22/06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
Per la salvezza degli animali crudelmente condannati, torturati, sperimentati, vivisezionati.
Per non dimenticare che i vivisettori pensano prima di tutto al loro interesse e non certo alla vita delle cavie.
Per continuare la battaglia animalista con coerenza, senza cadere nelle pieghe dei compromessi che non danno alcun aiuto a tutti i viventi rinchiusi negli stabulari.
Per affermare a gran voce che la sperimentazione animale è ormai una pratica obsoleta e fuorviante che deve finire.
Per chiedere l'utilizzo dei metodi sostitutivi che aboliscano in toto la vivisezione
NO ALLA PDL 2157
Un vero animalista non scende a compromessi con i vivisettori. Le pratiche sostitutive esistono e vanno incentivate.
Firmate la petizione per l'abolizione della sperimentazione animale in Europa. Questa è l'unica via per dire basta al dolore inutile e crudele degli animali da laboratorio
http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/sign.php
(petizione per la sostituzione di tutti gli esperimenti su animali in Europa)
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20/06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
COMUNICATO ENPA
20 GIUGNO 2007
NO ALLA VIVISEZIONE.
L'ENPA: È TEMPO DI ADOTTARE METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
Contrarietà dell’Enpa alla proposta di legge (primo firmatario l’onorevole Della Vedova) recante “Disposizioni per la protezione degli animali utilizzati per fini scientifici e tecnologici”. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Camera dei Deputati, le associazioni Enpa, Comitato scientifico Equivita, Animalisti Italiani, Movimento Ecologico Nazionale Una e Movimento Antispecista hanno espresso le ragioni della loro contrarietà alla proposta che riprende fedelmente il testo già presentato nella passata legislatura dal deputato Giulio Schmidt.
La proposta, infatti, non prevedendo una verifica della sperimentazione animale nella ricerca, non tiene conto dell’ampio movimento scientifico che condanna tale metodo (le risposte dell’animale sono sovrapponibili a quelle umane solo nel 18% dei casi). Il testo, inoltre, a fronte di minimi miglioramenti introduce, rispetto alla legge attuale, elementi peggiorativi come il silenzio-assenso per le sperimentazioni (anche su cani, gatti, cavalli, primati, senza anestesia e con forte dolore, che prima richiedevano l’autorizzazione scritta) e la legittimazione all’uso degli animali transgenici. “La vivisezione – ha dichiarato Michele Gualano, direttore dell’Enpa, nel corso della conferenza stampa – è antistorica, scientificamente discutibile ed eticamente inaccettabile. Il rischio di questa proposta di legge sta nell’apparente gradualismo positivo: a fronte del miglioramento delle condizioni di vita degli animali negli stabulari, si autorizza l’autocertificazione dei progetti di ricerca, il silenzio-assenso nei processi autorizzativi, il ricorso ad animali transgenici. In questo modo – ha aggiunto – si legittima ancora una volta una pratica, quella della vivisezione, che parte della comunità scientifica ritiene del tutto inutile. La ricerca scientifica, al contrario, può essere efficacemente svolta adottando metodi alternativi alla sperimentazione animale”. In tal senso è stato chiesto l’impegno – sia a livello nazionale che comunitario – ai vari parlamentari presenti: da Angelo Bonelli (capogruppo dei Verdi alla Camera) a Luana Zanella (Verdi, già prima firmataria di una proposta di legge abolizionista), da Bruno Mellano (Rosa nel Pugno) a Donatella Poretti (Rosa nel Pugno), da Tommaso Pellegrino (Verdi) a Loredana De Petris (Verdi). Presente inoltre all’incontro l’onorevole Grazia Francescato, Presidente dei Verdi europei. (20 giugno)
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Aldilà del credo politico che mi interessa davvero molto poco, sostengo appieno l'abolizione totale della vivisezione, come già avevo sostenuto in precedenza. Non esistono compromessi con questi personaggi. Non possono esistere fra chi combatte per la salvezza di ogni forma di vita e chi al contrario, con l'esistenza dei più deboli trova il modo per guadarci in denaro e fama.
Gli stabulari sono la medesima sofferenza sia per i topi transgenici che per il gatto o il cane e mi fa venire la nausea chi sostiene che è meglio qualcosa che niente del tutto. Mi lasciano indifferente i paroloni di chi sostiene il "ni". Gli animali muoiono fra atroci sofferenze e la vivisezione è l'orrore più nero che esista. DEVE ESSERE ABOLITA senza compromessi o tentennamenti. La Liberazione Animale è una battaglia che deve essere combattuta con obiettivi specifici, ma soprattutto con coerenza, senza sottostare a chi regala il contentino agli animalisti per farli star buoni: diamogli qualche topo, qualche coniglio che noi ricercatori decidiamo di dare loro, così non scassano le palle. Troppo comodo e troppo facile. I metodi alternativi esistono ed è su questo punto che bisogna battersi: metodi che hanno l'obbligo di debellare una fuorviante scienza che oltre a creare orrore e sofferenza altro non sa fare.
Odio la vivisezione: è la cosa più abominevole che esista e mai potrò pensare di scendere ad un solo compromesso con chi la pratica. Se siete veri animalisti riflettete e lasciate perdere la politica. Agli animali non porta alcun giovamento.
Enrica
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21/06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
Proporre una nuova legge che regolamenta la sperimentazione animale significa sostenere la vivisezione. Gli animali non hanno bisogno di compromessi e la vivisezione deve essere abolita. Siete d'accordo?
Diffondete il messaggio sotto riportato!
Bairo
Carissimi, |
06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Giovanni da Perugia:
Fosse anche Dio in persona a darmi valide ragioni per accettare la nuova Pdl non le accetto, figuriamoci se a proporle sono umani che si dichiarano in difesa degli animali......
Francamente gli animalisti che scelgono di "trattare" con i vivisettori non mi ispirano fiducia. Decidere di abbassarsi alle proposte delle case farmaceutiche, non fa altro che sostenere il gioco di queste ultime e non dimentichiamoci che gli interessi sono di primaria importanza in questo contesto. Non crederete certo che si lavori davvero per la tutela delle cavie....mi auguro che questo sia chiaro, altrimenti c'è davvero da vergognarsi nel definirsi difensori degli animali. Se i vivisettori fossero davvero interessati ai loro "strumenti di lavoro viventi" non praticherebbero la vivisezione e questo argomento non sarebbe di certo trattato. Mi spiace Giovanni ma ottenere solo qualcosa in una crudeltà così criminale quale la sperimentazione animale è inammissibile. Chi pensa alla liberazione delle cavie non può nella maniera più assoluta poter scegliere se salvare queste ultime dallo stabulario o creare loro una vita il più dignitosa possibile da trascorrere nei laboratori. O peggio ancora salvarne alcuni mentre si lasciano altri a morire....Ti rendi conto della farneticazione?
I campi resi obbligatori da leggi europee, non sono vangelo e le leggi si possono anche modificare ma solo se c'è la volontà di farlo. Altrimenti si prende la via più semplice: il compromesso. Vergognoso sostenere da parte di "animalisti" il silenzio assenso per le sperimentazioni (anche su cani, gatti, cavalli, primati, senza anestesia e con forte dolore, che prima richiedevano l'autorizzazione scritta) e la legittimazione all'uso degli animali transgenici. Ma stiamo scherzando? Sai cosa significa silenzio assenso? Significa che se viene chiesto al Ministero della Salute la procedura per una sperimentazione su animali senza anestesia e quest'ultimo dopo tot giorni non da alcuna risposta, la sperimentazione automaticamente si può fare!!! Ma per favore....e associazioni animaliste sostengono una simile barbarie???
E che dire degli animali transgenici: non sono anche loro esseri viventi? Perchè è legittimo usare questi ultimi neanche fossero pezzi di legno? Non sopporto simili controsensi. Non mi sta bene il "ni". Non in una materia così spaventosa come la sperimentazione animale. Ci sono ricercatori, scienziati che chiedono l'abolizione di questa falsa scienza e ci sono uomini e donne che per abolire questo schifo hanno dedicato e dedicano la loro vita. Chiedi ad Hans Ruesch cosa ne pensa di tutto questo. Solo per rispetto di umani di simile calibro bisognerebbe vergognarsi di continuare con compromessi e sterili polemiche. La vivisezione va abolita. Punto e basta, se davvero crediamo in ciò per cui combattiamo: è ora di finirla con la morte assurda e spaventosa di milioni di animali.
Enrica
da Francarita da Cremona a Giovanni da Perugia:
Rispondo a Giovanni di Perugia allegando una pagina tratta dal libro Tossicità Legale 2 di Massimo Tettamanti ed. Atra, pag. 15 nella quale si spiega bene cosa siano le 3R sulle quali si basa tutta la pdl 2157, ex 5442.
Francarita da Cremona
"Per spiegarvelo è necessaria una brevissima precisazione: in teoria, un cosmetico è una sostanza che, applicata in una determinata zona (occhio, pelle, ecc), svolge solo lì la sua azione; se una sostanza invece entra in contatto con l'organismo e reagisce all'interno del nostro corpo, allora è da considerarsi farmaco (può far bene, può far male).
La maggior parte dei cosmetici può facilmente entrare a contatto con l'organismo umano (assorbimento cutaneo di prodotti per la pelle, ingestione casuale di rossetti, contatto con le mucose della bocca o degli organi genitali, ecc). In questo caso la sostanza viene considerata un potenziale veleno. Pertanto, anche con la nuova legge, sarà obbligatorio compiere tutte quelle prove con animali che vengono normalmente effettuate per testa i farmaci. Come sempre, indipendentemente dai risultati ottenuti con gli animali, il prodotto sarà commercializzato. Non è infatti possibile sapere a priori se i risultati ottenuti sugli animali siano estrapolabili all'uomo; è possibile saperlo solo a posteriori, solo dopo aver sperimentato sull'uomo. Nella maggior parte dei casi comunque, i prodotti non sono considerati cosmetici ma come tali vengono venduti. Questa nuova direttiva sembra indicare che, per il momento, il problema della sperimentazione animale legata alla cosmesi non è risolvibile.
