dalla mailing list di Bairo marzo 2006

 
 
da Enrica da Cremona:
 

Leggete molto bene la parte in rosso e riflettete.

In Germania i randagi li ammazzano perchè sono tanti, però i tedeschi adottano i nostri cani perchè più "socievoli" vedi https://bairo.info/comunicatoUNA.html

"i cani del sud sono molto più socievole che i ns. cani."

Quindi i cani tedeschi si eliminano e si adottano i cani italiani.......MA PER FAVORE!!!

I cani sono cani in tutte le parti del mondo. Sono gli animali che per primi si sono avvicinati all'uomo e sono i suoi migliori amici sia che siano americani, asiatici europei o....tedeschi.

Il randagismo esiste anche nei paesi confinanti il nostro ed esiste la stessa cruda realtà che c'è da noi: maltrattamenti, abbandoni e canili. Per cui piantiamola una buona volta di credere al paradiso oltralpe e apriamo gli occhi: teniamoci i nostri randagi, cerchiamo di incentivare la sterilizzazione, rompiamo le palle ai comuni affinchè applichino le leggi, ma soprattutto basta con le adozioni fatte alla cazzo!!!

E anche su questo punto vorrei dire qualcosa perchè altrimenti scoppio.

Sono disgustata dalle offerte di adozioni che vedo su internet di cani e gatti. Mi sembra di essere al mercatino dell'usato: questo è cucciolo, quello è vecchietto, quest'altro aveva una famiglia che per gravi problemi (quali sono i gravi problemi???????? ) deve sloggiare.... Vi rendete conto che si sta parlano di vite e non di maglioni riciclati???

Chi controlla poi questa miriade di creature che si spostano principalmente dal sud al nord e anche oltre confine???

E' vergognoso vedere schiere di cuccioli messi alla mercè di chiunque...ogni volta che leggo queste inserzioni mi sale il sangue al cervello e penso agli stolti falsi o veri che siano, che se ne strafregano del benessere di queste bestiole.

Un mercato di carne !! Ecco cosa è internet.....sarebbe davvero ora di finirla!!!!!

Enrica

 

animalieanimali

2 marzo 2006

 

AVIARIA: GATTO, INASPRITE MISURE SICUREZZA IN GERMANIA
2 mar 06

Dopo il felino morto sull'isola di Ruegen.

Gatti reclusi in casa e cani al guinzaglio, sono i provvedimenti per le zone a rischio decisi in Germania dopo la scoperta per la prima volta in Europa di un mammifero, un gatto, contagiato con il virus dell' influenza aviaria H5n1.
Inviti alla calma alla popolazione sono arrivati dall' Associazione tedesca per la protezione degli animali, dal Consorzio dei fornitori di negozi zoologici, e anche dalla stessa cancelliere Angela Merkel, che attraverso un portavoce ha fatto sapere di seguire con molta attenzione l'evolversi della situazione.
A Berlino si e' riunito per la prima volta il comitato nazionale di crisi che dopo una teleconferenza con i ministri regionali dell'Agricoltura, ha chiesto ai 7,5 milioni di persone che hanno in casa un gatto, ai 5,3 di proprietari di cani, ma anche tutti gli altri possessori di un animale domestico (dal furetto agli uccellini canori) di prestare particolare attenzione al comportamento degli animali. Ed in caso di dubbio di ricorrere ai veterinari.
Alla fine della riunione e' stato diffuso un decreto del ministero dell'Agricoltura che impone di tenere in casa i gatti, quando e' possibile, e di portare a passeggio i cani con il guinzaglio in tutte le zone piu' esposte al contagio ed in quelle dove maggiore e' il passaggio di volatili selvaggi (soprattutto quelli acquatici).
Gli esperti hanno poi cominciato a valutare la possibilita' di contagio per i gatti che, come gia' si sapeva in passato, sono particolarmente recettivi per il virus dell'influenza aviaria. Un po' meno i cani, per i quali comunque qualche episodio degli anni scorsi pone qualche preoccupazione, mentre sembra molto piu' difficile che cio' avvenga per i ratti o i topi. Intanto in Germania c'e' penuria di abbigliamento protettivo per evitare il contagio, a causa della grande richiesta di questi giorni.
A 100 giorni esatti dall'avvio dei campionati mondiali di calcio in Germania il presidente della Federazione internazionale del calcio (Fifa), lo svizzero Joseph Blatter, ha assicurato che al momento non vede nessun pericolo di un rinvio a causa dell'influenza.
Ma se l'epidemia di aviaria dovesse diventare una minaccia come la peste o il colera, con trasmissione del contagio da un essere umano all'altro, allora saranno i governi a decidere. ''E noi dovremo rispettare queste decisioni. E' chiaro'' ha detto Blatter, in una intervista al quotidiano Bild Zeitung.
L'ultimo caso di uccello contagiato dal virus pericoloso anche per gli umani e' stato scoperto in Baviera, dove il totale con l'anatra scoperta a Lindau, sale da oggi a tre animali contagiati.
Sul gatto trovato positivo a Ruegen, oggi si e' saputo che era un animale molto schivo, abitava in una fattoria ed era abituato a vivere in liberta' nella natura senza contatti con esseri umani. Una portavoce del comitato di crisi a Schwerin, capoluogo della regione dove e' avvenuto il ritrovamento, ha detto oggi che il padrone del gatto e' stato gia' esaminato, ma non presenta nessun sintomo di malattia. Al momento resta comunque sotto sorveglianza medica.
In Germania, oltre ai 7,5 milioni di animali che vivono in casa ma spesso sono abituati a uscire a caccia o a passeggio nei prati del circondario, c'e' un numero di randagi non precisato, che vivono soprattutto nei grandi centri abitati.
Secondo la legge tedesca, questi randagi sono equiparati agli animali selvatici, e per esempio

un cacciatore puo' sparare ad un randagio, se lo trova a almeno 200 metri da un insediamento urbano.
Gaetano Stellacci (ANSA)

 

 

da Francarita da Cremona:
 
Una cara amica che parla tedesco ha telefonato all'Ufficio Caccia dell'Isola Ruegen ed ha avuto conferma che si può sparare a cani e gatti trovati a 200 metri dal centro abitato. Quindi anche in Germania esistono randagi e forse continuano ad importarne per avere prede a cui sparare....chissà, anche questa può essere una valida ipotesi.
Francarita da Cremona
 
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In data 27 febbraio 06 è arrivato un messaggio  che indicava una partenza imminente di cani e cuccioli di cane dalla Lombardia alla volta della Germania. Nello stesso messaggio si indicava come una "signora" di Cremona sia andata a fare un giro nelle Marche ed abbia ritirato tutti i cani vecchi e malati che è riuscita ad avere dai canili della regione......
Successivamente e recentemente un altro messaggio ci indicava la partenza di alcuni cani della Provincia di Pesaro verso Cremona......
Le notizie sono allarmanti anche perchè chi abita nella zona di Cremona sa benissimo come il randagismo sia presente e come i canili siano sempre pieni (almeno è quanto i gestori periodicamente scrivono sui quotidiani locali) per cui non si comprende per nulla questa volontà di portare cani randagi di altre zone, a meno che non si tratti di persone che effettuano un oscuro 
commercio di animali per interessi personali.
Raccomandiamo a tutti coloro che leggono queste righe di non fidarsi di brave "signore" che si prendono il disturbo di fare centinaia di chilometri proprio per avere i cani più malandati possibile e di rendersi conto che non è in questo modo che si opera per il bene degli animali randagi dei quali non è possibile conoscere la effettiva destinazione finale (che potrebbe anche essere l'eutanasia, ma anche l'esportazione per fini ignoti).
Bairo & staff
 
 
da Francarita da Cremona:
 
Posto che io sono di Cremona mi sento coinvolta in prima persona da queste notizie, anche se non posso affermare in tutta onestà di esserne rimasta sorpresa. Nella mia città e dintorni, infatti, sono avvenuti e probabilmente avvengono fatti strani, fatti dei quali si è tentato di mettere in allerta le istituzione preposte ma senza alcun successo reale. Per raccontare tutte le storie (non favole edificanti, ma proprio storie) ci vorrebbe un intero libro e questo non è il luogo adatto (se non altro per motivi di spazio) per pubblicarlo. Mi auguro che altri cremonesi rompano il blocco di silenzio e trovino il coraggio di raccontare....io sono già andata in Tribunale, sia come accusata di diffamazione e calunnia  a mezzo stampa (assolata con formula piena) sia come testimone in diverse cause animaliste (andate tutte a buon fine per le persone accusate di diffamazione che avevano trovato il coraggio di dire e di scrivere e per le quali avevo testimoniato), ma le cose non sono cambiate.
Io conosco i nomi e sono pronta a riprendere la lotta se si trova un Magistrato con le palle che ha voglia di guardarci dentro.
Francarita da Cremona 
 
 
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TELEISCHIA PIU'
del 03/03/2006
 
ASSOCIAZIONI ANIMALISTE CAMPANE: " PERCHE' DEPORTARE CANI IN GERMANIA? " 
 
