da Marcella da Roma a Mariangela da Firenze |
Grazie Mariangela,
finalmente leggo qualcosa di costruttivo...
Tra l'altro, questo mi fa pensare che sei d'accordo con me che la sperimentazione migliore è sull'uomo. Qualcuno può stupidamente pensare che questo significhi sperimentazione su anziani o bambini, ma ovviamente non è questo che intendo.
Attualmente questa cosa (intendo la sperimentazione sull'uomo) si fa normalmente negli ospedali ed è regolamentata dal "consenso informato". Uno può anche decidere di non curarsi, ma non mi sembra un'alternativa valida da proporre alla sperimentazione animale. Mi sembra invece etico chiedere al malato se vuole curarsi con una medicina sperimentale (ovviamente informandolo di tutto quello cui, presumibilmente, può andare incontro). A lui poi la libertà di scelta.
Un pò più scettica resto comunque sulla sperimentazione in vitro (quella di tessuti o cellule in piastra) che comunque, utilizzando derivati animali, non mi sembra altrettanto rispettosa dell'animale.
E ancora, resto dell'idea che va cambiata la legge. Qualcuno di voi si è sentito offeso, ma sinceramente non ho capito il perchè. Non ho mai detto che chi manifesta contro gli sperimentatori è uno stupido. Sono convinta solo che non è questa la strada principale da imboccare perchè non credo che, chi tortura gli animali, abbia una coscienza da sensibilizzare. Certo, forse qualche sperimentatore (o vivisettore) potrà ripensarci, forse qualcuno lo farà alla fine della sua carriera, quando a 50 anni ormai ne ha fatte di tutti i colori, ma sicuramente ci sarà qualcuno pronto a sostituirsi a lui.
grazie ancora Mariangela. La civiltà e il rispetto danno sempre buoni frutti.
Marcella
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