dalla mailing list di Bairo aprile 2006
da Anna da Napoli:
Qualcuno ha visto la trasmissione di stamattina "Cominciamo bene" con Licia Colò?
Sembra che è stato affrontato il tema dei trasporti di animali all'estero dall'isola di Ischia.
In studio conduceva Gianluca Felicetti che ha invitato, per parlare di trasporti di animali all'estero, non animalisti ischitani e/o napoletani, bensì il responsabile del canile di Ischia, che, naturalmente, ha giustificato con necesità ed adozioni il trasferimento dei cani. Sembra, questi trasferimenti venivano appoggiati e giustificati ritenendoli necessari, visto la mancanza di richieste di adozione a livello nazionale e vista la mancanza di cani randagi in Germania.
Mi riesce difficile comprendere come si può, senza nessun pezzo di carta che documenti le avvenute adozioni all'estero, giustificare questi dubbi trasporti e come si fa a parlare in una trasmissione, di così delicati argomenti, senza prima aver verificato qual'è la realtà locale.
Qualcuno ne sa di più?
Grazie. Anna - Napoli
da Ale da Arezzo:
la trasmissione è stata vergognosa!Invece di mettere ancora più dubbi sull'esportazione degli animali, ha dato la possibilità a quei loschi figuri di pubblicizzare positivamente i loro sistemi! La Colò ha emesso qualche laconica domanda come avrebbe potuto fare qualsiasi giornalista al quale non interessi assolutamente nientew degli animali.
viviamo in un mondo di merda davvero!Che ne sarà di quegli altri cani sequestrati ad arezzo? verranno restituiti ai proprietari, dopo che li abbiamo curati?restituiti per farne carne da macello? veramente vergogna! i media non fanno praticamente nulla! Il poco che fanno viene strumentalizzato con superficialità e indifferenza. Buona notte, se riusciremo mai a dormire... ale
da Marina da Brescia:
Sono proprio curiosa di leggere cosa risponderà la redazione ( se risponderanno), comunque io e la mia associazione abbiamo aderito alla petizione del Movimento Una per la creazione di una anagrafe cani/gatti a livello nazionale proprio per evitare il "trasferimento" di animali da Regione a Regione e da Stato a Stato.Chi vuole può andare sul sito del Movimento Una e scaricare la petizione. Speriamo di ottenere qualcosa di concreto.
Marina
dall'associazione Movimento UNA giro il messaggio inviato alla redazione di animalieanimali:
Siamo rimasti sconvolti per il modo in cui è stato "risolto" il terribile problema dell'esportazione massiccia di animali randagi.
Non è vero che in Germania non vi sia randagismo, non è vero che gli animali vadano alle famiglie o, quanto meno, spesso la destinazione dichiarata sono altri canili, non è vero che i viaggi siano perfettamente in regola con il regolamento CE 998/03 poichè non basta la presenza di un passaporto per assicurare che un elevato numero di animali non passi la frontiera per scopi non commerciali e non per trasferimento di proprietà.
Se Lei vuole noi posiamo fornire numerosi dati che riguardano Amburgo (nel cui canile vi sono 1.900 cani abbandonati), Monaco (che ha il canile pieno zeppo e non sa più come risolvere il problema) ecc.
Per la corretta informazione chiediamo che vengano sentite in trasmissione anche le Associazioni che si interessano veramente di questo decennale problema e non solamente quelle che non se ne sono mai occupate.
Ebe Dalle Fabbriche
presidente dell'associazione Movimento UNA uomo natura animali
Via Provinciale 1/A
San Piero a Sieve
da Patrizia da Aversa (CE):
da patrizia da aversa
mi associo ai miei "amici" di battaglia.ho visto la trasmissione e trovo vergognoso quanto sia stato detto .
mi chiedo,perchè è stato invitato solo il direttore del canile?
che schifo.....un problema cosi' grave è finito a tarallucci e vino.
ma dico....se Gianluca Felicetti afferma che in germania non hanno randagi chi potra' credere ai "pazzi visionari" che saremmo noi che VERAMENTE ci battiamo per i diritti degli animali?
a questo punto chiederei alla Colo' di invitare la controparte e intendo dire, chi si è esposto rischiando in prima persona perdendo notti di sonno in quel maledetto porto di ischia e non le associazioni del posto che cercano di tenersi buone le istituzioni perchè come si dice a napoli "ponn servi'"(possono servire).
stavolta mi firmero' non semplicemente come mi conoscete,ovvero Patrizia da Aversa ma come presidente del Movimento U.N.A. di Aversa Associazione Animalista "Dian Fossey",anche se molte volte mi vergogno di appartenere alla categoria.
da Monica da Napoli del Movimento Europeo Protezione Animali e Natura:
Mi associo pienamente a quanto scritto dalla Presidente U.N.A. di Aversa. Se questa storia dovesse finire in una bolla di sapone una denuncia alla Procura della Repubblica ai sigg della Asl non gliela leva nessuno!
Monica da Napoli Monica Eymann delegata per la Campania del M.E.P.A.N. (Movimento Europeo Protezione Animali e Natura)
da Francarita da Cremona:
E' straordinario come alcune persone che non si sono mai interessate di cani randagi, se non con supponenza, all'improvviso si mettano a pontificare sulla bontà certa di una pratica assurda come è quella dell'esportazione.
La legge italiana stabilisce che i Comuni, singoli o consorziati, si devono fornire di un canile rifugio per cani trovati vaganti, che le Asl devono sterilizzare gli animali ricoverati nei canili rifugio e che i privati cittadini POSSONO (non devono) procedere alle sterilizzazioni presso veterinari di fiducia..... queste semplici norme sono state letteralmente stravolte per incuria grave sia dei pubblici amministratori che delle varie associazioni che hanno preso in gestione i canili (cosa ammessa dalla legge) e siamo arrivati al punto in cui siamo nel quale vediamo carichi di cani e gatti (non dimentichiamo che le colonie feline sono strettamente protette dalla legge e che non devono essere spostate dal loro habitat e che devono essere sterilizzate dalle Asl) che viaggiano in lungo ed in largo non solo in tutta Italia ma anche all'estero.
Persone serie non si comporterebbero in questo modo e ogni Comune dovrebbe prendersi cura dei propri randagi poichè non esiste al mondo un luogo o un Paese in cui non vi sia il problema degli abbandoni,così come ovunque esiste il problema dei maltrattamenti.
Chi pensa di risolvere il suo problema scaricando gli animali in altri luoghi lo fa solo per puro menefreghismo e in totale inadempienza della legge che, oltre alle parole scritte, possiede anche uno spirito che, in questo caso, è evidentemente quello di proteggere gli animali d'affezione da ogni possibile abuso o uso inconsiderato.
Francarita da Cremona
da Enrica da Cremona:
Posso dire una cosa?
E' semplicemente vergognoso sostenere l'esportazione dei cani in altri Paesi e mi meraviglia davvero molto la Lav Lega Anti Vivisezione................ANTI VIVISEZIONE!!!!!
E pensare che una volta credevo che chi apriva le gabbie degli stabulari facesse parte della Lav.......Chiedo scusa a tutti quelli che rischiano la vita per salvare gli animali dai laboratorio, per aver innalzato al loro livello un'associazione che è contro la vivisezione solo a parole!
Come si può dichiarare così placidamente che i cani tutti i cani, vanno oltre confine per vivere una vita da sogno??
Ma cazzo (io scusate ma divento volgare.......) sono migliaia ogni settimana quei disgraziati animali che partono nei furgoni ammassati come pezzi di merda per raggiungere il confine. Migliaia che entrano in Germania Svizzera, Belgio ecc, che provengono da altri paesi come la Grecia, la Spagna, la Turchia.
Ma chi li controlla tutti questi affidi ??? Qualcuno mi spiega chi è tanto onnipotente da seguire tutti questi cani affidati in terre straniere?????
Ma possibile che nessuno, tantomeno un'associazione "contro la vivisezione" si ponga delle domande, faccia delle ricerche..insomma smuova il suo fondoschiena per cercare la verità????
Troppo lavoro e troppe energie da spendere senza alcun guadagno...............
Non ho davvero parole, anche perchè penso a quelli che il cervello neanche sanno di averlo e si bevono tutto ciò che propina la televisione senza un minimo di dubbio. E sono tanti.......
Enrica
da Maria da Ischia (Napoli):
DIVULGAREE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stamattina, alle 9.20 circa, in TV alla trasmissione di Licia Colo’ “animali e animali” è andato il direttore del canile di Panza, Nicola Cacciapuoti, ad illustrare la bonta’ dell’esportazione dei poveri cani ischitani. Questo è scontato, ma la cosa piu’ sconvolgente è che il dott. Felicetti della LAV ,presente al programma, ha appoggiato Cacciapuoti dicendo che sono molte le associazioni che esportano cani perché all’estero non ci sono randagi!!!!!!!!!!!
da Manuel da Trento:
Ho visto la trasmissione questa mattina e considerata la non stima nei confronti della Colò e della lav, sinceramente non mi sono meravigliato. E per chi aveva dubbi.........beh, spero che adesso le idee siano più chiare.
Manuel Trento
da Giulia da Persico Dosimo (Cremona):
E' come se gli animali fossero le pedine di dama: da qui le sposto lì, da lì a là... e poi ad un certo punto vengono "mangiate", cioè spariscono, non se ne sa più niente!
Perché è così che accade, di informazioni sulla destinazione e sulla loro salute non se ne hanno... almeno, non sono reali e verificabili!
E' gravissimo che questi strani "spostamenti" vengano compiuti/approvati da associazioni che gli animali dovrebbero tutelarli, non stiparli nei furgoncini per viaggi verso l'ignoto! Che il luogo d'arrivo sia un'alta regione d'Italia o uno stato estero, nei canili non c'è certo penuria di cani e gatti adottabili... e non mancano nemmeno i randagi (se, ad esempio, in Germania si può sparare loro al di fuori dei centri abitati).
Giulia da Persico Dosimo (Cremona)
da Rossana Conti (Mi):
Non ho avuto modo di vedere la trasmissione ma, immagino il dibattito.
Mi associo al Presidente del Movimento U.N.A. di Aversa Associazione Animalista "Dian Fossey", Ente della quale stimo volontari che conosco personalmente, per quello che fanno e che aiutiamo come associazione per pubblicizzare e affidare i cani della loro città e dintorni.
Rossana Conti
Presidente LAIKA & BALTO ONLUS Associazione Tutela Cani Abbandonati e altri Animali
da Katia da Modena:
Ho sempre avuto dubbi, sulla Signora Licia Colo'...ora ho avuto la conferma che aspettavo da tempo.
Cordiali saluti
Katia da Modena
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da Enrica da Cremona:
E che mi dite di questa "buona samaritana" che si beve centinaia di chilometri per prelevare cani vecchi e malati?
Forse al nord non ci sono animali da curare e accudire? Cos'è, siamo come la Germania, la Svizzera, ecc, per caso e anche da noi il randagismo non esiste?
Eppure i canili sono tutti pieni, anche nel cremonese e se uno ha davvero voglia di fare un gesto nobile può occuparsi dei cani del canile vicino a casa. Costerebbe meno anche in benzina non trovate?
Basta riflettere un poco per capire che qualcosa non va. Per curare un cane anziano o malato ci vogliono soldi: chi di voi ha avuto esperienza in tal senso, me compresa, sa benissimo che è così. Questa "signora" si porta via addirittura un camioncino di bestiole. E poi cosa fa, le cura tutte a casa sua e se le tiene oppure le distribuisce a parenti e amici tutti buoni samaritani come lei'??
Eppure questi movimenti sono quasi all'ordine del giorno: cani che da una regione passano ad un'altra, in barba al microchip che, come ben sapete, è illeggibile da regione a regione. Capite quindi che perdere un cane oggi ha scarsissime probabilità di essere ritrovato. Basta che finisca su un furgone di "buoni samaritani" per svanire nel nulla........
