Da Panorama 25 gennaio 2001
TRAFFICI BESTIALI
il segreto inconfessabile della moda
IMMAGINI DA BRIVIDO
Un laboratorio per la lavorazione di pelli
di cani e gatti.
Una strage per pochi dollari
Ogni anno nel mondo vengono uccisi 2 milioni di gatti e cani per farne pellicce. Un gatto vale da 1 a 3 dollari. Un pastore tedesco 9 dollari. Per confezionare una pelliccia servono dai 18 ai 24 gatti. Per quelle di cane si arriva a 12 animali. Una società cinese ha ammesso di aver venduto fra gennaio e marzo del '98 40 mila capi di cane e gatto.
Un'immagine del video shock
di Humane society, l'associazione
USA che si batte contro questo traffico.
Lusso? Macché, pellicce da cani
IL DEPOSITO
Centinaia di pelli pronti per essere spedite in Europa.
Arrivano dallAsia e vengono vendute con etichette equivoche. In realtà sono pelli di pastori tedeschi e gatti scuoiati vivi. LItalia? Non ferma limportazione.
LA VITTIMA
Un pastore tedesco scuoiato vivo: così la pelle è più pregiata.di Stella Pende
Un pastore tedesco che cerca disperatamente di sfuggire a un coltello. Ma una mano lo tiene fermo e larma gli apre una zampa. Il povero cane guaisce, cerca di ribellarsi ma il coltello affonda nella pancia, gli attraversa tutto il corpo. Lanimale si torce nellagonia, cade in un lago di sangue. E in due minuti, ancora vivo, diventa una pelliccia. Un ragazzino cinese tiene in mano un soriano impiccato nel suo cappio di ferro. Lo esibisce come un trofeo. Sorride soddisfatto, apre la gabbia vicino, lega la corda al collo di un gattone rosso che gli va incontro con la coda alzata e soffoca anche lui. Poi li scuoia entrambi.
Queste e altre immagini dellorrore che non si possono raccontare. Perfino un dubbio: sarà un cinemontaggio? E tutto vero invece. Questi filmati sono oggi la testimonianza del più vigliacco segreto della moda mondiale: le pellicce di cane e di gatto. Come quel cane e quei gatti, ogni anno 10 milioni di animali domestici sono ammazzati da bestie umane. Ce lo raccontano gli uomini dellassociazione americana Humane society e quelli della Lav, la Lega antivivisezione italiana che invano da mesi combatte questo orrore. I volontari della società americana hanno attraversato Cina, Thailandia, Filippine e Corea, dove gli animali vengono allevati e uccisi. Il loro viaggio comincia da autentiche macellazioni e finisce dentro aste di pelli internazionali.
"Massacri autentici, gli animali vengono quasi sempre scuoiati vivi": Rick Swain, uno degli investigatori, è sconvolto. "Cani e gatti sono allevati in piccole aziende o addirittura in famiglia.
Li fanno vivere al freddo perché la loro pelliccia cresca meglio. Poi, in primavera, li squartano. Una pelle di gatto vale da 1 a 3 dollari, quella del vostro pastore tedesco può arrivare anche a 9".
Le parole e lorrore di Swain e dei suoi compagni hanno piegato gli Stati Uniti, che il 13 ottobre hanno approvato un disegno di legge che vieta il massacro, dunque limportazione di pelli di cane e di gatto. Rimane aperta una voragine: quella dellEuropa. La gran parte delle pelli arriva in Germania, Francia, Italia. I filmati parlano. Stanze e stanze dove migliaia di pelli dondolano appese: gatti rossi, i più pregiati, gatti soriani, i più dozzinali. Continua Swain: " più di una volta abbiamo sperato che fosse unallucinazione. Purtroppo ci siamo accorti che era tutto vero: alcuni gatti nel laboratorio si muovevano ancora". Gatti senza testa "perché una delle coperte più richieste allestero è proprio quella fatta di teste e orecchie di felino".
Del resto per una pelliccia di gatto servono dai 18 ai 24 animali. Per un cappotto quattro o sei, per il risvolto di un piumino niente: si preferisce il cane. Killer, compratori, mediatori intervistati dagli americani sono stati prodighi di dettagli. Alcuni hanno confessato di aver in magazzino perfino 100 mila pelli di cani e di gatti. Il commercio più florido? Soprattutto con le grandi capitali dEuropa. E stato intercettato un carico diretto verso la Repubblica Ceca: 5.329 chili di giacche confezionate con gatto domestico per rifornire lesercito. Una nave cinese diretta in Italia è stata messa sotto sequestro per mancanza delle necessarie autorizzazioni.
