dal Michela da Settimo Torinese (TO) |
Michela da Settimo Torinese (TO)
Da Michela di Settimo Torinese (To) La risposta del vivisettore alla seconda lettera.
In rosso sono le sue risposte.
Michela,
nella tua ultima lettera ho notato un cambio improvviso di stile che mi ha alquanto stupito. Sembrava la lettera fosse stata scritta da un'altra persona. Nel rispondere alle domande si e' imbarcata in un attacco personale che non mi pareva di meritare. Comunque, controbatto alle sue argomentazioni e le faccio notare che sono, ancora una volta, prive di note tecniche, prove, dimostrazioni, evidenze. Ancora una volta mi ha scritto una lettera dove compaiono: sospetti, illazioni, teorie non dimostrate e non dimostrabili e risposte che non sono risposte, ma controdomande. Veniamo a noi: >che mi dice, allora, della LIMAV (Lega Italiana Medici Anti Vivisezionisti)? Sono imprecisi anche loro? Oppure >vuole affermare che i medici pro-vivisezione sono più intelligenti e preparati di quelli anti-vivisezionisti? Se la LIMAV ha un'opinione, di questo non devono essere particolarmente contenti, perche' ognuno ha un'opinione, e le opinioni loro valgono quanto quelle degli altri. Se quelli della LIMAV invece di semplici opinioni avessero idee concrete, come ad esempio potrebbero spiegarmi come posso io sperimentare tecniche di perfusione del cuore senza usare un cuore, allora dovrebbero farsi avanti con metodi alternativi, pubblicare questi metodi alternativi su riviste scientifiche, contattare la commissione europea per i metodi alternativi che ha sede sul lago maggiore e cosi' via. In altre parole, se sanno protestare bene, ma non sanno proporre metodi alternativi validi, la loro protesta vale molto poco. >R Suvvia, non DIRMI che una persona dalla mente aperta ed illuminata come la tua , crede a questa >stupidaggine? Sai benissimo che, il semplice fatto che una persona abbia studiato anni e venga retribuita per >compiere un determinato lavoro, non implica automaticamente il compierlo con coscienza e rispetto. E non vale >solo per i veterinari... Questo commento, oltre a trattare la mia persona con ironia e una certa mancanza di rispetto, non dice niente. Dice solo che tu non credi che tutti i veterinari facciano bene il proprio lavoro. Ancora una volta opinioni, non proposte. >R Ecco, perché non ammetti che, nelle materie scientifiche, il concetto di "similarità" è praticamente privo di >significato? provocate sintomi "simili" a quelli provocati dalle malattie nell'uomo e pretendete di trovare una >soluzione alle malattie...assurdo! Usiamo questi mezzi perche' al momento non ne abbiamo di migliori. Forse in futuro non avremo piu' animali da laboratorio, ma per il momento questa e' l'alternativa piu' valida a stare seduti e vedere la gente morire. E per tutti i fallimenti che mi riuscira' a descrivere, i successi ottenuti saranno sempre molti ma molti di piu'. Non ho mai detto che questi metodi siano perfetti, ma sono molto meglio di niente. >Ma i libri di storia della medicina forse hanno dimenticato di riportare le cifre esatte sui decessi a seguito di >trapianto. Non so a quali letture si sia dedicata lei, ma cio' non e' comunque vero. Basterebbe che lei visitasse su internet il registro internazionale dei trapianti e potrebbe avere accesso a tutti i dati che le pare sui successi e gli insuccessi dei trapianti. >Ora si sta studiando alacremente per ridurre il fenomeno del rigetto (ancora oggi, la prima causa di morte per i >trapiantati), ma non si riesce a produrre risultati apprezzabili a lunga scadenza (oltre i 5 anni, per intenderci) a >causa dell'azione immuno-soppressiva dei farmaci anti-rigetto. 