da Ursula da Porto Ercole (GR) a Laura (la ricercatrice)
oggetto: Re:
sfogo
data 01/08/2003


 
Buongiorno Laura, ha avuto un gran coraggio a scrivere in questa mailing list, vorrei che avesse lo stesso coraggio anche nel decidere di aprire gli occhi. Non può sostenere che non c'è soluzione diversa per lo studio di certe malattie, quando sà perfettamente che ogni animale REAGISCE DIVERSAMENTE PERCHE è BIOLOGICAMENTE DIVERSO DALL'UOMO!!!! ) La sperimentazione che si fa oggi non viene fatta su di un animale, ma su di un organismo privato di una parte rilevante delle sue caratteristiche di specie, cioè su qualcosa di artificiale. Si usano animali tenuti in gabbia, isolati dal contesto-spazio-temporale e selezionati per il laboratorio, che non vivrebbero nel loro ambiente e sono vittime dello stress. I topi o ratti, ad esempio, che sono animali con una struttura sociale molto complicata, se ingabbiati o isolati vanno incontro a grande sofferenza psico-fisica. Dulbecco ha messo in evidenza che, negli studi sul cancro, l'animale non è utile perché riduce la sua risposta immunitaria e dà risultati falsati. Tali risultati, che non vanno bene neanche per il topo o il ratto stesso, si vogliono, malgrado ciò, ancora oggi, estrapolare all'uomo!Anche se vi fosse, come dicono gli sperimentatori, una buona percentuale di casi in cui vi è corrispondenza tra uomo ed animale, la verifica si ha solo dopo aver fatto la prova sull'uomo, e prima di questa prova non si sa nulla del risultato che si avrà sull'uomo, in altre parole si è esattamente allo stesso punto di conoscenza al quale ci si trovava prima della prova animale. Dietro le vostre ricerche ci sono interessi enormi, per prime le case farmaceutiche, l'industria farmaceutica presenta ogni anno al nostro Ministero della Sanità alcune centinaia di domande di registrazione di nuove specialità medicinali, fanno uscire i medicinali testati sugli animali e che hanno dato risultati approssimativi ,lo stesso sul mercato, L'essere umano comunque dovrà sottoporsi ai test ,volente o non volente, senza neanche saperlo; ma ciò è legale perchè il medicinale è già sul mercato, dopo però molti di questi vengono ritirati perchè scoperti molto dannosi e con effetti collaterali!!!!! Noi lo chiamiamo: il grande business dei profitti che si fanno oggi sulla nostra pelle. Si sta perseverando in un errore metodologico, a causa del quale il mercato è inondato di farmaci tossici o teratogeni; che costringe le Autorità a ritirare dal commercio, ogni anno, un numero incredibile di farmaci, i quali, dopo esser risultati innocui per gli animali, si sono rivelati tossici e perfino mortali per l'uomo: dal 1984 al 1987, in Italia, sono stati denunciati 14.836 effetti tossici da farmaci con 112 morti; il 6% delle malattie con esito mortale e il 25% di tutte le malattie note sono dovute ai medicamenti (Prof. Hoff Congresso di Medicina Interna di Wiesbaden, 1976)  il 10% dei ricoveri ospedalieri è dovuto ad intossicazioni da farmaci e il e il 30% dei ricoverati deve prolungare la degenza in seguito a "cure sbagliate"; nel Regno Unito, nel 1977, sono stati segnalati 120.366 casi di effetti tossici da farmaci (R. Sharpe, 1988).
Teratogenesi: in Germania, nel 1931 nascevano 3 bambini malformati ogni 100.000 nascite; oggi sono 500; negli USA nascono 200.000 bambini malformati all'anno. E tutto ciò in coincidenza con la scoperta di un numero sempre maggiore di farmaci teratogeni, "creatori di mostri". 
.Enrica ha ragione siamo onnipotenti A causa dello scientismo non si sottopone a critica la conoscenza acquisita.  La "scienza" ha  portato a considerare l'uomo come una macchina da aggiustare e nella vostra ottica  verrà salvata dalla medicina. Questa è una presunzione pura. Perfino vecchiaia e morte, che sono fenomeni biologici, sono diventate una malattia da eliminare ed un limite da superare. Con questa concezione si tengono in vita anziani in condizioni disumane, dimenticando che la vita vale in quanto degna di essere vissuta e che la morte è un elemento essenziale della vita, ma sopratutto Naturale.
  per quanto riguarda la sua frase che l'uomo possa mangiare anche la carne mi sembra molto superficiale e riduttiva. Certo  che l'uomo può mangiare anche la carne ma non è obbligato per la sua sopravvivenza!! La ragione fondamentale per diventare vegetariani è il rispetto per gli animali. Chi segue questo stile di vita li considera esseri sensibili con un loro valore intrinseco e non semplici oggetti. ha mai visto un maialino in un allevamento intensivo? No l'ha visto dal macellaio già tagliato a fette, per cui non si è mai posta il problema di chi era quella fettina di carne sul banco del macellaio!!! La maggior parte delle persone che parlano come lei e che mangiano la carne hanno la testa nella sabbia, le bende sugli occhi e una grande dose di egoismo, e sopratutto un grande senso di antropocentrismo, vorrei ricordarle che la sua categoria sostiene  e si interessa solamente dei problemi e della salute umana dimenticandosi completamente dell'esistenza degli altri esseri viventi di questo pianeta. Mi dispiace ma siamo su due fronti opposti.
Ursula da Porto Ercole

 

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