Egregi signori
Leggiamo l'articolo allegato e restiamo esterrefatti, costernati, ..........!!
Non c'è una parola nell'articolo del giornalista, nella dichiarazione della ASL, che riguardi il benessere degli animali trovati in quelle precarie condizioni. La scena è vista soltanto in funzione dell'uomo!! Neppure uno sguardo, un inciso, un pensiero per la sorte dei cani!!
Ma le leggi a tutela degli animali esistono. Dove sono?
Precipitate nel pozzo senza fondo dell'ignoranza e dell'inciviltà. Della durezza e dell'aridità che solo l'animo umano può sventolare davanti alla sofferenza di creature vive e perciò senzienti.
La lontana, esausta ed esaurita legge quadro nazionale, dell'ormai preistorico anno 1991, evidentemente i signori veterinari della ASL, l'hanno dimenticata.
Veterinari e non metalmeccanici, medici degli animali, quelli che per deontologia professionale dovrebbero aver cura di loro!! Sono i primi a dimostrare una sorda indifferenza.
Come possiamo noi cittadini, attenti e consapevoli avere fiducia nelle istituzioni se chi deve applicare la legge, l'etica, la deontologia, colui al quale viene affidato il compito di tutela agisce con il cieco meccanismo del burocrate?
Ci auguriamo che nell'amministrazione di Cartecchio, ci siano ancora anime che si prendano a cuore altre anime, di diversa specie (comprese quelle dei cittadini sensibili)!
 
.............................. GRUPPO BAIRO Onlus 
 
Firme dei sostenitori del messaggio:
 

p.s. articolo di cronaca in allegato

 

 
IL MESSAGGERO
ABRUZZO
 
Venerdì 20 Febbraio 2004  
   
  CARTECCHIO
  Cani in condizioni precarie, sopralluogo della Asl
   
CARTECCHIO (Teramo)
 

Il dipartimento di prevenzione della Asl, in seguito al sopralluogo effettuato a Cartecchio, nell’abitazione della famiglia Torrieri Calzetta, sostiene che venga emesso con urgenza un provvedimento di allontanamento dei cani a carico della famiglia. La situazione rilevata pare essere preoccupante. Secondo i vicini, i cani, circa trenta, di proprietà della famiglia, a causa di una cattiva loro gestione, provocano esalazioni maleodoranti, dando un aspetto insalubre all’ambiente circostante. Ma il rischio non è solo di natura ambientale. Non si esclude, infatti, il rischio per l’incolumità degli abitanti: «Malattie infettive eventualmente trasmissibili dai cani mal accuditi, possibili aggressioni ai passanti e disturbo incessante della quiete a causa dell’abbaiare continuo. Questi i disturbi accusati». L’Asl suggerisce l’allontanamento di una parte dei cani, lasciando la custodia solo di un numero ristretto, quindi facilmente gestibile, di essi.
V.Nit.

 

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