Egregi signori
Vorremmo sapere se coloro che si sono ammalati di salmonellosi hanno per caso cucinato e mangiato i piccioni del centro! Non lo crediamo.
La richiesta dei residenti di Niscemi non è altro che la dimostrazione di una barbara visione, di un'assoluta mancanza del concetto di giustizia e di rispetto della vita.
Inoltre è anche la dimostrazione di una vigliaccheria e della più perversa prepotenza: quella verso gli indifesi.
Se il mangime con antifecondativo non ha funzionato (ammesso che sia la verità appurata con metodo scientifico) vuol dire che la distribuzione non è stata ben organizzata. In altre città, con situazioni più complesse (per esempio Firenze), la soluzione funziona.
Uccidere (lo leggiamo tra le righe) è la parola più oscena che una bocca umana possa pronunciare perchè pronunciandola la persona si arroga un diritto che non gli spetta, quello di rapinare ciò che non le appartiene, quanto di più sacro e unico ha un essere vivente, la vita appunto, quella vita a cui tutti teniamo per genetico istinto di conservazione.
Per illuminare i cittadini di Niscemi, trascriviamo quanto la scienza ha appurato sulle malattie e la loro virulenza:
Ci auguriamo che le istituzioni a cui spetta l'applicazione delle leggi e l'interpretazione di una evoluzione morale e culturale della società, possano pensare e agire diversamente.
LA SICILIA
12 ottobre 2004
Una petizione contro i colombi
Continua l'emergenza igienica: «Si tratta di volatili portatori di una sessantina di malattie»
Niscemi (Caltanissetta). Ormai è divenuto insopportabile e pericoloso per la salute pubblica l'aumento dei colombi in alcune zone della città e, quindi, gli esasperati cittadini per la presenza di questi volatili invocano un intervento radicale: «l'eliminazione quantitativa dei volatili, sì da riequilibrare l'ecosistema come in passato allorquando gli uccelli- per loro giusta quantità- erano visti come amici dell'uomo, era segno di vitalità e non come lo sono diventati oggi oggetto di imprecazione da parte dei cittadini». |