Un altro punto, forse il principale, che mi interessava evidenziare è il motivo per cui i metodi sostitutivi non sono stati ancora validati (riconosciuti ufficialmente).
Questa ennesima truffa scientifica non riguarda soltanto i cosmetici ma è con questa categoria di prodotti che si è avuta la conferma che la strategia di Ridurre, Raffinare e Rimpiazzare (le famose 3R) le prove su animali è una strategia sbagliata. Questa strategia che vuole Ridurre il numero di animali utilizzati, Raffinare le metodologie rendendole meno cruenti e Rimpiazzare, dove possibile le prove su animali, anche se corretta da un punto di vista logico, è basata sul falso presupposto che le prove su animali siano prove valide da un punto di vista scientifico.
Dal punto di vista giuridico questo si traduce in frasi del tipo "E'possibile utilizzare un metodo alternativo all'animale quando questo sia in grado di fornire gli stessi risultati ottenuti con l'intero organismo vivo".
L'ignoranza scientifica, o la malafede, di coloro che hanno consigliato i legislatori incaricati è spaventosa per i seguenti motivi:
da Giulia da Persico Dosimo (CR):
Non si può sperare nei piccoli e lenti passi, bisogna solo abolire la vivisezione. Senza compromessi e senza "tradimenti" sarebbe certamente possibile...
Tutto il resto fa la gioia dei vivisettori e l'inferno degli animali.
Nella pdl 2157 (riscrittura identica della 5442), si parla dei metodi alternativi e il punto di riferimento è l'ECVAM... peccato che degli ultimi 5 test validati, 2 siano in vitro ma da tessuti animali e 1 addirittura in vivo... alternativa a cosa?? Eppoi, si dovrebbe parlare di "metodi sostitutivi" e non "alternativi", perché la vivisezione è un metodo scientificamente non predittivo e inutile e deve essere rimpiazzato con qualcosa di assolutamente diverso e questa volta affidabile, oltre che etico.
La pdl Della Vedova cristallizza la vivisezione, non ne mette in dubbio la bontà scientifica e non considera affatto la situazione degli animali...
Io mi sono letta la pdl prima di leggere qualsiasi commento altrui, perché voglio ragionare e capire io in prima persona...
Sono dalla parte di chi non scende a compromessi e ne sono fiera.
Giulia da Persico Dosimo
da Monica da Roma:
concordo pienamente con Enrica.
Non ci possono essere compromessi o mezze misure... cavolo!! Sono sulla pelle degli animali..........
Queste mezze misure non servono a niente anzi peggiorano le cose!!
Questi giochetti mi fanno schifo, quante cose orrende sono capaci di fare in nome della scienza, rendendo tutto bello con quattro stronzate.........
Monica da Roma
da Andrea da Bologna:
semplice domanda: come ci si può definire antivivisettori e "protettori di animali" (animalisti è un termine che mi fà ribrezzo) se si stà a compromessi a sfavore degli animali?
Io mi vergognerei.... Andrea Bologna |
06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Wilma da Civitanova Marche (MC):
Concordo perfettamente, in questa situazione le mezze misure sono solo una presa in giro, la vivisezione va abolita, punto.
Non esistono compromessi per mantenere una pratica di cui si è scientificamente provato e riprovato che non ha nessuna utilità umanitaria, non c'è da regolamentare nulla su una cosa che è profondamente sbagliata.
Qualsiasi modifica proposta non allevierà la sofferenza degli animali negli stabulari, ma lascerà intatti gli enormi profitti, e forse, metterà la coscienza a posto di alcuni animalisti.
Non credo ci saranno altre occasioni per ribadire che la vivisezione va abolita, chiedere il massimo perchè è l'unica cosa coerentemente giusta.
Wilma
da Francarita da Cremona:
Sono anni che si discute della modifica della legge sulla vivisezione e, per quanto mi riguarda, il massimo stupore è costituito dal fatto che alcune associazioni che si dichiarano contrarie alla vivisezione, che fanno manifestazioni per chiederne l'abolizione, che fanno incontri e conferenze per spiegare gli errori e gli orrori che comporta e che nasconde, si sono sedute attorno ad un tavolo insieme ai vivisettori ed hanno concordato una proposta di legge che piace ai vivisettori.
Non paghi di questo contestano le altre associazioni che continuano la loro battaglia di autentica civiltà chiedendo l' applicazione di veri metodi sostitutivi, una ricerca etica che comporti anche pure esperimenti, ma su animali naturalmente malati della malattia per la quale si cerca una cura nuova (che varrà, se varrà, esclusivamente per la specie sulla quale cha avuto effetti, se li ha avuti), e la cessazione di ogni inutile tortura e di ogni schiavitù.
Francarita da Cremona
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26/06/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
TELLUS FOLIO
26 GIUGNO 2007
Acceso confronto sulla proposta di legge di Benedetto Della Vedova
Francesco Pullia
È polemica nell’area radicale e all’interno del fronte animalista sulla proposta di legge 2157, di cui primo firmatario è Benedetto Della Vedova. Oggetto di accesa discussione è la riforma della disciplina sulla sperimentazione animale. Al di là della concordanza sul fatto che la sperimentazione animale e la vivisezione siano inutili, dannose, inaffidabili, oltre che barbare e cruente, la divisione nasce dalla valutazione dell’effettiva efficacia della proposta in questione.
Ma vediamo, per quanto possibile attentamente e obiettivamente, come stanno le cose.
Il 24 gennaio Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali, eletto deputato in Forza Italia, ha depositato a Montecitorio, e successivamente presentato alla stampa, una proposta di legge, appunto la 2157, che prevede, tra l’altro, il reinserimento degli animali studiati, norme sugli animali transgenici nonché metodi alternativi all’utilizzazione di animali nella cosiddetta ricerca.
Ecco i punti qualificanti.
Innanzitutto le tre R, vale a direReplacement, Reduction, Refinement (sostituzione, riduzione, perfezionamento).
La prima R (Replacement, sostituzione), secondo Della Vedova, risulta ancora di difficile attuazione, in quanto non esistono metodi che permettano di verificare le conseguenze delle ricerche su un organismo complesso. Nell’ultimo decennio sono stati fatti significativi passi avanti. I metodi sostitutivi sono per la maggior parte tecniche in vitro.
La seconda (Reduction, riduzione) ha lo scopo di ridurre il numero di animali impiegati in una procedura ottenendo lo stesso risultato e anche quello di evitare la reiterazione di test su animali.
La terza (Refinement, perfezionamento) promuove una cultura e una pratica dell’attenzione alla tutela e al benessere degli animali, cioè una pianificazione della ricerca con sofisticati strumenti di programmazione, in modo da ridurre al minimo possibile la sofferenza e lo stress degli animali.
L’articolo 7, comma 2, prescrive che non è possibile rilasciare autorizzazioni per progetti che prevedano l’uso di animali per:
- dimostrazioni didattiche
- sviluppo, produzione e controllo dei prodotti finiti o degli ingredienti finalizzati alla cosmesi
- ricerche per prodotti finiti per uso domestico,
- testare materiale bellico
- produzione di anticorpi monoclonali tramite l’induzione dell’ascite, salvo che non risulti obbligatorio da legislazioni o da farmacopee nazionali o internazionali.
Il decreto legislativo n. 116 del 1992 prevede due regimi di autorizzazione. L’80 per cento dei progetti viene comunicato al Ministero della salute in regime di autocertificazione. I progetti che prevedono l’uso di cani, gatti, primati non umani, quelli effettuati senza anestesia e le dimostrazioni didattiche devono essere invece autorizzati dal Ministero della Salute. I tempi per la concessione delle autorizzazioni sono molto elevati, si aggirano tra i tre mesi e l’anno e mezzo creando problemi agli stessi ricercatori.
Al fine di rispondere alle richieste di maggiore certezza e trasparenza, la pdl 2157 prescrive che tutti i progetti che utilizzano animali debbano essere preventivamente autorizzati. A mo’ di filtro sono previsti due livelli di valutazione.
Il primo si avvale dell’apporto del Comitato locale per la cura e l’utilizzo degli animali, che deve esprimere il suo parere motivato sul progetto (articolo 13).
Il secondo del Ministero della Salute che, con decreto dirigenziale, autorizza la ricerca entro trenta giorni dalla data di richiesta di autorizzazione, entro sessanta giorni per i progetti che utilizzano cani, gatti, primati non umani, animali geneticamente modificati e progetti che non prevedono l’uso dell’anestesia.
Per rendere certi i tempi non solo sulla carta si introduce il regime del silenzio-assenso. Trascorsi cioè i termini previsti dalla legge, nel silenzio del Ministero, è possibile cominciare la ricerca.
In sostituzione dell’assurda prassi che vuole la soppressione dei poveri animali al termine del ciclo sperimentale, la pdl individua, in base ad un elenco predisposto dallo stesso Ministero della salute, le strutture di accoglienza in grado di ospitarli e di reinserirli in una vita consona alle loro caratteristiche etologiche e fisiologiche.
Ci si prefigge, inoltre, di porre fine al regime di assoluta discrezionalità con cui fino a questo momento si è proceduto nel settore della modificazioni genetiche.
La proposta di legge all’articolo 6 individua i criteri con cui devono essere generati, utilizzati e allevati animali geneticamente modificati, valutando l’impatto di queste pratiche sugli animali, sull’uomo e sull’ambiente, introducendo il concetto di rapporto tra danno e beneficio.
