La testimonianza che leggiamo negli articoli sotto riportati è vergognosa per la totale indifferenza dimostrata dal proprietario, dai partecipanti e dagli organizzatori che hanno strumentalizzato e ucciso un essere vivente per una festa come il carnevale. Molti fortunatamente sono i Comuni civili che usano carri allegorici senza l’uso di povere creature costrette a pesanti sacrifici per divertire gente senza un briciolo di sentimenti e sensibilità, ma evidentemente a San Giovanni in Persiceto si preferisce rimanere nel medioevo. L’atteggiamento diseducativo dimostrato, non offre un buon esempio al rispetto verso le forme di vita, ma è da definirsi un vero e proprio maltrattamento perpetrato ad un essere inerme che esattamente come noi umani, prova emozioni e dolore fisico. Giovanni in Persicelo ha organizzato uno spettacolo squallido, anche nei confronti delle future generazioni che impareranno a considerare gli animali alla stregua di cose da sfruttare, distruggere e rimpiazzare con estrema facilità. Chiediamo alle autorità competenti di vietare l'ennesima rappresentazione di sofferenza e di effettuare al più presto le opportune indagini per definire le responsabilità della morte della povera asinella affinchè vengano presi i necessari provvedimenti riguardo ai reati per maltrattamento di animali. I cittadini, i lettori e i tanti, venuti a conoscenza di questo increscioso episodio che offende la sensibilità, la dignità e il rispetto nei confronti degli animali, chiedono giustizia. Pretendono giustizia! Restiamo in attesa di risposte che, ci auguriamo, non vengano disattese.
firme dei sostenitori del messaggio:
articoli di cronaca in allegato
Animalieanimali
15 FEBBRAIO 2007
Bologna
Somarina morta in sfilata Carnevale, Procura apre inchiesta
La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo sulla morte di 'Pasqualina', una somarella stramazzata durante la sfilata di carnevale di domenica scorsa a San Giovanni in Persiceto (Bologna) mentre stava trainando un carretto con una maschera singola. L'ipotesi e' quella di maltrattamenti di animali seguiti da morte. I maltrattamenti dalla nuova legge sono previsti anche quando viene fatto fare ad un animale un lavoro sproporzionato alle sue forze.
Nessuna autorita' sanitaria o di polizia ha comunicato nulla sulla vicenda alla Procura, cosi' il Procuratore aggiunto Luigi Persico ha aperto d'ufficio l'indagine e ha preso contatto con il servizio di patologia veterinaria dell'universita' di Veterinaria, dove pero' il cadavere dell'asinella non e' mai arrivato. (ANSA) IL RESTO DEL CARLINO
15 FEBBRAIO 2007
Somarella morta Indaga la procura
Persiceto (BO) - Come se non bastasse il dolore per la morte della sua somarella, Pasqualina, colta da un malore improvviso durante la sfilata di domenica, adesso anche la procura di Bologna ha aperto un fascicolo sulla vicenda e rovinato definitivamente la festa a Gianni Fregni, alias Santon. L’ipotesi è quella di maltrattamenti di animali seguiti da morte. Nella nuova legge sono previsti quando un animale viene costretto a fare un lavoro spoporzionato alle sue forze. La procura ha aperto l’indagine d’ufficio. In un comunicato diramato ieri dalle agenzie, intanto, la Lav aveva condannato «fermamente questa ennesima morte», attribuita allo stress e allo sforzo fisico a cui sarebbe stato sottoposto l’animale, e annunciato l’intenzione di depositare una denuncia, a questo punto inutile, presso la procura. Citando l’articolo 544 del codice penale, la Lav sosteneva che «in esso si stabilisce che ‘chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie, comportamenti, fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3mila a 15mila euro’».
Dal diretto interessato arriva una secca risposta. «Questi signori — sbotta Santon — non sanno nemmeno di che parlano. Il carretto peserà 80-90 chili, l’asina non lo sentiva neanche. Cosa avrebbero detto 50 anni fa, quando l’uso degli animali per trainare grandi carri era la norma? Pasqualina è morta per un’indigestione di acqua fredda». Anche il sindaco Paola Marani rispedisce l’accusa al mittente. «E’ un’assurdità. Tra l’altro il somaro non era di Santon ma di un allevatore che lo trattava come fosse il suo bambino».d. d. s. CORRIERE.IT
15 FEBBRAIO 2007
L'asinella Pasqualina uccisa dal Carnevale Aperta un'inchiesta
Persiceto (BO) - Pasqualina aveva sei anni, è morta per la troppa fatica, sotto gli occhi di tanti bambini. Era la somarina che trainava un carro carnevalesco, domenica a San Giovanni in Persiceto. È stramazzata al suolo forse per la troppa fatica. Il suo proprietario, la maschera "Santon", al secolo Gianni Fregni, racconta di avere partecipato ad altre sfilate con la stessa asinella. Per Pasqualina non c'è più nulla da fare, ma il procuratore aggiunto Luigi Persico ha aperto un fascicolo sul fatto. La Lav (Lega Anti Vivisezione) chiederà al sindaco di S. Giovanni, dove domenica prossima ci sarà un'altra sfilata, di proibire l'uso di animali. City
Animalieanimali
14 FEBBRAIO 2007
SOMARINA NON REGGE LA FATICA E MUORE AL TRAINO DI UN CARRO DI CARNEVALE
E' successo a San Giovanni in Persiceto (Bologna). Lav denuncia e diffida per nuova sfilata di domenica prossima.
