da Giulia da Milano
oggetto:
Re: risposta di un chirurgo vivisettore
data 25/12/2002


Da Giulia da Milano alla mail di Guido da Catania del 25/12/02:

 
si, sarebbe decisamente interessante capire quale impostazione culturale stia alla base della formazione dei medici, forse si potrebbe capire il loro modo di agire privo di umanità, il loro considerare le persone "non persone" ma oggetti con un disturbo nella funzionalità corporea, il loro totale disinteresse x la psiche della persona, x la sua emotività, i suoi sentimenti, le sue paure, x poi tirarle fuori a paravento di una loro incapacità di comprensione, ecco che allora parlano di disturbi psico-somatici, il loro curare indipendentemente dalla globalità della persona, come se essa fosse un assemblaggio di parti sì interagenti fra loro ma in modo standardizzato e non esistessero le varibili legate ai singoli individui, siano essi persone o animali.
giulia
 

 

stai proponendo delle riflessioni estremamente interessanti, penso che possano essere la chiave di tutto.
io penso che il riduzionismo formativo, sempre più dilagante perchè sta per essere attuato in ogni ordine di scuola, sia voluto per creare individui acritici e quindi facilmente indirizzabili e manipolabili. purtroppo nella società, negli alti sistemi di potere che comunque indirizzano, bene o male, tutto, ciò che conta siano solamente il mercato e l'economia. quindi non si tratta solamente degli animali nell'ordine gerarchico del mondo, degli animali sicuramente (in quanto esseri del tutto deboli e indifesi) ma di tutti i deboli.
io ho un enorme pessimismo sociale, scaturito da esperienze, da osservazioni e ci vedo un po' tutti come pedine in un gioco che giochiamo senza conoscere. non vedo più valori, a nessun livello, se non individuale.certo esistiamo e possiamo avere una piccola incidenza nella nostra piccola realtà ma nulla di più.
giulia

 

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