E ci risiamo!!! Ancora una volta i "partono i bastimenti, i bastimenti partono", sulle note di una famosa ed antica canzone napoletana; solo che questa volta a partire sono i "bastardini" di Ischia alla volta della Germania...e ci risiamo con la Germania!!!
Il problema è che si crede di combattere il fenomeno del randagismo con .........l'esportazione dei cani.... Possibile che all'estero siano così affamati di meticci e bastardini da richiederne in continuazione all'Italia?
Che ci sia un "business" anche in questo settore?
Tralasciando le ipotesi di dove vanno effettivamente a finire questi poveri cagnolini (famiglie? Istituti di ricerca?...), torniamo alla cronaca dei fatti.
Se la fondazione "Annemarie Ernst" titolare del canile, è un'associazione che ha veramente a cuore la salute dei cani e gatti, trovandogli degna ospitalità in qualche famiglia tedesca, come può organizzare un viaggio così lungo, in un camioncino stipato all'inverosimile?
Ed al benessere degli animali non ci dovrebbe pensare soprattutto l'associazione? Purtroppo, tutte queste domande, noi animalisti, non le avremmo mai voluto sollevare, soprattutto a carico di un'altra associazione!
Dai fatti raccontati dalla stampa si evince che questa partenza era già da tempo programmata e concordata con gli Uffici Veterinari e quindi anche tutte le relative pratiche relative ai passaporti, microchip e quant'altro prevede la normativa in materia di esportazione di animali nella Comunità Europea. Ma siamo sicuri che il permesso dell'ASL era relativo al trasferimento contemporaneamente di tutti e trenta gli animali?
In questa vicenda oscura, su cui il magistrato dovrà indagare, gli unici incolpevoli sono gli animali che sono trattati sempre come oggetti da trasferire ma non come esseri senzienti e come tali possessori del diritto di viaggiare rispettando le loro esigenze etologiche e comportamentali e non stipate come bestie al macello. Quanti di loro sarebbero arrivati vivi a destinazione? Questo è il dubbio che attanaglia gli animalisti campani: una volta attraversata la frontiera, quegli animali perdono ogni status di italianità e quindi i futuri possessori dovranno solo rispettare delle leggi tedesche non così protezionistiche come quelle italiane.
Noi siamo contrari all'esportazione degli animali all'estero. Lavoriamo insieme per abolire i canili lager, per aumentare le adozioni "italiane", per educare i cittadini ed anche le associazioni... al rispetto dei diritti degli animali, senza lucrare od ergersi a paladini dei loro diritti. Se uno di quei cani rinchiusi nel furgone potesse parlare...non parlerebbe certo bene di chi lo stava tristemente...deportando!!!
IL COORDINAMENTO CAMPANO ASSOCIAZIONE ZOOFILA (DR. SERGIO PASSANNANTI) 
 
 
da Enrica da Cremona:
 
Mi domando sempre come si può arrivare a tanto: stipare delle bestiole sfortunate senza un minimo di compassione, far affrontare loro viaggi da incubo senza acqua nè cibo e poi affermare con tranquillità che tutto questo è fatto per portare gli animali in posti da favola. Qualcuno me lo può spiegare? Magari proprio chi vede in tutto questo qualcosa di normale. Qualcuno che "accompagna" spesso cani e gatti oltre confine e che legge in questa lista.............
Ho dato uno sguardo in internet e nessuno riporta la notizia del furgone fermato ad Ischia. Forse per molti "animalisti" non è un fatto importante e questo mi fa riflettere molto.....
La prima volta che sentii parlare di questo fenomeno pensai, come molti, che non poteva essere vero, ma col tempo e l'esperienza capii che la cruda realtà superava di moltissimo la fantasia. Ora, ogni volta che sento parlare di animali affidati oltre confine mi si raggela il sangue. Eppure la maggior parte della gente continua a non credere. Forse avrebbe bisogno di vedere con i propri occhi un furgone fermato al confine: guardare negli occhi i suoi ospiti e leggere la rassegnazione che trapela dai loro sguardi. Dovrebbe conoscere la durezza del cuore di coloro che su questi viaggi ci campano. La gente dovrebbe aprire gli occhi e vergognarsi di credere ancora a racconti fasulli che narrano di un paradiso per cani e gatti su questa terra.
Enrica
 
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IL MATTINO
3 MARZO 2006
 
 
TRAFFICO IN GERMANIA
Cani e gatti randagi stipati nel furgone Inchiesta a Ischia
L’accusa: maltrattamenti denunciati la conducente e il gestore del canile
 
MASSIMO ZIVELLI
 
Ischia (NA). Decine di cani e gatti rinchiusi in gabbie accatastate l’una sopra all’altra dentro un furgone in partenza per la Germania. I randagi, provenienti dal canile di Forio, sarebbero stati affidati ai loro nuovi proprietari, che avevano chiesto ottenuto l'adozione. Il carico è stato posto sottosequestro, mentre la conducente dell'automezzo e l'amministratore del canile, sono stati denunciati per maltrattamento di animali e violazioni al codice della strada. «Occorre indagare a fondo su questo episodio - dice Giovanni Esposito, presidentedella sezione isola della lega del cane - bisogna accertare se dietro queste adozioni ci sono attività illecite». A bloccare agli imbarchi il furgone Ducato sono stati i poliziotti diretti dal vicequestore Antonio Vincinguerra. A far scattare l’indagine una denuncia anonima. Alla guida del furgone da trasporto, di proprietà della Fondazione che da tre anni gestisce la casa accoglienza per animali randagi fondata a metà degli anni ’80 dalla volontaria tedesca Annemarie Ernst, una donna di nazionalità tedesca che è stata accompagnata al locale commissariato. Con l'aiuto dei veterinari della Asl, le gabbie sono state rimosse e gli animali sottoposti a visita per verificare condizioni di salute e validità della certificazione sanitaria. «L'iter burocratico delle adozioni è risultato essere regolare - conferma Massimo Barbato, responsabile dell'ufficio veterinario - anche se le condizioni nelle quali si stava procedendo al trasporto erano davvero precarie». Cani e gatti randagi sono tornati al canile di Panza. Il sindaco di Forio, Franco Regine, Franco Regine si dice perplesso. «Si tratta di un increscioso equivoco dovuto alla imperizia di qualche operatore - ribattono dalla sede tedesca della Fondazione - che però non deve innescare giudizi negativi sull'attività complessiva di questa struttura, finanziata da benefattori e che da anni svolge sull’isola un ruolo importante nel recupero dei randagi e per dare loro una sistemazione dignitosa e civile».
 
 
da Andrea da Bologna:
 
La direttiva Europea del 2003 VIETA l'importazione di più di 5 animali per volta, anche per le associazioni, altrimenti è definito COMMERCIO.
Come mai le ASL autorizzano lo stesso questi carichi infernali?
Ora basta!
Muoviamoci tutti per favore....
Andrea
Bologna
 
 
da Francarita da Cremona:
 
Io ho scritto al giornale per sottolineare il fatto che non è esatto dire che le adozioni fatte in questo modo sono perfettamente corrette: non lo sono per nulla in base allo spirito della L. 281/91, delle circolari ministeriali n. 33/93 e n. 5/01 e della direttiva CEE 998.
In questo momento, poi, in cui si è venuti a sapere che in Germania è lecito sparare a vista a cani e gatti trovati ad almeno 200 metri dal centro abitato è una autentica rischiosa follia pensare che proprio gli animali importati debbano essere trattati da re.
Francarita da Cremona
 
 
da Paola da Cesano Boscone (MI):
 
E c'è gente che ancora pensa che gli animali italiani viaggiano per la Germania per andare a stare bene?
A nessuno di queste persone viene in mente che forse solo la morte nei laboratori attende questi e mille altri cuccioli?
Perchè mai i tedeschi dovrebbero adottare cani e gatti dall'Italia quando le loro strutture, canili e gattili, sono risaputamente pieni????
 
 
da Manuel da Trento:
 
E li hanno beccati a Ischia. Non vedo l'ora di leggere quando li beccheranno ancora in Lombardia in Sardegna, in Veneto, in Puglia, in Sicilia.
Questa organizzazione è come un polipo dai mille tentacoli e ci sono i paraculi che ci credono e non definisco gli altri, quelli che continuano imperterriti a sbattere on line adozioni in tutt'Italia.
Porchi bastardi! Siete dei diavoli schifosi. Lasciate in pace chi non può difendersi e mercanteggiate sfruttando i vostri figli, le vostre
sorelle, le vostre madri. State lontani dagli animali, prima o poi tutto viene a galla e l'ora è quasi vicina.  
Manuel   Trento
 
 
da Simona da Oleggio (NO):
 
Ma per piacere basta con le favole delle adozioni estere, basta con le domande stupide circa il perchè delle deportazioni estere dei nostri animali da affezione!! Sappiamo già tutti la risposta. E la cosa che più mi fa schifo è l'ipocrisia di chi dovrebbe istituzionalmente tutelare sul benessere animale (e non lo fa!!) e di chi sceglie ciò come missione. Mi rivolgo qui a tutte quelle associazioni che hanno o meno in gestione canili rifugio. Vergognatevi perchè non è spedendo come merce quei poveri angeli, più sfortunati di altri che risolverete i problemi del randagismo. Ammettendo che a queste persone interessi affrontare il problema. Penso piuttosto che a questa gente interessi il valore commerciale dell'animale. E vergogna anche per chi sa e tace! Parlo qui sì di tante sedicenti associazioni animaliste. 
Sono arrabbiata, sono disgustata e delusa perchè con tutto il parlare che se ne fa di questo problema non c'è nessuno che si impegni seriamente per affrontarlo. So che non è facile, perchè  in passato ho dato la mia disponibilità ad aiutare chi di dovere, ma ora c'è il silenzio!! E' tutto morto.
L'unica cosa che dico a questa gentaglia è che esiste una giustizia divina...più lenta.......ma più giusta e a questa non si sfugge!!!
Simona
 
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da Enrica da Cremona:
 
