da Paola B. da Roma |
da Paola B. da Roma: Da L'Assassino Cherubico p.35 cap.
Voilà! Fiacca reminiscenza della Città Eterna, polverosa, precaria, sono le sette di sera. Il vecchio tedesco procede inviperito nel traffico della città asfissiata. Pioggia leggera, dolce per l’anima, calma le passioni. Muoversi con estrema rapidità non concedere nulla ai sentimenti, vuotare il cranio dalla cianfrusaglia moralistica, spietatamente colpire. Le scale sono viscide in questo palazzotto borbonico, salgo velocemente e suono ad una porta di legno intarsiato. Chi è? Posta celere. Da dove? Pesaro Si affaccia il Dott. Meninghetti, la moglie è al mare a farsi fottere da qualche cameriere, lui è rilassato, ben rasato, è in vestaglia. Movimenti rapidi, gli infilo la canna della pistola in bocca, massima velocità di esecuzione. Spostati vecchia checca, fai largo, spintone verso la cucina, impatto rapido e improvviso, con il calcio della pistola gli schianto le palle, l’esimio scienziato si piega: li mortacci tua... charmant... se mormori una parola, figlio di troia ti impallino, ti ficco un proiettile tra i denti. Ma chi sei...? Non ho i soldi in casa... che cazzo vuoi? La bestia umanoide affonda nel terrore. Ti lego i polsi, figlio di troia, non muoverti, oggi ne ho accoppato un altro... Si dimena. Chiudiamo rapidamente: colpo con il silenziatore alla coscia. Si piega impreca, ancora: li mortacci tua....charmant...... lo lego alla sedia. Rapidità di movimenti: dalla vecchia borsa da baluba tedesco Gruppen reise DRS tiro fuori una bottiglia di plastica. Verso il contenuto sulla testa calva, un rivoletto di benzina gli scende sul volto. Il secondo getto si diffonde sul corpo panciuto e inzuppa la vestaglia. Rapidità di movimenti. Tu dici una cazzo di una parola e vedi... io accendo una candela a due dita dalla benzina e tu diventi una torcia umana, una réclame vivente dei cerini Berelli. Ma che cazzo fai..? Ti incenerisco le chiappe... mi ascolti vecchia checca? Chi cazzo sei che entri nella mia casa e...? Te lo dico subito, luminare di merda, sono delle Brigate Verdi Internazionali e vengo a processarti in nome di tutte quelle povere bestie che hai sadicamente fatto a pezzi. Per tua conoscenza, i tuoi studenti, schifosissimo figlio di mignotta, ci hanno raccontato del tuo gusto perverso nel torturare, in nome della scienza, quelle disgraziate creature. Ora guarda queste foto e prega con rapidità il tuo Dio che spero ti ascolti dall’alto della sua misericordia antropocentrica. Ho poco tempo... devo processarti con estrema prontezza... Ma che processi... io l’ho fatto per l’umanità... quello che facciamo salva milioni di vite umane... E me ne frego delle vite umane, merdoso figlio di troia, io penso alle sofferenze che hai inflitto a quelle disgraziate creature che non si potevano difendere... mi ascolti sadico dei miei coglioni? Ragioniamo, ragioniamo... Tu, pezzo di merda, vuoi che io ragioni con te dopo aver visto quelle foto? Cerotto sulla bocca. Cartello con stella verde attaccato alla parete: in nome dell’innocenza massacrata. Rapidità di movimenti. Fiamme dai colori splendenti avvolgono la colorata vestaglia. Tripudio di colori. Ritirarsi con grazia. Sulle scale del palazzotto scrostato battona romana incapsulata in un oceano di ciccia. Brutta giornata signora, piovere sempre in paese di sole? Sta cambiando er tempo so’ tutti ‘sti esperimenti co’ ‘sti razzi der cavolo, pe’ nun dì n’artra cosa... Risatina nervosa da SS. Odore di bruciato. Aò quarcuno ha bruciato er pollo... che se magneranno stasera? Da L'Assassino Cherubico p.35 cap.V-Un frusciare di frondein lettura su www.ahimsa.it
Ciao Paola da Roma
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