Vengono, poi, delineate le figure professionali degli addetti per cui occorre una specifica formazione.
L’articolo 15 istituisce, infine, un Osservatorio nazionale, con la presenza di almeno una ong pro animali e di una associazione per i metodi alternativi, con lo scopo di proporre modifiche e integrazioni alla legge e di promuovere metodi alternativi.
Fin qui, dunque, la proposta Della Vedova che intende presentarsi come il risultato di un tavolo di lavoro cui hanno partecipato esperti di settore, come Massimo Tettamanti e Stefano Cagno, rappresentanti dell’industria farmaceutica nazionale e multinazionale, delle università, delle società scientifiche, degli ordini e delle associazioni professionali, degli istituti di ricerca e di alcune organizzazioni animaliste: Farmindustria, l’Associazione italiana per le scienze degli animali da laboratorio, l’Associazione italiana di psicologia, la sezione italiana dell’European Biomedical Research Association, le società italiane di Farmacologia, Tossicologia, Fisiologia, Neuroscienze, Anatomia, l’Associazione delle industrie della salute animale, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, l’Ordine nazionale dei biologi, l’Associazione italiana di tossicologia in vitro, la LAV, Lega Anti Vivisezione, l’Eurogroup for Animal Welfare, il “Progetto riabilitazione animali da laboratorio”. Sono stati inoltre presi in considerazione i suggerimenti e i riscontri giunti da parte del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità.
Insomma, non è difficile comprenderlo, la pdl 2157 sembra scaturire da una delicata opera di mediazione.
La LAV, Lega Anti Vivisezione, che proprio quest’anno ha festeggiato il trentennale di un’intensa attività contro le discriminazioni e le violenze esercitate nei confronti degli esseri senzienti non umani, si è espressa favorevolmente sulla proposta ritenendo che, qualora diventasse legge, costituirebbe la normativa più avanzata al mondo in materia di sperimentazione animale. Vediamo perché.
Attualmente circa l’80% della sperimentazione è semplicemente comunicata al Ministero della Salute, senza alcun controllo o vaglio previsto. Solo il 20% circa viene autorizzato. Per la pdl 2157, invece, ogni progetto deve essere autorizzato. Dovrà, quindi, esserci un vaglio per qualsiasi progetto, compreso l’80% di quella sperimentazione che ora si fa in totale autonomia. Se si superano i limiti di tempo per rispondere, il progetto è considerato autorizzato.
Il punto, secondo la LAV, non sarebbe pertanto peggiorativo rispetto alla situazione attuale, considerando anche la trasparenza che deriverebbe dall’istituzione di un osservatorio permanente (art. 15), di una banca telematica accessibile al pubblico (art. 16), del potenziamento dell’organico preposto presso il Ministero della salute alla gestione della materia. Da un lato si renderebbe meno segreta la sperimentazione animale, dall’altro si fornirebbero maggiori strumenti per il suo controllo e superamento.
Ancora. La pdl 2157, dice la LAV, non ha “inventato” nuovi usi di animali, ma solo regolamentato quelli che ancora necessitavano di adeguate disposizioni. Ad esempio, oggi una persona senza alcun tipo di conoscenza sulla biologia e sull’etologia degli animali, può manipolarli tranquillamente, provocando loro ulteriore stress e sofferenza. La pdl di Della Vedova prevede, al contrario, una adeguata preparazione per evitare il minimo impatto sugli animali che comunque sono utilizzati, come già accade in altri Paesi.
Andiamo avanti. Oggi topi e ratti transgenici vengono utilizzati senza alcun tipo di regolamentazione. Dalla letteratura scientifica si rileva che l’efficienza della produzione di animali transgenici con caratteristiche desiderate è estremamente bassa, il che significa che per ogni individuo “prodotto” con le caratteristiche richieste molti altri vengono ignobilmente soppressi, senza che se ne sappia nulla. La pdl 2157, per la LAV, introduce l’obbligo di registrare gli animali soppressi negli allevamenti, mettendo finalmente in luce un fenomeno oggi completamente sommerso.
Questa, dunque, la posizione della LAV, contestata, però, in modo acerrimo da altre associazioni animaliste.
Del malumore si è fatto interprete Bruno Mellano. Vediamo, dunque, di che si tratta.
Secondo il combattivo parlamentare radicale e secondo Alessandro Rosasco, componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, «la proposta di legge presentata dal deputato Della Vedova mette di nuovo in allarme chi tiene davvero alla salute umana e alla tutela degli animali. In un momento storico in cui la sperimentazione animale non è mai stata così in crisi, essendo stata fortemente condannata da riviste di fama mondiale (come il British Medical Journal, Biologi Italiani, New Scientist e non per ultima dalla prestigiosissima Nature che la ha definita “cattiva scienza”), da gran parte del mondo scientifico, e dall'opinione pubblica in generale, chiedere ora una modifica alla normativa nazionale in senso non abolizionista, in caso di approvazione, bloccherebbe la situazione per chissà quanti altri decenni».
Da qui un «no convinto a questa proposta di legge in cui gli interessi di Farmindustria non sono neanche troppo celati».
Esistono altre strade rispetto alla sperimentazione animale come la tossicogenomica, una branca della tossicologia che consente di osservare il modo in cui una determinata sostanza chimica altera la funzione dei geni all'interno di una cellula, oltre alle sue modifiche a lungo termine. Applicando questo metodo a delle colture di cellule umane si ottiene la lista completa delle aggressioni biologiche provocate dal prodotto in esame, in particolare il danno potenziale all'intero organismo umano. Inoltre questo metodo garantirebbe un minore costo rispetto ai metodi che usano animali, una maggiore rapidità dei test e la soluzione di problemi etici. «Tutto», continuano Mellano e Rosasco, «sembra così banale a dirsi ma le resistenze delle industrie delle cavie ancora non ci sentono. C'è voluta una rivoluzione per comprendere che la terra ruota intorno al sole; ce ne vuole un'altra per capire che gli esperimenti sugli animali frenano il progresso della scienza medica».
Dal canto loro il comitato scientifico Equivita, l’associazione Animalisti italiani, il Movimento ecologico nazionale UNA, l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) e il Movimento antispecista si sono dissociate dalla proposta di legge spiegando il loro atteggiamento in un’articolata lettera a Benedetto Della Vedova in cui si dice che «le istanze delle associazioni non hanno trovato, sin dall’inizio dei lavori, alcun ascolto, a differenza di quelle di Farmindustria e degli Istituti di Ricerca (che storicamente sostengono la sperimentazione animale)» e che «la pdl 5442 (attuale 2157), di conseguenza, non rappresenta assolutamente, per quanto concerne la riduzione dell’uso di animali, un passo avanti, ma piuttosto un notevole passo indietro. Infatti se in essa vi è, in piccola percentuale, un lieve miglioramento rispetto all’attuale legge 116/92, vi è, in percentuale assai maggiore, un peggioramento rispetto ad essa».
Questi i punti ritenuti peggiorativi: 1) il silenzio assenso per tutti gli esperimenti, anche quelli su primati, cani, gatti, esperimenti senza anestesia e con forte dolore, ovvero su tutte le categorie che nella legge attuale richiedono l’autorizzazione scritta, 2) il riconoscimento ufficiale dato alla creazione di animali transgenici, con la regolamentazione che per la prima volta ne viene fatta, 3) il mancato riferimento al nuovo pensiero scientifico, in rapida diffusione, che condanna la sperimentazione animale quale metodo di ricerca.
«La pdl 5442 (attuale 2157)», a detta delle organizzazioni che si oppongono alla sua approvazione rilancerebbe «il vecchio paradigma della sperimentazione animale, rendendo un grande servizio ai sostenitori di questo metodo e ritardandone l’uscita di scena».
«Del resto», continuano «l’on. Schmidt, che aveva dichiarato di voler “fare un po’ contente tutte e due le parti” (intendendo quella pro e quella contro la vivisezione), un mezzo successo lo ha ottenuto: ha fatto contenta Farmindustria, che nel documento presentato il 16/10/05 all’audizione alla Camera dichiarò la sua soddisfazione: “È stato cancellato ogni carattere di eccezionalità all’utilizzo degli animali per fini scientifici e tecnologici (…) è previsto il silenzio assenso (…) Farmindustria, pertanto, conferma la condivisione sui contenuti della pdl Schmidt ed auspica che sia rapidamente esaminata ed approvata”. E ha fatto contento anche il Prof. Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerca Mario Negri, da sempre difensore accanito della sperimentazione animale, che auspica la prossima approvazione della 5442, attuale 2157 (“Farmaci: animali necessari per la ricerca”, Corriere della Sera, 17/12/05)».
I test su animali provengono da una visione scientifica del tutto limitata e superata e forniscono risposte per l’uomo solo in alcuni casi (il 18% stando ad uno studio recente inglese basato su dati Pubmed), solo per una coincidenza che, tra l’altro, per essere convalidata richiede l’effettuazione di ulteriori prove sull’uomo.
Non va poi dimenticato che sono in grande parte causa delle numerose catastrofi farmacologiche di cui si legge sempre più spesso sui giornali e della statistica in base alla quale nei paesi industrializzati la quarta causa di morte sono le malattie iatrogene (causate da farmaci o da cure errate).
Le associazioni dissidenti propongono, pertanto, di perseguire la direzione indicata dal Programma di Governo, che a pag. 153 dichiara di volere promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all’utilizzo di animali in vista di una progressiva e totale abolizione dell’insensata sperimentazione.
Si troverà una visione unitaria per porre fine una volta per tutte ad un’aberrazione diretta conseguenza del riduzionismo antropocentrico?
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Se Farmaindustria e il "caro" prof. Garattini erano favorevoli alla nuova pdl, siamo davvero nella merda!!