5 anni??? ti faccio presente che esistono pazienti in vita a vent'anni dal proprio trapianto di cuore e a piu' di trenta dal proprio trapianto di rene. Quindi ancora una volta sei vittima di disinformazione. >Sono riusciti a rinviare il rigetto, ma lasciano le persone esposte al rischio di morire per una "banale" polmonite... >mi viene il dubbio che i trapianti non siano esattamente la panacea a tutti i mali, come la comunità scientifica vuol >farci credere... Perche' continui a mettere in bocca alla "comunita' scientifica" falsita'??? Nessuno ha mai detto o ha mai voluto fare credere che il trapianto sia "la panacea a tutti i mali". Il fatto e' che il trapianto di cuore, con tutti i suoi limiti, e' molto meglio che morire. Il trapianto di rene e' molto meglio che trascorrere una vita dipendendo da una macchina per dialisi, il trapianto di cornee significa riacquistare la vista, il trapianto di cute significa riacquistare sembianze umane dopo un'ustione. E' bello parlare contro i trapianti quando si e' in salute. Vai a chiedere a un ustionato se farebbe a meno del trapianto di pelle. >Pigrizia intellettuale? Sadismo? Convenienza economica? Mancanza di supporto alle terapie alternative da parte >delle istituzioni? Paura di essere derisi o tacciati di sentimentalismo da parte dei colleghi? Non so, dimmi tu Come mai questa ferocia nei miei confronti? Anzitutto non accetto lezioni di pigrizia intellettuale dalla prima arrivata, visto che ho trascorso la mia intera vita a studiare e molti anni a fare ricerca. Per quanto riguarda il sadismo, ci vuole un bel coraggio ad accusare di sadismo uno che ha scelto di dedicare la propria vita a quelli che stanno male; quando io mi alzo nel cuore della notte per andare a soccorrere qualcuno tu dove sei? Nel tuo letto a dormire... quando un ubriaco raccolto dalla strada mi vomita addosso, quando devo osservare le feci di un anziano, quando devo operare un paziente affetto da epatite mettendomi a rischio di vita in caso mi pungo con un ago, tu dove sei? Ad ascoltare Fiorella Mannoia? Con che coraggio mi chiami sadico? Di che convenienza economica parli, se comprare e gestire gli animali con tutto il personale coinvolto costa cifre impensabili, se potessimo fare ricerca semplicemente adoperando le provette o le colture cellulari risparimeremmo miliardi, e potremmo fare molti piu' esperimenti, ne avremmo tutta la convenienza. Esistono commissioni europee, nazionali, intraospedaliere, per cercare metodi alternativi, il problema e' che non si trovano! Forse in futuro si troveranno, ma per ora c'e' solo questo! Cosa dovremmo fare? Sospendere tutto perche' questo non e' etico e lasciare che la gente muoia perche' non possiamo fare ricerca per migliorare le loro condizioni? E per quanto riguarda la storia dei colleghi, ho colleghi che per scelta non lavorano con gli animali e ci rispettiamo a vicenda. E' incredibile quanto mi hai insultato chiamandomi sadico. Ho avuto per dieci anni anche un gatto raccolto dalla strada, cui avevano investito la mamma. Ho chiamato veterinari a spese del sottoscritto per un cane che si era rifugiato nel portone di casa mia (alla fine non aveva niente...) e io sarei il sadico... >Credo che anche le tue approssimazioni siano abbondantemente grossolane e inopportune per un uomo di >scienza... è la solita questione dei punti di vista!! Ma possiamo fare a gara a chi ne elenca di più... OK, facciamo a gara. Cita gli esempi in cui la sperimentazione animale ha fallito ed ha provocato danni. >Non è affatto una stupidaggine! E' il dilemma del trapiantato cui accennavo prima: ridurre il rischio di rigetto con >farmaci immuno-depressivi (rischiando di morire per una banale infezione) o non prendere questi farmaci (consci >che il sistema immunitario attaccherà e distruggerà quello che viene riconosciuto come un corpo estraneo)? Altro >che stupidaggine! >Questo è il settore dove le ricerche puntano più insistentemente e dove molte vite vengono sacrificate!! E allora? Allora avevo ragione io, che