da Sabrina da Giubiasco (Svizzera) a Laura (la ricercatrice) |
Da Sabrina, Giubiasco (Svizzera) per Laura da Milano
Già che mi tiri in causa...
Non sarebbe la prima volta che ricercatori o pseudo tali vengono qua a "rompere le palle e far perdere tempo", se questo non é stato il tuo caso bhé.. sei davvero ingenua a venire qui in ml a dire certe cose! Innanzi tutto il fatto stesso che dici che la tua prima e-mail era una forma di difesa verso i ricercatori, ma soprattutto verso te stessa, mi fa porre una domanda ovvia... Hai la coscienza sporca? Senti di doverti giustificare con noi? Forse ti senti combattuta perché coccoli e ti prendi cura amorevolmente dei tuoi animali, ma poi sai che dove lavori, nella stanza accanto, li torturono e uccidono tra atroci sofferenze! Trovo inoltre davvero un discorso molto ipocrita quando dici che occorre sacrificare poche vite per poter avere un bene maggiore e quindi salvare un elevato numero di vite. Ma un bene maggiore per chi? Quando poi i medicinali e le cure "miracolose" che salvano uomini e animali sono poi solo nelle possibilità di quelle poche persone che se le possono permettere?
Sai c'é una cosa di principio che non potrà mai unire le nostre scuole di pensiero. Il fatto che per te sacrificare "qualche topo" può servire a salvare molte più persone o animali. Sei riduttiva e anche qui ipocrita! Da ricercatrice mi vieni a raccontare che con "qualche topo" si trovano le cure per salvare tante vite? Se così fosse perché quando sui topi i ricercatori non trovano i risultati sperati, passano ai cani, ai gatti, ai conigli, ai criceti, ai pesci, agli anfibi e chissà che altro finché non trovano la cavia adatta per far passare il nuovo prodotto o farmaco?
Sai le buone intenzioni ce le hanno tutte all'inizio, quelle di mettersi al lavoro con la speranza di debellare malattie e sofferenze indicibili, ma una volta entrati nella macchina tritatutto del mercato e delle lobby farmaceutiche... credimi... anche le più buone intenzione vanno a farsi benedire in cambio di soldi, fama e potere. Forse non sarà il tuo caso (e d'altronde non ce l'ho con te personalmente che non ti conosco neanche), ma di certo non puoi chiamarti fuori dai crimini che anche tu ammetti, commessi dai vivisettori, visto che continui a difendere la ricerca con animali con discorsi che per chi é antivivisezionista, e sa esattamente quello che succede nei laboratori, sanno un po' di aria fritta e delle solite palle per lavarvi la coscienza! Sai io non sono una persona dai compromessi facili... e i compromessi sulla vivisezione non rientrano neanche lontanamente nell'ordine dei miei pensieri. O dentro o fuori, Laura... io non ho ancora capito tu da che parte stai...
Sab
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