Questo sta a significare che gli interessi di chi pratica la sperimentazione animale sono tutelati, altrimenti sentivate le proteste degli "esimi" ricercatori: prof. Garattini in testa. Mi ripeto, ma poco importa: lasciate perdere la politica e guardate con gli occhi di chi vuole davvero la liberazione degli animali dagli stabulari: di TUTTI gli animali, transgenici compresi. Il famoso colpo al cerchio e alla botte non può esistere in questo contesto. Bisogna chiedere di più. Bisogna chiedere il massimo che si possa ottenere. Come giustamente viene riportato in questa info, anche le prestigiose riviste scientifiche ammettono che la sperimentazione animale è uno sbaglio e che bisogna percorrere altre strade. Strade che ricordatevi bene, esistono anche se meno redditizie dell'uso che si fa delle cavie........e permettetemi di dirlo, anche meno sadiche.....
Regolamentare la vivisezione non porta alcun aiuto a chi è costretta a subirla. La vivisezione va abolita!!
Enrica
da Rosalia da Foggia:
Ho appena letto e inoltrato a tanti l'articolo in questione...Mi è sembrato che ben facesse il punto/sunto della questione,"obiettivamente" come scriveva il giornalista,con l'elenco delle caratteristiche della pdl che secondo alcuni depongono a favore del sostegno e le ragioni di chi invece ritiene si tratti di un ostacolo, una sorta di approvazione della sperimentazione animale,la pericolosa approvazione che ne risulterebbe dal mondo animalista alla vivisezione...(e lo penso anch'io) e l'ottimo commento finale.
Concordo appieno con quello che Enrica giustamente scriveva il 24 giugno nel suo "re:no alla vivisezione".
Sin da quando ebbi notizia della pdl "nuova",tanto tempo fa ,da Agire Ora che la riteneva un passo avanti seppur piccolo,( e ne rimasi delusa,a dir il vero) mi sentii di doverne prendere le distanze...nessuna mail di sostegno già allora daparte mia.Poi il dibattito si è fatto acceso,spesso mi ha lasciata basita nell'osservare la difesa della pdl da parte di altre associazioni animaliste che accettavano il compromesso...e sempre più sentivo che non avrei mai potuto dare il mio sostegno ad un 'iniziativa del genere...mi sembrava di essere chiamata a scegliere quanti farne morire o "solo soffrire",dir il mio sì a qualcosa di aberrante ,un "assassinio " di massa dei "non umani" rivelatosi per di più "cattiva scienza"...<<Si può accettare un compromesso che salva "chi sì e chi no"?>> ,mi son detta.Si può accettare un compromesso quando sono in ballo delle vite? NO. E così ho letto e però ignorato gli appelli di chi cercava il sostegno all'insostenibile.Mi ha delusa ma non sorpresa il sostegno di un 'associazione di psicologi...quante volte ho letto gli esperimenti che gli psicologi sperimentali fanno...a parte elettrodi ,dissezioni,dolori provocati...leggo anche di esperimenti "senza sangue versato" ma che lasciano ferite profonde negli animali,nella loro capacità di sentire,lo si chiami cuore o psiche o anima...Non ho lo scanner ,altrimenti avrei allegato una foto tratta dal mio libro di psicologia,foto che mi ha strappato il cuore...Una scimmietta,un cucciolo, abbraccia una mamma artificiale coi connotati simil scimmia... Lo sguardo di quel cucciolo é pieno di tristezza e paura...per nulla diverso da quello di un bimbo di pochi mesi...solo che per gli umani ci sono eventualmente le psicoterapie che tentano di sanare le ferite inflitte dalla sorte...ma per quella scimmietta che aveva diritto ad avere accanto sua madre,in carne,pelo e ossa,calda e accogliente...cosa rimane? Una ferita,una foto su un libro che certo non le interessa e una stupida dimostrazione di qualcosa che già sapevano: [cito daWesten,in "Psicologia 1" :studio di Harlow : "alla nascita le scimmie venivano separate dalle madri e veniva loro data la possibilità di scegliere tra una madre di filo di ferro e una di stoffa."Scelta:madre di stoffa =alla "base dell'attaccamento nelle scimmie c'è il senso di protezione ,non di nutrimento".] .E che dirvi della foto del gattino allevato dalla nascita "in un mondo verticale"(un cilindro a righe)che ha perduto per sempre la capacità innata di vedere le linee orizzontali???Come avrà vissuto? Un cucciolo che soffre,un gatto menomato dalla mano dell'uomo...La sperimentazione animale è anche questa.
Leggendo i commenti quì in Bairo, ho ri-trovato le mie stesse ragioni al "no" e ho diffuso tra gli amici le varie mails di Bairo,coi commenti degli iscritti che dicevano "no alla vivisezione"in cui spesso mi sono ritrovata;un no netto,senza compromesso.Le 3 R, cosa buona...si diceva da parte dei sostenitori...e il DOLORE;la TORTURA INFLITTE con questo tipo di"sperimentazioni su corpi viventi",dove li mettiamo? Se fossi io uno di quelli animali?
Sabato notte poi è venuta un'altra considerazione, che vorrei condividere con voi.
Ho visto un film su Rai 3 ,"Mr.DEATH MAN",il sig.Morte, un ingegnere che progetta "efficienti " sedie elettriche, efficienti sistemi per le iniezioni letali..."Efficienti" per lui é un imperativo : minimizzare il dolore del condannato a morte,farlo morire "bene,in fretta",garantire la sicurezza sul posto di lavoro agli esecutori....Questo lo fa andare a dormire con la coscienza a posto, dormire sogni tranquilli...dichiara nel film.Lui rende,ne è convinto, la morte meno dolorosa...........Fa un servizio giusto.Credo che anche chi ha lavorato al tavolo per la pdl in questione vada a dormire tranquillo...E questo mi fa paura.
Lasciando a parte il tema della pena di morte,si può davvero credere di "alleggerire ",rendere meno dolorosa e quindi più tollerabile la morte inflitta da mano umana???
La morte ,il dolore sono assoluti.Non ci sono vie di mezzo.
Quì si tratta di vivisezione.Non ci sono vie di mezzo.
"No e basta" alla morte inflitta agli animali per "il bene dell'umanità".
P.s. scusate per la lunghezza della mail, ma avevo nel cuore questa cose da tanto tempo...
Rosalia,Foggia
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Molto bello il tuo intervento Rosalia e molto angosciante.....la scimmietta, il gattino, sono solo due esempi della crudeltà sadica e perversa dei vivisettori. Francamente trovo assurdo, e lo ribadisco, il dover scegliere chi far morire fra atroci sofferenze e chi salvare. Noi umani facciamo presto a filosofare sulle torture di altri viventi: tanto non siamo noi a essere rinchiusi negli stabulari e a sopportare immani oscenità...penso ai topolini nati con già nel loro corredo cromosomico, la predisponibilità ad ammalarsi di cancro....non so se vi rendete conto di ciò che significhi per quel topino la sua vita.....per questi topi non c'è neppure la lontanissima possibilità di salvarsi. Non saranno mai ceduti agli "animalisti" che ne faranno richiesta (in base alla Pdl).......Dio....è spaventoso.....E che dire di tutte le migliaia di cavie che ogni giorno sono costrette a subire sperimentazioni di ogni tipo......fino alla morte....A me queste cose mi fanno uscire fuori di cervello e dovrei soprassedere, mettermi tranquillamente seduta al tavolo con chi pratica simili orrori e parlare con loro, magari sorridere anche, di qualche battuta e alla fine decidere con loro il compromesso. No gente, niente da fare. Non sono il Dottor Morte che la sera va a dormire tranquillo perchè la sedia elettrica da me ideata è perfettamente funzionale.....sulla coscienza avrei le urla degli animali che non si salveranno mai ancora per chissà quanti altri anni ancora, grazie al compromesso accettato. Animalisti......come si fa a definirsi tali se accettiamo una simile scelta? Essere al cento per cento in favore degli animali è anche non arrivare alle vie di mezzo quando si tratta della loro vita. E' soprattutto questo.
Enrica
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http://www.aprileonline.info/3802/test-su-animali-esistono-altre-vie
APRILE ONLINE
27 GIUGNO 2007
Test su animali esistono altre vie
Enrica Boiocchi*
La proposta di legge di Della Vedova sulla sperimentazione animale, concepita in direzione del non abolizionismo, e la posizione della Lega anti Vivisezione che l'ha votata continuano ad animare il dibattito interno al mondo animalista sulle nostre pagine
Gli esperimenti sugli animali e la proposta di legge di Della Vedova in senso non abolizionista, votata dalla Lega anti Vivisezione, continuano a far parlare sulle nostre pagine. Dopo l'intervento di Lara Secchiaroli e la risposta del presidente della Lav, oggi pubblichiamo la posizione del Gruppo Bairo Onlus
Ringraziamo Lara Secchiaroli per la spiegazione fornita a riguardo della proposta di legge 2157, che non risultata essere di certo quella grande innovazione che la maggior parte degli animalisti si aspettava nei confronti della salvaguardia degli animali da laboratorio. Il nostro Gruppo sostiene appieno quella parte di associazioni che chiedono la sostituzione totale degli esperimenti su cavie, con metodi più innovativi e sicuramente meno cruenti. In un momento storico in cui la sperimentazione animale non è mai stata così in crisi, essendo stata fortemente condannata da riviste di fama mondiale (come il British Medical Journal, Biologi Italiani, New Scientist e non per ultima dalla prestigiosissima Nature che l'ha definita "cattiva scienza"), da gran parte del mondo scientifico e dall'opinione pubblica in generale, chiedere ora una modifica alla normativa nazionale in senso non abolizionista, in caso di approvazione, bloccherebbe la situazione per chissà quanti altri decenni. Esistono altre vie da percorrere, che sostituiscono in modo eccellente e veritiero i risultati ottenuti tramite sperimentazione animale. Metodi che garantiscono un minore costo rispetto ai metodi che usano esseri viventi non umani, una maggiore rapidità dei test e la soluzione di problemi etici. Scegliere di promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all'utilizzo di animali, è l'unica strada possibile da intraprendere per sospendere in modo definito l'assurda e limitata sperimentazione su cavie. La sopravvivenza della sperimentazione animale è dovuta alla lentezza di tutti i rinnovamenti culturali ed alla difesa che, con totale sprezzo per la salute umana, viene fatta dagli enormi interessi economici costruiti su di essa. Rinnoviamo nuovamente i nostri ringraziamenti per la chiara informazione che la sua lettera offre in merito a questo spinoso argomento.
