella sua casa dove lo aspettavano sempre tante coccole e tante buone pappe. Dopo poco più di un anno di tutte queste belle cose, quella brutta sera non è più tornato a casa. Adesso ho capito che il mio Piip era un Angelo arrivato per aiutarmi e proteggermi in quel momento così triste della mia vita e, come tutti gli Angeli, dopo aver compiuto la sua missione, è ritornato lì da dove era arrivato. Adesso che ho capito che era il mio Angelo, anche se la casa è triste e vuota senza di lui, so che mi sta ancora guardando, i nostri pensieri si incontrano, i nostri occhi si penetrano e ancora mi sembra di poter affondare la mano nel suo nero e lucido pelo. Piip, dolce gattino che non ha mai tirato fuori le unghie per graffiare la sua mamy, che amava ciucciare la lana, stare in braccio, coccolare e farsi coccolare, ma che amava allo stesso modo anche la libertà, ti prego...continua a proteggermi, io non ti dimenticherò mai e sentirò per sempre la tua mancanza. MARIELLA |