da Fiorenzo Martinetto |
Caro Giulio, sono Fiorenzo da Torino, non voglio dilungarmi troppo in questa lettera, ma devo dirti che appari finalmente per quello che sei e cioè un uomo estremamente vanitoso, forte della propria convinzione di essere unico al mondo e l'unico ad avere capito ciò di cui noi non siamo in grado. Tieniti pure tu il tuo falso amore e la tua convinzione che l'odio sia una cosa così assurda. Noi tutti, credo, non abbiamo assolutamente bisogno di lezioni di nessun tipo per entrare dentro noi stessi, a parlare con la nostra Anima. Devo dirti che sei sicuramente furbo ed anche un gran dialogatore, ma forse nella nostra pochezza intellettuale, abbiamo tutti individuato la tua incapacità nell'inseganrci ciò che tu sai ed hai compreso della vita e di Dio. Comunque hai ragione, noi dobbiamo continuare pert la nostra strada, provando le nostre sensazioni violente di odio, ma capaci di provare un amore vero e sincero per tutti coloro che soffrono. Come petresti tu sostenere di poter trasmettere amore ad un bimbo di pochi anni malato di Osteosarcoma ad un arto inferiore, nel momento in cui la tua teoria si basa sul fatto che la sua malattia sarebbe un qualcosa che egli stesso si è cercato? In mezzo a tutte le parole che ho sritto anche precedentemente, ed al tuo mare di consigli, questa volta vorrei, se mi permetti, dartene uno io. Vai a procurarti qualche documentario che tratti di maltrattamenti ad animali, ma roba molta seria, filmati di guerra con immagini vere di stermini fatti da uomini la cui crudeltà pare inimmaginabile, immagini di bambini che muoiono di fame tra la braccia della propria madre. Guarda i loro occhi pieni di dolore. Osserva bene quegli occhi ed allora vedrai la loro anima, pura, afflitta, depredata dall'egoismo umano, implorante di una giustizia di cui l'uomo non è capace. Guardali bene mentre muoino, avvicinati allo schermo fino al punto di abbracciarlo, accosta le tue labbra al monitor e porgi un bacio a quel bimbo. Adesso allontanati e scaglia una ciabatta contro il televisore, con la rabbia tremenda dell'impotenza che provi di fronte a tale brutalità. Ora piangi, come sto facendo io mentre ti scrivo e sogna di poter eliminare tutti coloro che sono causa di quella morte atroce, sogna di poter prendere tra le tue braccia quella fragile creatura e di poter risolvere i suoi problemi. Purtroppo è solo un sogno, ma l'unica cosa vera sono i nostri sentimenti opposti che ci permettono in coscienza di sussurrare a quel bimbo "TI AMO", non i tuoi che imputano la stessa creaturina come il responsabile del proprio ingrato destino. Non ti scrivo questa lettera con odio nei tuoi confronti, anche perchè, e non ti offendere, questo sentimento lo conservo per chi lo merita sicuramente più di te. Ciao. Fiorenzo |