Vi invitiamo a leggere attentamente il seguente messaggio tipo e di conseguenza firmarlo e farlo firmare da quante più persone possibili. E' arrivato il momento di smuovere le acque e di dire BASTA! BASTA con questi ignobili traffici...BASTA con le menzogne...BASTA con le "protezioni"! E' arrivato il momento di dare il vostro contributo alla lotta contro i traffici di animali. Questa volta 40 cani sono stati fermati appena in tempo, avrebbero affrontato un lunghissimo viaggio verso..."l'ignoto".
Teoricamente destinati ad essere adottati da tante brave famiglie tedesche e svizzere di cui non avremmo purtroppo mai saputo gli indirizzi ed i recapiti telefonici. Quaranta cani questa settimana, la settimana scorsa altrettanti e quella prima idem...da decenni così.
Si arriva a cifre "astronomiche": migliaia di cani e gatti italiani ormai popolano la Germania e la Svizzera.
Migliaia di cani e gatti "svaniti nel nulla".
E' IMPORTANTISSIMO CHE TUTTI VOI INVIATE QUESTO MESSAGGIO TIPO, E' ORA DI CHIEDERE SPIEGAZIONI A CHI DI DOVERE, E' ORA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE
SU QUESTA ASSURDA VERGOGNOSA VICENDA.
PARTECIPATE TUTTI!!!
 
Vi chiediamo un po' del vostro tempo e della vostra pazienza, ma soprattutto la massima partecipazione e la massima diffusione.
Invitate amici, parenti, colleghi a contribuire all'invio e se avete un sito web pubblicate l'invito anche sulle vostre pagine.
Importante e' indirizzare questo messaggio alle ASL, ai Comuni, ai giornali, ai politici.

AIUTATECI A FERMARE QUESTI TRAFFICI. NON DIMENTICATE CHE TRA LE CENTINAIA DI CANI E GATTI CHE OGNI MESE FINISCONO VERSO IL NORD EUROPA, POTREBBE ESSERCI ANCHE IL VOSTRO!!!
 

Confidiamo nella collaborazione di tutti.
Bairo & staff

 

 

Messaggio da inviare alle ASL, ai Comuni, ai giornali, ai politici e a chi vi viene in mente

 

Chi lotta ogni giorno in difesa degli animali non è nuovo a notizie come quella riportata nell' articolo della gazzetta di Mezzogiorno del 25 marzo 2003 (tra l’altro, medesimo canile, Gazzetta del Mezzogiorno del 06/06/2002, ancora 34 cani esportati)
Non esistono solo gli animali allevati per la sperimentazione, ma anche traffici nascosti che portano esseri viventi ad un destino fra i più atroci che si possano immaginare e che hanno un nome vergognoso: vivisezione.
Questo genere di spedizioni non provengono da un solo canile della Puglia, ma da numerosi canili pubblici e privati d’Italia.

E’ forse utile ricordare che l’ipotesi di un traffico di cani e gatti abbandonati (o sottratti)  dall’Italia  e rivenduti  in   Germania, Svizzera ed Austria non è frutto della fantasia di alcuni animalisti, bensì un allarme lanciato dal Ministero della Sanità  (circolare 17 agosto 1993 n. 33):

-          In questi paesi le leggi di protezione animali autorizzano la soppressione dei randagi ricoverati nei canili/rifugi (i cani e i gatti esportati non vanno mai alle famiglie, bensì vengono consegnati a dei rifugi)

-          Le leggi che regolamentano l’uso degli animali vertebrati per la sperimentazione è identica nei paesi della Comunità Europea e nella Confederazione Svizzera, tuttavia soltanto la Legge Italiana, 281/91 specifica che i cani randagi provenienti dai canili non possono essere ceduti per la sperimentazione

-          I cani esportati dall’Italia ogni anno sono diverse migliaia: partono a carichi di 40/60 cani la settimana, ma da numerose zone (Veneto, Lombardia, Piemonte, Umbria, Campania sono le regioni maggiormente coinvolte). 

-          I soggetti/associazioni che svolgono questa attività sono tutte collegate tra loro (emerge da una indagine della  Procura della Repubblica di Verona nonché da svariati documenti in ns mani) e collaborano attivamente con i servizi veterinari di alcune ASL.

-          Per alcuni  di questi esportatori, come da indagine dalla Procura della Repubblica di Milano e da documenti ufficiali di funzionari delle ASL di Como e di Santa Maria Capua Vetere (questi sono solo esempi) si è verificato che: i cani di cui gli esportatori  erano in possesso per l’esportazione erano stati “adottati” da prestanome soltanto per essere subito passati nelle mani degli esportatori stessi, che non dovevano quindi figurare.    La provenienza dei cani era, in gran parte, sconosciuta.
I libretti sanitari erano falsi. I tatuaggi (sebbene riportati su un formulario ASL, con timbro e firma del Veterinario ASL) erano falsi, cioè non erano né ENCI né ASL (particolare terribile è che il numero progressivo di tale pseudo tatuaggio  era vicino al 1000, quindi quell’unica persona, in quel periodo,  aveva già fatto varcare la frontiera a quasi 1000 cani con quel tatuaggio privo di validità ai fini del riconoscimento della provenienza dei cani).

-         Per effetto della ns anagrafe canina, che prescrive la comunicazione del nuovo indirizzo del proprietario del  cane entro 15 giorni dal passaggio di proprietà, alcune ASL italiane dovrebbero oggi avere registrato svariate migliaia di indirizzi delle famiglie che hanno adottato i ns cani  in Germania, Svizzera ed Austria    

               (provate un poco  a chiedere quanti ne hanno!)

Questo messaggio è necessariamente conciso e non ci permette di trascrivere gli articoli più significativi (in senso negativo) delle leggi sulla sperimentazione animale in vigore in questi paesi, senza lo sbarramento della ns Legge 281/91.

E allora, perché questo fiume di cani verso questi lidi? Perché questi falsi, questi sistemi privi di qualsiasi trasparenza e l’omertà di tante ASL?

A chi ne ha il potere, organo di informazione o politico o funzionario che sia, chiediamo, prima di archiviare questa vicenda bollandola come “fantastica” di approfondire.

Alcuni di noi Vi forniranno un set di documenti che Vi aiuteranno a comprendere quale sia la reale portata di questo fenomeno.

nome........cognome........località
GRUPPO BAIRO Onlus  bairo.info
 

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p.s. Il contenuto di questa sezione è molto importante in quanto la piaga dei traffici di animali verso il nord Europa è molto estesa.
Diffondete più che potete e diffidate di chi si si offre di sistemare animali in Germania, Austria Svizzera o chi mentendovi vi promette facili affidi. Controllate sempre lo stato degli animali nel tempo e non allontanateli dal territorio, perchè ricordatevi che la vostra ignoranza, la vostra indifferenza, la vostra complicità, sarà la loro FINE.
Proseguite nella lettura entrando nella "pagina principale di questa sezione" e contribuite con noi alla diffusione di queste pagine e di questo argomento