LItalia è la vergogna più ingiustificata. La nostra legge ormai punisce e colpisce chi maltratta o uccide un animale. Peccato che l11 settembre il ministero del Commercio con lestero abbia risposto così a uninterrogazione della verde Anna Maria Procacci che chiedeva il divieto di acquistare pelli di gatti e di cani: "Dal punto di vista delle regole internazionali non vi sono disposizioni che ne vietino le importazioni". Sostiene inoltre di trovarsi di fronte allennesima campagna di movimenti animalisti contro lAssociazione italiana dei pellicciai. Del resto, continua il documento firmato dal sottosegretario Mauro Fabris (che intervistato ritiene di non aver avuto sufficiente documentazione dalla Lav, ma che in compenso deve averne ricevuta molta dallAssociazione italiana pellicciai, citata in continuazione nel documento), "il settore importa dai paesi asiatici pelli di felidi e canidi (e si comprende che chiamarli cani e gatti fa impressione un filo anche al sottosegretario, ndr) che vivono allo stato selvaggio".
Ora, che gli imperatori delle pellicce e i loro amici non sappiano che i cani e i gatti di cui comprano le pelli siano animali di allevamento sembra davvero strano. Ma sono dubbi che non molestano in alcun modo la coscienza e il tratto impeccabile di Alessandra Dagnino, responsabile relazioni esterne della citata associazione. Che sostiene: "Se si fa una questione di cuore o di morale, confesserò che perfino io non mangio carne di cavallo". Poi aggiunge: "Per quanto riguarda i cani e i gatti, finché sarà legale continueremo a comprarli. Quello che possiamo fare per il consumatore è dire chiaramente con etichette e targhette di che pelliccia si tratta".
Per adesso, facendo un giro nei negozi di sport si incontrano facilmente cappelli sospetti, risvolti di piumini, cappucci e maniche, giacche e pellicce troppo "soriane". Insomma, per chiunque compri capi foderati o adornati di "vera pelliccia" (come è scritto sulle etichette) oggi il dubbio è legittimo: il sangue di un cane o di un gatto è compreso nel prezzo. Linganno per chi compra si nasconde anche sotto nomi come: "Mountain cat", "Asian wolf", "Dogue du Chien". Ma attenzione soprattutto ai piccoli animali-giocattolo foderati di strano pelo: è quello di cucciolo di pastore tedesco. Ultimo commercio di grande successo. Moltissimi sono i nomi delle aziende italiane coinvolte negli acquisti e nelle vendite di queste pellicce. La Lav indaga da molti mesi in Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Veneto e Sicilia con possibilità di analisi molto difficili. Anzi impossibili. Che i pellicciai e le loro tagliole fossero molto potenti si sapeva. Non fino a questo punto. Un successo cè stato, uno per tutti. Davanti a un parka comprato in un mercato romano, il laboratorio di analisi delluniversità di Tor Vergata ha stabilito: "Trattasi di Canis familiaris". Del resto, tra tante bugie qualcuno che racconta la sua verità si è trovato. Gerolamo Groppello, amministratore delegato dellazienda Pellimport, ha infatti confessato tranquillamente: "Io le pelli di cane le ho sempre comprate. Che male cè? Lo fanno tutti. Il cane si lavora al tavolo, si attacca insieme pezzo per pezzo. Ha presente le piastrelle dei bagni? Oggi però non compro più queste pelli. Perché è troppo impopolare e perché non servono a molto".
Davanti a certi racconti è arrivata lidea di indagare nelle nuove Chinatown delle grandi città europee. La scoperta è stata sconcertante: "Tra di noi cè molta gente per bene che vuole inserirsi e lavorare onestamente, ma la mafia cinese ha già preso in mano il commercio delle pellicce di animali locali e domestici" ha raccontato a Panorama il padrone di un famoso ristorante cinese romano. "Bisognerebbe dare unocchiata ai nostri canili, dove gli animali più grossi spesso spariscono, e ai parchi delle città, dove i gatti sono ormai introvabili. Ma dove, dietro ad alberi e cespugli, non è raro vedere strane pozze di sangue".
Lasciato lamico ristoratore nel cuore di Roma la signora molto impellicciata attraversa la strada. Il ricordo va a Margherite Yourcenar, che nel suo bellissimo libro Colpo di grazia scriveva. "Quando vedo una signora in pelliccia mi pare sempre di incontrare un cane senza padrone".
ABBIATE IL CORAGGIO DI GUARDARE!
Per vedere i filmati è necessaria l'istallazione di Realplayer scaricabile cliccando sull'icona:
Si informa che le immagini dei filmati sono molto forti
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