da Enrica di Cremona
oggetto:
Il farmaco anticancro fa strage in Giappone
data 27/12/2002


da Enrica da Cremona:

 
Questo un esempio attualissimo di quanto la sperimentazione animale non serva a un bel niente. Leggete quanto riportato nell’articolo, perché non è successo 20 anni fa, ma in questi mesi. Mi piacerebbe tanto sapere che ne pensa il misterioso A.M. che tanto si sente sicuro delle sue affermazioni riguardo la sperimentazione animale. Chissà se risponde, magari provando a mettere per esteso il suo nome senza comportarsi da vile nel caso in cui vorrà continuare sul tono dell’insulto. Un chirurgo che non sa prendersi la responsabilità di ciò che dice crea molti dubbi sul suo operato.    Enrica

DA LIBERO -  27 DICEMBRE 2002

Già 128 morti in pochi mesi

Il farmaco anticancro fa strage in Giappone

Di Oscar Grazioli

E’ allarme in Giappone e ormai la correlazione tra le rosse pastiglie di Iressa e la morte di 128 persone in pochi mesi è quasi certa. E’ lo stesso Ministero della sanità nipponico a segnalare che dal 18 luglio alla metà di dicembre oltre cento persone che assumevano questo farmaco sono decedute. Il gefinitib o ZD 1839, commercializzato in Giappone con il nome di Iressa, ma prodotto inGran bretagna, funziona in parole povere bloccando una sostanza che apre delle serrature (EGFR) attraverso il tumore ha la possibilità di crescere. Naturalmente il farmaco in questione è stato ampiamente testato sui modelli animali sia da solo che in combinazione con latri farmaci chemioterapici. Negli animali in cui sono stati indotti tumori "simili2 a quelli da curare poi nell’uomo si sono avuti risultati positivi. Quelli che poi lasciava tranquilli erano i dati favorevoli sulla tossicità del farmaco. Riporto testuali gli studi preclinici di sicurezza nel cane estratti dalle ricerche della stessa ditta produttrice (Astra Zeneca) " I principali effetti collaterali nel cane sono stati atrofia nelle ovaie, opacità corneali, reversibili ad alte dosi, necrosi papillare renale ad alte dosi, dermatiti e lieve aumento degli enzimi epatici. Sempre nel cane si è visto qualche disturbo cardiaco modesto e reversibile"- Nonostante un profilo di sicurezza ottimo, per essere un farmaco anticancro, molto potente, la stessa ditta, il 15 ottobre scorso, avverte i pazienti che assumono il farmaco di rispettare scrupolosamente le indicazioni dei medici. Strano avvertimento, viene da pensare. Uno è affetto da un grave tumore che già risponde poco ai classici chemioterapici e si permette di scherzare con i dosaggi come se fosse vitamina C? Era forse già emerso qualche dato strano? Pochi conoscono questa storia, ma negli anni 70 in Giappone, a causa di un banale antidiarroico (arcinoto in Italia come Mexaform), rimasero paralizzati e ciechi dai 20.000 ai 30.000 giapponesi. La Ciba Geigy che lo produceva pagò 15 miliardi di vecchie lire oltre 3200 cittadini. Superfluo forse aggiungere che il Clioquinol era stato testato ampiamente sugli animali da laboratorio. Ci sono undicimila americani che stanno assumendo l’Iressa in condizioni sperimentali. Probabilmente alla luce di quanto accaduto in Giappone dovranno interrompere la cura e le loro speranze svaniranno. Ancora una volta mi chiedo se sia giusto illudere i pazienti sulla base di esperimenti che sui topi funzionano benissimo e poi sull’uomo si rivelano micidiali.

 

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