San Giovanni in Persicelo (Bo) - Non ha retto alla fatica del traino del carro carnevalesco Pasqualina, la somarina di sei anni che domenica 11 febbraio è stramazzata al suolo di fronte alla folla attonita dei partecipanti, tra cui moltissimi bambini, al Carnevale del San Giovanni in Persicelo (Bo). E' morta così, sul colpo, per lo stress e le fatiche insopportabili a cui era stata sottoposta- e che peraltro non erano le prime, per ammissione del suo stesso proprietario, la maschera Santonâ, al secolo Gianni Fregni, che racconta ai giornalisti di avere partecipato ad altre sfilate con la stessa asinella.
La LAV -Lega Anti Vivisezione condanna fermamente questa ennesima morte di un essere vivente, usato come una cosa e privato della dignità che gli spetta per il divertimento umano, ottenibile anche in ben altri modi e senza lo sfruttamento e la morte di creature innocenti. L'Ufficio legale della LAV depositerà nei prossimi giorni denuncia presso la procura di Bologna contro il padrone dell'asino e gli organizzatori della festa per reato ex art 544 ter del Codice Penale, il quale statuisce che Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Ma non solo: lo stesso art. prevede anche l'aggravante del decesso, recitando La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale", Avendo poi appreso che la manifestazione è prevista anche per domenica 18 febbraio 2007 e che il padrone di Pasqualina, nonostante le ipocrite dichiarazioni rilasciate ai giornalisti di dispiacere per la morte della somarina, ha ferma intenzione di parteciparvi con un altro asino, la LAV invierà al Sindaco di San Giovanni in Persiceto, Paola Marani, una richiesta formale di non autorizzare l'mpiego di animali per la sfilata di domenica prossima, per non reiterare il gravissimo reato di maltrattamento e uccisione di animale. "Un appello che confidiamo il Sindaco voglia ascoltare - dichiara Annamaria Pisapia, coordinatrice regionale LAV per l'Emilia Romagna e non solo per i suoi incontestabili fondamenti giuridici. Speriamo infatti che il Sindaco non vorrà offrire ai bambini persicetani lo spettacolo dell'ennesimo animale affaticato e sofferente, rischiando che si ripeta quanto avvenuto l'1 febbraio. Al contrario, il rinunciare all'impiego di animali non pregiudicherà certamente la bellezza di un carnevale colorato e tutto «umano», il miglior tributo, questo, alla memoria di Pasqualina e un segno di grande speranza di non violenza per tutti i bambini. GAZZETTA DI MODENA
Animalieanimali
20 FEBBRAIO 2007
AUTOPSIA, SOMARELLA MORTA ERA MALATA
Si aggrava la posizione dei responsabili del traino del carro per il Carnevale di San Giovanni in Persiceto (Bologna).
Era malata e non idonea a tirare il carro 'Pasqualina', la somarella stramazzata durante la sfilata di carnevale di due domeniche fa a San Giovanni in Persiceto (Bologna) mentre stava trainando un carretto con una maschera singola. L'inchiesta della Procura, cosi', si e' conclusa. Avvisi di fine indagine verranno inviati al proprietario dell'animale e al conduttore del carretto, indagati per maltrattamento di animali seguito da morte.