Queste info che trovate sotto provengono dall'archivio del quotidiano "Il Golfo"
La prima risale al 2004, quando il canile di Panza era considerato una struttura quasi perfetta......
Gìà due anni fa questo luogo esportava cani in Germania con il parere favorevole delle autorità competenti. Leggete con quanta enfasi si inneggia ad una possibile soluzione del randagismo ad Ischia. Cani inviati oltre confine: 350 in due anni.....un numero enorme per un'isola.  Si parla di sicurezza delle adozioni perchè controllabili tramite scheda di adozione e microchip. Sappiamo perfettamente che il microchip in tal senso non serve a un bel niente. Date uno sguardo a questa pagina https://bairo.info/microchip.html e vi accorgerete che basterà spostare un cane microchippato in una regione ad un'altra, per perderne le tracce. Figuriamoci se viene portato in un'altra Nazione.....
Le schede sono sicuramente d'effetto ma fisicamente i cani, chi li va a controllare nelle nuove famiglie tedesche? Quelli della Asl per caso??
Questo naturalmente vale per qualsiasi canile italiano che decide di affidare animali lontano dal proprio territorio.
Ma la seconda info pubblicata un anno dopo a questa splendida descrizione di struttura modello, solleva dubbi, ombre e misteri su queste adozioni d'oltralpe. Già, perchè alla fine i cani che partono sono tantissimi e di loro non si sa più nulla. Gli angeli custodi tedeschi cominciano a perdere le piume...................
Ci si pone una domanda ovvia a cui nessuno risponde mai: perchè non sterilizzare gli animali in loco, aprire una campagna di sensibilizzazione all'adozione dei cani sullo stesso territorio? Già...........perchè?
Ce lo domandiamo anche noi: i soldi spesi per far arrivare bestiole stremate fino a 2000 km di distanza potrebbero essere spesi per qualcosa di più costruttivo sul posto. Evidentemente c'è qualcosa che non quadra...
Enrica
 
IL GOLFO
 
Tra pochi giorni al via altri lavori di ristrutturazione
Il canile di Panza, una struttura bene organizzata con angeli custodi tedeschi
 
In due anni sono stati sistemati 350 cani vaganti sulle strade dell'isola. La collaborazione con l'Asl per combattere il randagismo, mentre non conosce sosta il fenomeno dell'abbandono di animali domestici. La novità dell'adozione a distanza e il sistema di verifiche sulle bestiole trasferite all'estero. I buoni risultati delle convenzioni con i Comuni isolani, esclusi Ischia Barano
 
27-2-2004 Isabella Marino )  Dalla Redazione - Tra qualche settimana riprenderanno i lavori al canile di Panza. Dalla fondazione che gestisce il rifugio è arrivato il via libera ad un nuovo intervento, insieme ai fondi per potervi dare inizio. Un lavoro indispensabile per completare la ristrutturazione, iniziata da qualche anno, dei vecchi spazi creati da nulla dalla signora Ernst, che necessitavano di radicali adeguamenti per poter garantire condizioni igieniche e di vita adeguate ai bisogni degli ospiti a quattro zampe. Che purtroppo continuano ad arrivare sempre numerosi a Panza, per via dei continui abbandoni che si consumano in ogni parte del territorio isolano, specialmente nei periodi annuali della riproduzione di cani e gatti. E, infatti, a poche settimane dalla prima ondata di nascite del nuovo anno, già diverse cucciolate sono state "portate a sperdere" da persone prive della minima sensibilità, che preferiscono far carico alla collettività dei cuccioli partoriti dai loro animali domestici, piuttosto che spendere qualche decina di euro per farli sterilizzare, come fanno tutti coloro che hanno veramente a cuore le sorti di Fido e Micio. Per fortuna, grazie all'impegno degli amici degli animali che pure operano ad Ischia, molti di quegli tesserini buttati in mezzo alla strada, senza essere neppure svezzati, sono stati recuperati e messi in salvo. Ed alcuni di loro hanno trovato ospitalità proprio presso il canile. Quest'ultimo, del resto, anche per la scelta della fondazione di affidarne la direzione ad un medico veterinario, il dottor Alessandro Impagliazzo, negli anni recenti ha compiuto enormi progressi, sia sul fronte della capacità di accoglienza che su quello, non meno importante, dell'organizzazione interna e delle collaborazioni esterne, che ne hanno fatto poco a poco una delle istituzioni isolane più conosciute e stimate al di fuori dei confini dell'isola e di quelli italiani. Come dimostra l'ampia rete di sostenitori che opera attivamente soprattutto in Germania, per aiutare il rifugio ischitano ad offrire un servizio sempre migliore, ma anche per trovare casa e innanzitutto padroni affettuosi ai cani e ai gatti abbandonati senza troppi rimorsi dagli isolani.
LE ADOZIONI ALL'ESTERO
Proprio il meccanismo delle adozioni messo a punto con ottimi riscontri in questi anni rappresenta uno dei punti di forza dell'attività della struttura panzese. E a dimostrarlo ci sono le fotografie dei tanti cani e gatti, meticci e di razza, che, rifiutati dagli ischitani, hanno trovato una sistemazione ideale presso altrettante famiglie, pronte a dare loro cibo, cure ed affetto al di fuori dell'isola. Per lo più all'estero, a dire il vero, visto che in Italia sono state portate a buon fine solo una cinquantina di adozioni. E di queste pochissime a Ischia. Così, a parte il cane che ha trovato casa in Spagna, l'altro che si è accasato in Inghilterra ed un paio che risiedono ormai in Svizzera, quasi trecento sono "emigrati" felicemente in Germania. Senonchè, proprio l'alto numero di adozioni realizzate in terra teutonica aveva alimentato dei dubbi sulla sorte dei quattrozampe, frutto dell'ignoranza (nel senso letterale di mancata conoscenza) del modo di operare del canile, che è conforme alle leggi ed è sottoposto a severi controlli da parte delle autorità sanitarie. Che sono informate in tempo reale dell'andamento degli affidi, in qualunque paese vengano effettuati.
SEMPRE RINTRACCIABILI
Grazie al microchip che viene applicato ad ogni canile che entra nella struttura di Panza e alle modalità seguite per le adozioni, è possibile, anche a distanza di anni, sapere dove si trova la bestiola e chi se ne occupa. Ogni cane e gatto, infatti, ha un numero di riconoscimento ed un nome che, insieme alle sue caratteristiche fisiche e particolarità, sono inseriti in un elenco redatto al canile e continuamente aggiornato a beneficio dell'Unità operativa dell'Asl, che è informata di ogni nuovo ingresso, degli eventuali decessi e degli affidamenti. Inoltre, ogni ospite ha una scheda personale, con tutte le notizie, anche di tipo veterinario, che lo riguardano, corredate di fotografie e dei dati relativi agli affidatari, di cui si possiedono indirizzo e recapiti, in modo da poter rintracciare in ogni momento il cane o il gatto di cui sono responsabili. E periodicamente vengono effettuate delle verifiche, senza contare che con cadenza annuale arrivano fotografie che raccontano nel modo più evidente la buona riuscita delle varie adozioni. Che è quasi una costante, almeno per quelle concretizzate all'estero. Perché, anche se sembra strano, la percentuale più alta di fallimenti riguarda il già esiguo numero di affidamenti fatti sull'isola. Ci sono stati casi di cani riportati dopo poco tempo a Panza, perché che li aveva presi ci aveva ripensato. Ma è capitato pure che dei cani affidati siano stati ritrovati per la strada, abbandonati una seconda volta. Comunque, essendo ovviamente noti i responsabili di quel nuovo abbandono, è stato almeno possibile multarli, mentre le bestiole per fortuna sono state accasate presso famiglie tedesche, dove si trovano ancora ed in perfette condizioni. Merito, questo, anche dell'attenzione con cui in Germania vengono selezionati gli affidatari, reperiti attraverso una rete di contatti con associazioni e canili locali, ma anche utilizzando spazi appositi sui giornali locali. E prima di consegnare loro cani e gatti, si verificano le loro motivazioni, il loro rapporto con gli animali e anche il posto in cui vivono. E si tratta di persone generalmente molto motivate, visto che in diversi casi non hanno esitato a prendersi in casa cani o gatti con qualche malformazione, sobbarcandosi anche spese significative per le cure e il particolare mantenimento.
LE NUOVE ADOZIONI A DISTANZA
Se il canile, per il bene degli animali, deve rappresentare una sistemazione temporanea, in attesa di trovare dei nuovi proprietari in grado di occuparsi di loro, non sempre è possibile procedere all'adozione. Ci sono, infatti, alcune decine di cani e gatti che, essendo già vecchi, ciechi, con qualche problema a muoversi o non in grado di sopportare dei viaggi, non possono essere portati altrove, per cui il rifugio di Panza deve diventare la loro casa definitiva. Per loro si è pensato di ricorrere ad un sistema di adozione a distanza, che ha già ottenuto le prime adesioni proprio in Germania. Le persone interessate, che versano una cifra annuale per il mantenimento dei loro beniamini, ricevono a domicilio, periodicamente, fotografie e notizie circa lo stato di salute dei loro amici a quattrozampe lontani. E c'è chi, trovandosi a Ischia in vacanza, ha la possibilità di andare a visitare il suo "cucciolo" presso la struttura panzese. Comunque, è in corso di allestimento anche il sito Internet del canile ischitano, grazi al quale saranno facilitati i contatti con quanti hanno preso i cani, i sostenitori della fondazione, il pubblico interessato a conoscere questa realtà isolana di cui i tedeschi hanno deciso di anni di essere gli "angeli custodi".
LOTTA AL RANDAGISMO
L'esistenza sul territorio di un canile bene organizzato ed efficiente è anche il presupposto per una efficace lotta al randagismo, che è una piaga anche sulla nostra isola, con notevoli implicazioni di ordine igienico-sanitario non solo per gli animali coinvolti e quelli che vi entrano in contatto, ma pure per la cittadinanza. Così, anche se per ora si mantiene pressochè costante il numero degli abbandoni, negli ultimi tempi sono stati fatti progressi significativi sul fronte del controllo di questi fenomeni. Almeno nel territorio dei Comuni che si sono convenzionati con il canile di Panza, dando attuazione alla legge che prescrive a tutti gli enti locali di convenzionarsi con canili già operanti o di dotarsi di proprie strutture comunali. Finora sono quattro i Comuni che hanno scelto di servirsi del rifugio panzese, ovvero Forio, Casamicciola, Lacco Ameno e Serrara Fontana. E in quelle zone si sta lavorando per contrastare seriamente il randagismo, con risultati già significativi. Perché essendo disponibile un luogo in cui sistemare i cani senza proprietario lasciati liberi e in abbandono, l'Unità operativa veterinaria dell'Asl ha potuto organizzare un servizio di cattura, affidato ad una ditta specializzata, che ha al suo attivo già diversi interventi, ovviamente solo nei Comuni che hanno la convenzione con il canile. In questo modo, è possibile sottrarre le bestiole ad una triste e rischiosa sorte sulle strade, sterilizzarle e curarle, provvedendo in seguito al loro affidamento. Contemporaneamente, si riducono anche per gli umani i rischi sanitari connessi al randagismo e quelli legati alla libera circolazione di cani morsicatori. Garantendo il recupero continuativo dei randagi, di pari passo con l'applicazione del microchip ai cani di proprietà (come prescrive la legge, che prevede multe e sanzioni per i privati che non ottemperano), in modo da poterne rintracciare sempre i responsabili anche in caso di abbandono, sarà possibile nel tempo sconfiggere il randagismo, approfittando della limitatezza del territorio dell'isola. Purchè, ovviamente, anche su questo sia fatta una politica univoca a livello isolano, visto che le defezioni di Ischia e Barano, che continuano a non applicare una legge dello Stato, rendono di fatto impossibile una lotta efficace e risolutiva a quel fenomeno-piaga che è spesso oggetto di critiche anche da parte dei turisti. Ma nonostante l'ignavia degli amministratori ischitani e baranesi, qualcosa in positivo sta cambiando anche sull'Isola Verde. A vantaggio dei cani (e dei gatti), ma anche degli umani
 