gli antibiotici sono importanti. Dov'e' la sua proposta? Non si capisce! Vuole abolire i trapianti? >R Eppure i medici ci tengono tanto a passare per i benefattori dell'umanità... e forse potrebbero esserlo... con un >leggero ridimensionamento delle manie di onnipotenza! Insulti gratuiti. Nessuna proposta. Nessuna idea. >R Questo è un argomento scomodo? Ammesso (e non concesso!) che la vivisezione sia la causa >dell'allungamento della vita media umana... non ha risposto alla questione "il fine giustifica i mezzi"? Se sì, cosa >ne pensa della liceità della sperimentazione su malati terminali, handicappati, cerebrolesi, feti etc... non sarebbe >un vantaggio per molti al costo di un sacrificio di pochi (che, tra l'altro, soffrirebbero meno di un qualsiasi cane >adulto sottoposto a sperimentazione)? Quello che lei non sa e' che ci sono giornalmente migliaia di esperimenti su uomini. Dopo avere fatto l'esperimento sull'animale, infatti, si passa a farlo sull'uomo, in gruppi di controllo e cosi' via. Lasci stare handicappati e cerebrolesi, che sollevano problemi di responsabilita' diversa, ma sulle persone che sono capaci di esprimere un consenso si fanno esperimenti ogni giorno. Questo purtroppo non ci solleva dalla necessita' di sperimentare sugli animali prima. >R Ho perso i riferimenti esatti, ma le allego comunque un filmato davvero educativo su uno studio delle ustioni >operato negli USA. Non c'era nessun filmato allegato, ma sono quasi sicuro di avere capito a cosa si riferisce. Esperimento su un maiale con la fiamma ossidrica vero? Sappia che quell'esperimento e' stato fatto in una base aerea americana durante la seconda guerra mondiale. Come ho detto in un'altra lettera, oltre a condannare quell'esperimento, le faccio presente che non posso rispondere su esperimenti compiuti 60 anni fa. Sarebbe come se lei parlasse con un industriale del latte per discutere l'igiene del latte che beve e gli contestasse che in una fabbrica americana, sessanta anni fa, non c'era l'igiene necessario. >R Il solito problema delle fonti... una sola domanda: quanto è realmente difficile falsificare (anche di poco) un >protocollo? "Piccole cose", tipo aumentare di qualche centimetro la dimensione di una gabbia, attribuire il >numero di riconoscimento di un animale ad un altro, certificare l'avvenuta pulizia dello stabulario, dichiarare >l'avvenuta somministrazione dell'anestesia... piccole cose, caro dottore, che rendono la vita di quelle creature >ancora più insopportabile e che permettono all'equipe di risparmiare qualche euro, non è vero? In fondo sono solo >animali e destinati, in ogni caso, ad una morte atroce... che cambia se soffrono un po' di più o un po' di meno! Ancora una volta illazioni, sospetti: lei non ha ne' prove ne' nulla, ma parla, parla, parla. Non tiene neanche presente che non si tratta di una equipe, ma di decine di persone che vengono da organi diversi e convergono su un laboratorio. Poi mi continua a parlare di esperimenti fatti senza anestesia, e io le continuo a chiedere per quale motivo una persona dovrebbe non fare l'anestesia che costa quasi niente e non crea problemi, e tenersi un animale che si muove durante un'intervento chirurgico??? MAh. Poi se domani si dimostrasse che qualcuno ha fatto degli illeciti, cosa vuole che le dica? Ci sono persone disoneste dappertutto, ma questo non significa che bisogna fermare la sperimentazione perche' c'e' uno che infrange la legge. Quella persona se ne va in galera e buonanotte. Sarebbe come dire che siccome hanno arrestato una maestra che picchiava i bambini, da domani si abolisce la scuola. >Sono 4 mesi che mi sto informando ti giuro, non ho mai sentito parlare di "taglio della lingua", ma sempre di >"corde vocali recise"... mi confermi che le corde vocali sono organi di fonazione? O è una panzana fraudolenta >anche questa? Ah Ah Ah Ah. Gli animali non hanno corde vocali, infatti "vocale" significa che ha a che fare con la voce. E se non mi sbaglio gli animali non hanno una voce. Gli animali fanno dei versi, ed hanno delle "corde" simili a quelle che abbiamo noi, ma non hanno la funzione che hanno nell'uomo. Infatti potrebbero guaire o altro senza queste pliche laringee. Inoltre, lei non ha neanche idea di che tipo di intervento laborioso, costoso e difficile bisogna fare per recidere questa parte della laringe, che le sue "fonti" chiamano corde vocali. Insomma, e' una panzana fraudolenta anche questa. >R Non mi risulta affatto che le porte della HLS siano spalancate al pubblico (meno che meno agli animalisti!). Di >solito, i laboratori dove si pratica la vivisezione, sono luoghi protetti dal massimo riserbo e dove è praticamente >impossibile entrare "a sorpresa"... Non sono aperte perche' alcuni animalisti come te hanno una strana idea di "sorpresa", avendo, nell'ospedale dove lavoro io, minacciato le persone che compiono ricerca sugli animali, ed essendo andati all'uscita di scuola dove i figli di questi medici lavorano, incontrando i bambini e terrorizzandoli... mi sembra che abbiamo anche il diritto di difenderci da questi criminali. >R Tu tendi a prenderla un po' troppo sul personale! Certo, dopo che mi e' stato dato del sadico.... >Forse userai anche l'anestetico, ma perché non parliamo dei dolori lancinanti del decorso post-operatorio e che >non possono essere "falsati" dall'uso di antidolorifici? Diamo la morfina. >Perché non parliamo di tutti gli esperimenti di neurofisiopatologia che prevedono la scopertura di nervi, la rottura di >ossa e tendini, la scoperchiatura della volta cranica... il tutto rigorosamente in uno stato di veglia, per verificare il >funzionamento di questo o quel neuro-trasmettitore? Suvvia, dottore, sai meglio di me che le scappatoie che >la legge garantisce ai ricercatori che non vogliono usare l'anestesia sono numerosissime! Ancora con questa storia dell'anestesia??? Non si fanno operazioni su un animale senza anestesia, perche' questo si muoverebbe!!!! >R Sì, ho letto molto su questo argomento e il parere unanime di chiunque ci capisca qualcosa è che, studiando >una scimmia resa epilettica da scariche elettriche ripetute, non si arriverà mai a curare una malattia che >nell'uomo compare in modo "naturale"e tuttora misterioso... al massimo si arriverà a curare l'epilessia delle >scimmie!! Come lo sa? Legge il futuro? Abbiamo curato moltissime malattie imitandole negli animali. Spero che l'epilessia sia la prossima. >R Spenderei altre due parole su questo simpatico test inventato dal caro dott. Draize... risale agli anni '20 ed è >ancora richiesto dalla normativa europea e mondiale per garantire l'innocuità delle sostanze che entrano in >commercio. Se questo non è un esempio macroscopico di pigrizia intellettuale da parte del mondo scientifico, io >non saprei proprio come chiamarla. Se lei ha inventato un'occhio sintetico che reagisce come un occhio normale lo faccia sapere alla commissione europea per i metodi alternativi. Poi ne riparliamo. >R E' il tuo campo, non mi permetterei mai di contraddirti ... vorrei solo farti notare che all'Università di Stanford >(USA), i primi due pazienti sottoposti a trapianto di cuore morirono per complicanze che non si erano verificate sui >400 cani che avevano fatto da cavie per i trapianti cardiaci. Che scemenza. Le complicanze sono infezioni o rigetti o complicanze chirurgiche tipo deiscenza, sanguinamento etc. Tutte queste si erano gia' verificate nei cani. Chi le ha dato questa informazione non sa niente di cardiochirurgia. Io, che ho lavorato con alcuni collaboratori di Norman Shumway, la persona cui lei fa riferimento li a Stanford, le posso dire che e' una scemenza. >Ed accade così ogni volta