da Giuseppe Belletti di Bologna |
Grazie per l'apprezzamento.
Alla domanda: dov'è Dio quando si torturano gli animali (e - aggiungo io - quando avviene qualunque altro misfatto organizzato dalle società umane)?, si può rispondere in modo molto semplice. Dio è nelle teste di coloro che l'hanno inventato a propria immagine e somiglianza e di coloro che da questi imbroglioni si sono lasciati abbindolare. Dopo le Sacre Scritture, lettura indispensabile per sapere che cosa sia davvero il cristianesimo, leggiamo anche l'illuminante Essenza del cristianesimo di Ludwig Feuerbach, che dimostra come il fenomeno della religiosità possa trovare nell'uomo stesso la propria spiegazione, perché i principi religiosi non sono altro che la proiezione in un mondo fantastico dei pensieri e dei desideri umani; la religione è dunque l'"alienazione" dell'umano. In parole povere: mi sembra evidente che un dio inventato da chi vuole giustificare ideologicamente con la religione lo sfruttamento degli animali non possa che essere nemico degli animali non umani.
Comprendo perfettamente, perché lo vissi anch'io nella mia fanciullezza, il tormento dei pochi cattolici sensibili alla sofferenza animale: non c'è compatibilità fra senso di giustizia nei confronti degli animali e cristianesimo. I modi di uscirne sono due: o si rimuove totalmente tale contraddizione, facendo finta di niente e mantenendo il piede in due scarpe, o si sceglie una sola delle due posizioni antitetiche, quella cristiana e quella "animalista".
Giuseppe
Bologna
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