IL GOLFO
 
Un'altra conseguenza degli abbandoni
Altri cani in Germania, protestano gli animalisti
La segnalazione di un trasferimento che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi e le regole che vengono seguite per le adozioni da parte dell'Asl. Ma perché non ci si impegna di più per promuovere adozioni sull'isola?
 
26-8-2005  )  Dalla Redazione - La nota è breve, ma il contenuto è decisamente serio e delicato. E tocca una questione che non può lasciare indifferenti non soltanto gli "animalisti", ma l'intera comunità isolana, chiamata a fare i conti con la gravissima piaga del randagismo, con tutte le sue molteplici implicazioni. Comprese quelle legate al sistema delle adozioni, in particolare quelle dei cani ospitati dal canile di Panza, da dove periodicamente alcune bestiole (cani e gatti) vengono inviate all'estero, soprattutto in Germania. Ciò che ha alimentato negli anni polemiche a non finire tra i gruppi animalisti ischitani e la dirigenza dello stesso canile, l'unico esistente sull'isola d'Ischia, con cui sono attualmente convenzionati i Comuni di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno. L'ennesima segnalazione-contestazione di un trasferimento di cani in terra tedesca ci è arrivata ieri a firma di un non specificato "gruppo di animalisti". Che oltre ad indirizzare a "Il Golfo" la sua nota, l'ha indirizzata anche alla Lega Antivivisezione, alla Lega per la Difesa del Cane, al Comando della Guardia di Finanza, al Comando dei Carabinieri, e al Comando dei Vigili urbani del Comune di Forio, probabilmente perché il canile è allocato in territorio foriano. "Siamo costretti a constatare con dati più che attendibili - si legge nella segnalazione - che ancora una volta il sig.Pontone (l'amministratore della Fondazione Ernst che è proprietaria del canile, ndr) decide della sorte dei cani ospiti al canile di Annemarie Ernst sito in Panza. In data 11/08/05 partivano per la Germania, ammassati in un furgone, 16 cani adulti, cuccioli e affetti da leishmaniosi. Tra questi vi erano Bella, Lulu, Tapsi, Carolina, Miss ecc. Lasciamo a chi di dovere il compito di porre fine a questo vile traffico". Ovviamente, dovranno essere le autorità competenti ai vari livelli a verificare la fondatezza di quanto è scritto nella nota che abbiamo appena riportato. Per quanto ci riguarda, ci siamo informati presso l'Asl su quali sono le procedure che vengono seguite in caso di adozione dei cani da parte di privati, compresi ovviamente i cani "residenti" temporaneamente presso la struttura di Panza. Procedure che vengono seguite dal Servizio Veterinario del Distretto sanitario di Ischia, che esercita un'attività di controllo sia sulle adozioni sia sul funzionamento del canile. Ad ogni cane adottato corrisponde una scheda con tutti i dati della bestiola e con l'indicazione di chi è l'adottante. Non vengono dati più di quattro cani ad adottante, che sia italiano o straniero. Contemporaneamente, vengono comunicati gli estremi delle adozioni e trasmessa copia delle schede o ai servizi veterinari della località in cui i cani sono trasferiti in Italia o, nel caso che la destinazione sia un paese straniero, al Ministero della Salute, affinchè provveda a contattare i servizi veterinari dello Stato ricevente. Quanto ai cani malati di leishmaniosi, il Servizio veterinario controlla che non partano animali malati, anche se di per sé la malattia, secondo le regole attuali, non rappresenta un elemento ostativo ai trasferimenti. Una domanda ci sorge spontanea: ma perché, al di là del fai-da-te e del passaparola dei volontari che pure dà frutti, nessuno, a cominciare dai Comuni, s'impegna ad organizzare e lanciare delle campagne ufficiali di sensibilizzazione all'adozione dei cani abbandonati anche sulla nostra isola? Si contribuirebbe in questo modo anche a contrastare il randagismo, educando le persone a non abbandonare i quattrozampe e a sterilizzare le femmine, per evitare i tanti parti indesiderati che originano gli abbandoni di intere cucciolate. E si riuscirebbe di sicuro a trovare casa a qualche ospite del canile di Panza direttamente a Ischia, senza doverlo trasferire al di là del mare, magari in terra straniera...Sarebbe la strada più semplice da seguire, la prima da tentare prima di intraprenderne altre pure all'estero. Tanto semplice che nessuno, finora, ha neppure tentato di percorrerla.
 
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Se avete ancora perplessità sull'argomento e pensate che adottare animali oltre confine sia buona cosa.
Se continuate a credere che Germania, Svizzera, Austria, siano luoghi piacevoli e sicuri per i randagi dei canili italiani.
Se sostenete senza ombra di dubbio che tutto sia lecito ed accettabile, pur aver letto la sezione https://bairo.info/traffici.html  del sito di Bairo e tutte le notizie che circolano riguardo questa grossa piaga.
Se, anche dopo gli ultimi fatti di Ischia, dopo aver letto delle condizioni orribili in cui questi cani stavano affrontando un viaggio di 2000 km per raggiungere "famiglie amorevoli", siete convinti che siano solo chiacchiere.
Se ritenete ancora l'argomento traffici farneticante, assurdo, inventato, allora non si può più credere alla vostra ingenuità o alla vostra poca conoscenza.
Occorre prendere posizione. Ci sono in ballo centinaia e centinaia di esseri viventi che chiunque abbia solo un minimo di compassione ha il diritto di tutelare.
Se pensate che sia ora di mettere un freno a tutto questo movimento di vite usate alla stregua di merce, se ritenete sia giunto il momento di avere delle risposte da chi sta dall'altra parte del confine, allora siete invitati TUTTI a inviare il messaggio riportato sotto in tedesco. Il randagismo, l'abbandono, il maltrattamento, sono piaghe che appartengono a qualsiasi nazione del mondo. Perchè la Germania chiede i nostri animali in numero sempre maggiore? Perchè?
Bairo & staff

 
 
Sehr geeherte Frau Bundeskanzlerin
 
Wir wenden uns an Ihre Autoritaet und Ihre Kompetenz um die eigenartigen Verhaltungen eines Landes wie Deutschland das einen zivilen Ruf hat, zu begreifen.
Nachdem die tote Katze (sehr wahrscheinlich fuer Vogelgrippe) auf der Insel Ruegen gefunden wurde, haben wir Ansa Notizen bekommen (diese Notizen wurden auch telefonisch vom Jagdbuero der Insel) die uns sehr beunruhigt haben. Wir lesen das die Jaeger von den deutschen Gesetzen autorisiert sind Hunde und Katzen die sich 200 meter von bewohnten Gebieten entfernen zu erschiessen.
Fuer die europaeischen Gesetze sind Hunde und Katzen Haustiere und koennen nicht gejagt werden und Deutschland muss sich an die Vorschriften der EU anpassen.
Wir vestehen auch nicht warum die deutschen Tierschutzvereine fortwaehrend Hunde und Katzen aus dem Ausland (auch aus Italien) importieren, da das Problem der herrenlosen Tiere auch in Deutschland existiert.
In der Nacht vom 1. zum 2. Maerz wurde ein Kraftwagen angehalten, der 20 herrenlose Hunde aus Italien  nach Deutschland bringen sollte.
Aus welchem raetselhaften grund kaempfen die deutschen Tierschutzvereine nicht gegen diese Gesetze um zu verhindern dass ihre herrenlose Tiere erschossen werden und staendig auslaendische Tiere importieren? Wir waehren Ihnen sehr verbunden wenn Sie uns diese Fragen beantworten koennten.
Hochachtungsvoll
 