Enrica
LA VOCE DI CREMONA
27 MARZO 2006
Spedizione da Cremona i timori: destinati al combattimento o alla vivisezione
Blitz nel canile, allarme Asl
Giallo su un carico di animali malati prelevati a Pesaro
Elena Miglioli
Cremona - Animali malati destinati ai laboratori di vivisezione o all'addestramento di cuccioli da combattimento? L'Una (Uomo natura animali) di Cremona si augura di no. Anche se l'episodio che si è verificato nei giorni scorsi segnalato via mail alla delegazione cremonese del movimento animalista desta più di un sospetto. E' stata una volontaria del canile di Pesaro a lanciare l'allarme. Nei giorni scorsi una cremonese si è presentata al rifugio marchigiano chiedendo di portare con sè gli animali vecchi e malati. Li ha caricati su un mezzo - probabilmente un furgone - e se n'è andata. L'Una di Cremona attraverso la Presidente Franca Rita Catelani si è rivolta all'Azienda sanitaria locale affinchè disponga controlli sul territorio della provincia. Intanto anche da Cremona parte l'appello per la chiusura dell'allevamento Morini di San Polo d'Enza (Reggio Emilia) che da trent'anni fornisce animali ai centri di ricerca.
Si presenta al canile di Pesaro e chiede di portare con sè tutti gli animali vecchi e malati. Li carica su un mezzo, probabilmente un furgone e se ne va. Protagonista del blitz nel rifugio per cani marchigiano è una cremonese. Nei giorni scorsi, nella mail box del Movimento Una (Uomo natura animali) di Cremona, arriva la segnalazione di una volontaria allarmata che ha assistito all'episodio. L'associazione cremonese non perde tempo e si rivolge all'Azienda sanitaria locale affinchè disponga controlli sul territorio della provincia.
- Non sappiamo quanti animali sono stati prelevati - spiega inorridita Franca Rita Catelani che presiede la delegazione cremonese del movimento animalista - ma è certo che la donna, di cui conosciamo perfettamente l'identità, ha lasciato la struttura con il veicolo stipato di ospiti a quattrozampe. Abbiamo chiesto all'Asl di passare al setaccio collarini e microchip per intercettare queste bestiole.- Le ipotesi sulla destinazione dei "depredati" gettano nello sconcerto - Capita che gli animali malandati vengano utilizzati per addestrare i cuccioli da combattimento oppure finiscano in qualche laboratorio di vivisezione. Mi auguro con tutto il cuore che non sia questo il caso.- Intanto anche a Cremona parte l'appello per la chiusura dell'allevamento delle polemiche di San Polo d'Enza (Reggio Emilia) che da trent'anni fornisce animali ai centri di ricerca. Dal muro di un palazzo in via Torriani un volantino del Coordinamento Chiudere Morini mostra immagini raccapriccianti. Scene di lager. Commento:- Noi non riusciamo a trovare altra definizione se non tortura.
A Ischia
Furgone sotto sequestro. L'Una parte civile
Cremona: Un furgone con a bordo trenta animali fra cani e gatti sequestrato dagli agenti della Polizia di Ischia. L'operazione è scattata il 2 marzo e gli animali stavano per essere imbarcati su un traghetto. Destinazione finale: Germania. La vicenda sulla quale sono in corso indagini da parte della questura locale, ha mobilitato anche la delegazione cremonese dell'Una. Che si dice pronta, per voce di Maria Rita Catelani a costituirsi parte civile qualora l'episodio finisse in tribunale.
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dalla presidente dell'associazione Movimento UNA Cremona, giro il messaggio inviato alla redazione di animalieanimali:
Cara Licia, abbiamo visto la trasmissione andata in onda poco fa e ne siamo rimasti inorriditi per quanto vi è stato detto di tranquillizzante e rassicurante.
Forse Lei non sa che in Grecia vi è un procedimento penale in corso a carico di tedeschi esportatori di cani randagi, che in Turchia le associazioni serie si stanno battendo per impedire detta esportazione, che da tutto il sud del mondo (Italia compresa) partono quotidianamente carichi di animali randagi diretti in Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Belgio ecc.e sono migliaia e migliaia gli animali che varcata la frontiera spariscono nel nulla più assoluto poichè, a causa della privacy, non è mai possibile conoscere esattamente il nome delle amorevoli famiglie che avrebbero adottato tutti questi animali.
Forse Lei non sa che anche in quei paesi esiste il problema del randagismo, che anche da loro i canili sono pieni di animali abbandonati, che in Germania (ad esempio) è possibile sparare a cani e gatti trovati a 200 metri dal centro abitato, che, insomma, non è tutto rose e fiori neppure da loro.
Noi gradiremmo molto avere uno spazio nelle Sue trasmissioni per poter raccontare la realtà dei nostri sospetti poichè non è credibile che gli stranieri vogliano in massa un tale numero di animali spesso mal conci e talvolta anche ammalati.
Inoltre si deve aggiungere che i trasportatori non portano gli animali a destinazione (ossia alle persone che hanno fornito il loro nominativo per il passaporto animale e che spesso sono prestanome ripetuti e ripetitivi), ma che vengono scaricati in rifugi stranieri dai quali non si può venire a conoscere la destinazione finale reale.
Siamo molto preoccupati per l'informazione parziale e tendente alla rassicurazione su questo terribile e massiccio movimento di animali che avete fornito e che incrementerà l'esportazione con tutte le conseguenze annesse e connesse.
Francarita Catelani presidente dell'associazione di volontariato
UNA CREMONA onlus
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da Sergio da Cittadella (PD),
Rimango sconcertato su come vengono applicate le leggi sulla prevenzione del ranadagismo in Italia.
Si presenta una persona in un canile, dove vengono raccolti cani che sono diventati di pubblica proprietà; ne vengono consegnati a volontà senza verificare se chi li adotta da garanzie di buon trattamento e così si è costretti a chiedere all'ULSS di arrivo di attivare controlli per sapere dove sono gli animali. Immagino che si sta lanciando un messaggio alla tizia, per farle capire che è sotto controllo ed in questo modo si cerca di tutelare gli animali. Ma gli stronzi che hanno dato gli animali in questa maniera cosa dicono? Che stanno facendo il loro dovere? Proprio non mi pare. Un caloroso saluto. Sergio - Cittadella
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da Maria da Ischia (NA), il messaggio inviato alla redazione di animalieanimali:
Cara redazione,
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da Claudio D'ingiullo - Presidente Pan - Ente Provinciale Protezione Animali ed Ambiente di Trento - ricevo e giro,
il messaggio inviato alla redazione di animalieanimali:
Aderisco senza alcun dubbio alla protesta inviata dalla signora Pagano, sullo svolgimento della trasmissione e specialmente per la tipologia degli invitati a quella che dovrebbe essere o vorrebbe accreditarsi come voce libera dell'animalismo.
Da anni, purtroppo mi occupo dei viaggi dei nostri animali verso l'estero, guarda caso verso paesi nei quali è consentita senza alcuna regola o controllo la vivisezione, come da anni dirigo il Nucleo di Polizia zoofila in Trentino, conoscendo perfettamente le regole e le normative che ostano a questa pratica di trasferire animali, con la "fattiva collaborazione", non solo di sedicenti associazioni protezionistiche, di A.S.L. che chiudono ambedue gli occhi, e delle titolate associazioni a livello nazionale che si autoreferenziano su tutto e come tali sono accreditati presso i mass media.
Potete star sicuri, che anche con le poche ed inapplicate normative che disciplinano il benessere degli animali, applicherò ogni mio sforzo per interrompere quello che ormai sta diventando uno scandalo europeo.
Quello che al momento non ha ancora permesso di porre fine a tutto questo è, non la frammentazione delle critiche, ma la frammentazione degli sforzi compiuti per cercare di dare una soluzione.
Sappiate comunque che manca poco, ci riusciremo ed allora, come dicono i Sacri testi, separeremo il loglio dal frumento.
Claudio D'Ingiullo V. Presidente Pan - Ente Provinciale Protezione Animali ed Ambiente - Trento
Comportamentalista animali d'affezione
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da Giulia da Persico Dosimo (CR):
Questo furgone fermato non è nemmeno idoneo al trasporto degli animali, ma i cuccioli vi hanno percorso 1.000 chilometri e altrettanti ne rimanevano loro per arrivare a destinazione!
C'è chi ancora crede che si tratti di persone che amano gli animali di cui si prendono cura; se fosse così, li farebbero viaggiare in questo modo?
Sono condizioni allucinanti: niente aria, niente acqua, escrementi (questi sì), immobilità prolungata e scarse o nulle fermate!
Giulia da Persico Dosimo (Cremona)
da Simona da Oleggio (NO):
A fronte di tutti questi fermi è giusto che non ci si fermi solo alle apparenze...Il Sig. Martinelli ha perfettamente ragione a soffermarsi sul perchè i cani debbano essere importati da lontano quando i canili tedeschi sono stracolmi......
Questo dovrebbe far riflettere anche quelle persone che amano essere chiamati animalisti, o amanti degli animali, le quali fanno "adottare" un numero elevatissimo di cani provenienti da tutta l'Italia per paesi esteri come Svizzera tedesca o Germania, credendo e facendoci credere alla fiaba a lieto fine.
L'adozione è un gesto di responsabilità sia per chi adotta un cane, ma anche per chi lo fa adottare....io non riuscirei mai ad affidare un animale, peraltro già con una storia triste e sconosciuta alle spalle a persone residenti così lontano.
Tutte le adozioni devono essere fatte con coscienza,serietà e amore!
Ma secondo Voi come posso dire di avere aiutato una creatura indifesa quando l'affido a persone che non conosco e senza nemmeno la possibilità di far eseguire dei controlli da parte delle autorità competenti? Solo l'ipocrisia e la superficialità giustificano questi atteggiamenti e passatemi anche questo....l'avidità.
Simona
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NEWSLETTER DELL'ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI Venerdì 7 aprile 2006
ENPA: LE GUARDIE ZOOFILE SEQUESTRANO TRENTANOVE CUCCIOLI IN VIAGGIO DALLA GRECIA ALLA GERMANIA
Le Guardie zoofile dell'Enpa hanno effettuato a Altichiero (Padova) il sequestro di trentanove cuccioli che erano trasportati in un furgone partito da Corfù (Grecia) e diretto a Dusseldorf (Germania); l'automezzo non è risultato nemmeno idoneo al trasporto animale, perché non dotato di bocchette di aerazione per favorire la circolazione dell'aria nell'abitacolo. Seguendo una segnalazione, oggi le Guardie zoofile della sezione Enpa di Padova si sono recate nei pressi del campo sportivo cittadino, dove hanno raggiunto il mezzo in sosta; affiancati dai Carabinieri, i volontari della Protezione Animali hanno verificato i documenti che accompagnavano gli animali. I cuccioli, quasi tutti meticci di pochi mesi, erano stipati in contenitori che non consentivano loro il minimo movimento; la maggior parte degli animali era dotata di microchip - tutti tranne otto - ma nell'abitacolo, sporco di escrementi, non c'erano nemmeno ciotole d'acqua, anche se i conducenti del veicolo, due tedeschi, un uomo e una donna, avevano dichiarato di essersi fermati presso il campo sportivo per ristorare i quattrozampe, come la legge prevede sia fatto circa ogni sei ore durante il trasporto. Ma non è stato trovato nessun documento che attesti l'effettiva durata del viaggio, che potrebbe essere stato più lungo di quanto dichiarato e potrebbe non aver incluso pause per gli animali. L'intervento della Asl di zona, che ha dichiarato di non avere nulla da obiettare sul generale stato di salute degli animali, non ha aiutato i volontari della Protezione Animali, che hanno comunque portato avanti il sequestro, per tutelare i quattrozampe, che a detta della coppia tedesca erano trasportati dalla Grecia in Germania per essere adottati. Al momento gli animali sono ospitati da alcuni canili della zona della Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Rubano, Frapiero e Presina, tutti piccoli centri del Padovano), in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. Sergio Martinelli, coordinatore regionale per il Veneto dell'Enpa, ha dichiarato: "Il problema ha due aspetti fondamentali da chiarire: la destinazione dei cuccioli, che non si spiega, non essendo di razza, perché debbano essere importati da tanto lontano per semplici adozioni, quando i canili tedeschi sono pieni di trovatelli che attendono adozione; inoltre le condizioni di trasporto sono inadeguate ai sensi della legge che impone esplicitamente la tutela del benessere degli animali anche durante i viaggi". E ha concluso: "L'Enpa chiede siano rispettate le normative sul trasporto animale e che siano effettuati maggiori controlli sui mezzi che portano animali attraverso il territorio nazionale". (7 aprile 2006)
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da Enrica da Cremona:
E' una domanda che noi ci poniamo da anni: perchè tutta quella strada per essere adottati da un altro paese?