*Vicepresidente GRUPPO BAIRO Onlus
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LIBERO
5 LUGLIO 2007
Al via in Inghilterra i laboratori di ricerca che non usano cavie
Oscar Grazioli
Mentre in Italia la sperimentazione animale continua imperterrita e, su di essa, si spaccano le maggiori associazioni protezioniste, in Inghilterra si passa ai fatti. Domani la fondazione Frame, acronimo inglese che significa "Fondo per la sostituzione degli animali nella sperimentazione scientifica" inaugura un nuovo padiglione, costato 240.000 sterline, che vedrà impegnati i ricercatori a sviluppare tecniche d'indagine senza l'uso di cavie. La filosofia della Frame è basata sul principio delle tre "R". Refinement, ovvero il raffinamento delle procedure al fine di minimizzare la sofferenza delle cavie, Reduction, ovvero la riduzione del numero al minimo possibile e Replacement, ossia la sostituzione degli animali con diverse tecnologie. Il nuovo laboratorio lavorerà assieme all'Università di Nottingham nel campo delle scienze biomediche. I ricercatori della Frame auspicano che l'uso di cellule, tessutocolture, modelli computerizzati, biologia molecolare ed epidemiologia, soppianteranno presto completamente la sperimentazione sugli animali, offrendo alla popolazione mondiale ricerche più mirate nei confronti delle patologie umane spontanee, senza fare ricorso a quelle indotte negli animali, spesso fuorvianti. «Nel nuovo laboratorio», ha dichiarato Terry Bennet, il suo direttore, «avremo strumenti tecnologicamente molto avanzati per testare soluzioni alternative alla sperimentazione animale». Per quanto criticabile dall'animalismo più oltranzista, che vorrebbe l'abolizione tout-court della sperimentazione sulle cavie, si tratta indubbiamente di un passo avanti importante, perché c'è il riconoscimento e la fiducia in altre tecniche che esulano dall'uso di specie animali per studiare malattie tipicamente umane. Mentre in Inghilterra si destinano fondi a laboratori simili, qui da noi si fanno interminabili riunioni, dove le associazioni animaliste si mandano a quel paese, nella totale indifferenza di un governo che aveva fatto le solite promesse da marinaio durante la campagna pre-elettorale. Non è una novità, anzi sarebbe un vero e proprio scoop il contrario.
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07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Evidentemente non è poi così assurda l'idea di abolire totalmente la sperimentazione animale. In Inghilterra, come giustamente viene asserito in questo articolo, si passa ai fatti e si cerca di cominciare a lavorare per la vera e autentica ricerca scientifica senza l'utilizzo di cavie. Non posso far altro che prendere atto di ciò che è scritto nell'articolo: gli italiani si perdono troppo spesso in discussioni che non portano a un nulla di fatto ed è vergognoso vedere che una parte di animalisti nel nostro Bel Paese patteggia per il compromesso con i vivisettori, quando in altre parti d'Europa si lavora per archiviare dal vocabolario la parola vivisezione. Per lo meno altre nazioni ci provano e ci mettono la volontà, noi al contrario sappiamo solo arrivare ai ni e ai so...........la solita figura di m....all'italiana.
Nessuno pensa che sia facile, ma certo è che se si ragiona con la filosofia dei "piccoli passi" non si arriverà mai a niente. Gli animali negli stabulari d'Italia nel frattempo, ringraziano!!
Enrica
da Francarita da Cremona:
Peccato solo che la filosofia della Frame continui a volersi basare sul principio delle 3R di troppo triste fama: di R ne basta una sola, Replacement!
Francarita da Cremona
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona: E' vero: la sostituzione totale degli animali nei laboratori è l'unica alternativa possibile. Non è accettabile anche lontanamente una via di mezzo. Non può esserlo almeno per chi crede nella liberazione animale. L'apertura di laboratori in cui non si fa uso di cavie è perlomeno un passo di gran lunga più avanzato di quello della sperimentazione animale "a metà", che vede il sostegno anche da parte di alcune associazioni animaliste.....no comment!
Se davvero si vuole operare un cambiamento in materia di vivisezione, cominciano con questo: sì ai laboratori di ricerca che non usano animali e un fermo e deciso NO ai compromessi.
Enrica
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dal forum Promiseland 10/07/07 (Aurelio)
Mi ha contattato la viceresponsabile del gruppo Bairo e domani una loro attivista sarà presente all'assemblea. Un saluto. Aurelio dal forum Promiseland 11/07/07 (Aurelio) Mi ha contattato anche il portavoce del Movimento Antispecista...loro sono disponibili a un incontro prima tra le varie organizzazioni animaliste e in seguito si rendono disponibili anche ad un incontro pubblico... |
In data 11/07/07 il Gruppo Bairo Onlus rappresentato da Daniela Romagnoli - responsabile della sezione di Roma - ha partecipato all'incontro.
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07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela Romagnoli responsabile sede Gruppo Bairo Roma:
Sono spiacente di non aver potuto relazionare prima di questo momento le impressioni ed i risultati dell'incontro sugli aspetti migliorativi/peggiorativi della pdl 2157 tenutosi a Roma il 11/07/2007.
Relatori: Gianluca Felicetti, Roberta Bartocci, Massimo Tettamanti.
Per le associazioni: Gruppo Bairo e Blocco Animalista
Il dibattito è stato iniziato dal dott. Aurelio Melone (Blocco Animalista) e sorridendo affermo che in pratica mi ha bruciato alla grande tutti i punti della relazione che avevo accuratamente preparato.
Quanti di voi sanno che il primo firmatario della presenza in un convegno apre il dibattito? Essendo alla mia prima esperienza ne ero all'oscuro.
Fermo restando che in sede di apertura è stato ribadito che la vivisezione "deve essere abolita" gli articoli per i quali si è espresso il maggior dissenso sono stati i seguenti:
La controparte ha riconfermato l'assoluta validità della pdl esplicitando ampiamente i punti di ogni articolo che tra l'altro ognuno di noi può leggere sulla proposta di legge di Della Vedova. E' stato ribadito che il numero di animali utilizzati diminuirà notevolmente e che la terza R del progetto Reach (Replacement) sarà priviliegiata.
Per tutta la durata dell'incontro ho sentito ripetere un'infinità di volte dal dott. Felicetti il termine "alternativo" ed ho espresso la mia perplessità al riguardo in quanto solo con i metodi "sostitutivi" si può arrivare ad una ricerca senza l'uso di animali.
Il chiarimento della dottoressa Bartocci non è stato convincente in quanto non ho avuto alcuna indicazione di laboratori attivi ed incentivati in questa direzione in Italia, mentre ci tengo a sottolineare che il dott. Tettamanti ha condiviso il nostro dissenso ed il desiderio per l'abolizione dell'art. 14 (l'introduzione del silenzio assenso).
In sede di chiusura alla domanda del dottor Tettamanti se trovavo migliorativa o peggiorativa questa pdl mi sono permessa di rispondere che, fermo restando il dissenso nei confronti degli articoli in discussione, non rilevavo enormi differenze rispetto alla legge in vigore.
Il dott. Tettamanti non disdegna confronti ed ha accettato un nuovo incontro a Roma per discutere ed approfondire le argomentazioni dei dissenzienti. Saranno indicati giorno ed ora per chi vorrà presenziare e/o argomentare.
Una mia personale opinione
In questo nostro presente è di moda che elementi di disturbo si inseriscano nelle manifestazioni, nei presidi ecc., anche questo convegno non ne è stato esente e qui mi fermo.
Saluto tutta la ML con la speranza di non essere causa di delusioni, il mio cuore è con gli animali tutto il resto non conta.
Daniela Romagnoli responsabile GRUPPO BAIRO sezione di Roma
da Massimo Tettamanti a Daniela Romagnoli - GRUPPO BAIRO sezione di Roma: Buongiorno mi hanno girato il messaggio scritto da Daniela Romagnoli e chiederei, se fosse possibile, di specificare la mia posizione rispetto ad alcune affermazioni che, per quanto corrette, possono essere male intepretate.
>Il dibattito è stato iniziato dal dott. Aurelio Melone (Blocco Animalista) e sorridendo affermo Grazie>che in pratica mi ha bruciato alla grande tutti i punti della relazione che avevo accuratamente preparato.
>Quanti di voi sanno che il primo firmatario della presenza in un convegno apre il dibattito? >Per tutta la durata dell'incontro ho sentito ripetere un'infinità di volte dal dott.Ha ragione Daniela Romagnoli a essere stata sorpresa da questo fatto, infatti normalmente non è cosi', normalmente ci si iscrive per parlare in modo che tutti abbiano diritto di parola. Solo che il dott. Melone aveva parecchie domande e ha occupato molto del tempo. Oltretutto avevamo la sala prenotata solo fino a una cert'ora. Mi spiace >Felicetti il termine "alternativo" ed ho espresso la mia perplessità al riguardo >in quanto solo con i metodi "sostitutivi" si può arrivare ad una ricerca senza l'uso di animali.