Traduzione
 
al cancelliere tedesco
 
Ci rivolgiamo alla Vostra autorità e competenza per cercare di comprendere le ragioni di alcuni strani comportamenti di un Paese come la Germania che gode fama di essere un Paese civile.
Dopo la scoperta della morte di un gatto (forse per aviaria) nell'Isola di Ruegen abbiamo ricevuto notizie ANSA assai preoccupanti (notizie confermate anche telefonicamente dall'Ufficio caccia dell'Isola), ossia che la legge tedesca consente ai cacciatori di sparare a cani e gatti trovati vaganti ad almeno 200 metri dai centri abitati. Ma le leggi europee non considerano gli animali d'affezione (cani e gatti) alle stregua di animali cacciabili e la Germania deve adeguarsi ai dettami della UE!
A questo punto ci domandiamo anche le ragioni che spingono le associazioni tedesche ad importare continuamente cani e gatti dall'estero (Italia compresa) se esiste il problema del randagismo anche nel loro Paese: proprio la notte scorsa è stato fermato un furgone che doveva trasportare in Germania una ventina di cani randagi italiani!
Per quale misteriosa ragione le associazioni tedesche di protezione animali non combattono contro le leggi tedesche per impedire la fucilazione dei loro randagi (o presunti tali) e continuano ad importare randagi stranieri?
Vorremmo proprio riuscire ad ottenere una giustificazione valida a queste domande.
 
 
da Francarita da Cremona:
 
Nessuno può controllare gli affidi avvenuti oltre confine, lo dice, anche la Asl di Ischia e Procida che "innocentemente" scrive di aver scritto al consolato italiano in Germania per i controlli e non aver mai ricevuto risposta. A parte il fatto che non è compito dei Consolati quello di andare a verificare il benessere e l'effettiva esistenza di animali e che, anche se volesse, non sarebbe facilitato nei controlli da effettuarsi in un vasto territorio. NOn solo, ma, a parte il problema dei microchip, esiste anche quello dei tatuaggi inesistenti, ovvero che non corrispondono a nulla di leggibile:il  tatuaggio OBV72 a quale comune italiano o a quale asl italiana si può ascrivere?  A nessuno, ma è stato esportato "legalmente" in Germania da Ischia e chi mai potrà essere in grado di risalire a quel cane di nome Ricky spedito al rifugio tedesco Mayen und Umgebung nel 2003?
Francarita da Cremona
 
 
da Andrea da Bologna:

Io vorrei dire un grazie di cuore a chi si è dato da fare per bloccare il furgone dell'altro giorno. Se in tutta Italia ci fossero persone come queste...... sapete quanti animali si potrebbero salvare, ma non solo, cosa più importante, potremmo ottenere probabilmente qualche cambiamento nelle DEPORTAZIONI......
Vi prego di nuovo, non restiamo muti, ciechi e sordi se amiamo veramente gli animali........ Ischia ci stà dando un esempio.
Andrea
Bologna
 
 
da Enrica da Cremona:
 
Voglio riproporre il link del sito di Bairo,  in cui è trattato l'argomento più vergognoso e infame:
Lo faccio perchè le ultime notizie di Ischia mi hanno lasciato una sorta di amarezza e rabbia mescolate insieme. L'idea di quei cani e gatti ammassati sul furgone, neanche fossero sacchi di patate, pronti ad affrontare migliaia di chilometri in condizioni orrende, mi gira nella testa e non mi da pace. Poi ci sono gli affidi fatto alla cazzo che quotidianamente internet ci sforna: una carrellata da brivido se si pensa quanti "finti animalisti" in questo mercato ci sguazzano......
E per finire i randagi sballottati da un canile all'altro come merce di scambio, senza nessuna sensibilità, ma chissà per quali strani motivi.......
Sapete? Sono arrivata alla conclusione che io non voglio più definirmi animalista, poichè ormai questa parola ha perso il suo significato. Troppe persone superficiali si pregiano di questo nome e spesso si nascondono infamie fra le peggiori.
Certi animalisti se ne strafregano dei cani che partono, la maggior parte neanche ne parla, altri preferiscono raggirare l'argomento e pochi hanno il coraggio di ammettere la vergogna di questo schifo. Noi di Bario per questo schifo stiamo dando l'anima. Non sappiamo più come fare per avvisare la maggior parte delle persone dei pericoli che certe scelte avventate possono nascondere. Continuiamo a dire e ridire le stesse identiche cose da anni, sperando sempre in un cambio di tendenza ed invece questa innovazione tarda a venire.
Intanto migliaia e migliaia di esseri viventi, con il loro fardello di sentimenti, sensazioni e paure, spariscono nel nulla. Dietro a loro un box che si riempie di altre vite inermi e indifese, prendono il loro posto. Una catena che non ha mai fine, o meglio, che a molti interessa non finisca mai. Odio chi su queste creature usa l'arroganza e la presunzione di autodefinirsi salvatori. E' qualcosa che nasce dentro: dopo aver toccato con mano certi momenti, difficilmente si può tornare indietro. Gli occhi di chi non ha voce non lasciano i miei, soprattutto quando quegli occhi sono stanchi, smarriti, disperati e miseramente soli. So perfettamente che in questa lista il nemico ascolta anche se non ha le palle per uscire e farsi sentire. Del resto è normale sia così: è lo stesso comportamento dei vigliacchi che fanno i duri solo con chi non ha difese. Ma per fortuna c'è anche chi ha capito e comincia a riflettere, a porsi e a fare domande. Comincia a capire che una vita di cane non è diversa dalla vita di un bambino e che come tale merita tutela a 360 gradi.
Mi rivolgo proprio a voi che sapete ragionare con la vostra testa e che cominciate a capire quanto sia miserabile essere un animale-animale: divulgate a tutti le pagine che trovate al link dei traffici. Non affidate mai cani o gatti a chi non conoscete. Non fidatevi delle persone tanto carine e gentili che si offrono sempre e costantemente di sistemare i vostri animali. Fate sterilizzare i vostri amici a 4 zampe e se cercate casa a qualche sfortunato essere, trovategliela il più vicino possibile alla vostra supervisione.  Non sbattete bestiole da un capo all'altro dell'Italia.......tantomeno, non mandateli MAI oltre i confini italiani. I nostri randagi devono stare a casa loro. Battiamoci affinchè i canili non siano lager e ricordate che portare cani in altre strutture non risolve il problema del randagismo, anzi, lo incentiva. Diamo al nemico la certezza che qualcosa sta cambiando e che siamo stufi di questa situazione di merda, in cui degli esseri indifesi devono pagare sulla propria pelle la vergogna dell'animo umano.
Enrica
 
 
da Francarita da Cremona:
 
Fra poco tempo saranno passati 10 anni da quando ho visto il primo furgone carico di cani, non che fosse stato il primo a partire, ma solo il primo che io ho visto e non ho mai dimenticato il suo contenuto e neppure la faccia dell'autista!
Da allora ho sempre pensato con orrore a quelle persone che credono di risolvere i propri problemi semplicemente affidando gli animali raccolti ad altri per il trasporto in luoghi assolutamente privi di ogni possibilità di controllo.
Il traffico di animali è diventato enorme e comprende ogni luogo rendendo sempre meno credibile la presunta possibilità di ottime sistemazioni sempre più lontano e all'estero ove, purtroppo, esiste il medesimo problema del randagismo con possibilità di sparare a vista a cani e gatti trovati al di fuori del centro abitato, quando non anche l'abbattimento dopo qualche tempo di permanenza nei rifugi (quando gli animali vi arrivano veramente!).
Sono sicura che alcune persone che accettano questo terribile trasferimento sono in buona fede, ma proprio a loro rivolgo il mio appello angosciato: non fidatevi, non esistono angeli che provvedono a risolvere i problemi degli animali abbandonati perchè se vi fossero non avremmo animali abbandonati, ma solo una convivenza serena, responsabile e consapevole  fra umani e non umani come dovrebbe essere. 
Francarita da Cremona
 

da Enrica da Cremona:
 
Mi è arrivata giusto ieri, la mail che riporto sotto.
L'ho letta con attenzione: una cagnolina, una setter di nome Grace, dopo anni trascordi nel canile della Lida di Olbia ha trovato una famiglia e fino qui nulla da dire. Se non che, leggo anche che questa bestiola la casa non l'ha trovata in Sardegna, nè tantomeno in Italia, ma in Germania!!!
Ricordate l'inserto di Panorma dedicato ai canili, uscito tempo fa?
Per chi non l'avesse letto, lo può trovare in formato pdf sul sito di Bairo al link https://bairo.info/panorama03_05.pdf 
Fra le varie strutture era presente anche il canile della Lida di Olbia che affermava tranquillamente di portare i cani in Germania per essere affidati a famiglie tedesche.
Immediata la risposta dell'associazione UNA a cui seguì la controrisposta della LIDA e dell'associazione tedesca che si occupava di questi viaggi
Anche di questo trovate documentazione ai seguenti link
 
Alla fine il presidente nazionale della LIDA Giovanni Porta, inviò un comunicato nel quale si vietava a TUTTE le sezioni della Lida si esportare cani in Germania.
 
A quanto pare però le adozioni continuano in barba al comunicato dello stesso Presidente........
Enrica
 
 
Messaggio pervenuto
 
Molti di voi già conoscono la storia di Grace, ma i moltissimi che hanno avuto modo di conoscerci per la vicenda di BRINA/BEAUTY certamente non hanno avuto modo di sapere.
Percui vorrete scusarmi se ripeto alcuni momenti della storia, ma ritengo che faccia bene a tutti, xchè le nostre storie a lieto fine le considero proprio come una buona medicina.
Grace ci ha mandato una bella foto (è con Angela) che vi allego e per noi è un grosso premio

''Avrei tante storie da raccontare e so già che raccontandovi quella di oggi farò torto a molti altri dei nostri ospiti, ma oggi sento la necessità di dirvi di Grace, una bellissima setter con noi da 4 anni, l‘abbiamo chiamata Grace , come la principessa, perché lei è una principessa, nei modi e nel cuore.
Nei modi perché ha sempre un comportamento regale, non superbo, ma molto signorile, e nel cuore perché 4 anni fa entrò al canile Chicco, praticamente morto per la lesmania e per la denutrizione.
Grazie alle cure, ma soprattutto a quelle di Grace che se l’è preso con sé dividendo con lui una piccola cuccia e leccandogli instancabilmente le ulcerazioni causate dalla malattia, Chicco ce l‘ha fatta e sono sempre rimasti insieme. Fino a l’altra notte, quando, forse per i primi freddi, era gelata l’acqua nelle ciotole, il cuore di Chicco non ce l’ha fatta, e li abbiamo trovati uno accanto all’altra nella cuccia, ma Chicco era morto, e Grace quando abbiamo portato Chicco fuori dal recinto l’ha seguito fino al cancello.
Adesso Grace è rimasta sola e non se lo meritava, la sua storia continua sotto l’ombra della sfortuna, infatti,  la Sigra Giuliana che aveva trovato Chicco e che saputo dell’amore nato tra lui e Grace aveva deciso di adottare a distanza tutti e due, ci ha pregato di prestare tutte le cure possibili a Grace, così l’abbiamo, fra l’altro, sottoposta ad un check-up e dall’ecografia sono risultate delle macchie nella zona della milza ed i veterinari suggeriscono di fare una laparoscopia per, se necessario,intervenire ed asportare quello che non va.
Grace per il resto sta molto bene, la stessa lesmania è sotto controllo e tutte le sue funzioni sono normali, ed è per questo che si farebbe l’intervento.
La Sigra Giuliana ha dato il suo benestare per procedere.
Se tutto andrà bene come speriamo, credo che Grace meriterebbe una grossa ricompensa, come passare il Natale o la Befana al caldo, magari anche la Pasqua in un focolare domestico e sarebbe veramente un gran bel regalo per lei, ma sono sicuro anche per chi di voi si offrirà di esaudire questo desiderio di Grace e di tutti noi.
Grazie a nome di Grace.
Sergio''
 
''Stavolta la notizia è una bella notizia, anzi un gran bella notizia, Grace va a casa e prima di quanto avessimo pensato fino a ieri.Credo proprio che ci sia qualcuno da qualche parte che tiene nelle mani una bilancia per ognuno di noi umani e non, che qualche volta ci sembra pendere a ns sfavore, ma che però prima o poi torna in pari.
Dicevo Grace va a casa e la sua storia più ci penso e più la trovo piena di segni premonitori o combinazioni particolari, mi spiego meglio, prima combinazione: Grace, la principessa di nome e di fatto, trova finalmente un angelo per padrona, anch’essa di nome e di fatto, si chiama infatti Angela.
Angela appena saputo la storia di Grace ha fortissimamente voluto adottarla, e non l’hanno fermata la lesmaniosi, ne il linfoma, ne le cure che dovrà prestare a Grace in maniera continuativa, anzi l’ha voluta ancora più fortemente, tanto che nonostante noi non avessimo trovato posto sull’aereo fino al 7 gennaio, lei tanto ha fatto che ha trovato un’aereo il 30 Dicembre andata e ritorno in giornata,
Perché chiederete andata e ritorno?, perché la viene a prendere, anzi non potendo farlo lei per motivi di lavoro, ha chiesto ad un’amica (Claudia), che è anche nostra amica, di fare lei il viaggio e Claudia verrà insieme a Stefan il 30 mattina da Colonia dove ritornerà in serata portandosi Grace.
Gran brava gente, se solo pensate che il 30 Dicembre la più parte delle persone pensa a prepararsi per il proprio divertimento, loro non hanno battuto ciglio e si fanno uno strapazzo per un’amica e per Grace, veramente gran brava gente della quale mi onoro di essere amico.
Seconda combinazione: il 30 Dicembre, così che Grace inizierà la sua NUOVA vita proprio con l’inizio dell’anno NUOVO.
Sono certo che Chicco, dal posto dove è andato dove non fa così freddo come a Olbia di questi giorni e dove non ha più bisogno di cercare l’ombra della cuccia per il troppo caldo, scodinzolerà contento e terza combinazione: Grace non sarebbe mai uscita dal rifugio se Chicco non fosse morto, allora lasciatemelo credere, Chicco forse ha voluto restituire a Grace quell’atto d’amore che aveva ricevuto quando moribondo entrò al canile e riuscì a sopravvivere grazie a lei.
Avevo tanto sperato che Grace entrasse nelle storie a lieto fine, credo che quella famosa bilancia l’abbia permesso. Grazie
Buon Natale a Grace e a tutti voi.
Sergio''

traduzione della lettera ricevuta da Angela

''buon giorno a tutti
comincio con gli auguri di buon anno: che vi porti fortuna, una buona salute e tutto quello di cui abbiamo bisogno...
da un paio di giorni, grace sta con me e vi confermo che sergio, chiamandola 'principessa', aveva perfettamente ragione! è un tesoro. riservata, direi scettica all'inizio, è diventata 'pomiciona'. scodinzola senza tregua da venerdì fino a oggi.
il viaggio in germania, che era un po' caotico, l'ha superato senza problemi. non c'è neanche presa un raffreddore. al contrario: malgrado i valori positivi di leishmaniosi, erlichiosi e richezia, mi sembra sana sana.
grace e il nostro cucciolo charly s'intendono bene e son diventati amici. inoltre grace si intende con tutti i cani che incontra dalle nostre parti.
in verità, è incredibile che un tesoro come grace dovesse passare tutta la sua vita in un canile.
insieme con grace, ringrazio ancora una volta tutti quelli che hanno reso possibile un veloce trasferimento in germania.
cordiali saluti
angela''
 
Come avrete potuto vedere visitando il nostro sito, il nostro rifugio accoglie ormai quasi 600 cani e purtroppo non sempre abbiamo storie come quella di Grace, anzi, ma noi ci diamo e ci daremo da fare per poter realizzare il nostro grande sogno che è quello di trovare per tutti i nostri ospiti prima o poi una bella casa, una bella famiglia, dove possano trascorrere una vita serena.
Il compito più difficile in questo progetto è garantire loro, in tale attesa, un soggiorno accettabile con una ciotola tutti i giorni , nonostante le difficoltà elencate sempre nel nostro sito, ma state certi che noi ce la mettiamo tutta, e quando vediamo, come nel caso di Brina, che siete tantissimi a darci una mano, non ci sentiamo soli.
Grazie a tutti
Sergio con MGrazia e Cosetta
 
 
da Francarita da Cremona
 
Cominciano le pubblicità positive allo scopo di riabilitare una attività apparsa chiaramente assai poco credibile. Oggi sono partiti loro, ma non saranno gli ultimi...pian piano verranno fuori tutti coloro che esportano e che vogliono farci credere che questa sia la soluzione al "problema" del randagismo e faranno di tutto per cercare di dimostrare che tutti ma proprio i cani e i  gatti (e sono migliaia)  che varcano le frontiere di tutti i Paesi del sud del Mondo (Italia compresa) trovano felici collocazioni.
Beato chi ci crede.
Francarita da Cremona
 
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Stiamo ricevendo numerose testimonianze e segnalazioni di volontari di canili e persone comuni che nutrono forti dubbi su spostamenti di animali o consegna di animali a loschi individui di cui poi se ne perdono le tracce.
E' davvero un buon segno e ne siamo soddisfatti. 
Siamo a conoscenza che in questa lista sono tanti i franchi tiratori anche iscritti sotto falso nome e a questi ci rivolgiamo consigliandoli di fare molta attenzione, perchè siamo in possesso di informazioni che utilizzeremo al momento opportuno per dimostrare la verità.
Bairo
 
 
da Manuel da Trento:
 
Ma è così lampante, ma è così chiara la finalità di questo export di animali all'estero che ora più che mai sono convinto che chi ci sta dietro ha grandi risorse economiche. Non giustifico chi è ancora in buona fede, perchè l'informazione c'è, perchè nessuno di questi si prende poi la briga di andare a vedere le condizioni degli animali affidati, tanto basta la telefonatina o una fotografia che la coscienza si sistema.
Otto mesi fa sono stato in Germania e non vi descrivo le condizoni di certi canili che ho potuto visitare. E poi altro che il randagismo non esiste. E' una menzogna. Ma è più semplice raccattare cani dall'estero perchè così non si corre alcun rischio.
La nostra è merce "pulita" anche se poi sono sfiniti da una vita trascorsa in canile, sono vecchi, sono privi di arti, sono ciechi, sordi...........dimenticavo non tenevo conto di ciò che è scritto in questo link: https://bairo.info/comunicatoUNA.html
I nostri cani sono più simpatici.......più socievoli............
Manuel   Trento
 
 
da Andrea da Bologna:
 
Una mia amica tedesca, per sistemare due cani ci ha messo UN MESE. Uno dopo un paio di
settimane  le è anche tornato indietro.....
Per favore, smettetela di prenderci in giro.........
ormai lo fate da troppi anni..... ma non credete che potete continuare a fare il vostro porco comodo con deglie sseri viventi innocenti. Pagherete ciò che avete fatto.... i tempi sono maturi.
Andrea
Bologna


da Nicoletta da Milano:
 
