Vi mostriamo qualcosa di orribile e infame allo stesso tempo, degno di essere catalogato nell'archivio della "follia umana".

Il cane che vedete nelle foto è stato martirizzato da un veterinario fiorentino, che lo ha ridotto in fin di vita dopo un mese di atroci sofferenze e facendosi pagare fior di milioni di vecchie lire. La proprietaria del cane dopo aver chiesto ripetutamente di vedere l'animale senza ottenere soddisfazione, se lo è fatto restituire poi con la forza per portarlo in un'altra clinica, nella quale il povero animale è stato soppresso.

Non possiamo fare molto per questa ignominia, perchè nulla è stato aperto a carico di questo essere immondo.La padrona naturalmente, morto il cane, si è rifiutata di denunciare il suo torturatore e anche questo crimine resterà impunito.

Quello che possiamo fare però, è mostrare a tutti ciò che può accadere anche in Italia, in una città progredita come Firenze. Guardate le foto. Sono aberranti e lo sono ancora di più se si pensa che chi ha praticato una simile tortura è un veterinario e non un ricercatore di un laboratorio di sperimentazione.

Negli allegati leggerete anche la relazione del secondo veterinario, quello che ha preso la bestiola già in queste condizioni.

Abbiamo la rabbia nel cuore per non poter fare altro, soprattutto se pensiamo che la proprietaria di questo povero essere ha lasciato perdere tutto poichè "il cane era morto". Gente così non è degna di prendersi cura neanche di una formica.

Bairo & staff
 

Sono rimasta senza parole, non ci posso credere!!!

Questo veterinario deve pagarla....non può passarla liscia in questo modo.. bisogna rovinarlo non può ridurre un cane in simili condizioni....

Valentina Fulli

di Roma

 

Da Gaziella da Paderno Dugnano (MI):

 

ma questo e un macellaio!!!perchè non pubblicare il suo nome e cognome? così che la gente eviti di rivolgersi a lui.......non ho parole.mi viene il dubbio che quell'essere sì sia voluto "allenare"per qualche esperimento.......

 

Da Winny da Roma:

 

Da Patry da Milano:
 

Da Enrica da Cremona:

Da Patrizia da Aversa (CE):

Brava signora di Firenze ,doveva AMARLO veramente molto quel suo cagnolino.Si vergogni per aver lasciato impunito questo mostro e per lasciargli la possibilità di fare ad altre povere creature innocenti quello che ha fatto al suo cagnolino.Ancora una volta le ripeto urlando SI VERGOGNI.

Da Clementina da Bologna:

Io non riesco a capire come si possono comportare le persone.
1) Se vado da un vet è perchè mi fido, ma se vedo che fa delle cose che non mi piacciono mi riprendo il mio animale e me ne vado sbattendo la porta e magari anche senza pagare
2) Se il vet non mi vuole riconsegnare il mio animale io chiamo i carabinieri
3) Mai e poi mai avrei lasciato che un pazzo senza scrupoli si accanisse contro un mio animale - scusate ma non ho guardato le foto, deliberatamente - l'animale è mio e io ho il diritto di andare dove mi pare
4) Se uno fa una roba del genere a un mio animale - a parte che mai lo farebbe perchè forse gli metto le mani addosso (al vet) prima che lo faccia - la prima cosa che faccio è una denuncia all'ordine dei veterinari, e poi diffondo il più possibile in tutta la città il nome di questo essere orrendo, almeno che perda più clienti possibile!
Questo per dire cosa: che certe cose non possono e non devono essere accettate.
La signora avrebbe accettato che facessero una cosa del genere a sua madre o a sua figlia o li avrebbe fermati prima! dobbiamo fare lo stesso quando si tratta di un animale! L'errore umano purtroppo è sempre possibile ma qui mi pare che più che di errori si tratti di incompetenza o peggio!
Rendiamo noto il nome di questo signore, mettiamolo in rete, denunciamolo al suo ordine professionale e se possibile anche alla magistratura! altrimenti tutto questo non serve assolutamente a niente!
Clementina da Bologna

Da Tiziana da Collegno (TO):

Ma quello non è un veterinario è un aguzzino, un deviato mentale.E' impensabile tollerare che la possa fare franca deve essere denunciato al suo ordine per quello che ha fatto, si deve fare terra bruciata intorno a lui perchè altre persone e soprattutto altri animali non debbano patire il calvario di quella povera bestiola. E' sconvolgente quell'ignobile essere non è nè un criminale nazista nè un vivisettore bensì la persona alla quale la proprietaria della povera bestiola aveva affidato con fiducia la salute e la vita del suo amico.
Anche questa è malsanità per cui caro Sirchia invece di propinare museruole a destra e a manca si occupati con più solerzia di queste orribili vicende, che purtroppo non sono casi sporadici, rendendo così veramente un servigio alla società.
Non  ci si può solo scandalizzare quando queste cose succedono agli umani ma a maggior ragione in casi come questo dove a essere colpiti sono l'umano, toccato nell'affetto per il suo cane e quel povero essere indifeso in balìa di un criminale indegno di esercitare una simile professione.
Tiziana da Collegno (TO).      

Da Valentina da Roma: