TRENTINO
DOMENICA, 30 OTTOBRE 2005
Una lettera di Franco Ricci e la protesta di due signore
Dissidio sul destino dei mici tra la Pan-Eppaa e le gattare
provincia di Trento
RIVA. In seguito ad abusi non meglio identificati, la sezione rivana della Pan-Eppaa-Protezione animali, che per conto del Comune gestisce il gattile, ritiene necessario ricordare alla cittadinanza ed alle autorità locali (sindaco, vigili urbani, carabinieri) i doveri dell’associazione. L’Eppaa, scrive in una lettera il segretario Franco Ricci, «ha l’obblico di accogliere, assistere, curare e nutrire, compatibilmente con la disponibilità dei posti di accoglienza, i felini randagi raccolti dai volontari o dai cittadini»; «ha la responsabilità di conoscere il luogo ove i felini affidati dovranno vivere, nonché le generalità degli affidatari, compatibilmente con le norme sulla privacy»; «ha facoltà per almeno 60 giorni di controllare i luoghi di costodia degli animali al fine di constatarne la buona tenuta ed eventualmente allertare le guardie zoofile». A parole Ricci spiega che con il suo intervento intende mettere fine all’“esportazione” di gatti verso la Germania ad opera di alcune “gattare” della zona. Due delle quali, Olga Zenga e Gerdy Crosina, lo stesso giorno dell’arrivo della lettera dell’Eppaa, si sono rivolte alla nostra redazione per protestare proprio contro l’Eppaa. «Avevamo affidato al gattile due mici raccolti per strada», raccontano, «con l’intenzione di riprenderli dopo due giorni e portarli in Germania, dove dei nostri amici li avrebbero adottati volentieri. Ma le volontarie dell’Eppaa non hanno voluto restituirceli. Questo a nostro avviso è un sopruso».
Messaggio con allegato di Claudio d'Ingiullo Vice presidente della Pan Eppaa Onlus di Trento pervenuto in lista di Bairo in data 02/11/05
Questa è la nostra posizione e la difenderemo!
Claudio D'Ingiullo V. Presidente Pan Eppaa - Trento
Claudio D’Ingiullo della Pan-Eppaa chiarisce
«Trasferire all’estero animali è illegale e non dà garanzie»
RIVA (TN). Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una lettera del segretario della Pan-Eppaa (che a Riva gestisce il gattile) sui doveri dell’associazione e contro l“esportazione” all’estero dei mici, seguita dalla protesta di due «gattare». Oggi diamo spazio al vicepresidente dell’Eppaa Claudio D’Ingiullo. Le signore in questione, scrive, «hanno una mentalità molto turistica del protezionismo, delle regole e del rispetto delle leggi; credono infatti che il gattile sia un albergo presso cui appoggiare loro ospiti in attesa della partenza verso la Germania, e di poter utilizzare la struttura a loro piacimento. Bene hanno fatto le volontarie della nostra Associazione a rifiutare la cessione dei gattini ai fini di esportazione in altre nazioni, basti pensare che alcune associazioni protezionistiche nazionali tipo Bairo, hanno fondato la loro azione contro tale sistema di adozione che non dà alcuna garanzia ed affidabilità, come, tra l’altro, ho potuto constatare personalmente in caso di trasferimenti di cani in spedizioni internazionali. Vi sono normative che disciplinano l’adozione di animali domestici ed impongono, giustamente, l’adozione di specifiche prassi per la cessione a terzi dei loro ospiti involontari, da parte delle associazioni protezionistiche che gestiscono “rifugi per animali”. La presente nota viene inviata per conoscenza al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri a Trento, affinché si faccia carico dell’avvio di opportune indagini su questi trasferimenti di animali non autorizzati, mettendoci a loro completa disposizione. Nulla da rispondere alle accuse di aver commesso eventuali soprusi a danno delle signore, penso di averlo comunque fatto, chiarendo quali sono i doveri e le necessarie cautele nell’adozione di già troppo sfortunati animali».
|
|