Dannato e non beato, chi ci crede. E dannato chi si sente tanto "buono" collocando demenzialmente via internet e credendo poi a sole parole scritte, senza altro riscontro che di altre parole scritte, o di foto improbabili, ma leggendole si sente tanto "buono" per aver partecipato a chissà che orrore, il dannato. E dannato chi crede alle brave signore che ritirano e collocano sempre con il sorriso in bocca. E alle brave signore che hanno il villone e ritirano da 10 anni, e gli altri dannati dicono che è vero,  perchè hanno nel terreno intorno al villone 100 gatti, quando ne dovrebbero avere allora 5.000. E ai canili e alle associazioni che ritirano e ritirano e ritirano da altri canili in tutte le zone d'Italia, e trovano sempre adozioni ottime o ancora altri canili che ri-ritirano, ma senza mai mostrare i fogli di affido, o mostrando pochi fogli di affido incontrollabili. No, non beati. Beati sono gli ultimi, beati sono i poveri di spirito, non sono beati i profittatori e non sono beati neppure i cretini che si permettono di giocare con altre vite. Non crucciarti perchè vedi la realtà com'è, anche se brutta. Poichè rispetti e ami la vita, tu sei beata, non gli altri.
 
 
da Enrica da Cremona:
 
Io vorrei solo sperare, anche se è solo utopia, che almeno chi è iscritto in questa lista (mi riferisco alle persone normali....) non credano mai che per risolvere il problema randagismo ci sia bisogno di far adottare i nostri animali oltre confine. Non è così che funziona. Inoltre come scrive Francarita, gli animali che partono sono migliaia e non escono solo dall'Italia. Se le associazioni animaliste straniere vogliono aiutare che lo facciano in loco, senza portar via nessuna bestiola. E magari si diano una mossa a svuotare in primis i loro canili che traboccano come i nostri. Odio essere presa in giro con le solite cavolate del "nel nostro paese non c'è randagismo" oppure" i cani del sud d'Italia sono più affettuosi". Certe stupidaggini vadano a raccontarle agli stolti, finti o reali che siano.
Enrica
 
 
da Enrica da Cremona:
 
Ed ogni volta che leggo notizie come queste continuo a pensare ai cani che dall'Italia ogni settimana varcano i confini per arrivare in Germania, Svizzera, Belgio e chissà cos'altro.
100.000 cani all'anno, ma vi rendete conto? E qualche interdetto crede ancora alla buona famiglia?????
100.000 anime che una volta ingoiate dalla grande Germania svaniscono nel nulla. Sono cifre da incubo che lasciano senza parole mentre l'orrore fa drizzare i capelli in testa. E tanto per cambiare nessuno ne parla se non i soliti che alla fine si sentono dire pure che sono dei fanatici.
E quelli che praticano questo "mestiere" come cazzo fanno a guardarsi allo specchio ogni mattina? Come fanno a sostenere di essere degli amanti degli animali, mentre in realtà ciò che amano veramente sono i soldi?
"Il commercio dei cani è molto lucrativo" Ma va?
Su questo non c'era alcun dubbio visto il movimento che si attua attorno a quelle disgraziate creature. Già...ma dimenticavo......i divani, le foto, le famiglie amorevoli, il paradiso in terra........è la gente che si lascia inebetire da tutto questo.
A tutti gli iscritti della lista che frequentano altri forum lancio un appello: per favore, divulgate questa info, fate domande, chiedete ad altri cosa ne pensano. Date la vostra opinione e lanciate messaggi a chiunque si dimostra dubbioso. Questo argomento deve essere sempre tenuto ai massimi livelli. Già molti di voi stanno iniziando a capire e questo deve essere da sprono affinchè la maggioranza delle persone seguano il vostro esempio. L'informazione è importantissima. Usatela ogni volta che ne avete l'occasione.
Enrica
 
 
http://www.yasamhakkinasaygi.com/donkisot/focus.htm

FOCUS 28.05.05 Ediz. 22 - pagine 064-064

 
TRAFFICO DI CANI
Rubati e venduti
 
Associazioni per la protezione animali ambigue vendono cani randagi importati illegalmente. I cuccioli hanno dovuto subire 13 ore di tortura, accatastati uno sull'altro, senza cibo.Quando i poliziotti hanno aperto i portelloni di un furgone Komby e di una Jeep, hanno liberato 45 randagi ungheresi, smagriti, spaventati, malati - i certificati sanitari erano falsi. 
La cosa peggiore: tutto ciò è accaduto su un terreno dell'"assoc. per l'aiuto di animali" a Seeheim, nella regione Hessen. I responsabili dei trasporti dei cuccioli sono collaboratori di un'associazione per la protezione animale.
I veterinari tedeschi avvertono da anni che esistono associazioni animaliste ambigue. "Il commercio con i cani randagi è molto lucrativo. "L'aver salvato le povere creature è solo apparenza", spiega Christa Wilczek. La veterinaria 42enne della ASL Darmstadt - Dieburg è convinta che  organizzazioni tedesche importano illegalmente oltre 50.000 cani. L'assoc. Verband fuer das deutsche Hundewesen" di Dortmund suppone addirittura che vengano importati illegalmente 100.000 cuccioli. "Attualmente si può comprare un cane in modo talmente facile come un panino al panificio", afferma la responsabile per la protezione animale regionale di Hessen, Madeleine Martin. Secondo lei negli ultimi anni il commercio di cani è incrementato di circa il 100%.
Quattro associazioni animaliste della Sassonia del sud e della regione Nordrhein-Westfalen (Nordrenowestfalia) e organizzazioni olandesi, ordinano da anni, da quanto hanno confermano le istituzioni,  via Internet cani da intermediari inglesi, che fanno rubare dalle strade in Romania e Polonia i giovani animali. Gli animali poi vengono "lasciati in magazzini di passaggio" in Ungheria e poi consegnati passando per l' Austria.Per far perdere le loro tracce, i trafficanti nel loro tragitto cambiano più volte vettura, itinerario e telefoni cellulari.  In Germania questi animali vengono offerti tramite inserti pubblicitari "da allevamento casalingo". "Ad un prezzo che va sino a 350 Euro a cane" dice sconcertata la veterinaria Wilczek. Il presidente della DTSB, Wolgang Apel, dice: ci deve essere l'obbligo di marcatura e registrazione a livello europeo. Le istituzioni possono intervenire soltanto quando da qualche parte si sentono lamentare dei cani nelle vetture, dice un detective. L'anello di trafficanti a sud di Francoforte, che è attivo a livello europeo, è stato scoperto solo per caso.
La ASL veterinaria della regione di Hessen ha avuto segnalazioni da parte di cittadini e ha posto sotto controllo la "Tierhilfe Seeheim e V." e bloccato la consegna di cani.
La ASL veterinaria ha denunciato la direttrice dell'assoc. Tierhilfe, 56enne Monika B. per maltrattamento agli animali. Indaga anche il Ministero per l'ambiente della regione Hessen e la procura di Darmstadt.
Colui che è a capo dell'organizzazione dei trafficanti, un inglese, si è fatto vivo presso la ASL veterinaria via e-mail. L'uomo si è espresso in tedesco perfetto a riguardo del traffico ed ha scritto che "è solo interessato a salvare i cani randagi" e non guadagna neanche un centesimo. Gli esperti non ci credono. 
Dai dati indicati dagli investigatori, muore entro due settimane quasi il 40 percento dei cani a causa di malattie infettive.
(c) redazione e editrice Focus

 
Foto: Affari animaleschi? - La direttrice del canile, Monika B., asserisce che i cani erano destinati a lei.
Foto: Sofferenza uguale - Presso la struttura dell'assoc. per la protezione animale nella provincia  Darmstadt-Dieburg la Polizia ha trovato altri  40 cani in stato pietoso
Foto: Lottatrice - La veterianria Christa Wilczek della ASL veterinaria Darmstadt-Dieburg  è sulle tracce di trafficanti internazionali di cani.
Autore: Thomas Staisch


