LIBERO
11 SETTEMBRE 2009
Animali spariti dal canile riappaiono su internet
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FILIPPO COVAZZA
È un canile insolitamente vuoto quello di Strada Paiola, alla periferia di Pavia. C’è chi si chiede se l’esiguità di animali presenti sia da attribuire alla spiccata sensibilità dei pavesi o all’abilità dei cani autoctoni di non smarrirsi.La verità sembra tuttavia essere un’altra: il canile pavese sarebbe al centro di un traffico europeo di animali, basato su prestanomi e siti internet di compravendita del miglior amico dell’uomo. L’anomalia pavese è stata sollevata dall’Enpa qualche mese fa. Ora, la questione è arrivata sul tavolo del sottosegretario al welfare Francesca Martini, in prima linea nella difesa dei diritti degli animali. L’Enpa, che fa regolarmente visita ai cani ospitati in Strada Paiola, si è accorta che nella struttura erano presenti poche decine di animali, un numero significativamente più basso rispetto alle vicine realtà di Voghera e Vigevano. Ulteriori sospetti sono nati quando i volontari hanno ritrovato su alcuni siti web, in Svizzera e Germania, decine di cani che avevano fotografato nella struttura pavese e per i quali la direzione locale aveva assicurato che erano stati adottati o restituiti ai proprietari. Gli esempi non mancano. Sabrina è una femmina bretone bianca e marrone, di 4 anni, accalappiata il 21 ottobre 2008. Il mese successivo è stata data in affido a una cittadina elvetica. Eppure, nel giugno di quest’anno, eccola chiedere un padrone dalle pagine del sito www.amicicani.com. Per l’Enpa è proprio lei, senza dubbio. Il pavimento, la lettiera bianca di plastica e il pozzetto per lo scolo dell’acqua sono gi stessi del ricovero per cani di Pavia. Una storia simile riguarda Teresio, un cane dato in adozione tempo fa e di cui le volontarie Enpa si sono messe invano sulle tracce. «Chiediamo di conoscere il suo indirizzo, sapere fisicamente dov’è ma neppure l’Asl ci risponde», dicono. Era stato accalappiato nel 2005 e ospitato a Pavia. Nel 2007 è comparso sul sito di un’associazione in Germania. E non diverse sono le vicende di Bettina, Gullit e Radon.Secondo i dati forniti dal canile, il 40% dei cani ospitati sarebbe restituito ai legittimi proprietari in tempi brevi, grazie ai microchip di riconoscimento. La restante percentuale sarebbe adottata da privati o associazioni animaliste, dopo i 10 giorni di affido all’Asl. «Di recente - spiega Vincenza Tardino dell’Enpa - abbiamo promosso la campagna “Ti deporto a fare un giro” che denuncia le finte adozioni e il trasferimento all’estero di animali italiani, ma siamo stati insultati». Eppure, «sono anni che tir e aerei trasportano gli animali in Germania, Svizzera e Austria».
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COMMENTI PUBBLICATI IN MAILING LIST DI BAIRO - SETTEMBRE 2009 -
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
ed il tutto ovviamente rafforzato dalla nuova ordinanza Martini sui canili: ad esposizione continua foto di "cani" pronti per adozioni. Che Dio ci perdoni questo ulteriore delitto. da Lorena da Pavia: Naturalmente nulla è cambiato: la asl continua a prenotare i cani come prima e i cani continuano a sparire. Speriamo che questa commissione arrivi davvero! da Lucia da Livorno:
Visto che questo articolo tira in ballo la questione delle richieste di adozione che appaiono sia sui siti italiani che su quelli stranieri preposti allo scopo, devo dire che anche io ho notato queste che io considero anomalie, riportate in diversi siti. Mi sono convinta, a questo punto che più che un gemellaggio tra siti locali ed esteri, esista una sorta di complicità. Non molto tempo fà ho chiesto spiegazione al gestore di un sito italiano confidando nella sua buona fede, ma la mancanza di una risposta da parte sua non fà che confermare questa mia convinzione. E non è di certo una bella cosa incoraggiare un simile traffico.
Lucia da Giorgia da Civitanova Marche (MC): Ben vengano gli insulti carissima Vincenza, significa che cogliere sul fatto non produce altro che l'esternazione del veleno che i molti coinvolti in certi stani movimenti di animali si portano sulla pelle e nell'anima. Mi auguro che il sottosegretario al welfare Francesca Martini, informata, decida di dedicare la sua massima attenzione a quanto giunto sul Suo tavolo ed inizi, da vera animalista, quale afferma essere, a sentire e coordinare le tematiche legate al randagismo che Le pervengono da altre voci che non siano le stesse che si siedono al tavolo delle "decisioni".
da Enrica da Cremona:
Mi domando come mai il sito internet italiano in cui viene riportato l'appello della cagnolina Sabrina riporti anche altri cani che compaiono su siti stranieri.......cos'è un gemellaggio per caso? Complicità?
Enrica
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