L'accurata autopsia sull'animale compiuta all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Bologna ha messo in luce che l'animale era da tempo seriamente malato e quindi non idoneo a tirare un carro del peso di oltre due quintali. Lo sforzo ha determinato un collasso cardiocircolatorio. I maltrattamenti sono previsti dalla nuova legge anche quando viene fatto fare ad un animale un lavoro sproporzionato alle sue forze. Nessuna autorita' sanitaria o di polizia nei giorni scorsi aveva comunicato nulla sulla vicenda alla Procura, cosi' il Procuratore aggiunto Luigi Persico aveva aperto d'ufficio l'indagine. (ANSA)
dalla mailing di Bairo:
Sent: Wednesday, February 21, 2007 5:15 PM
Subject: "Somarella malata, non doveva sfilare"
Vorrei che guardaste la foto che riporta l' articolo del quotidiano. Vi è ritratta la piccola Pasqualina qualche attimo prima di stramazzare al suolo nella sfilata del carnevale di due settimane fa a Persiceto. Questa immagine riassume in generale, ciò che rappresentano gli animali per la maggior parte di noi umani: essi sono cose. Oggetti da usare per qualsiasi motivazione: lavoro, divertimento, hobby, sperimentazione, motivi religiosi o pagani, cibo ed ogni possibile altro scopo che ci viene in mente. Non curanti dei sentimenti e dell'individualità di ciascun vivente, sfruttiamo la loro fragilità a nostro uso e consumo. Fantocci. Questa la definizione giusta per tutti gli animali che popolano la terra. Faremmo mille volte meglio a chiamarli con questo nome poichè anche la parola "animale" è una presa per i fondelli nei loro confronti. Animale:che possiede un'anima. Un'anima rubata, violentata e seppellita dietro una montagna di cinismo e indifferenza. Ridotti a soccombere fra violenze gratuite, relegati nella parte più remota del pianeta, salvo ogni tanto ricordarsi che esistono, quando ciò è a vantaggio della nostra specie. In questa foto il mondo di chi non ha voce: una vita di angoscia, smarrimento, disperazione, solitudine, dolore, sofferenze e tanto, tanto silenzio. Fra la gente divertita che osserva Pasqualina mentre trascina un carro colmo di inutilità, spicca il suo piccolo corpo contratto,le orecchie piegate all'indietro e gli occhi bassi. Un'immagine talmente triste e avvilente da offuscare l'allegria di una festa, che ricordiamo essere esclusivamente umana. Una somarina è morta per niente. Per qualcuno è stato solo un somaro su cui ironizzare pesantemente, ma per altri era una piccola e fragile vita costretta a subire fino alla fine la meschinità umana. Non vuole essere un tributo alla somarina, poichè i tributi ai morti non servono a nulla. Per gli animali valgono ancora meno. Sarebbe molto meglio donare loro un'esistenza serena nel pieno rispetto dell'etologia a cui appartengono. Magari ricordandosi ogni tanto di staccarli dal carretto della violenza e dall'indifferenza gratuita e prendere il loro posto, per capire fino in fondo cosa si prova sulla propria pelle ad essere scherniti e usati alla stregua di misere cose.
Enrica
IL RESTO DEL CARLINO
21 FEBBRAIO 2007
Persiceto Lo rivela l'autopsia, ora s'indaga per maltrattamenti
"Somarella malata, non doveva sfilare"
Persiceto (BO) - La somarella Pasqualina era malata,quindi non idonea a fare uno sforzo imponente come trasportare un carro carnevalesco del peso di oltre due quintali. E' quanto emerge dall'autopsia effettuata sul cadavere dell'asinello morto due domeniche fa a San Giovanni in Persiceto durante la celebrazione del carnevale. E gli esami sull'animale raccontano una verità che rischia di aver pesanti risvolti penali. La malattia infatti secondo i medici dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Bologna, durava da parecchio tempo. Sarebbe stato dunque proprio lo sforzo a causare a causare il collasso coardiocircolatorio alla somarella, collasso che ne ha determinato la morte. L'autopsia rappresenta una svolta determinante in tutta la vicenda, che ha gettato una luce opaca sull'euforia che da sempre caratterizza il carnevale diPersiceto. I risultati degli esami segnano la conclusione dell'inchiesta della procura, il proprietario di Pasqualina e il conduttore del carro - già iscritti nel registro degli indagati - riceveranno gli avvisi di fine indagine e dovranno rispondere del reato di maltrattamento seguito da morte.
Una doccia fredda per Santon, al secolo Gianni Fregni, il conduttore del carretto trainato da Pasqualina, e per il proprietario dell'asinello. Santon, a poche ore dalla morte dell'animale - avvenuta tra l'altro sotto gli occhi delle persone che partecipavano al carnevale - si era detto stupito e amareggiato per l apiega giudiziaria che aveva preso la vicenda. E aveva cercato di difendersi sostenendo che l'asina non era sotto sforzo, che il carrettino era leggero. Qualche giorno fa era sceso in campo anche il Comune di Persiceto, sostenendo a spada tratta Santon. - L'asinello non era morto di fatica, la verità verrà a galla.- si leggeva nella nota dell'amministrazione. L'indagine e l'autopsia stanno aprendo invece un altro scenario. E adesso si profila in modo sempre più pesante il reato di maltrattamento. Reato che appunto è previsto dalla nuova legge anche quando viene fatto fare ad un animale un lavoro sproporzionato alle sue forze.
La vicenda fa registrare anche la presa di posizione dell'allevatore finito sotto i riflettori proprio per la morte di Pasqualina - Non fa parte di Raglia con Noi, - spiegano i rappresentanti dell'associazione - perchè questo è il nome della nostra asineria. Noi e i nostri asini partecipiamo ad eventi pubblici importanti quali Fieracavalli di Verona da ormai quattro anni. Proprio attraverso Fieracavalli ci siamo fatti conoscere anche all'estero. Il nostro nome compare sul nostro abbigliamento e sulle nostre attrezzature ed è ormai conosciuto. Tra l'altro la nostra attività è puramente di tipo hobbystico, ma non ci sogneremo mai di prestare i nostri asini ad altri per un carnevale.-
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