ORIGINALE
 
 
FOCUS, 28.05.2005; Ausgabe:22; Seite:064-064
 
 
HUNDEHANDEL
Geklaut und verkauft


Zwielichtige Tiervereine verhökern in Deutschland eingeschmuggelte Straßenhunde
Die Welpen hatten eine 13-Stunden-Tortur hinter sich. Zusammengepfercht, ohne Futter. Als die Polizisten die Hintertüren eines Kombis und eines Jeeps öffneten, befreiten sie 45 Straßenhunde aus Ungarn, abgemagert, verängstigt, krank - ihre Impfpässe gefälscht. Das Perfide: Die Razzia fand auf dem Gelände der "Tierhilfe" im hessischen Seeheim statt. Die Verantwortlichen der Welpentransporte sind offenbar Mitarbeiter einer Tierschutzorganisation.
Deutsche Tierärzte warnen seit Jahren vor zwielichtigen Tiervereinen. "Der Handel mit Straßenhunden ist ein extrem lohnendes Geschäft. Die Rettung der armen Kreaturen ist oft nur vorgetäuscht", erklärt Christa Wilczek. Die 42-jährige Tierärztin vom Veterinäramt Darmstadt-Dieburg ist überzeugt, dass deutsche Organisationen jährlich 50000 Hunde illegal ins Land schaffen. Der Verband für das Deutsche Hundewesen in Dortmund geht sogar von 100000 geschmuggelten Welpen aus. "Sie können heute einen Hund so einfach kaufen wie Brötchen beim Bäcker", konstatiert die hessische Landestierschutzbeauftragte Madeleine Martin. Nach ihrer Angabe stieg der verbotene Hundehandel in den vergangenen drei Jahren um nahezu 100 Prozent.
Vier weitere selbst ernannte Tierschutzvereine aus Niedersachsen und Nordrhein-Westfalen sowie eine niederländische Organisation bestellen nach Ermittlungen der Behörden seit Jahren per Internet Hunde bei britischen Hintermännern, die die jungen Tiere in Rumänien und Polen von der Straße wegklauen lassen. In Ungarn werden die Tiere "zwischengelagert" und über Österreich angeliefert. Um ihre Spuren zu verwischen, wechseln die Schmuggler unterwegs mehrmals ihre Fahrzeuge, Routen und Handys. In Deutschland werden die Tiere per Inserat "aus liebevoller Hausaufzucht" verhökert. "Für bis zu 350 Euro pro Hund", entrüstet sich Tierärztin Wilczek.
Eine "übergeordnete Ermittlungs- oder Erfassungsstelle" und eine europaweite Kennzeichnungs- und Registrierungspflicht der Tiere müsse her, fordert Wolfgang Apel, Präsident des Deutschen Tierschutzbunds. Die Behörden können heute meist erst eingreifen, "wenn irgendwo Hunde aus einem Auto jaulen", so ein Fahnder. Der europaweit agierende Hundehändlerring im Süden Frankfurts etwa flog nur durch Zufall auf. Das hessische Veterinäramt erhielt Hinweise aus der Bevölkerung und ließ daraufhin die Tierhilfe Seeheim e.V. überwachen und die Hundelieferung stoppen.
Gegen die 56-jährige Leiterin der Tierhilfe, Monika B., stellt das Veterinäramt Strafanzeige wegen Tierquälerei. Das hessische Umweltministerium ermittelt, die Staatsanwaltschaft Darmstadt ist ebenfalls eingeschaltet.
Der Drahtzieher des Hundehändlerrings, ein Engländer, meldete sich per E-Mail beim Veterinäramt. Der Mann bekannte sich in bestem Deutsch zu dem regen Handel, erklärte aber, dass er "nur an der Rettung der Straßenhunde interessiert" sei und "keinen Cent" daran verdiene. Was Experten bezweifeln. Nach Angaben der Ermittler sterben bis zu 40 Prozent aller Hunde nach 14 Tagen in der vermeintlichen Freiheit an Infektionskrankheiten.
(c) Focus Verlag und Redaktion

Bild: Tierisches Geschäft? - Die Leiterin des Tierheims, Monika B., bestreitet, dass die Hunde für sie bestimmt waren
Bild: Leidensgenossen - Auf dem Gelände der Tierschutzorganisation im Landkreis Darmstadt-Dieburg stieß die Polizei auf weitere 40 vernachlässigte Hunde
Bild: Kämpferin - Tierärztin Christa Wilczek vom Veterinäramt Darmstadt-Dieburg ist internationalen Hundehändlern auf der Spur
Autor: Thomas Staisch
 
 
da Anna da Napoli:
 
Qualcuno ha visto la trasmissione di stamattina "Cominciamo bene" con Licia Colò?
Sembra che è stato affrontato il tema dei trasporti di animali all'estero dall'isola di Ischia.
In studio conduceva Gianluca Felicetti che ha invitato, per parlare di trasporti di animali all'estero, non animalisti ischitani e/o napoletani, bensì il responsabile del canile di Ischia, che, naturalmente, ha giustificato con necesità ed adozioni il trasferimento dei cani. Sembra, questi trasferimenti  venivano appoggiati e giustificati ritenendoli necessari, visto la mancanza di richieste di adozione a livello nazionale e vista la mancanza di cani randagi in Germania.
Mi riesce difficile comprendere come si può, senza nessun pezzo di carta che documenti le avvenute adozioni all'estero, giustificare questi dubbi trasporti e come si fa a parlare in una trasmissione, di così delicati argomenti, senza prima aver verificato qual'è la realtà locale.
Qualcuno ne sa di più?
Grazie. Anna - Napoli
 
 
da Maria da Ischia (Napoli):

DIVULGAREE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Stamattina, alle 9.20 circa, in TV alla trasmissione di Licia Colo’ “animali e animali” è andato il direttore del canile di Panza, Nicola Cacciapuoti, ad illustrare la bonta’ dell’esportazione dei poveri cani ischitani. Questo è scontato, ma la cosa piu’ sconvolgente è che il dott. Felicetti della LAV ,presente al programma, ha appoggiato Cacciapuoti dicendo che sono molte le associazioni che esportano cani  perché all’estero non ci sono randagi!!!!!!!!!!!
 

da Manuel da Trento:
 
Ho visto la trasmissione questa mattina e considerata la non stima nei confronti della Colò e della lav, sinceramente non mi sono meravigliato. E per chi aveva dubbi.........beh, spero che adesso le idee siano più chiare.
Manuel   Trento
 
 
da Enrica da Cremona
 
Posso dire una cosa?
E' semplicemente vergognoso sostenere l'esportazione dei cani in altri Paesi e mi meraviglia davvero molto la Lav Lega Anti Vivisezione................ANTI VIVISEZIONE!!!!!
E pensare che una volta credevo che chi apriva le gabbie degli stabulari facesse parte della Lav.......Chiedo scusa a tutti quelli che rischiano la vita per salvare gli animali dai laboratorio, per aver innalzato al loro livello un'associazione che è contro la vivisezione solo a parole!
Come si può dichiarare così placidamente che i cani tutti i cani, vanno oltre confine per vivere una vita da sogno??
Ma cazzo (io scusate ma divento volgare.......) sono migliaia ogni settimana quei disgraziati animali che partono nei furgoni ammassati come pezzi di merda per raggiungere il confine. Migliaia che entrano in Germania Svizzera, Belgio ecc, che provengono da altri paesi come la Grecia, la Spagna, la Turchia.
Ma chi li controlla tutti questi affidi ??? Qualcuno mi spiega chi è tanto onnipotente da seguire tutti questi cani affidati in terre straniere?????
Ma possibile che nessuno, tantomeno un'associazione "contro la vivisezione" si ponga delle domande, faccia delle ricerche..insomma smuova il suo fondoschiena per cercare la verità????
Troppo lavoro e troppe energie da spendere senza alcun guadagno...............
Non ho davvero parole, anche perchè penso a quelli che il cervello neanche sanno di averlo e si bevono tutto ciò che propina la televisione senza un minimo di dubbio. E sono tanti.......
Enrica
 
 
dall'associazione Movimento UNA giro il messaggio inviato alla redazione di animalieanimali:
 
Siamo rimasti sconvolti per il modo in cui è stato "risolto" il terribile problema dell'esportazione massiccia di animali randagi.
Non è vero che in Germania non vi sia randagismo, non è vero che gli animali vadano alle famiglie o, quanto meno, spesso la destinazione dichiarata sono altri canili, non è vero che i viaggi siano perfettamente in regola con il regolamento CE 998/03 poichè non basta la presenza di un passaporto per assicurare che un elevato numero di animali non passi la frontiera per scopi non commerciali e non per trasferimento di proprietà.
Se Lei vuole noi posiamo fornire numerosi dati che riguardano Amburgo (nel cui canile vi sono 1.900 cani abbandonati), Monaco (che ha il canile pieno zeppo e non sa più come risolvere il problema) ecc.
Per la corretta informazione chiediamo che vengano sentite in trasmissione anche le Associazioni che si interessano veramente di questo decennale problema e non solamente quelle che non se ne sono mai occupate.
 
Ebe Dalle Fabbriche
presidente dell'associazione Movimento UNA uomo natura animali
Via Provinciale 1/A
San Piero a Sieve
 
 
da Francarita da Cremona:
 
E' straordinario come alcune persone che non si sono mai interessate di cani randagi, se non con supponenza, all'improvviso si mettano a pontificare sulla bontà certa di una pratica assurda come è quella dell'esportazione.
La legge italiana stabilisce che i Comuni, singoli o consorziati, si devono fornire di un canile rifugio per cani trovati vaganti, che le Asl devono sterilizzare gli animali ricoverati nei canili rifugio e che i privati cittadini POSSONO (non devono) procedere alle sterilizzazioni presso veterinari di fiducia.....  queste semplici norme sono state letteralmente stravolte per incuria grave sia dei pubblici amministratori che delle varie associazioni che hanno preso in gestione i canili (cosa ammessa dalla legge) e siamo arrivati al punto in cui siamo nel quale vediamo carichi di cani e gatti (non dimentichiamo che le colonie feline sono strettamente protette dalla legge e che non devono essere spostate dal loro habitat e che devono essere sterilizzate dalle Asl) che viaggiano in lungo ed in largo non solo in tutta Italia ma anche all'estero.
Persone serie non si comporterebbero in questo modo e ogni Comune dovrebbe prendersi cura dei propri randagi poichè non esiste al mondo un luogo o un Paese in cui non vi sia il problema degli abbandoni,così come ovunque esiste il problema dei maltrattamenti.
Chi pensa di risolvere il suo problema scaricando gli animali in altri luoghi lo fa solo per puro menefreghismo  e in totale inadempienza della legge che, oltre alle parole scritte, possiede anche uno spirito che, in questo caso, è evidentemente quello di proteggere gli animali d'affezione da ogni possibile abuso o uso inconsiderato.
Francarita da Cremona
 
 
 
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p.s. il contenuto di questa sezione è molto importante in quanto la piaga dei traffici di animali verso il nord Europa è molto estesa.
Diffondete più che potete e diffidate di chi si si offre di sistemare animali in Germania, Austria Svizzera o chi mentendovi vi promette facili affidi. Controllate sempre lo stato degli animali nel tempo e non allontanateli dal territorio, perchè ricordatevi che la vostra ignoranza, la vostra indifferenza, la vostra complicità, sarà la loro FINE.
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