Perchè sempre la Germania?
Sono anni che migliaia di animali arrivano in questo Paese: a quest'ora ogni famiglia dovrebbe come minimo avere un piccolo canile privato. Invece in Germania la situazione è analoga a quella italiana: canili affollati e randagi a cui si può tranquillamente sparare.
Viaggi da incubo dove piccole e inerme bestiole sono accatastate come merce, dove non è data loro la possibilità di bere e mangiare. Ore di tragitto in mezzo ai propri escrementi, ai vomiti e alla sofferenza.............per essere adottati da umani amanti degli animali!!!!
Vergogna a chiunque crede ancora a simili stronzate!
Già chi costringe gli animali a simili estenuanti viaggi, dovrebbe essere un "amante degli animali" ma il loro comportamento fa molto dubitare. A me ricordano i camion di bestiame destinati al mattatoio...altro che amore.....
E piantiamola una buona volta di credere che questi cuccioli, come moltissimi altri, avrebbero avuto un destino felice, perchè anche nell'articolo il sospetto è tangibile. Ma chi sono i veri assassini di questi movimenti? Coloro che ci lavorano o coloro che ci credono?
Enrica
IL GAZZETTINO DI PADOVA
8 APRILE 2006
Bloccati un furgone con 39 cagnolini diretti in Germania
Le guardie zoofile dell'Enpa, ente nazionale protezione animali, hanno sequestrato a Altichiero, 39 cuccioli di cane che erano trasportati in un furgone proveniente dalla Grecia e diretto in Germania. I cuccioli, quasi tutti meticci di pochi mesi, erano stipati in contenitori che non consentivano loro il minimo movimento. La maggior parte degli animali era dotata di microchip. Nell'abitacolo, sporco di escrementi, i volontari dell'Enpa non hanno trovato nemmeno ciotole d'acqua, anche se i conducenti del veicolo, un uomo e una donna tedeschi, avevano dichiarato di essersi fermati per ristorare i quattrozampe, come la legge prevede sia fatto circa ogni sei ore durante il trasporto. Al momento gli animali sono ospitati da alcuni canili della Lega nazionale per la difesa del cane in attesa della convalida del sequestro da parte del magistrato. «Il problema - dichiara Sergio Martinelli, coordinatore regionale per il Veneto dell'Enpa - ha due aspetti fondamentali da chiarire. La destinazione dei cuccioli, che non si spiega, non essendo di razza, perché debbano essere importati da tanto lontano per semplici adozioni, quando i canili tedeschi sono pieni di trovatelli che attendono adozione. Inoltre le condizioni di trasporto sono inadeguate ai sensi della legge che impone esplicitamente la tutela del benessere degli animali anche durante i viaggi. L'Enpa - conclude Martinelli - chiede che siano rispettate le normative sul trasporto animale e che siano effettuati maggiori controlli sui mezzi che portano animali attraverso il territorio nazionale». C'è il sospetto che i cuccioli fossero trasportati in Germani per essere utilizzati come cavie.
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Guardate il servizio andato in onda oggi 9 aprile al TG 5 delle 13 all'indirizzo: http://www.tg5.mediaset.it/video/2006/04/vedivideo_5415.shtml
Questa sera il giudice dovrà prendere una decisione.
Contribuite tutti a far si che queste povere bestiole rimangano in Italia, mettetevi in contatto con il sindaco di Rubano.
Purtroppo oggi è anche domenica, ma è necessario fare tutto il possibile. Scrivete numerosi al sindaco di Rubano (PD) all'indirizzo: [email protected] all'assessore e vice sindaco: [email protected] all'assessore all'ambiente: [email protected]
I numeri telefonici e altre indicazioni li trovati sul sito del Comune alla pagina: http://www.rubano.it/
Se vi interessa la sorte di questi poveri animali datevi da fare, il servizo parla chiaro e non lascia spazio ad alcun dubbio su queste esportazioni che coinvolgono centinaia e centinaia di cani che partono ogni settimana da ogni dove.
Il randagismo esiste in Germania, così, come in Svizzera e in Austria.
Ora non è più giustificabile chi ancora crede nelle brave famiglie, non c'è buona fede........
Un grazie a coloro che finalmente hanno aperto gli occhi e combattonono con noi queste vergognose esportazioni.
Bairo
da Francarita da Cremona:
Ho appena finito di vedere il TG 5: hanno parlato del furgone proveniente dalla Grecia e diretto a Dusseldorf. I 39 cuccioli e semi cuccioli di cane sono in un canile a Rubano (Padova) in attesa della decisione del procuratore che potrebbe confermare o sciogliere il sequestro. La donna presente in canile ha espresso i dubbi sul destino finale reale degli animali dicendo che non è credibile che si vadano a prendere cani di razza vaga fino in Grecia per essere adottati in Germania dove i canili sono pieni di cani abbandonati..il giornalista per conto suo ha espresso il dubbio che possano fare una fine orrenda in laboratori.
Francarita da Cremona
da Enrica da Cremona:
E' una domanda che noi ci poniamo da anni: perchè tutta quella strada per essere adottati da un altro paese?
Perchè sempre la Germania?
Sono anni che migliaia di animali arrivano in questo Paese: a quest'ora ogni famiglia dovrebbe come minimo avere un piccolo canile privato. Invece in Germania la situazione è analoga a quella italiana: canili affollati e randagi a cui si può tranquillamente sparare.
Viaggi da incubo dove piccole e inerme bestiole sono accatastate come merce, dove non è data loro la possibilità di bere e mangiare. Ore di tragitto in mezzo ai propri escrementi, ai vomiti e alla sofferenza.............per essere adottati da umani amanti degli animali!!!!
Vergogna a chiunque crede ancora a simili stronzate!
Già chi costringe gli animali a simili estenuanti viaggi, dovrebbe essere un "amante degli animali" ma il loro comportamento fa molto dubitare. A me ricordano i camion di bestiame destinati al mattatoio...altro che amore.....
E piantiamola una buona volta di credere che questi cuccioli, come moltissimi altri, avrebbero avuto un destino felice, perchè anche nell'articolo il sospetto è tangibile. Ma chi sono i veri assassini di questi movimenti? Coloro che ci lavorano o coloro che ci credono?
Enrica
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da Enrica da Cremona:
Viaggi verso l'ignoto...
Un movimento di animali che attraversa Paesi come Grecia, Turchia, Italia, Spagna, destinazione Germania, Austria, Svizzera.
Viaggi effettuati con ogni mezzo possibile; camioncini, furgoni, auto, preparati di fretta senza alcuna attenzione per coloro che vengono ammassati nei veicoli. Cani e gatti impilati come cose, sedati o rinchiusi in gabbie strette, così strette che non possono nemmeno muoversi. Niente cibo, nè acqua, con i loro escrementi che imbrattano le zampe, affrontano migliaia di chilometri verso una sorte incerta......molto incerta.
Come l'ultimo carico fermato dalle guardie zoofile dell'Enpa di Padova e la cui cronaca potete leggere ai seguenti link:
39 cani, per lo più cuccioli provenienti dalla Grecia destinazione Germania, con la solita trita e ritrita giustificazione: tante famiglie amorevoli pronti ad accoglierli nelle loro case.
Ma il carico di vite ha più l'aria di un carico di animali destinati al macello; le condizioni in cui questi 39 piccoli viaggiavano sono simili ai trasporti di bestiame che attraversano l'Europa per arrivare nei mattatoi anche del nostro Bel Paese. Non importa come ci arrivino, l'importante è fare in fretta perchè il tempo è denaro.
I cagnolini ora sono fermi al canile di Rubano, provincia di Padova, ma non sono fuori pericolo: entro questa sera un giudice deciderà se riconsegnarli alla coppia tedesca che li aveva in consegna o lasciarli in Italia
Se la loro partenza sarà confermata, intraprenderanno il loro ultimo viaggio.............un viaggio verso la morte.
Guardateli in questo filmato
sono piccoli, scodinzolanti e felici. Hanno mangiato, bevuto, si sono riposati e sono pronti per donare amore, ignari della terribile spada di Damocle che sovrasta le loro testoline.
Fa venire i brividi pensare ciò che li attende...........
Una testimonianza dalla civile Svezia
Ci auguriamo che ormai la quasi totalità di chi legge abbia compreso l'assurdità di questi viaggi: l'amore per gli animali non è la scusa che muove questi "operatori del settore". Parliamo di denaro, guadagni facili, solo questo può giustificare la fine vergognosa che i cuccioli arrivati in Svezia vanno incontro.
Riflettere non serve a nulla se poi si chiudono gli occhi e la coscienza.
Enrica
da Andrea da Bologna:
per chi ancora ha dubbi, giusto uno degli articoli tedeschi sui canili pieni:
Andrea, Bologna
http://www.tz-online.de/tzheute/art1061,159482.html?fCMS=d7f9d3864cd64fcbc7ca502de9d640ee
Die Ferien-Opfer
Gente senza scrupoli abbandonano gli animali - Rifugio strapieno
Cani che si lamentando scondinzolando, ai quali passano vicini camion enormi, perché i loro padroni li hanno legati all'uscita dell'autostrada. Gattini che dirante le vacanze delle loro famiglie, vengono lasciati al loro destino. Ed tanti porcellini d'india, criceti e conigli che vengono lasciati morire in cartoni sull'asfalto bollente delle aree di servizio tedesche. Nel periodo delle vacanze è purtroppo questa la cruda realtà per migliaia di animali da compagnia. Per questo motivo il rifugio di Monaco è attualmente pieno sino al collo. Dove normalmente ci sono dai 600 ai 650 animali che aspettano un nuovo padrone, attualmente sono tra 750 ed 800. "sono minimo 100 animali in più del normale surante l'estate" conferma Angelika Kretschmer della direzione del rifugio. "Le prime vittime arrivano già agi inizii di Luglio, quando in Germania del Nord iniziano le prime vacanze. Poco prima della frontiera l'animale viene abbandonato e , se è fortunato, arriva nella Via Riemer Strasse 270."Prima di dare in adozione animali ritrovati, li teniamo due settimane, nel caso il proprietario si dovesse fare vivo " dice Kretschmer. Gli animali abbandonati non hanno quasi mai un tatuaggio o il microchip, per cui è possibile risalrie al proprietario. "Quando sono da noi viene loro messo un Chip e facciamo i vaccini e la sverminazione". Ciò costa per ogni cane minimo 100 Euro. Ma Angelika Kretschmer non interessano i soldi, bensì la sofferenza infinitia inflitta all'animale. "Se la gente ha danaro sufficiente per pagare le vacanze, dovrebbe anche avere 200 Euro per una pensione per animali!". L'amica degli animali ha anche lei due cani e non riesce a comrpendre come molte persone "eliminano" i loro animali d'affezione in questo modo. "E poi, vengano almeno a darli a noi", dice la Kretschmer. "Non si deve temere nulla, i nostri collabroatori non pongono domande indiscrete. Ma purtroppo lo trovano imbarazzante!" Vigliaccheria che può costare molto cara, poiché l'abbandono di animalid a compagnia non è un delitto cavalleresco. Giurudicamente è considerato come amltrattamento animale e si può avere una condanna sino a tre anni di carcere ed una multa sino a 25000 Euro. Non si dovrebbe arrivare a ciò. L'appello di Angelika Kretschmer:" Prima di adottare un animale considerate per favore la grande responsabilità che vi assumete per questo essere vivente!"