>Il chiarimento della dottoressa Bartocci non è stato convincente in quanto non
>ho avuto alcuna indicazione di laboratori attivi ed incentivati in questa >direzione in Italia, Provo a chiarire io. Quello che Roberta intendeva, e che io condivido è che, per gli antivivisezionisti il concetto delle alternative basato sulle 3R NON sia accettabile e quindi si dovrebbe parlare SOLO di metodi sostitutivi. Il problema è che tutte le legislazioni internazionali usano pero' il termine "alternativo" e quindi sia a livello legislativo, sia a livello scientifico sui metodi senza animali (vedi il recente laboratorio aperto dal Frame che è il portavoce internazionale delle 3R) è spesso inevitabile usarlo. >mentre ci tengo a sottolineare che il dott. Tettamanti ha condiviso il nostro >dissenso ed il desiderio per l'abolizione dell'art. 14 (l'introduzione del silenzio >assenso). Mi permetto di aggiungere che condivido TUTTE le critiche che vengono rivolte a una proposta di legge che NON sia abolizionista. Ad esempio, il silenzio-assenso è una schifezza che da sempre cerchiamo di migliorare, pero' mantengo la mia posizione che il silenzio-assenso, con animalisti che possono verificarlo, sia AMPIAMENTE meglio rispetto alla situazione attuale dove il vivisettore si autocertifica o dove il ministero NON puo' negare le autorizzazioni.
> In sede di chiusura alla domanda del dottor Tettamanti se trovavo
>migliorativa o peggiorativa questa pdl mi sono permessa di rispondere che, >fermo restando il dissenso nei confronti degli articoli in discussione, >non rilevavo enormi differenze rispetto alla legge in vigore. Credo che questa specifica sia importante perchè mi sembrava che il Gruppo Bairo considerasse la proposta di legge negativa per gli animali e peggiorativa.
>Il dott. Tettamanti non disdegna confronti ed ha accettato un nuovo incontro a
>Roma per discutere ed approfondire le argomentazioni dei dissenzienti. Senz'altro. Non solo a Roma, domenica sono a modena e il 23 a Torino e chiunque volesse intervenire a criticare e/o approfondito è benvenuto. In particolare se il gruppo Bairo lo desidera sono disponibile a un incontro di discussione sia pubblico sia privato. Datemi voi luogo e data (magari un paio di date per sicurezza) massimo tettamanti |
07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela Romagnoli responsabile sezione GRUPPO BAIRO Roma a Massimo Tettamanti: |
07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
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07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Francarita da Cremona:
Da questi interventi risulta chiara la ragione per la quale nessuna delle associazioni che da sempre si sono dichiarate contrarie a questa pdl amata dai Garattini vari e da Farmindustria ha accettato un confronto pubblico con coloro che, invece, l'hanno voluta ed appoggiata appassionatamente: essi sono in grado di girare la frittata facendo dire alle persone cose non dette e...mi piacerebbe saperne la ragione vera. Cui prodest?
Ma me il piuttosto che niente non basta e preferisco lasciare le cose come stanno e sperare in una legge veramente illuminata e realmente anti vivisezionista in toto.
Francarita da Cremona
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dal forum Promiseland 12/07/07 (Lidio)
Caro Aurelio, una precisazione tecnica. Ho fatto l'appello a segnarsi sul foglio per intervenire non una, ma due volte. E l'ho fatto apposta: gli unici che diligentemente hanno messo il proprio nome in quell'elenco siete stati proprio tu e la rappresentante del gruppo Bairo. Due persone su circa sessanta presenti. Questo mi pare un fatto, no? |
dal forum Promiseland 15/07/07 (AlanAdler)
Aurelio, penso sia il caso che la Romagnoli invece di rispondere con mail da far girare sulla mailing list del gruppo Bairo, di nuovo, con critiche, senza dare la possibilità di risposta a chi di dovere, debba prendere in considerazione l'idea di un confronto maturo qui su Promiseland, in attesa di un incontro di persona con il Tettamanti. Se lo ritieni opportuno potresti farglielo presente.
Infine, sempre dalla mailing list del gruppo Bairo...beh...ecco la loro "posizione"... (sic): da Enrica Boiocchi responsabile sezione GRUPPO BAIRO Cremona: Va bene così Daniela. Ti ringraziamo per aver accettato di partecipare al dibattito pur avendo avuto l'avviso solo il giorno prima. Io non ero presente ma dalla registrazione che ho sentito, mi è parso più un dibattito fra biologi piuttosto che un incontro fra chi sostiene il Pdl e chi ne è contrario. Comunque è stato importante partecipare così come è importante ribadire il concetto, che l'unico vero sostegno che il nostro Gruppo continua a dare è rivolto solo ed esclusivamente alla terza R, ovvero, rimpiazzare in modo definitivo la sperimentazione animale con metodi sostitutivi. Definire tali metodi "alternativi" presuppone il fatto che l'uso delle cavie sia ancora un valido test e che quindi si possa avere l'opportunità di scegliere. Che poi, come lo stesso dottor Tettamanti scrive nel suo intervento pubblicato ieri in lista, sia inevitabile usare questa terminologia non mi sembra una buona scusante per farlo. Chi pratica la vivisezione ha una sua ideologia, così come i legislatori, ma chi difende gli animali dovrebbe avere e presentare la propria. Le prime due categorie considerano le cavie solo oggetti, mentre i secondi dovrebbero rispettarli come esseri viventi.....dovrebbero...... Aldilà delle parole che in questo frangente si sprecano, esistono i fatti e se Farmaindustria e lo stesso Garattini, si dicono favorevoli all'approvazione di questa pdl, qualcosa non va...... i vivisettori prima di tutto fanno i loro interessi: non certo si preoccupano degli animali che chiudono negli stabulari. La nostra posizione in merito non cambia e continueremo a sostenere tutte le associazioni animaliste e non solo, che si dicono contrarie alla 2157. Sempre riguardo al messaggio del dottor Tettamanti che ho menzionato prima, ho trovato angosciante l'affermazione "il silenzio-assenso, con animalisti che possono verificarlo"....... Mi domando: ma una persona che si definisce a tutela degli animali come potrebbe verificare freddamente una sperimentazione su una cavia? E poi, chi sono "gli animalisti" che potranno assistere queste sperimentazioni? Francamente definire "animalisti" chi partecipa a questo orrore è per me fuori questione: chi difende gli animali non può guardare mentre viene sventrata una cavia, anche se in anestesia, senza sentire dentro di sè una sorta di nausea, per l'animale sacrificato, ma anche per la propria coscienza. Chi difende gli animali si trasforma in un aiuto carnefice.....non so se rendo l'idea, ma questo è inammissibile. Almeno lo è per me. Si può forse affermare che in questo modo almeno si potrà controllare che gli animali non soffrano troppo, ma ancora una volta mi si rivolta lo stomaco!! Dovrei tutelare chi non ha voce. Dovrei salvarli da sofferenze inutili ed invece che faccio? Osservo che non ci sia "troppo" dolore, poi controllo che la cavia in questione venga soppressa............E dopo magari me ne vado a cena con gli amici tranquilla di aver fatto il meglio per salvaguardare la vita dell'animale. E' questa una delle innovazioni che propone la nuova Pdl? E' questo ciò che alcune associazioni "animaliste" sostengono piuttosto che niente? Vi rendete conto che i compromessi in questo caso sono impossibili? Io posso capire che non sia facile ottenere qualcosa da chi gli animali li considera "oggetti viventi", ma tutto questo è un incubo che si aggiunge all'incubo! Gli animalisti possono verificare..............mi spiace ma per me è davvero troppo. O si è dalla parte dei senza voce o da quella dei vivisettori. La via di mezzo non posso accettarla. Enrica _________________________________________________ Il neretto è mio - a sottolineare le parti più "drammatiche" del loro "pensiero"...mentre leggevo mi veniva da pensare, tra il Tettamanti e il Garattini, chi tra i due fosse il vivisettore...(???) |
E dal forum promiseland ecco l'ultimo messaggio apparso nella serata del 15/07, ma subito cancellato in quanto chiaramente infastidiva...... qualcuno. Poco male..........noi abbiamo salvato la pagina. Non è mica detto però che per magia ricompaia................non si sa mai! Cliccate sull'icona. |
dal forum Promiseland 15/07/07 (abc)
io penso che sia io che te , AlanAdler , siamo anonimi . Bairo è una sigla animalista di persone super impegnate per gli animali , che portano avanti mailing list , e appelli sui giornali . Non so e non mi interessa chi ha ragione e torto , ma CHI porta avanti questo importante discorso nella calura di luglio non siamo noi anonimi , ma chi dice chi è , con nome e cognome , e si scontra apertamente . Io rispetto queste persone per il lavoro che fanno . da parte mia , mi limito a rinunciare ale ferie perchè ho una gatta molto anziana da seguire , per questo sono a casa ..e così ho la possibilità di seguire bene tutto il dibattito . ![]() fine del break - tanto per puntualizzare .. |
07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Fabio da Trieste:
Ho raccolto documentazione e commenti, ho passato tutto il weekend solo per confrontare il progetto con la norma esistente, poi leggere i commenti pro e contro, e cominciare a studiarmi il regolamento REACH, quello per i test tossicologici sulle sostanze chimiche.
