da Enrica Boiocchi
Oggetto: Per Paola da Roma
data 16/11/01


Ciao Paola, sono Enrica da Cremona.
Visto che in questo messaggio mi hai citato, ti rispondo tramite Bairo, anche se ho il tuo indirizzo di posta elettronica.
Mi fa piacere sapere che sei tornata e che tutti i tuoi amici pelosi stanno bene.
La nuova pagina di Bairo è molto interessante, ma non perchè ci sono i miei messaggi, soprattutto perchè potrà diventare una pagina che fa pensare, anche chi non l'aveva mai fatto.
Sai, credo invece che la festa di natale sarà la stessa identica festa dell'anno scorso e di tutti gli anni passati. Credo che a nessuno di noi verranno in mente le persone che soffrono, o la guerra e tantomeno gli animali. Certo qualcuno dirà :- pensate a chi non ha niente.-, ma poi metterà la testa nel suo piatto riccamente cucinato e chi si è visto si è visto.
Il natale è solo consumismo: una corsa al regalo più bello, al più costoso e anche gli animali faranno parte di questa giostra di soldi senza sapere neanche perchè. Ci saranno i cuccioli alla moda sotto l'albero, quelli dei
cartoni o Rex ei bambini saranno tutti felici. Non importa se a giugno questi regali finiranno sulla strada, perchè pensarci adesso? Godiamoci il natale poi si vedrà.
Penso a tutti quegli esseri cha a Natale soffriranno esattamente come gli altri giorni se non di più.
Ai canili: freddi e tristi, che neanche il calore di tutti quelli che fanno l'opera buona perchè e natale, riesce a scaldare. Alcuni di loro avranno l'illusione di una casa e poi? Ritorneranno o moriranno per strada. Alcuni
di questi poveri esseri quel giorno mangieranno di più, perchè fare volontariato a natale è sicuramente molto commovente, ma gli altri 364 giorni chi li ricorda più i cani?
Ai laboratori di ricerca: per le creature vivisezionate non c'è natale, solo angoscia. Magari un cane o un gatto saranno dimenticati sul tavolo della tortura, con la pelle squarciata e ci resteranno fino al 27 dicembre, quando
la bella festa è finita e i ricercatori avranno mangiato e pregato Dio per un futuro migliore.
Agli animali allevati per questo santo giorno: quante grida di terrore in più nei macelli già saturi di orrore. Forse qualcuno avrà la fortuna di morire il 27 dicembre e nei giorni della nascita di Gesù, non mangeranno
neanche, perchè chi dovrebbe accudirli è a tavola a riempirsi la bocca con uno dei suoi fratelli.
Agli allevamenti di pelliccie: non posso non pensare a quanti di loro proprio per questo giorno verranno immolati: sai la pelliccia a Natale! Che bel regalo!
Vedi cara Paola come è tutto soggettivo? Tu vedi calore e dolcezza in questi giorni, io vedo orrore e morte. Passerò anch'io il natale con i miei amici pelosi, con Punto, Virgola, Baffy, Toby, Freccia e Luna, ma ogni carezza che farò a loro, ogni bacio che darò non sarà solo pensando a quanto li ami a natale e anche gli altri giorni, ma ogni gesto sarà rivolto anche a tutti quegli esseri che non non hanno avuto mai una sola parola di gentilezza. Il ponte dell'arcobaleno è aperto soprattutto a loro e quando lo varcheremo dovremo rispondere solo a loro del male che abbiamo fatto, anche per questo santo giorno di Natale.
Ciao Enrica
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