SIMONE HERZNER
13.08.2005
originale
http://www.tz-online.de/tzheute/art1061,159482.html?fCMS=d7f9d3864cd64fcbc7ca502de9d640ee
Die Ferien-Opfer
Gewissenlose Zeitgenossen setzen ihre Tiere einfach aus – Tierheim überfüllt Kläglich winselnde Hunde, an denen Tonnen schwere Lkw vorbei donnern, weil Herrchen oder Frauchen sie an einer Autobahnausfahrt angebunden haben. Kätzchen, die während des Familienurlaubs einfach ihrem Schicksal überlassen werden. Und unzählige Meerschweinchen, Hasen und Hamster, die in Pappkartons jämmerlich auf dem heißen Asphalt deutscher Raststätten verenden. Zur Ferienzeit ist das leider die bittere Realität für tausende Haustiere. Deswegen ist das Münchner Tierheim zurzeit voll bis unters Dach. Wo sonst 600 bis 650 Tiere auf neue Besitzer warten, sind es im Moment zwischen 750 und 800. „Ein Plus von mindestens 100 Tieren ist im Sommer leider normal“, bestätigt Angelika Kretschmer von der Tierheimleitung. „Die ersten Ferienopfer kommen schon Anfang Juli, wenn in Norddeutschland die Ferien beginnen.“ Kurz vor der Grenze wird das arme Hunderl einfach ausgesetzt und landet – wenn es Glück hat – in der Riemer Straße 270. „Bevor wir Fundtiere weiter vermitteln, behalten wir sie zwei Wochen hier, falls sich der Besitzer meldet“, so Kretschmer.
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da Enrica da Cremona:
Dei traffici se ne parla molto in questo periodo e vale quindi la pena tener alto il livello informativo riguardo l'argomento.
Ripercorriamo gli ultimi avvenimenti che in questi giorni si susseguono e lasciano ancora con il fiato sospeso.
I 39 cuccioli fermati in Provincia di Padova e la cui cronaca trovate ai seguenti link
non sono ancora fuori pericolo. La magistratura sta decidendo in queste ore la loro sorte e se quei piccoli verranno riconsegnati ai loro "proprietari" il destino sarà orribile
Il Tg5 li ha filmati nel canile in cui ora sono ospitati: vale la pena guardare il servizio che trovate a questa pagina https://bairo.info/videotg5_0406.html perchè queste potrebbero essere le loro ultime ore di serenità
L'associazione greca che da anni si batte contro l'esportazioni di animali all'estero ha scritto alla magistratura di Padova per chiedere l'iimmediata restituzione dei cani.
Oltre 10.000 animali partono dalla Grecia senza averne più alcuna notizia. Un mercato di vite con destinazione, sempre e comunque, gli stessi paesi che noi ben conosciamo: Germania, Olanda, Svizzera.
Anche le grandi associazioni pare si siano accorte di questo orrore.... chissà perchè prima hanno sempre evitato il discorso...
Traffico di cani randagi: gli articoli si susseguono incalzanti. Le domande sono tante e le risposte rimangono sempre nel vago e nell'incerto.
Ora però la parola vivisezione rimbalza da quotidiano a quotidiano: un argomento che fa rabbrividire perchè la sofferenza degli animali usati in questa barbarica ricerca è immane
Enrica
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RASSEGNA STAMPA LEGA DIFESA DEL CANE
13/04/06
http://www.legadelcane.org/index.php?id=11&web_id=34
39 CUCCIOLI ACCOLTI DALLA LEGA DEL CANE
Viaggiavano su un furgone non idoneo al loro trasporto, considerato anche che non era dotato di bocchette di aerazione per favorire la circolazione dell'aria nell'abitacolo, e soprattutto non è chiaro il motivo per cui i 39 cani posti sotto sequesto il 7 aprile ad Altichiero (Pd) fossero diretti da Corfù (Grecia) a Dusseldorf in Germania. Si fanno le ipotesi peggiori e non si scarta quella di una loro destinazione a pratiche di vivisezione. Ma, almeno per ora, gli animali non hanno nulla da temere. Sono tutti infatti ricoverati presso i Rifugi della Sezione di Padova della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Dopo l'intervento congiunto delle Guardie Zoofile dell'Ente Nazionale Protezione Animali, 3 strutture della Lega del Cane locale si sono infatti subito mobilitate e hanno dato piena accoglienza e protezioni ai cani. Tutti gli animali, di cui solo 5 adulti e i restanti cuccioli, per la maggior parte meticci di un'età che oscilla dai 2 ai 4 mesi o poco più, stanno generalmente bene e in ogni caso sono sotto la stretta sorveglianza dei veterinari delle strutture. 14 di loro si trovano presso il Rifugio di Rubano (Pd), 12 invece sono ospiti del Parco Zoofilo San Francesco di Presina (Pd) e 13 del Parco Zoofilo di Frapiero (Ve). Il presidente della Sezione di Padova della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Alberto Giamosa e il Delegato di Cittadella (Pd), Giovanni Tonnellotto fanno sapere di aver ricevuto moltissime richieste di adozione, ma di non potere per ora dar corso a nessuna di questa, dovendo attendere che il magistrato decida del destino dei 39 cani.
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da Monica da Vicenza:
fate girare
da Carlo da Meolo (VI):
NON RIESCO A GIOIRE
PUR NELLA BUONA NOTIZIA SUL FERMO DEI CUCCIOLI DESTINATI AD ESSERE "ADOTTATI"IN GERMANIA O CHISSA'DOVE NON RIESCO AD ESSERE FELICE.
NON CI RIESCO PERCHE'NON CAPISCO COME LE ADOZIONI NON DEBBANO ESSERE FATTE NEL LUOGO D'ORIGINE,PERCHE'NON CAPISCO COME SI POSSANO SPEDIRE ANIMALI COME PACCHI POSTALI,NON CAPISCO PERCHE'LE "GRANDI ASSOCIAZIONI ANIMALISTE" SIANO COSI' POCO EFFICENTI E CONCRETE,RIGIDE E LENTE NELL'AZIONE. NON RIESCO AD ESSERE FELICE PERCHE'NON CAPISCO COME MAI ANCORA IL 99 PER CENTO DELLE PERSONE PREFERISCE PENSARE DI ACQUISTARE UN'AUTO NUOVA,MOBILI NUOVI,CHE' QUELLI "VECCHI" STANCAVANO LA VISTA,PREFERISCE UNA BELLA CASA CON PIU' SPAZIO COSI'PENSANO DI ESSERE PIU' LIBERI,NON CAPISCO CHI DEVE CAMBIARE ABITI E SCARPE SOLO PER "RIFARSI IL LOOK",MAGARI A RATE,NON CAPISCO CHI SI RIEMPIE LA CASA E LA VITA DI "TECNOLOGIA",SPENDE IL SUO TEMPO IN VIAGGI E VACANZE,NON CAPISCO INSOMMA QUESTA VITA BUTTATA VIA,IN COSE FUTILI. NON SONO CAPACE DI FARE CALCOLI COMPLESSI,MA MI CHIEDO,PER ESEMPIO,SE SOLO UNA PERSONA SU CENTO ADOTTASSE UN ANIMALE ABBANDONATO,SALVATO DAI LABORATORI,SE SOLO UNA SU CENTO FACESSE QUESTO,NON ESISTEREBBE PIU' O QUASI IL PROBLEMA RANDAGISMO,NON CI SAREBBERO PIU' QUESTI IGNOBILI TRAFFICANTI DI MORTE. MI CHIEDO DOVE STIAMO ANDANDO,SONO 35 ANNI CHE SENTO E VEDO SEMPRE LE STESSE COSE,MI DICONO CHE LA SOCIETA'E' PIU'MODERNA,APERTA,LA TECNOLOGIA E'AVANZATA IN MODO ENORME,ABBIAMO PIU' SERVIZI E QUALITA',LAVORO E ASSISTENZA,LEGGI A NOSTRA TUTELA. MA CONTINUO A NON CAPIRE,PERDONATEMI,SONO FORSE INFANTILE,INGENUO,IDIOTA,SOGNATORE,NON CAPISCO PERCHE'OGNI NOTTE CONTINUO A NON DORMIRE,MI SENTO DEPRESSO ( NON PROVATE A SUGGERIRMI UNO PSICOLOGO PER FAVORE),L'UNICA COSA CHE CAPISCO E'CHE QUESTO MONDO NON MI VA,NON MI VA IL 99 % DELLA GENTE,LA "GENTE COMUNE",QUELLA CHE DICE :[ E' SEMPRE STATO COSI'],COSA CI POSSO FARE... BASTEREBBE UN NIENTE INVECE PER FAR MOLTO,UN'ADOZIONE,GUARDARSI ATTORNO,SENZA CHIUDERE GLI OCCHI,DIVENTARE VEGAN/VEGETARIANO,RISOLVENDO COSI'ANCHE IL PROBLEMA,DI RIFLESSO,DELLA FAME NEL "TERZO MONDO". NON STO A SPIEGARE PER L'ENNESIMA VOLTA COME E PERCHE',CI SONO GIA' SCHIERE DI "FILOSOFI" E STUDIOSI CHE L'HANNO FATTO,IL MIO E' SOLO UN PENSIERO,QUELLO CHE FACCIO OGNI GIORNO,CHIAMATEMI PURE FESSO,MA QUESTO SONO IO,CARLO,CHE RINGRAZIA CHI DEL "MOVIMENTO ANIMALISTA" HA DAVVERO SAPUTO COGLIERE L'ESSENZA,RISPETTO E COSCIENZA. CON AFFETTO,SINCERO
CARLO
MEOLO (VE)
da Catherine da Palermo a Carlo da Meolo (VI):
Io invece sono contenta che il sequestro sia stato confermato;e tu Carlo dovresti gioire e non abbatterti usare le tue energie per cercare di convertire più persone possibili prima a diventare vegetariani per poi passare a vegani.Gli animalisti stanno aumentando secondo me il tutto sta nel sensibilizzare più persone possibili sulle tematiche animaliste.Ci vogliono più campagne educative iniziando dalle scuole per coinvolgere alunni,genitori ,docenti etc.Non ti abbattere trasforma questa tua energia negativa in positiva lotta per far sì che le cose cambino non accettarli,non sei solo tutti noi animalisti siamo con te e non siamo pochi.
Ciao da Catherine da Palermo
da Francarita da Cremona:
Se i cuccioli hanno meno di tre mesi e 21 giorni il loro trasporto oltre frontiera è totalmente illegittimo a sensi del Regolamento CE 998/2003 e mi stupisco molto che la locale Asl non conosca questa semplice norma.
Francarita da Cremona
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da Enrica da Cremona:
Il 30 marzo u.s. nella trasmissione televisiva di Rai 3, cominciamo bene Animalieanimali , in onda alle ore 9,00 di mattina, si è parlato del fermo del carico di cani che dal canile di Panza ad Ischia venivano destinati in Germania. Vi ricorderete che ospite di quella trasmissione fu il vet. Cacciapuoti dello stesso canile, che assieme a Felicetti della Lav, rassicuravano le persone del felice destino degli animali.
Immediatamente la nostra risposta, come quella di molti altri, fu inviata alla redazione di Licia Colò, protestando per la leggerezza di questa informazione. Da anni ci battiamo su questo scabroso argomento: era giusto chiedere alla redazione anche un intervento da parte di chi conosce un'altra realtà, fatta di stranezze, di viaggi continui e spostamenti di animali verso i confini del nord.
La redazione ci rispose subito e si rese disponibile ad un intervento in tal senso, chiedendo di inviare un nominativo con cui poter prendere contatto.
Fu fatto il nome di Francarita Catelani del movimento UNA con cui collaboriamo da tempo e che accettò l'incarico.
Ieri, io e Francarita siamo andate a Roma, negli studi di Rai 3 per la registrazione di una nuova "puntata" sull'argomento che andrà in onda mercoledì 19 aprile alle ore 9,00 - 9,10 circa.
Vi riassumo cosa è successo in quei pochi minuti di registrazione, poichè è sempre possibile che tale registrazione possa essere tagliata in qualche parte.
In studio c'era oltre che Francarita anche Felicetti e naturalmente Licia Colò. Il tutto è durato una decina di minuti circa.
La Colò, dopo aver riassunto la puntata del 30 marzo e aver detto dell'arrivo di molte mail di protesta (alcune poco educate, altre corrette) ha presentato Franchita e ha chiesto il motivo per cui in molti non sono d'accordo con quello che era stato detto.
