da Michele Scotto di Santolo da Napoli ad A.M.
oggetto:
Re: risposta di un chirurgo vivisettore
data 25/12/2002


Da Michele Scotto di Santolo da Napoli ad A.M.:

 
Egr. Dott. A. M.,

la legislazione - per lo meno quella italiana - oltre che disciplinare le modalita' di esercizio della sperimentazione animale, vieta anche di offendere "l'onore ed il decoro di una persona" (art. 594 Codice Penale): converra' con me, che, data la facilita' con cui questa disposizione viene violata in pubblico, gli animalisti abbiano fondati motivi per preoccuparsi di cio' che avviene nel chiuso degli stabulari.

Cio' premesso, Le anticipo che non ho mai discusso con vivisettori, per il semplice motivo che reputo inutile farlo: ritengo che se al capitano di una galera di appena qualche secolo fa fossimo andati a chiede se reputasse lecito tenere degli schiavi ai remi, ci saremmo sentiti rispondere che: e' naturale, indispensabile, che non esistono altri modi di navigare, fino all'argomento principe; "... e lei vorrebbe che dei bambini finissero in mano ai pirati barbareschi per salvare la pelle a qualche migliaio di pendagli da forca?"

Insomma ne' piu' ne' meno che gli attuali argomenti dei vivisettori, e La prego di non dirmi che la schiavitu' era "ovviamente" illecita in quanto riguardante esseri umani, perche' per arrivare alla esplicita affermazione di questa "ovvieta'" si e' dovuta attendere la "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino" nel 1789.

Noto con piacere che, dopo la replica del Dott. Oscar Grazioli, Lei ha deposto l'atteggiamento di sufficienza che aveva mantenuto nei confronti dell'intera categoria dei Medici Veterinari (alla quale non appartengo) ed anzi dichiara che questi e' un "ladro di laurea": di una laurea di cui - a questo punto -
Lei stesso riconosce il valore.

Trovo incredibile invece che neanche quando viene "afferrato per il bavero" Lei trovi il coraggio di firmarsi, se non fosse altro che per dignita' personale.

Ma "il coraggio - come dice il buon Don Abbondio ne I promessi Sposi - uno non se lo puo' dare".

"Coraggio" - beninteso - nei confronti di chi puo' difendersi, perche' personalmente reputo che per sperimentare su animali di coraggio ce ne voglia molto, ed indiscutibilmente quello Lei ce l'ha.

Oltretutto questo atteggiamento e' controproducente anche per se medesimo, perche' rischia di far immaginare che non conosca l'inglese proprio Lei che - secondo me - lavora proprio a Londra; e nel cui caso Le auguro "Merry Christmas and Happy New Year"

Michele Scotto di Santolo


(N. B.: Autorizzo il Gruppo Bairo alla divulgazione della mia firma.
Saluti
Michele Scotto di Santolo)

 
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