Egregi Signori

Questo ennesimo atto di crudeltà ai danni di un essere indifeso ci lascia sbigottiti e ammutoliti.
Sparare ad un povero cane  per puro divertimento!! Un comportamento che lascia impietriti e senza parole.
Proviamo ribrezzo per tanto spietato cinismo.
Un Paese civile si dice il nostro, dove gli animali vengono ancora considerati oggetti di puro divertimento ed usati come semplici "cose" senz' anima.
Nella nostra battaglia in difesa di chi non ha voce ogni giorno ci scontriamo con realtà terribili e ancora, non riusciamo ad abituarci. Leggiamo continuamente di cattiverie e ci chiediamo: dove sono le istituzioni? Dove sono coloro che dovrebbero far rispettare le leggi, prevenire, vigilare, controllare, sanzionare......? In questo clima di anarchia, di illegalità, di inciviltà, gli episodi di violenza a danno degli animali indifesi si moltiplicano fino a diventare una costante, in ogni città, in ogni paese italiano. La crudeltà è un comportamento che rende l'essere umano ignobile, indegno e  pericoloso per tutti, non solo per gli animali. 
Esiste una legge nei confronti di chi agisce in modo ingiustificato contro bestiole inermi e tale legge, si pretende, sia applicata. Un gesto sconsiderato e pericoloso che non può passare inosservato quello descritto in questo articolo, che ancora una volta dimostra quanto l'uomo non meriti l'amicizia e la fiducia di chi è denominato "suo migliore amico"!!
Chiediamo un sollecito intervento da parte di chi per competenza è tenuto ad agire nei confronti di questo "rappresentante delle forze dell'ordine"

.....................GRUPPO BAIRO Onlus

 
Firme dei sostenitori del messaggio: 
 
p.s. articolo di cronaca in allegato
 
Il Messaggero - Sabato, 31 Luglio 2004 - 14:52
 
Pian di Massiano, poliziotto ammazza cani per divertimento
 
«Un poliziotto ha sparato a un cane davanti alla Questura»
 
 
Pian di Massiano  (PG)

 

Riceviamo da un lettore la descrizione di un episodio di cui è stato involontario testimone insieme ad altri cittadini, descrizione che riportiamo di seguito, in attesa di eventuali chiarimenti da parte dell’ente interessato.
 
Lunedì 26 luglio, pochi minuti dopo le 13, mi trovavo all’ingresso della Questura di Perugia, a Pian di Massiano.
Sto per annunciarmi al piantone quando lo vedo uscire dalla guardiola accompagnato da un giovane completamente vestito di nero. Si arrestavano, i due, all’angolo sinistro della pensilina degli autobus dietro cui sostava una donna e solo allora si materializzava un cane color marrone chiaro che, infastidito dalla loro presenza, simulava un attacco dissuasorio contro i due poliziotti. A quel punto, su istigazione del piantone, il giovane in borghese sollevava il braccio destro che teneva disteso lungo il corpo e con la pistola esplodeva un
colpo contro l’animale. Ingenuamente ho subito pensato ad una qualche forma di addestramento, poi, però, lo sfotunato cane si allontanava immediatamente su tre zampe, tenendo l’anteriore destra sollevata e
guaendo penosamente.
Come riflettendo a voce alta ho esclamato: «Ma che avete fatto? Gli avete sparato?». Continuavo, protestando, che in fondo sarebbe bastato interpellare un addestratore di cani, che non esistevano gli estremi per sparare in mezzo alla strada, a due metri dalla donna in attesa dell’autobus, a dieci metri da me e a poco più di dieci metri da un altro signore che stava leggendo un giornale dentro una vettura. Io tenevo ancora aperto con una mano il cancello d’ingresso riservato ai pedoni. Avrei voluto incontrare il Questore ma nel piazzale della Questura, oltre ai due poliziotti autori del gesto, sostava un gruppo di agenti che commentavano l’episodio. Uno di loro mi invitava a chiudere il cancello, chiuso il quale suonavo il citofono e chiedevo al mio interlocutore una persona che, però, non c’era. Un collega ha confermato che ciò a cui avevo assistito non era il frutto di un colpo di caldo, ma era successo veramente.
Tutta la scena, fra l’altro, era stata osservata dai passeggeri di un autobus che transitava in quel momento.
Ho cercato di rintracciare il cane, ma senza successo.
C’è di che sentirsi particolarmente inquieti nel verificare che la nostra sicurezza è affidata anche a questi personaggi, che senz’altro rappresentano l’unica eccezione in quel settore.
Leandro Raggiotti
 

Risposta della d.ssa Carla Zaganelli  U.O. Parchi e Aree Verdi Assessorato all'Ambiente del Comune di Perugia

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