Mi sto anche, facendomi una certa forza, rispolverando la mia formazione da liceo accostando all'antivivisezionismo scientifico.. sto leggendo primo tra gli altri lo splendido libro di Pietro Croce Vivisezione o scienza: spiega a livello tecnico verità elementari, che dovrebbero essere chiare a tutti, ovvie, di buon senso, e lo sono, altrimenti perchè sperimentare poi sull'uomo? Approfondisco perchè è facile farla bere alla gente, ricordo che in Svizzera qualche tempo fa è stato fatto un referendum e i sostenitori della vivisezione avevano vinto perchè avevano tappezzato le città di manifesti del tipo "vuoi che i farmaci siano sperimentati prima sui tuoi figli?" Ti dicono anche il cane (chi si commuove per un ratto?) il gatto, la scimmia hanno un cuore, un fegato, uno stomaco, due reni, con le stesse funzioni che nell'uomo, soffrono di ansia, hanno comportamenti ossessivi, anche loro sono fatti di proteine, hanno l'adrenalina che sale quando hanno paura, i neuroni che comunicano con l'eletricità.. e poi vedete come funzionano i farmaci? La gente dimentica, non va a fondo, crede a isolati errori.. Il mio campo rimane comunque quello giuridico, credo di poter dire di capirci qualcosa e non vorrei arrivare troppo tardi. L'urgenza non deriva tanto dai tempi parlamentari: il progetto di legge è appena tornato in parlamento, c'è l'estate, ma non si sta perdendo tempo per organizzare convegni per spiegare a chi è sensibile all'argomento che questa legge è comunque la migliore che si poteva ottenere, comunque meglio di quella che c'è. Molti non sono in grado di criticare con cognizione di causa, anch'io ho dovuto metterci un bel po' di tempo.. Un punto che trovo molto critico è quando si sostengono che ci sono inderogabili norme europee che obbligano alla vivisezione, quando questo non è assolutamente vero! (E poi si fanno salvi anche gli obblighi di leggi e farmacopee nazionali!) Leggere il regolamento di Reach mi permette di dire che lì non c'è obbligo, anzi, eppure si sostiene che era vietabile solo la sperimentazione sui prodotti finiti ad uso domestico come se non rientrassero in reach... c'è comunque l'obbligo di utilizzare metodi alternati validati o riconosciuti idonei dall'agenzia che si occupa del progetto o dalla commissione, si accenna perfino alla tossicogenomica.. Condivido tutte le vostre critiche al pdl: il minimo miglioramento non vale un avallo politico alla vivisezione e peggioramenti come il silenzio assenso su tutti gli "esperimenti" in tempi utopistici, la disciplina degli animali transgenici perchè "l'Italia non può restare fuori dalla comunità scientifica" (non mi pare che la 98/44 riguarda obblighi a permettere che si inventino gli animali..), un "recupero" degli "animali da laboratorio" reso praticamente imposibile nella pratica, la previsione di corsi specifici di preparazione per "scienziati della sperimentazione animale" e addetti di laboratorio, che non garantiscono una condizione "migliore" agli animali più di quanto non perpetuino una mentalità vivisezionista spacciandola come scienza, continuando a formare giovani con questa mentalità aberrante.. Spero veramente che tutti quelli che si battono contro questo pdl facciano un fronte di azione comune, non si può permettere che questo pdl sia approvato, proprio quando è tra l'altro in corso un revisione della direttiva europea sulla vivisezione (Sostituzione di tutti gli esperimenti con animali in Europa Petition. http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/index.php) ! Fabio -Ts |
07/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Stefanover di Sesto San Giovanni (MI):
sono stato alla conferenza milanese del dott. tettamanti, sfortunatamente, non vi era nessuno di coloro che sono contrari a quella ri-regolamentazione e/o ri-formulazione della legge in oggetto. a parere mio, visto e considerato che la vivisezione in toto non si può abolire... non ci resta che affidarci a questi timidissimi, pallidissimi, pavidissimi... tentativi di migliorare la situazione. però visto e considerato che le buone intenzioni quasi mai portano ad una buona legge (perlomeno qui da noi in italia), resto dell'idea che stiamo un po' perdendo di vista l'obbiettivo che è quello di difendere (con qualsiasi mezzo...ovviamente...) i nostri fratelli animali per perderci in diatribe filosofiche/politiche/personali... ecc. ecc. la miglior cosa è l'abolizione della vivisezione e di tutte le inutili sofferenze inferte a chi non ha voce. e scusate se mi ripeto... (nel caso qualcuno non capisse) con ogni mezzo! tanto i nostri parlamentari tra una tirata di coca e l'altra, ed un autoaumento dello stipendio, saranno mica degli esempi da imitare... vero? e le loro leggi... vi par forse che siano cristalline e rispettabili?? (da piazza fontana alla scuola recentemente crollata con 27 bambini morti... la solita solfa : nessun colpevole!!) però guai all'animalista che libera i beagle dai laboratori... o che protesta a s.polo, o che denuncia un maltrattamento, o che corre nudo a pamplona... sinceramente legge nuova o legge vecchia... gli animali sono gli unici innocenti e continuano a...soffrire e morire... soffrire e morire... soffire e morire...
p.s. leggetevi il libro "la casta" sui nostri parlamentari/legislatori.
responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Concordo con te Stefanover riguardo al funzionamento politico italiano
C'è un detto famoso che cita "fatta la legge, trovato l'inganno" e nel nostro Paese questo modo di fare si spreca vergognosamente. Funziona alla grande sulle leggi dedicate ai soli umani, figuriamoci quando si chiamano in causa gli animali. Anzi, è più facile, poichè non avendo possibilità di esprimere il loro pensiero, questi ultimi sono costretti a soccombere alle nostre decisioni.
Concordo anche sul fatto che l'animalismo, quello vero, quello per cui ci si batte con ogni mezzo per difendere chi non ha voce, sta morendo. Agonizzando fra discorsi filosofici, politici e d'interesse. I padri dell'antivivisezionismo si rivolterebbero nella tomba e il combattivo Ruesch, tutt'ora battagliero nonostante l'età avanzata, ne sarà certamente nauseato.
Parliamo ancora di sperimentazione animale: una cosa vergognosa che all'alba del XXI secolo si pratica alla grande e che ora, se passerà il progetto 2157 con il sostegno di una parte di animalisti sarà incentivata a continuare per chissà quanti altri anni a venire.
Non ho assolutamente intenzione di affidarmi a qualcosa che peggiora la vita delle cavie e non intendo aderire ad un progetto di legge in cui non vengono considerati gli animali transgenici e dove si continuerà a sperimentare su ogni forma di vita non umana. Sai cosa risolvi a salvare 100 topi, conigli ecc? E gli altri? Le centinaia di migliaia che resteranno negli stabulari? A loro un vero animalista ci deve pensare a costo di litigare con il mondo intero.
"Meglio salvare la vita di un topo o di un bambino?" frase celebre che spesso viene usata da chi neanche inizia a far funzionare il cervello. E perchè non salvare entrambi? Perchè salvare solo 100 topi e non salvarli tutti?
Utopia? Sicuramente!! Fino a quando non ci sarà un netto cambio di rotta statene certi che rimarrà tale. Ma tanto non siamo noi a languire e morire negli stabulari giusto?
Non è comunque vero che la vivisezione non può essere debellata. Certo, non subito, perchè, come ho già scritto, gli interessi di chi la pratica sono enormi. Tuttavia i metodi sostitutivi esistono e devono essere portati avanti da chi tutela gli animali. In Europa qualcosa si sta già muovendo in tal senso e l'animalista ha il dovere di muoversi in questa direzione. Non si dovrebbero mai e poi mai caldeggiare, anche solo in minima parte, farmaindustria e i Garattini di turno.......
Ah già...dimenticavo la politica, le parole che vogliono dire una cosa ma che vengono interpretate secondo le preferenze. Dimenticavo chi sa girare molto bene le frittate facendo passare per infantili coloro i quali non condividono i loro pensieri. Se date un'occhiata allo schifo che regna fra i parlamentari, dove si insultano alla grande vi renderete conto di come siamo messi..
Intanto gli animali ringraziano continuando a morire fra oscenità che neppure immaginiamo.
Enrica
da Francarita da Cremona:
ma la domanda da porsi è ben diversa sempre e comunque: che bisogno vi è di chiedere l'approvazione di una nuova legge sulla vivisezione che non muta concettualmente e realmente la condizione degli animali sottoposti a prigionia e sperimentazione? L'unica risposta che sorge è che la modifica interessa ai vivisettori che con la nuova pdl, se passa, avranno maggiore libertà di azione e grandi possibilità di divertimento costruendo a piacimento animali transgenici.....firmate la petizione per la sostituzione di tutti gli esperimenti che utilizzano animali.
Francarita da Cremona
da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO Onlus sezione di Roma:
Non posso che ripetermi...la vivisezione è da abolire totalmente, i compromessi sono una vergogna.
Purtroppo la politica è fatta dalle aziende e dai loro politici, dalle maggioranze parlamentari ai quali non frega niente delle sofferenze degli animali e tantomeno della salute pubblica.
La vivisezione è una fonte di ricchezza per vivisettori e industrie chimico-farmaceutiche, la non-scienza di pigri e vigliacchi che temono di misurarsi con altre tecnologie; personaggi che difendono i loro interessi economici, nella fattispecie il pdl 2157 ex 5442, ergendosi a muraglia, fronte unico contro tutti così come dovrebbe avvenire nella controparte che li contesta.
Mi assumo la piena responsabilità della mia dichiarazione alla conferenza dell'11 luglio 2007 "non trovo enormi differenze con la legge in vigore, fermo restando il nostro dissenso per tutti gli articoli portati in discussione" che non stava assolutamente a significare che il pdl è migliorativo. Purtroppo è stato recepito, voglio sperare in buona fede, in modo errato e senza spazio per altre osservazioni.
Tant'è che non condivido neanche il primo articolo del pdl 2157 ex 5442 nel quale, a differenza del D.Lgs 116/92 al comma 2) il vocabolo "disciplinare" è stato sostituito con "stabilire".
