Egregio Signor Sindaco.

Siamo venuti a conoscenza del provvedimento che andrà in vigore a partire dal 10 luglio p.v. nel quale si legge che i proprietari e detentori di cani non potranno accedere a varie vie e piazze del centro storico della città.  Ai trasgressori sarà inflitta una sanzione che  può raggiungere i 516 euro! Forse l'inizio dell'estate per l'Amministrazione comunale di Treviso è sinonimo di stranezze! Ci si scaglia contro gli escrementi di un animale e si fa finta di niente delle cartacce che vengono lasciate sui marciapiedi, degli sputi, delle siringhe e quant'altro attribuito all'umano. Ma nessuno ha detto a lei signor sindaco, che tolleranza e rispetto sono il vero indicatore della civiltà?
E' a conoscenza che ci sono anche anziani che trovano nell’animale la sola opportunità di compagnia? Anche i padroni dei cani sono cittadini e hanno diritto a tenere i propri animali secondo le esigenze etologiche. E' a conoscenza che esistono luoghi anche importanti geograficamente, popolati da gente civile e progredita in cui vengono distribuiti sacchetti e palette ai proprietari di cani per le loro uscite quotidiane? Ci dica........ la preoccupazione maggiore per lei sono solo gli escrementi dei cani ? Non sente il dovere, la coscienza, la sensibilità, la civiltà di occuparsi del loro benessere? Riteniamo tale provvedimento anticostituzionale, in quanto lede i diritti di tutti i cittadini possessori di cani e dei tanti cittadini sensibili al rispetto di tutti gli esseri viventi con
diritto alla tutela.
Ci auguriamo in una tempestiva riflessione in tal senso.

........................GRUPPO BAIRO Onlus
 

Firme dei sostenitori del messaggio: 
 

P.S. Articolo in allegato

CORRIERE DELLA SERA – 30 GIUGNO 2004

 

Il provvedimento in vigore dal prossimo 10 luglio

Treviso, centro storico «off limits» per i cani

Troppe lamentele per le «deiezioni canine». E il sindaco vieta

 

TREVISO - I cani saranno pure i migliori amici dell'uomo, ma è meglio tenerli lontani dal cuore della città. Così avranno pensato a Treviso, dove il sindaco leghista, Giampaolo Gobbo ha firmato un decreto in cui è scritto che «Proprietari e detentori di cani» non potranno accedere a varie vie e piazze del centro storico della città. All'origine della decisione ci sarebbero le frequenti lamentele per il «mancato recupero delle deiezioni».
 

PER SEI MESI - L'ordinanza, esposta oggi all'albo pretorio del municipio, entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 10 luglio ed avrà una durata sperimentale di sei mesi. Nel documento si parla di «maleducazione sociale» da parte di chi conduce gli animali e del rischio di contagio, relativamente ad alcune malattie, collegato all'abbandono delle feci in luogo pubblico.

516 EURO - L'attraversamento delle zone indicate dall'ordinanza - quelle in cui è maggiore la presenza di negozi - è consentita solo ai cani che accompagnano ciechi o portatori di handicap. La sanzione prevista per i contravventori può raggiungere i 516 euro, somma identica indicata anche per i detentori di cani colti nelle zone cittadine ancora non «off limits» privi di paletta e sacchetto di carta per la raccolta degli escrementi.

 

 

CORRIERE DELLA SERA – 30 GIUGNO 2004

 

TREVISO - La firma l’ha messa il sindaco, ma la volontà è ...

 

TREVISO - La firma l’ha messa il sindaco, ma la volontà è ancora una volta quella dell’ex primo cittadino, vice o prosindaco lo si voglia chiamare. Giancarlo Gentilini, uomo simbolo della Lega e per nove anni alla guida del Comune di Treviso, dall’anno scorso alla destra di Gian Paolo Gobbo ai piani alti del Municipio, torna alla ribalta con un’ordinanza destinata a far discutere. Nella città dei divieti, dove fioccano multe per chi getta a terra una gomma da masticare, gli ultimi ad essere presi di mira sono i cani. Entro undici giorni (più eventualmente il tempo necessario per installare i relativi cartelli di divieto) una vastissima zona del centro storico diventerà off limits per i cittadini con cane al guinzaglio. Troppe le lamentele dei commercianti del centro città per le pipì dei cani sulle porte dei negozi e sulle colonne dei portici, per non parlare degli escrementi non raccolti da proprietari maleducati.
Un grido di dolore ascoltato con attenzione dallo «sceriffo», che è giunto alla soluzione più drastica e immediata allo stesso tempo. E adesso i trevigiani, ma anche i turisti, si troveranno a fare i conti con decine di cartelli di divieto con al centro la sagoma di un cagnolino. Se avranno un amico a quattro zampe al guinzaglio, dovranno cercare una strada alternativa per non incappare in una multa salata: da 51,64 a 516,45 euro.

 

Respinto il ricorso al Consiglio di Stato: cani liberi in centro a Treviso: cronaca
 

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