Egregi signori
Commentiamo l' articolo allegato.
La pratica di abbandonare nei campi (ma non è la sola pratica finalizzata all'uccisione) i bufalini vivi, appena nati, perchè non servono all'industria della mozzarella (non fanno latte), è ormai vecchia e sclerotizzata nella regione Campania.
Ci meraviglia la meraviglia!!
Nessuno si è mai chiesto dove finiscono i bufalini maschi (circa il 50% dei nati)?
Veramente nessuno sa che fine fanno ?
In Campania questa pratica aberrante, indegna di una società civile, è conosciuta e accettata da tutti, comprese le istituzioni (ASL, carabinieri, amministratori..............) come se uccidere un animale appena nato, nato per morire, fosse qualcosa di consono alla morale umana.
Noi leggiamo con attenzione gli articoli dei quotidiani che la denunciano, i resoconti di coloro che vivono l'esperienza raccapricciante di incontrare un bufalino agonizzante sul bordo della strada, e ogni volta ne restiamo sconvolti.
Non accettiamo quindi che ci si scandalizzi per i "danni ambientali" che le "carcasse" abbandonate possono produrre.
Ci scandalizziamo perchè ancora una volta, dopo la svalutazione da esseri viventi a cose compiuta dagli allevatori, dobbiamo riscontrare la stessa svalutazione a cose compiuta dai tecnici, dalle ASL, dalle istituzioni, per i quali la vita non è vita ma cosa, oggetto inanimato di nessun valore. Ci scandalizza sapere che per fare la mozzarella dal latte di una bufala si uccide il suo bufalino.
Ci scandalizziamo per questa indecenza morale, per il vergognoso trattamento riservato alle vite indifese, per la mancanza di scrupoli, di sensibilità, di etica, che ancora una volta gli esseri dis-umani dimostrano.
Chiediamo alle istituzioni, al governo, di intervenire per eliminare questo vergognoso comportamento.
Ognuno di noi, rispettoso degli animali, si ricorderà di quei politici che avranno o non avranno dimostrato uguale rispetto e sensibilità.
........................................GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info
Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
Venerdì 26 Marzo 2004
IL MESSAGGERO
FROSINONE
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Carcasse di bufali ad Amaseno: aperta un’inchiesta |
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Amaseno (Frosinone) |
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Aperta una inchiesta ad Amaseno dopo il ritrovamento di una trentina di carcasse di giovani bufali e dopo la denuncia presentata contro ignoti da parte del responsabile dell’Ufficio tecnico comunale - il geometra Marco Ruggieri. Sul caso indagano carabinieri, forestale ed Asl. Caccia ai responsabili, dunque. Secondo voci insistenti gli animali sarebbero stati abbandonati da allevatori senza scrupoli. I danni ambientali sono gravi: le carcasse gettate nell’impervio canalone nei pressi della sorgente Boranello, a 800 metri sul livello del mare, sono ancora lì, dopo un primo tentativo di bonifica dell’area “incriminata” chiesto dal sindaco Giannantonio Boni, ed effettuato dalla ditta autorizzata allo smaltimento. La ditta infatti, come ha comunicato ufficialmente il veterinario che dirige il presidio di Ceccano, Giovanni D’Andrea, «è riuscita a caricare solo 13 carcasse lasciandone un’altra decina perché situate in posti impervi».
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