E' stato spiegato che la stregante maggioranza dei cani esportati in Germania non vanno a famiglie che ne fanno richiesta, ma entrano in altri canili. Bisogna inoltre precisare che questi animali non arrivano solo da Ischia, ma da ogni parte dell'Italia e da altri Paesi come la Grecia (e qui si è fatto accenno al fermo dei 39 cuccioli di Padova), dalla Spagna, dalla Turchia, dal Portogallo, ecc.
A questo punto è stato mostrato con timbro Asl di Ischia, un elenco di canili tedeschi in cui i cani venivano ospitati, ma si è anche detto che tali rifugi non prendono più cani dal 2003.
Oltre ad essere molto misterioso il motivo di questo invvo di bestiole, si ricorda che la normativa CEE n. 998 del 2003 non prevede cambi di proprietà e scopi commerciali inerenti agli animali da compagnia.
Franchita ha inoltre ricordato che anche in Germania il randagismo esiste, che i canili sono colmi e la realtà è più o meno la stessa che c'è da noi. Ha mostrato l'articolo di Focus, che potete leggere al link https://bairo.info/focus0505.html in cui di parla di un traffico di cani illegale nel Paese.
Lica Colò è sembrata molto interessata a questa vicenda e continuava a chiedere quale fosse la destinazione di tutti questi animali.
E' stato Felicetti a rispondere dicendo che si presume possa esserci dietro un traffico per l'industria alimenta per animali oppure la vivisezione.
Potrei anche sbagliarmi ma Felicetti mi è sembrato alquanto irritato da questo programma e ha attaccato Franchita riguardo la normativa Cee dicendo che ora tale normativa aveva subito delle modifiche ed ha accennato al fatto dei cuccioli dell'est che vengono importati anche in Italia per essere venduti.
Franchita ha risposto che questi ultimi sono tutti animali di razza e cuccioli, mentre i cani che varcano il confine sono anche vecchi o malati. Voleva anche dire che non risulta una modifica di tale normativa, ma è stata fermata.
Il tempo era ormai giunto alla fine e non c'è stato modo di dire altro o approfondire alcune cose.
La Colò ha chiesto a Francarita se era disponibile a ritornare e continuare sull'argomento perchè tutta la faccenda le è sembrata molto grave. La risposta è stata affermativa.
Chissà se ci sarà la possibilità di parlarne ancora, perchè purtroppo 10 minuti non servono a nulla per spiegare un argomento così delicato come l'esportazione.
Ricordo ancora che la registrazione di ieri sarà trasmessa mercoledì 19 aprile su Rai 3 alle ore 9,00-9,10 circa nel programma di Lica Colò "Cominciamo bene Animalieanimali"
Enrica
da Enrica da Cremona:
Il fermo dei 39 cuccioli (che ricordo a tutti non sono ancora fuori pericolo) può dare solo un po' di sollievo a chi di questo argomento ormai ne ha fatto il suo obiettivo finale. Ma fa riflettere e parecchio, perchè per un piccolo carico come quello di Padova, sempre ammesso che vada tutto bene, altre centinaia stanno attraversando ancora adesso il confine. Lo hanno fatto in passato e lo faranno anche domani. Io capisco Carlo e la sua sensazione di impotenza e di rabbia: ha ragione quando dice che l'indifferenza è l'unica vera attenzione che gli animali possono avere. Lo capisco quando dice che la notte non dorme e magari si aggira per le stanze al buio mentre vede cani legati su tavoli d'acciaio che si contorcono dal dolore. Lo capisco perchè sono sensazioni che provo anch'io e che mi incattiviscono ogni giorno di più. Qualcuno sa affrontare con più autocontrollo tutto questo, io non ci riesco. Quante volte ho pensato di mollare tutto e tornare una persona "normale", ma non è più possibile. Potrei anche andare ad abitare sulla Luna, ma ciò che non potrò mai lasciare sono i miei pensieri, la conoscenza che ho appreso in questi anni e allora mi accorgo che l'unica cosa che posso davvero fare è continuare.
Enrica
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da Enrica da Cremona:
Parliamo nuovamente dei 39 cuccioli di Padova, ripercorrendo la loro storia con l'ausilio dei link delle info che trattano la vicenda e che potete visionare sul sito di Bairo https://bairo.info/traffici.html
Al momento i piccoli sono ancora sotto sequestro quindi non del tutto al sicuro, è quindi importante tenere vivo l'argomento.
7 aprile: le guardie zoofile dell'Enpa di Padova trovano un furgone con a bordo 39 cuccioli tenuti in condizioni pietose. Arrivano dalla Grecia e sono diretti in Germania. Un uomo e una donna tedeschi guidano questo strano carico.
potete vedere i piccoli al video del servizio del tg 5
Il magistrato all'inizio sembra propendere per l'immediato dissequestro delle bestiole e la riconsegna delle stesse ai due tedeschi, ma la mobilitazione che siamo riusciti a creare attorno a questo fatto è stata molto forte. Come abbiamo sempre sostenuto l'informazione è molto importante e in questo caso ha giocato un ruolo importante sulla sorte di quei cagnolini.
Il dissequestro doveva avvenire lunedì 9 aprile, ma siamo al giorno 10 e ancora i piccoli giocano felici nei canili della zona dove i volontari si sono presi cura di loro
E arriviamo al giorno 12...
Nel frattempo le persone, venute a conoscenza della vicenda iniziano a chiedere notizie dei cuccioli e ci sono anche richieste di adozione
I giornali invitano a scrivere alla magistratura di Padova affinchè il viaggio sia decisamente interrotto
I cani sono ancora in Italia: il pm vuole vederci chiaro...e siamo al giorno 13 aprile....
Nel frattempo anche la Grecia si mobilita: la presidente delle leghe zoofile della Grecia che denuncia un traffico di cani del loro Paese verso la Germania
Il direttore Generale della repubblica ellenica chiede alla magistratura di Padova la restituzione degli animali
Siamo al 14 aprile e ancora le bestiole sono in Italia. Le piccole associazioni animaliste del luogo hanno dato la massima disponibilità ad ospitare i cani, la gente li vorrebbe nella loro famiglia e la Grecia li vuole a casa.
Il loro futuro è ancora appeso ad un sì o ad un no delle autorità di Padova che nel frattempo cominciano ad avere qualche dubbio sul viaggio che i 39 cuccioli stavano compiendo. Un dubbio feroce e spaventoso che ancora resta legato attorno a 39 piccole vite che ignare, trascorrono questi giorni fra coccole e amore. Ma fino a quando?
I randagi di mezza Europa sono in pericolo. Ormai non credo più a chi ha ancora dei dubbi, poichè chi conosce Bairo conosce l'informazione sull'argomento traffici.
Riflettete su questo articolo https://bairo.info/adige0406.html poichè la verità non è mai così bella e semplice. Pensateci sempre prima di affidare un animale.
Enrica
da Francarita da Cremona:
E' da più di un decennio che io ho perso il sonno e la pace, ossia da quando ho visto e fermato il mio primo furgone a Como Brogeda. Non ho mai più dimenticato il silenzio terribile dei 38 cani stipati e sedati, i loro musi, i loro stranissimi tatuaggi non corrispondenti a nessun tatuaggio previsto dalla legge, la fatica per giungere al blocco (provvisorio purtroppo) con ordine di ritorno da dove erano partiti e non mi sono mai arresa. Nessuno si deve arrendere e le persone, ma specialmente le Associazioni serie, dovrebbero tutte agire in modo univoco per impedire questa deportazione in massa.
Ogni Paese, ogni Comune deve occuparsi dei propri randagi applicando le leggi esistenti e non scaricando il loro presunto problema, prodotto dalla loro incuria e dalla loro indifferenza, su altri facendo, per giunta, retrocedere l'Italia a Paese del Terzo e Quarto Mondo e facendoci criticare da coloro che credono di essere più civili di noi.
Ogni italiano dovrebbe provare vergogna di fronte ad un simile quotidiano immondo traffico e dovrebbe impegnarsi per ottenere dal Potere la corretta applicazione di quanto prescrive la Legge 281/91.
Francarita da Cremona
da Simona da Oleggio (NO):
Grazie a Enrica e a Francarita e a tutte quelle persone come noi che si battono per questo esportazioni. E' necessario continuare a parlarne, perchè come ho già detto, sono tante le persone che non conoscono queste vicende, alle quali si aggiungono altre che, voglio sperare solo per ipocrisia, preferiscono ignorare il problema.
Spero che in mailing list ci sia qualche amministratore di enti locali che possa leggere quanto sto scrivendo. Una grossa fetta di responsabilità ce l'hanno anche loro perchè se affrontassero il problema randagismo in modo serio e consapevole, facendo applicare la legge 281, ci sarebbe senz'altro una riduzione degli abbandoni e di conseguenza anche delle spese di mantenimento degli stessi presso i canili rifugio. Si perchè questo menefreghismo è doppiamente dannoso perchè gli animali accalappiati nel comune finiscono in canile ed è molto raro che il Comune, attraverso apposite campagne di sensibilizzazione, si interessi al loro destino. Così i cani rimangono in canile...senza una vera famiglia....e fanno la gioia in termini economici di alcuni gestori di rifugi che non hanno proprio interesse a farli adottare, poichè prendono per il loro mantenimento un sussidio giornaliero.
Un buon amministratore deve governare nel rispetto della legge e controllare queste forme di opportunismo che oltre a causare sofferenza agli animali, vanno a gravare sul bilancio dell'ente.
Simona
da Andrea da Bologna
Notti inonni, angosce continue.... nella speranza che , come finora non hanno fatto, le istituzioni cominciano a muoversi bene (lo dice anche la signora greca nella sua lettera)...
Ma sicuramente tutte le lotte, le ansie le ingiurie prese, vedrete che a qualcosa servono. Non abbiamo paura di nessuno. Grazie a tutti coloro che sostengono le lotte a queste abominevoli ingiustizie. Andrea Bologna
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da Enrica da Cremona:
E perchè le associazioni animaliste tedesche che tanto hanno a cuore il benessere dei randagi di altri Paesi, non fanno nulla per fermare questo massacro che avviene in casa propria?
Avete visto le cifre?
E con tutti questi randagi che vagano per la Germania si adottano randagi stranieri?
Non è un po' un controsenso tutto questo?
Mi piacerebbe che qualcuno mi potesse spiegare in modo esauriente questo casino e che non usi sempre le solite storie che asseriscono "i cani italiani sono più affettuosi" o "sono tutti in canili lager", perchè non attacca.
Io voglio solo sapere il motivo di questa contraddizione, delle centinaia di animali che varcano il confine e del massacro che nel frattempo oltralpe si sta effettuando. Cos'è, per caso usano i randagi di altri paesi per fare tiro a segno per caso?
Sono alquanto schifata!
Enrica
Subject: Caccia agli animali domestici
Haustierjagd
Ca. 400.000 Katzen und ca. 65.000 Hunde fallen deutschen Jägern - neben zahllosen Wildtieren - jedes Jahr zum Opfer. Als Grund für diese Abschüsse gibt die Jägerschaft das angebliche Wildern der Tiere an doch die wahren Gründe für die Vernichtungsfeldzüge gegen Hund und Katze sind noch weitaus erschütternder... Caccia agli animali domestici
Ogni ca. 400.000 gatti e ca. 65.000 cani - oltre a tantissimi animali selvatici - sono vittime dei cacciatori tedeschi. Come motivo di queste uccisioni i cacciatori si giustificano dicendo che gli animali sono inselvatichiti, ma i reali motivi delle azioni di sterminio di cani e gatti sono molto più sconcertanti....
dal sito:
http://www.ijh.de/themen/index.html
da Vanna da Soliera (MO):
Ciao Bairo puoi girare in lista?