che si tenta una nuova strada... perché le vere cavie sono gli esseri umani ed è inutile >negare che, nonostante i milioni di animali che vengono sacrificati ogni anno per garantire un minimo di sicurezza, >casi come quello di Stanford sono all'ordine del giorno. ma, in fondo, è solo una variante del sacrificio di pochi a >beneficio di molti, vero? Esempi? Prove? Evidenze? Solo illazioni. Le uniche volte che si sbilancia a citare una fonte o fare un esempio sono o le panzane delle corde vocali nell'animale o le inesattezze storiche tipo quella di Stanford. Andiamo maluccio.... >R Non so con quali animalisti hai avuto il piacere di discorrere, Con due animaliste del sito covoprieca che non mi hanno mai risposto. >ma a me questa domanda, anche se con minor precisione nei dettagli scientifici, è già stata posta moltissime >volte. E' come quando si è piccini ti chiedono a chi vuoi più bene? Alla mamma o al papà? Se dovessi scegliere, >chi dei due butteresti giù dalla torre? Peccato che le torri sono fantasia, mentre in pronto soccorso ci arriviamo quasi tutti. ¨>Molto probabilmente accetterei il salbutamolo e farei operare mio figlio. Mi piace questo "molto probabilmente"... >D'altro canto rifiuterei con decisione uno xenotrapianto o la chemioterapia, sia per me che per mio figlio. Se le viene un tumore quindi rinucera' alla chemioterapia. Buon divertimento. >Incoerente? Io penso di no. Penso di essere una persona con i piedi ben piantati per terra. E con tendenze suicide, evidentemente, visto che la chemioterapia puo' curare completamente un cancro, mentre senza terapia un tumore maligno porta senz'altro a morte. >Quello che noi sosteniamo è che oggi, nel XXI secolo, la sofferenza che Senning ha provocato a quei maiali PUO' >e DEVE essere evitata. Oh? E come? Con che metodo? Ne ha inventato uno lei? O ci pensano quelli della LIMAV? Ancora una volta approssimativa, velleitaria, protestante, ma DOVE SONO I METODI ALTERNATIVI? >Quello che noi sosteniamo è che le risposte definitive su malattie terribili come il cancro o l'AIDS, arriveranno solo >quando si porgerà la domanda in modo adeguato. La scelta non è e non dovrà mai più essere tra un bambino e un >topo, ma tra Vera Scienza e Falsa Scienza. Dateci i metodi! Dateceli, invece di protestare. Spieghi a me come faccio a provare una soluzione di perfusione per il cuore arrestato senza avere un cuore. ME LO DICA INVECE DI PROTESTARE. ME LO FACCIA DIRE DA QUELLI DELLA LIMAV. NON CI SONO OGGI METODI ALTERNATIVI a quello che faccio io. Nella sua lettera mi ha insultato parecchio sospettando che io sia un sadico. Nella sua lettera non c'e' l'ombra di una proposta, solo ideali, belle parole, belle frasi, ma niente che si possa considerare una proposta o un metodo alternativo. Semplice, perche' al momento non ce ne sono. Ma parlare e dichiararsi antivivisezione e' molto bello. Similmente nella sua lettera non esiste una prova, un indizio, un riferimento a qualcosa che non siano illazioni, sospetti. Quando fa riferimento a qualcosa sono sempre falsita', alcune delle quali veramente grossolane, tipo quella di STanford o quella delle "corde vocali" negli animali. Per non parlare dell'esperimento sulle ustioni di 60 anni fa. In quattro lettere l'unica cosa che e' riuscita a tirare fuori sono i 113 morti del Bactrim, che rappresentano nient'altro che l'effetto collaterale tristemente mortale di un farmaco usato su milioni di persone. Quindi in pratica mi ha parlato di un farmaco che ha un effetto collaterale mortale in meno di un caso su 10.000. Tutto quello che resta da dire sta nel sito che lei mi ha fatto conoscere e che le consiglio di rileggere per bene. E' un sito interessante, ben scritto, zeppo di prove, evidenze, riferimenti, tutti controllabili, accurati, leggibili. Non illazioni o sospetti, ma prove. Arrivederci AM |