Da de Mauro:
- disciplinare: assoggettare a norme di disciplina
- stabilire: decretare, deliberare spec. in forza della propria autorità e facoltà decisionale
http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/sign.php (petizione per la sostituzione di tutti gli esperimenti su animali in Europa)
Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO Onlus sezione di Roma
da Francarita da Cremona:
Se qualcuno si domanda la ragione della insanabile frattura che si è volutamente creata nel fronte di difesa degli animali dovrebbe volgere la domanda a coloro che si sono distaccati da questo fronte e che hanno patteggiato con il nemico di sempre: i vivisettori e le loro associazioni di raccolta fondi senza fine.
E' un argomento così semplice e chiaro da non dover richiedere spiegazione alcuna. Da sempre sostengo che una brutta legge può essere subita, ma che non è accettabile la compartecipazione attiva alla sua stesura.
Francarita da Cremona
da Giulia da Persico Dosimo (CR):
Chi vuole davvero l'abolizione della vivisezione e non accetta di scendere a compromessi, non può che rifiutare un numero come 2157:
2 parti che dovrebbero essere opposte hanno trovato invece un accordo
1 ideale tradito
5 delle novità* di questa pdl la caratterizzano con l'eliminazione di "ogni carattere di eccezionalità alla
sperimentazione animale" [parere di Farminidustria]
7 l'articolo che inficia il valore della proposta, con tranne e qualora
*
1 - silenzio-assenso per tutti gli esperimenti
2 - ufficializzazione della creazione di animali transgenici.
3 - estensione dei campi applicativi 4 - delega della valutazione degli esperimenti a dei comitati interni. 5 - mancanza di imposizione della sostituzione con i metodi “alternativi” neppure ove essi siano stati autorizzati dalle strutture competenti
Giulia da Persico Dosimo
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08/2007 dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO Onlus sezione di Roma:
Non mi sembra proprio che in Inghilterra, con la legge citata, fosse stato introdotto il "silenzio assenso" che invece è previsto nella pdl 2157 (art. 14 punti 5 e 6) e che permette di iniziare la ricerca senza l'autorizzazione del ministero della salute anche per quei progetti che prevedono l'utilizzo di cani, gatti, primati non umani, animali geneticamente modificati e progetti che non prevedono l’uso dell’anestesia.
Il commento dell'autore (che ho evidenziato in grassetto) non contiene neanche un piccolissimo riferimento all'art. 13 che delega a comitati interni la valutazione di progetti di ricerca eliminando l’obbligo di una valida documentazione che ne dimostri la necessità.
Ho letto anche l'articolo sul FRAME pubblicato sullo stesso sito (http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=265) e qui l'autore non ha potuto fare nessun riferimento ad iniziative simili in Italia in quanto non esistono stanziamenti di fondi in questo senso.
Lancio una moneta...sarà una svista?
Se nel 2006, con una legge valida, in Inghilterra si sono verificate 3 milioni di morti in più rispetto all'anno precedente in Italia, secondo quanto previsto dall'attuale pdl 2157, ne morranno il doppio, in minor tempo e senza che si possa istruire alcuna causa. (testo pdl 2157)
Ciao
Daniela
AGIRE ORA
Vivisezione: Governo britannico giudicato colpevole dalla Corte Suprema | 03/08/2007
Argomento: Vivisezione
L'associazione britannica per l'abolizione della vivisezione, BUAV, ha denunciato il Governo perche' e' venuto meno al suo compito di ridurre la sofferenza degli animali nei laboratori di vivisezione e perche' ha nascosto al pubblico la verita' sul livello di sofferenza, giudicando una sofferenza "moderata" per esperimenti molto invasivi: il 27 luglio il Governo britannico e' stato giudicato colpevole dalla Corte Suprema.
Secondo quanto riporta la BBC, nel 2006 sono state effettuate 3 milioni di procedure sugli animali nei laboratori britannici, con un aumento del 4% rispetto all'anno precedente. L'incremento dei test su animali e' dovuto, come in molte altre nazioni del mondo, Italia compresa, all'aumento nell'uso di animali geneticamente modificati: dal 1995 in UK l'uso di questi animali e' quadruplicato. Questo e' il quinto anno di fila in cui si assiste a un aumento del numero di animali usati, e per questo la BUAV ha deciso di denunciare il Governo britannico, dato che sarebbe invece suo compito far diminuire la sofferenza degli animali. Infatti, la legge in materia di protezione degli animali di laboratorio del 1986 aveva introdotto l'obbligo di approvazione specifica da parte del Ministero degli Interni (Home Office) di ogni singolo progetto di ricerca che coinvolge animali, un po' come si sta tentando di fare oggi in Italia con la proposta di legge 2157, che dovrebbe sostituire l'attuale legge 116: oggi l'80% dei progetti in Italia non e' soggetto ad approvazione, ma solo a notifica verso il Ministero della Salute, mentre con la pdl 2157, sostitutiva della legge 116, tutti i progetti dovrebbero essere sottoposti ad approvazione esplicita, anche se entro un certo tempo massimo (maggiori info sulla pdl 2157 alla pagina Proposta di legge sulla vivisezione sostitutiva della legge 116). Tornando alla situazione britannica: compito del Governo sarebbe stato di far diminuire i test su animali, e in particolare quelli dolorosi, ma questo compito non e' stato assolto e quindi il Governo e' stato portato in giudizio davanti alla High Court. Ed e' stato trovato colpevole. E' stato trovato colpevole di chiudere gli occhi davanti alla sofferenza degli animali e di indicare un livello di sofferenza "moderato" in esperimenti in cui invece la sofferenza degli animali e' estrema, ingannando cosi' i cittadini sulla reale portata della violenza sugli animali nei laboratori, e giudicando inoltre l'opportunita' o meno di approvare un dato progetto su basi errate. In particolare, il giudice Mitting della High Court ha sentenziato che l'Home Secretary si e' comportato in maniera illegale nell'approvare il progetto di esperimenti sul cervello, altamente invasivi, su scimmie marmoset presso la Cambridge University: ha giudicato la loro sofferenza come "moderata" anziche' come "sostanziale". Il giudizio e' stato emesso sulla base di documenti ottenuti dalla BUAV tramite una investigazione sotto copertura svolta tra il 2000 e il 2001 nel laboratorio di neuroscienza della Cambridge University, che effettuava esperimenti sui primati. L'Home Office aveva giudicato "moderata" la sofferenza di animali cui veniva aportato parte del cranio per l'introduzione di elettrodi, allo scopo di provocare infarti. Ma le linee guida affermano che bisogna catalogare come "sostanziale" la sofferenza degli animali nel caso in cui la procedura "possa portare a una grossa differenza dal normale stato di salute e benessere dell'animale". Le procedure in cui la sofferenza e' "sostanziale" sono soggette a valutazioni molto piu' restrittive per l'assegnazione del permesso, per cui non si tratta solo di un termine formale, ma l'assegnazione del corretto livello di sofferenza ha un forte impatto sulla possibilita' o meno di portare avanti un dato progetto. Secondo la BUAV, questa sentenza costringera' l'Home Office a valutare in modo piu' attento i livelli di sofferenza e questo portera' a un numero minore di progetti approvati, in special modo quelli che sono piu' crudeli verso gli animali. Inoltre, una corretta categorizzazione mostrera' al pubblico la realta' della vivisezione: sofferenza estrema per gli animali, non certo "moderata"!
Fonti:
BBC News, Court review for animal testing, 23 luglio 2007
BUAV, Government found guilty of misleading public over animal suffering, 28 luglio 2007
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08/2007:da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO Onlus sezione di Roma:
Le ricerche in internet prevedono l'inserimento di un termine in un motore di ricerca, il quale si attiva offrendo una varietà di siti web da consultare.
A volte si naviga in siti interessanti altre volte può accadere, purtroppo, di navigare in un mare di cacca e stronzate che, se fossero fini a se stesse, sarebbero sicuramente meno gravi...
C'è qualcuno, non meglio identificato, che si adopera molto per ridicolizzare l'operato di chi con trasparenza, onestà e chiarezza pone in evidenza gli aspetti peggiorativi della pdl 2157 rispetto al vigente D.lgs 116/92.
Non si adopera nel tentativo di evidenziare eventuali aspetti migliorativi di questa proposta di legge (perché non ce sono!), si limita a scimmiottare e a giocare con le parole altrui peraltro senza risultare particolarmente intelligente.
Dal momento che interviene laddove dovrebbero, anzi "devono" essere altri a prendere la parola, tale comportamento lascia spazio a mille domande che vanno ad alimentare dubbi che inizialmente non si volevano prendere in considerazione ...
La vita e le sofferenze degli animali vivisezionati nei laboratori di ricerca non meritano questo vergognoso teatrino di marionette, non meritano questa assurda e unilaterale campagna elettorale che non è certo condotta dal gruppo Bairo.
Detto ciò ripropongo i commenti sull'articolo di AgireOra dove, al seguente paragrafo, è riportato...
LA BUAV è stata in grado di denunciare il governo inadempiente nei confronti della legge in materia di protezione degli animali di laboratorio del 1986, perché tale legge non lascia scappatoie, NON AVEVA INTRODOTTO IL SILENZIO ASSENSO e mi permetto anche un eccetera, eccetera.
Prevede l'obbligo di approvazione specifica da parte del Ministero degli Interni (Home Office) di ogni singolo progetto di ricerca che coinvolge animali. Punto!
Un certo tal dei tali leggerà questo scritto e molto probabilmente tenterà nuovamente di sovvertire la realtà e, come usuale, senza produrre valide argomentazioni.
A quale scopo mi chiedo io? ve lo chiedete anche voi? ho sentore che qualcun altro prenderà la parola...
Daniela
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