Grazie Alcuni giorni fa ho ricevuto una lettera da parte di un' associazione che si occupa dei cani abbandonati che in alcune occasioni ho appoggiato. Si tratta dell'associazione "Diamoci la zampa" di San Donato Milanese (MI). Nella lettera si parla delle tante iniziative che nell'anno passato si sono svolte, dei traguardi raggiunti ed ovviamente se si è interessati ad appoggiare l'associazione dei vari versamenti ed importi che sono da pagare. Fin qui niente di male, direi tutto nella norma, ma quello che mi ha gelato il sangue e mi ha fatto inorridire è la naturalezza con cui i volontari dell'associazione parlano della felice scelta di avvalersi di collaborazione di associazioni del Nord Europa per riuscire a trovare famiglie adottive in questi paesi a tanti cagnolini sfortunati. La ciliegina sulla torta è la richiesta se si vuole diventare "Padrini di volo" e cioè se ci si deve recare in Germania per qualunque ragione(hanno proprio scritto GERMANIA) ci si può offrire di prendere in consegna un cagnolino per consegnarlo all'aeroporto a destinazione ai volontari dell'associazione tedesca che lo porteranno poi alla famiglia adottiva. Per informazioni e dettagli si può telefonare ad un numero di cellulare o vedere sul sito. MA VI RENDETE CONTO!!!!!!! Forse io sono ancora troppo ingenua e non vedo il male che serpeggia ovunque. Tra le tante belle iniziative che hanno fatto a favore dei poveri cani abbandonati se ne escono con naturalezza disarmante a venirci ancora a raccontare della palla dei cani adottati all'estero.
Ciao da Vanna
da Francarita da Cremona:
Cara Vanna, non ci racconti nulla di nuovo: da molto tempo si cercano padrini di volo ed autisti disponibili per le consegne! L'unica cosa nuova che mi pare di intravedere è la presa di coscienza di molte persone come te che cominciano, finalmente, ad aprire gli occhi e a porsi ed a porre delle domande.
Grazie di esistere, in molti si sta assai meglio che da soli in casi come questo. Tutti voi che avete il computer cercate il Regolamento CE 998/2003 che parla del trasferimento di animali da compagnia NON per fini commerciali e NON per trasferimento di proprietà. Parliamone e cerchiamo di aiutarci a comprendere se questo esodo in massa rientra in questa norma europea o se, invece, ci si trovi di fronte ad una attività economica con tutti gli obblighi annessi e connessi inerenti.
Francarita da Cremona
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Animalieanimali
18 APRILE 2006
CANI IN GERMANIA, SE NE DISCUTE ANCORA
Domani con Licia Colò in "Cominciamo bene animalieanimali... e" in onda alle 9 e 15 su Rai Tre.
Torniamo a trattare l'argomento del trasporto dei cani in Germania. Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi quando la Polizia bloccò un furgone in partenza da Ischia, stipato di cani e gatti. In trasmissione Francarita Catelani del Movimento UNA e Gianluca Felicetti il nostro esperto di questioni legali cercano di far ancora più luce sulla vicenda.
da Manuel da Trento:
Ho visto la trasmissione della Colò. Troppo poco il tempo concesso a Francarita per un argomento così complesso, ma direi che i concetti siano stati esposti molto bene anche da Felicetti che ha dato spiegazioni di dove finiscono gli animali che vengono esportati in Germania, vivisezione, alimentazione e via discorrendo.
Non giustifico chi ancora può commettere un errore dichiarandosi in buona fede perchè l'informazione c'è e anche Bairo ce ne sta offrendo a grandi dosi, ma condanno nel modo più assoluto chi sostiene questi sporchi traffici maledetti dove sulla pelle di migliaia di vite emerge quel Dio che si chiama denaro.
La catena di animalisti puri si sta allargando e credo che si stia avvicinando anche l'ora della verità.
Manuel Trento
da Mariangela da Firenze a Francarita da Cremona:
Grazie Francarita. Grazie per aver parlato nella trasmissione Animali e Animali di Licia Colò.
Grazie per aver finalmente sollevato il velo su un mistero da tempo taciuto, ignorato, trascurato.
Vorrei dirti che sei stata "giusta", equilibrata e chiara.
Magari non sarai pienamente soddisfatta, avresti voluto dire di più ma non pensare di aver rivelato poco perché l'essenziale, il nucleo della questione, è stato affrontato.
I dettagli avranno importanza nei tempi successivi che ci saranno perché la Colò sembra aver preso a cuore il problema.
Riassumendo è stato detto che:
Quindi di nuovo e di nuovo: grazie Francarita.
La fatica sarà ricompensata e, d'altra parte, lottare per i diritti degli animali è una grande fatica, fisica e morale, sempre.
Noi che lo facciamo, lo sappiamo.
Mariangela FI
da Ale da Arezzo:
Ale da Arezzo
Ho visto la trasmissione.Il tempo non è stato molto, ma Francarita è stata grande. Speriamo nella prossima puntata di poter arrivare più vicini al nocciolo della questione.Siamo tutti con te! Ciao Ale
da Francarita da Cremona:
Grazie, non credevo che 10 minuti in televisione cambiassero la mia vita in questo modo. Arrivano telefonate da persone che non conosco che mi raccontano i loro drammi di esportazione e sento ripetere i nomi noti ed arcinoti di persone che da decenni esportano nel disinteresse totale delle Istituzioni italiane. Chi mi chiama si illude che noi possiamo essere in grado di bloccare questo sconcio e mi fanno sentire inutile ed impotente come non mai. Noi non abbiamo la bacchetta magica (magari l'avessimo), abbiamo solo il nostro coraggio, la nostra resistenza alle fatiche fisiche e psicologiche, la nostra costanza nel continuare ad informare, a scrivere al Potere affinchè applichi correttamente le poche leggi esistenti, la capacità di non lasciarci scoraggiare nell'incontrare presunti alleati che invece sono nemici.
Per fortuna abbiamo incontrato anche veri alleati combattivi che hanno saputo dare un risalto mai ottenuto prima a questo enorme problema e, insieme, andremo avanti fino a quando avremo ottenuto Giustizia per i nostri fratelli a quattro zampe.
Fate sentire la vostra voce, scrivete a Licia Colò, scrivete ai giornali delle vostre città, ai vostri Sindaci, alle vostre Asl, alle Regioni, al Ministero degli Interni e della Salute, al Presidente della Repubblica, fate sapere a tutti che la Grecia si è mossa ufficialmente contro il traffico e che l'Italia non può e non deve essere da meno.
Grazie ancora
Francarita da Cremona
da Monica da Vicenza:
VAI BAIRO!!! CONTINUA COSi' !!!!!!!!!
grazie per quello che state facendo monica
da Francarita da Cremona:
Io ho il sospetto che Felicetti Gianluca abbia cercato ( volutamente o istintivamente) di confondere i presenti affermando che il regolamento CE 998/2003 era stato modificato. A noi non risulta modificato, in particolare l'art. 3 che è quello che ci interessa e che riguarda la circolazione di animali da compagnia non per fini commerciali o per cambio di proprietà. Questo regolamento è, infatti, citato dai Ministri tedeschi e dal Ministro greco, persone assai più influenti sia di me che scrivo che di Felicetti.
Il problema, gravissimo, dei cuccioli di cani di razza importati per lo più dai Paesi dell'Est Europeo, e che viaggiano in condizioni disperate, destinati a quelle che vengono definite "MOSTRE DI CUCCIOLI" con vario nome (tipo Eurocucciolo, Cuccioli in Fiera, Fiera del Cucciolo, ecc..) e considerate misteriosamente avvenimenti culturali da molte, ma non da tutti le Asl, non dovrebbero vendere gli animali, ma solo mostrarli per "la gioia dei bambini e degli adulti che li accompagnano", quindi, rientrano in quanto disposto dall'art. 3 del Regolamento CE citato. Se le vendite avvengono, ed avvengono dato che i cani cuccioli non sono oggetti che rimangono immobili ed immutati nel tempo, ma crescono, e diventano grandi, quindi non più cuccioli, ma non dovrebbero avvenire. Pare un discorso contorto, ma è così.
Il regolamento CE dice quello che vi si legge scritto e gli animali da compagnia forniti di passaporto che dovrebbe documentare il nome del proprietario, gli estremi dell'identificazione dell'animale, le vaccinazioni obbligatorie, ecc. devono essere accompagnati dal proprietario o da persona da lui indicata, ma in nessun luogo si legge che un trasportatore possa portare un numero enorme di animali intestati a persone diverse o destinati in altri canili esteri.
Spero di essere stata chiara, altrimenti ci posso riprovare con altre parole.
Francarita da Cremona
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Il video della trasmissione "Cominciamo bene animalieanimali... e" di Licia Colò andato in onda mercoledì 19 aprile su Rai 3 è visionabile sul sito di Bairo all'indirizzo: https://bairo.info/videoanimalieanimali0406.html
IL GOLFO
Quotidiano di Ischia e Procida
20/04/06
Dopo le furibonde polemiche
Licia Colò ritorna sul Canile di Panza e non è finita qui...
Il sequestro operato dalla Polizia sul porto di Ischia di un gruppo di cani diretti in Germania“inzeppati” in un furgone, è stato trattato nel programma “Animali&Animali”, condotto da Licia Colò su RaiTre. Alla puntata presero parte l’amministratore del canile di Panza, da dove erano partiti (e sono partiti altri carichi) i cani diretti in Germania per essere adottati da famiglie tedesche, Nicola Cacciapuoti e il dott. Gianluca Felicetti. La tesi assolutistica e giustificazionista dell’esportazione dei cani di tutta l’area meditarrenea (Italia, Grecia, Spagna) in Germania presentata nel corso di quella puntata, ha scatenato la furibonda reazione degli animalisti italiani, che vedono in questi viaggi l’anticamera della vivisezione e di altre torture. La Redazione di “Animali&Animali” è stata inondata di e-mail di protesta ed altre proteste sono state espresse sui blog specializzati. Il Golfo ha dedicato a questo capitolo due articoli, pubblicati l’11 e 12 aprile. Ieri mattina, Licia Colò è ritornata sull’argomento, dando conto delle proteste ricevute e parlando con la battagliera Francarita. La conduttrice ha spiegato che i cani partiti da Ischia e diretti in Germania erano muniti di passaporto e che, stando a quanto dichiarato da Nicola Cacciapuoti, dovevano essere adottate da famiglie teutoniche. Francarita ha replicato con documenti dell’Asl Na 2 a firma del dott. Barbato, responsabile dei veterinari. In un documento letto dalla Francarita, il dott. Barbato afferma d’aver chiesto i nominativi dei cittadini che avevano adottato i randagi ischitani e di attendere una risposta da oltre due anni. Ha però inviato a Francarita l’elenco dei canili dove sono stati appoggiati i cani ischitani. Dalle risposte ottenute dagli animalisti da questi canili tedeschi, bisogna utilizzare il condizionale, perché alcuni hanno risposto di non avere contatti con il canile di Ischia, altri di essere strapieni e di non accettare cani. Francarita ha affermato che una direttiva europea vieta operazioni commerciali con i cani e il dott. Felicetti l’ha smentita dicendo che quella direttiva è stata sostituita da un’altra che consente questi commerci, tanto è vero che l’Italia, che esporta i randagi in Germania, importa cani dall’Est Europa. Licia Colò ci è apparsa frastornata ed ha garantito un ulteriore approfondimento di questa storia, dando appuntamento ad una prossima puntata di Animali&Animali in cui saranno invitati, oltre Francarita, Cacciapuoti e il dott. Barbato, sperando di sapere la verità sul destino di questi cani deportati in Germania, dove il pagano 300 euro l’uno. Vengono adottati veramente o usati per sperimentazioni? Cacciapuoti giura sulla prima versione, gli animalisti ischitani e di tutta Italia pensano inorriditi alla seconda. Noi, che amiamo i cani, diciamo no alla barbarie orribile della vivisezione e chiediamo garanzie certe sulla loro adozione in terra straniera.
da Francarita da Cremona:
Per la verità io ho detto che il Dr. Barbato nella sua lettera mi risponde di aver chiesto al Console di effettuare controlli e di non aver ricevuto alcuna risposta da due anni. Inoltre non ho mai parlato di direttive europee che vietano la commercializzazione dei cani (in generale) posto che trattandosi di randagi non è supponibile una loro commercializzazione, ma ho parlato del regolamento CE 998/2003 che consente lo spostamento degli animali da compagnia non per fini commerciali o per cambio di proprietà che circolano al seguito del proprietario o di persona di sua fiducia. Pazienza, è sempre difficile ottenere una corretta informazione giornalistica e l'argomento trattato parcellizzato (ossia non visto nella sua completa estensione internazionale) può trarre in inganno e far credere che le cose siano meno pesanti di quanto o siano nella realtà.
Francarita da Cremona
da Lucia da Rubano (PD):
Vi giro mia lettera inviata alla stampa locale per la storia dei 39 cuccioli prigionieri nel furgone proveniente dalla Grecia e bloccato a Padova. Grazie e complimenti.
“Il tempo passa e loro, piccole creature indifese, vivono spensierate al sicuro nei box dove hanno trovato rifugio….MA PER QUANTO ANCORA?
da Enrica da Cremona:
Non esiste una garanzia certa per un cane quando è affidato in territori stranieri. E' molto difficoltoso trovarla in un'adozione nazionale fatta a pochi chilometri dal canile, figuriamoci a distanze da superare con ore di macchina.
Non stiamo parlando di esseri umani su cui le leggi sono create e vengono seguite scrupolosamente, ma di creature che non hanno alcuna possibilità di autodifesa e devono dipendere totalmente dall'Uomo.
Per loro c'è solo silenzio e le mani di coloro che li sbattono da una parte all'altra dell'Europa come fossero cose. Ma gli animali, che vi piaccia oppure no, hanno dei sentimenti e possiedono un'anima, non facciamo finta di nascondere questa realtà nel fondo di una discutibile coscienza. Basta guardarli negli occhi per leggerci dentro tutta la spietata crudeltà a cui troppo spesso, sono sottoposti.
Enrica
da Monica da Vicenza:
Semplicemente chiedo come é possibile che in Germania abbiano bisogno dei nostri cani? hanno i rifugi pieni ...perché vogliono i nostri, quelli rumeni, quelli greci etc etc!
Non bisogna essere dei geni per capire che c'é qualcosa di strano! Spero che tutto questo parlare, scrivere di traffici, faccia riflettere! E' inutile salvare un cane dal canile per portarlo dove nessuno lo controllerà mai! Nel dubbio meglio astenersi! Ma non credo che ci voglia una mente eccelsa per capirlo! Monica
da Enrica da Cremona:
Il traffico di animali verso il nord Europa è un argomento che da sempre occupa un posto importante nella nostra informazione. Con il fermo dei 39 cuccioli provenienti dalla Grecia direzione Germania, questo tema è stato giornalmente riproposto in lista, proprio perchè l'attenzione non debba mai passare in second'ordine.
Ma a qualcuno tutto questo infastidisce.
E' quindi più che evidente che l'informazione che offriamo a riguardo, disturba molto chi nel settore "ci lavora".
Stiamo ricevando infatti, messaggi molto pesanti i cui contenuti non sono mai firmati - un chiaro segno di vigliaccheria - in cui ci tacciano di non aver capito niente dell'opera "misericordiosa" da loro messa in atto nei riguardi dei poveri cani italiani e non solo. Un'opera che, asseriscono gli esportatori stessi, non viene fatta alla luce del sole perchè "disturbati" dalle nostre persecuzioni. Una riflessione....se tutto fosse davvero trasparente, perchè nascondersi?
Ci descrivono la solita meravigliosa storia di posti da favola dove tutto funziona alla perfezione: animali amati, coccolati, curati, che stanno sempre in casa e non conoscono nessun tipo di sofferenza.....praticamente un paradiso.
Ci minacciano alla grande "invitandoci" a stare alla larga dall'argomento.
Asseriscono che le nostre parole sono veleno e non siamo in grado di provare ciò che asseriamo. Forse i cari signori non hanno letto, o fingono di non aver letto, nulla del link https://bairo.info/traffici.html del sito di Bairo, dove la documentazione di cattiverie straniere è ben evidente.
Dall'altra parte delle Alpi arrivano testimonianze che con il paradiso non hanno nulla a che fare, ma piuttosto confermano ancora una volta che tutto il mondo è paese e la crudeltà è anche al di fuori dell'Italia.
Cari importatori, perchè non vi guardate in casa e non cominciate a porre rimedio alle vostre casalinghe vergogne in materia animale?
Perchè non cominciate per esempio ad occuparvi dei vostri randagi CHE ESISTONO e sono migliaia?
Perchè non fate adottare i cani che riempiono i vostri canili e sono vittime di abbandoni e maltrattamenti dei VOSTRI concittadini?
Vi lamentate di spendere tanti soldi per salvare cani stranieri e non muovete un dito per i vostri animali. Un vero controsenso non trovate?
E per quanto riguarda gli esportatori del nostro bel Paese e compagnia bella.......... invece di spendere tante energie e denaro in affidi che non risolveranno mai il problema randagismo, perchè non vi concentrate nella ricerca del benessere degli animali a casa vostra?
Ci spiace ma alle favole abbiamo smesso di crederci da molto tempo e confermiamo ciò che da sempre abbiamo sempre sostenuto: cani e gatti italiani devono rimanere in Italia e le autorità competenti hanno il dovere di sovrintendere al loro benessere. Oltre confine tutto può essere rigirato come meglio si vuole, tanto gli animali non parlano e col tempo ci si dimentica di loro. E' così facile..............
Enrica
da Francarita da Cremona:
Cara Enrica, l'anonimato nasconde un essere infido, bugiardo, insicuro, codardo. Chi ha qualche cosa di reale da dire lo dica con nome e cognome e spetta a lui fornire le prove reali (non vacue ed ingannevoli ed inutili fotografie) per dimostrarci che noi sbagliamo a chieder la corretta applicazione di tutte le leggi esistenti in materia di tutela degli animali d'affezione!
Noi non dobbiamo fornire alcuna prova di niente. Noi sosteniamo semplicemente che non è credibile che migliaia di animali randagi, di ogni età e sesso, possano tutti e proprio tutti trovare stupende ed amorevoli famiglie che li vogliono per tutta la durata della loro vita.
Noi che abbiamo i piedi per terra e che non crediamo nelle favole (seppure vi potessimo aver creduto da bambini) sappiamo quanto sia arduo trovare una autentica buona collocazione per animali randagi che hanno subito ingiurie varie dovute all'abbandono, sappiamo quante volte una sistemazione che pareva ottima si sia rivelata fallace e provvisoria ed abbia provocato la restituzione dell'animale per le ragioni futili più varie: smettetela di raccontare balle, siete stati smascherati e oggi molti hanno aperto gli occhi e voi anonimi temete di veder sfumare i vostri affari e vi arrabbiate, ma senza avere il coraggio dell'onesto che dice le sue ragioni e si firma.
Francarita da Cremona
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E intanto oggi da Taranto diretto in Austria un altro carico di poveri animali è partito.
da Enrica da Cremona, ricevo e giro
Chi li ha visti può comprendere quanto orribile potrebbe essere il loro destino finale.
Dico potrebbe perchè ancora il futuro di quei cuccioli è nelle mani del magistrato che deve decidere presto.
Famiglie amorevoli che li aspettano..........ma dove, visto l'assurdo modo in cui viaggiavano. Forse qualche piccolo in Germania ci arrivava morto e la famiglia amorevole che l'aspettava che avrebbe fatto?
Leggete in quali condizioni hanno affrontato migliaia di chilometri, senza cibo, acqua, aria e poi obiettivamente ditemi se ancora potete credere all'amore in questi spostamenti da incubo.
In questo modo viaggiano migliaia di animali destinati ai macelli: sono stipati su camion, non possono muoversi per giorni, sono senza mangiare e bere, si feriscono, sono malati, alcuni arrivano agonizzanti. Sono animali definiti da reddito perchè sulla loro pelle l'umano ci fa i soldi. Per loro l'affetto è una parola che neanche viene pronunciata. Non vi sembra la stessa descrizione che Lucia ha fatto dei cuccioli fermati a Padova? E ditemi, l'amore dove sarebbe in tutto questo?
Non facciamoci prendere in giro per favore e cerchiamo di stare con i piedi per terra. Mi rivolgo soprattutto a quegli iscritti ipocriti che credono di cambiare il mondo con l'arroganza e la presunzione di sapere tutto: mi spiace per voi ma non sapete un cazzo e vi ostinate a non voler guardare in faccia la realtà. Con la pietra che avete al posto della coscienza, vi auguro di non provare mai in tutta la vita ciò che un animale è costretto a subire sulla sua pelle, anche grazie a menti ottuse e limitate come le vostre.
Enrica
da Enrica da Cremona:
Una riflessione, forse ovvia e scontata, ma è un pensiero fisso che non riesco a mandare via. L'argomento delle esportazioni di cani e gatti oltre confine è ormai un chiodo fisso, quasi una persecuzione.
Mi chiedo spesso come alcune persone possano, dopo tutto quello che passa in questa lista riguardo l'argomento, le documentazioni pubblicate sul sito di Bairo che quasi in modo esasperato continuiamo a proporre, credere ancora al lieto fine che gli animali adottati oltre confine possano avere.
Stiamo parlando di migliaia di vite e non del singolo cagnolino che arriva in una famiglia. Stiamo descrivendo randagi di ogni tipo: vecchi, giovani, adulti, malati, disabili. Sono tanti, anzi tantissimi e arrivano da molte nazioni del sud Europa.
Possibile non pensare anche per un solo minuto che forse qualcosa non sta andando per il verso giusto?
Non accetto le giustificazioni croniche della serie "qui in Italia i cani stanno male mentre in Paesi stranieri trovano la felicità", perchè non ci credo. Non ci credo nella maniera più assoluta. Le foto le notizie che vengono inviate da oltre confine che vogliono rassicurare gli italiani del benessere del cane di turno adottato, posso inventarmele anch'io: bastano alcune foto, una grande fantasia di descrizione dei particolari e il gioco è fatto. Chi si fa 1000 o più chilometri per controllare centinaia di cani adottati in una nazione straniera?
La fiducia....certo è una parola che racchiude qualcosa di importante. Fidarsi di qualcuno senza mai mettere in discussione ciò che dice o fa, non sempre funziona, soprattutto quando si parla di animali, creature che non possono parlare e di devono fidare di noi.
Come si può lasciare un cane a mille miglia di distanza fidandosi di chi neppure si conosce? Che razza di amore si provava per la bestiola affidata, se una volta sparito dai nostri occhi ci si dimentica di lei?
Sono forse pensieri confusi i miei, ormai annebbiati da un fenomeno assurdo e inutile quale è questo traffico di animali ma vorrei che qualcuno di voi rispondesse a questo messaggio, dicendo la sua, esponendo pensieri propri e perplessità. So anche che in questa lista gli esportatori e importatori stanno leggendo ciò che scrivo e so che le tante notizie che Bairo in questi giorni sta pubblicando creano molto fastidio, ma non me ne frega niente.... resto dell'idea che lo spostamento di animali da un Paese ad un altro non sia una questione di amore per gli animali, ma di amore per ben altro....
Enrica
da Francarita da Cremona:
Esiste una sola risposta sensata e razionale: non si può procedere ad "affidi" fatti in questo modo.
Non è credibile che esistano migliaia di famiglie, tutte straniere e lontanissime, sempre disposte a prendere a scatola chiusa un cane visto (forse) in fotografia ed avere la certezza che l'"affido" vada sempre a buon ottimo fine.
Non è credibile che si possa credere che questa sia la soluzione del "problema randagismo" di tutto il terzo e quarto Mondo, Italia compresa anche se si da tante arie ed è convinta di essere un Paese civile.
Non è credibile che associazioni italiane serie possano credere ad una simile panzana macroscopica.
Non è credibile che persone che gestiscono rifugi possano pensare che tutti questi affidi siano reali.
Non è credibile che nel terzo millennio esistano persone convinte dell'esistenza di miracoli autentici.
Vogliamo svegliarci finalmente e far sentire la nostra voce di persone oneste e sensate, vogliamo isolare coloro che hanno fatto dell'esportazione di animali randagi la loro attività, vogliamo smettere di essere passivi e di lasciare che persone simili possano continuare la loro stranissima ed appassionata opera inconcludente, posto che mai il randagismo è stato da loro neppure minimamente ridotto?
Francarita da Cremona
da Arianna da Rovereto (Trento):
Se queste persone "fiduciose" amassero veramente gli animali non lascerebbero mai partire vagonate di cani e gatti diretti verso l'ignoto, solo basandosi sulla fiducia. E' risaputo che il resto d'Europa ha problemi di randagismo come in Italia, non si può ignorare questo, è un dato di fatto! No, non si tratta di fiducia e nemmeno di ignoranza, questo è solo un discorso di interessi. La felicità degli animali sicuramente non sta oltre confine. Ringrazio Bairo per le continue informazioni, perchè questo fenomeno vergognoso va continuamente denunciato. La fiducia...è un sentimento che non è adatto agli esseri umani. Solo negli animali si può avere piena fiducia, perchè loro non tradiscono, non ingannano, non agiscono per interesse. Purtroppo la loro fiducia verso di noi umani è talmente grande...e molti di noi sono talmente avidi da tradirla senza rimorso alcuno.
Arianna (Rovereto)
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SITUAZIONE DESOLANTE DEI CANI IN GERMANIA
Sono quasi 5 anni ormai, da quando l'infelice governo rosso/verde ha approvato la legge non professionale di tutti i tempi, quella contro i cani.
QUANDO E' CHE FINALMENTE LA GERMANIA GETTA UN URLO PER I PROPRI CANI
Loro soffrono e muoiono nascosti - senza pubblicità - stampa - TV e radio - i media tacciono.
ORIGINALE
HUNDEELEND IN DEUTSCHLAND
Fast 5 Jahre ist es jetzt her - als die glücklose rot/grüne Regierung - die für bestimmte Hunderassen unprofessionellste Hundeverordnung aller Zeiten in Kraft treten lies. Als Als der, von einem – schon längst kriminell aufgefallenen - türkischen Gast unseres Landes falsch erzogene und nicht artgerecht gehaltene Hund ausrastete und einen 6 jährigen Jungen - ebenfalls türkischer Herkunft - todgebissen hat. Für alle enteigneten Hunde hieß es: Endstation Tierheim. Tierische und Menschliche
WANN SCHREIT ENDLICH DEUTSCHLAND FÜR SEINE HUNDE sie leiden und sterben heimlich - ohne Öffentlichkeit - Presse - TV und Radio – die Medienlandschaft schweigt. Für die Tiere
da Andrea da Bologna:
Non ho molto da dire, l'articolo già è sufficiente per chi vuol capire..... Vorrei solo ricordare che negli Stati Uniti è LEGALE, vendere randagi ai laboratori...... vi ho detto tutto... c'è il dealer ,se ricordo bene, chiamato di serie "B" che li prende anche dai rifugi e ............... Ho il voltastomaco.............. paesi "civili" eh sììì, più sono civili e più lerciume umano c'è. Andrea Bologna
da Isa da Caserta ad Andrea da Bologna:
Qua si fa confusione.
Paese "civile" vuole soltanto dire che ha delle leggi e delle strutture che le fanno rispettare (?). Non confondiamo, dunque, paese "civile" con paese "etico". Gli Stati Uniti (visto che di questi si parla, ma di certo non ci sono solo loro, purtroppo) per esempio sono civilissimi per quanto riguarda la protezione dei loro cittadini onorevoli, ma di etico hanno ben poco. Isa, Caserta
da Enrica da Cremona:
Questo è un esempio, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto tutto il mondo sia paese nei confronti degli animali. Non esistono posti sa sogno per chi non ha voce e la Germania non fa eccezione alcuna.
Un motivo in più per riflettere su questo punto e domandarsi quale sia il vero motivo che spinge gli esportatori a portare centinaia di migliaia di cani in questo Paese, da anni! Enrica
da Isa da Caserta:
Vorrei approfittare di questo messaggio per ricordare che nella civilissima (?) America i cari quattrozampe non se la passano meglio. Negli USA, anche se vengono fatte operazioni positive, è comune per la media delle persone, disfarsi dei propri animali domestici alla prima "difficoltà".
Come difficoltà vanno considerate non situazioni di indigenza o altro ma anche "mi sono stufato di averlo" oppure un trasloco, cosa molto frequente in quella società in cui una famiglia è abituata a traslocare anche di frequente.
Basta portare il proprio animale domestico in un centro pubblico è lì entro 24h verrà abbattuto.
Se poi la famiglia appena ha traslocato si piglia un altro cane o un altro gatto vivaddio....
In molti stati è obbligatorio sterilizzare i propri cani e ci vuole l'autorizzazione per farli riprodurre o anche solo per evitare che vengano sottoposti a intervento. Cosa positiva per prevenire il randagismo ma, alla luce dell'estrema facilità degli abbattimenti che li rendono "usa e getta", che senso ha?
Sempre per gli USA iperamichevoli... avete mai sentito parlare dell'operazione "zampa di velluto"? no... non è il titolo di un film "guardia e ladri"... è il macabro intervento a cui vengono sottoposti gatti che non si vuole che graffino... è estremamente traumatico anche se svolto in anestesia generale. Con un taglio a V vengono tagliate via le unghie e, se il chirurgo è clemente, il taglio viene chiuso con due punti di sutura. I veterinari più "clementi" fanno prima due zampe e poi le altre due... (per fortuna (?????) di solito vengono trattate solo le zampe anteriori) ma immaginatevi un gatto che per un bel po' di giorni non può appoggiare le zampe salvo sentire il dolore del taglio... immaginate voi stessi se vi tagliassero le unghie. E' pratica talmente comune in USA che un anestetico riporta questo utilizzo addirittura nel foglio illustrativo! Ah... dimenticavo... poi ci sono anche i casi in cui non si sutura bene e il gatto muore dissanguato di notte, da solo, chiuso nella gabbia della clinica dov'è stato operato..........
Dai miei gatti ricevo le più dolci carezze prive di unghie... anche se le loro "armi" le hanno INTEGRE e hanno un bel tronco contro cui sfogarle. Ci vuole tanto poco... a maggior ragione mi chiedo "che bisogno c'è????"
Vogliamo poi parlare dei poveri militari costretti a viaggiare di continente in continente, di nazione in nazione? nel mio lavoro ho visto militari NATO tanto affezionati ai loro 4 zampe felini da non volerli lasciare in affidamento a familiari / parenti nonostante i loro tanti trasferimenti. Ho visto gatti chiusi per mesi in pensione in gabbie di 1mt x 2mt... certo... venivano a trovarli una o due volte a settimana... ma che vita è per questi gatti? se uno dei miei gatti fosse costretto a questo piangerei ogni notte invece di dormire al solo pensiero! eppure loro si considerano animalisti e contribuiscono a "iniziative animaliste"...
Ho assistito personalmente a un transfer del genere... i gatti (e i proprietari) arrivano alla nuova destinazione. I proprietari si insediano alla base che non vuole gatti e lasciano i gatti in pensione in qualche struttura. Dopo qualche mese vengono trasferiti. Li caricano in macchina nelle trasportine. Arrivano a nuova destinazione e lì il travaglio inizia da capo (per fortuna parlo inglese e ho chiesto se alla nuova destinazione i gatti avrebbero potuto stare con loro in casa... la riposta è stata "no, non li possiamo mai tenere a meno che non ci assegnano una casa invece che all'albergo").
Mi fermo che è meglio... scusate lo sfogo...
Isa, Caserta
da Valentina da Follonica (GR):
Mi è capitato di recente di vedere un programma che va in onda la sera su Sky dove ci sono i poliziotti della Humane Society del Michigan e quelli di un'altra associazione animalista americana che dopo aver ricevuto delle segnalazioni di cittadini, partono a constatare se sussite un effettivo maltrattamento o meno. Dopodichè se il proprietario non si adegua alle loro disposizioni gli animali vengono sottoposti a sequestro coatto e portati immediatamente al centro veterinario dell'associazione stessa. Fin qui tutto ok, uno potrebbe pensare "ma guarda che sistema organizzato ed efficiente negli Stati Uniti". Il cane viene curato e arriva per lui il momento dell'affido. Ma poi come si può vedere se il cane è idoneo o meno ad essere adottato? Semplice, si prende il cane, una ciotola di crocchette, e mentre mangia con un bastone al cui termine c'è una mano di plastica , si accarezza il cane. Se questi non reagisce allora sarà possibile adottarlo, altrimenti, testuali parole "il suo futuro è incerto" oppure "purtroppo dovrà essere soppresso". Cani che, al di fuori della reazione avuta, erano mansueti e tranquilli senza la minima ombra di un'eventuale aggressività. Ho visto una settantina di gatti sequestrati ad un anziano che li deteneva tutti in casa, in condizioni pietose di sovraffolamento: sono stati sequestrati e poi sottoposti tutti (tranne uno) ad eutanasia perchè erano troppo aggressivi per trovare una nuova famiglia!!! Un piccione con un'ala spezzata è stato addirittura "addormentato" da una "aspirante" poliziotta. Fanno presto negli Usa a "sfoltire" la massa dei randagi e degli animali feriti circolanti nella nazione, basta un'iniezione a toglierli di torno, senza contare la stessa fine che fanno quelli che vengono catturati per poi finire in un canile! Ma quello che mi meraviglia è il fatto che un'associazione che si propone di salvare gli animali, li toglie dalla situazione in cui erano e alla fine li cura, si faccia paladina di queste esecuzioni sommarie e oltremodo frettolose!
Valentina Follonica (Gr)
da Francarita da Cremona:
Ma tutti questi stranieri non dovrebbero essere più attenti di noi italiani e non dovrebbero, tutti ma proprio tutti, trattare i cani come figli. Dalle foto che ci mostrano si vedono solo cani felici sdraiati su divani bianchi, su letti con piumoni bianchi, su tappeti pregiati e poi li lasciano chiusi nei camper proprio come un qualsiasi distratto italiano!
Francarita da Cremona
da Enrica da Cremona:
Ecco un tedesco "amante" degli animali...
E poi c'è ancora chi crede alle esportazioni in Germania dove tutti i randagi trovano amore e cure. Se questo è il modo di "amare" un animale, allora è meglio che cani e gatti restino a casa loro non credete?
Anche morire soffocato in un camper è una lenta agonia e dimostra il totale disinteresse del proprietario della bestiola in questione.
Si certo, non si può fare di tutta l'erba un fascio: ci sono foto che ritraggono cani su immacolati divani bianchi, in case talmente linde e pulite da mettere soggezione. Peccato che chiunque condivida la sua vita con un amico a quattrozampe sa perfettamente che praticamente è impossibile: o hai una cameriera che lavora 12 ore per te, oppure un sacco di soldi per cambiare almeno una volta al mese l'arredamento.
Non fatevi ingannare dalle apparenze: anche i cimiteri hanno tombe splendide che però celano la putrefazione della carne..............
Pensateci!!
Enrica
IL MESSAGGERO
29 APRILE 2006
Tivoli (RM)
Cane chiuso nel camper
Aveva chiuso il cane nel camper parcheggiato sul Lunganiene. Un turista tedesco di 45 anni è stato denunciato per maltrattamenti di animali. Alcuni passanti hanno chiamato la polizia, allertati dai guaiti strazianti provenienti dal caravan. Per liberare la bestiola sono intervenuti anche i vigili del fuoco e dopo qualche ora il proprietario è stato rintracciato.
Sabrina da Giubiasco (Svizzera):
LCA Last Chance for Animals é un'associazione animalista americana che combatte da decenni contro i traffici di randagi e animali padronali rapiti e venduti nei laboratori, incastrando un orrido dealer che riforniva i vivisettori. Tutta la vicenda é raccontata nel libro A Muso Duro di Chris DeRose, attivista dell'associazione ed ex star di Hollywood, che ha girato anche l'Europa raccontando la sua esperienza. consiglio a tutti di leggere questo impressionante libro......
http://www.lastchanceforanimals.com/alert/alert_121.htm
presentazione del libro A muso duro e intervista di Stefano Cagno
http://italy.peacelink.org/animali/articles/art_5135.html
Sab
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