Egregi signori
non troviamo le parole per descrivere l'intensità dei sentimenti che ci urlano dentro.
Noi che amiamo gli animali siamo caduti insieme ai cavalli, ci siamo spezzati le gambe e siamo morti con loro.
Non crediamo sia possibile in una società che si propaganda per civile continuare a sfruttare questi straordinari animali, fragili e possenti, dolci e obbedienti, da sempre compagni, amici, terapeuti per quelle che si chiamano tradizioni e non sono altro che affari sporchi, competizioni rabbbiose, fanatismi insulsi, superficialità barbare come bene ha dimostrato la "festa" ferrarese.
Gli animali hanno rappresentato gli strumenti di miseri interessi e neppure l'attenzione che di solito si riconosce agli strumenti è stata loro dedicata.
Nessun rispetto, nessuna pietà è stata loro riconosciuta. Non hanno neppure avuto il diritto a una pista senza buche.
L'incompetenza e l'irresponsabilità degli amministratori, dei fantini e di tutti coloro che hanno partecipato al palio è stata smisurata e senza appello.
Condanniamo queste atrocità commesse contro gli animali usati nelle feste tradizionali sadiche e vogliamo che finiscano.
Chiediamo con tutto l'impeto delle nostre parole di dolore che il palio di Ferrara, ogni palio, venga abolito che il cavallo, nobile figura dell'immaginario collettivo, sia riconosciuto animale d'affezione, che non venga più utilizzato senza che gli venga riconosciuto il suo intrinseco valore di essere vivente.
Vogliamo che l'asservimento alle tradizioni non ci riporti nel medioevo e che il cittadino sensibile ed evoluto della società contemporanea sia finalmente preso in considerazione nel suo bisogno di sentirsi parte di un pianeta intero che ha diritto all'amore e al rispetto, a una cultura evoluta, a un arricchimento e non a una brutalizzazione dell'essere umano.
Chiediamo agli amministratori ferraresi di abolire il palio della loro città, al nuovo Ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio di trasformare in legge quella proposta da lui stesso presentata e rimasta nel cassetto con cui il cavallo veniva dichiarato animale d'affezione e invitiamo tutte le associazioni, redazioni, quotidiani e amanti dei cavalli a sostenere questa proposta.
Se qualcuno crede ancora di non doverlo agli animali lo deve alla maggioranza dei cittadini italiani ai quali ripugna la violenza sugli indifesi.
........................GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articoli di cronaca in allegato
LA NUOVA FERRARA
30 MAGGIO 2006
Quella scena così raccapricciante L’elegante purosangue nero all’improvviso era in ginocchio sotto gli occhi di tutti
L’ultima volta che vidi il Palio di Ferrara fu alcuni anni fa: avevo legato al collo il foulard bianco-azzurro di San Benedetto e tanta voglia di urlare il tifo per la contrada.
*****************
E l'ippodromo rimane inutilizzato
Scrivo col cuore che mi si spezza nel pensare a quei poveri cavalli agonizzanti e mi viene da piangere. Ma ancor più sono arrabbiata ed indignata nel vedere che si continua a far gareggiare i cavalli del Palio in una piazza che di sicuro non ha proprio niente. Abbiamo un Ippodromo che non aspetta altro che essere utilizzato per queste cose, in cui noi cittanini ferraresi abbiamo riversato tantissimi soldi, ma niente da fare; Quella maledetta corsa deve per forza essere disputata in piazza Ariostea! Dopo il rifacimento della pista, l’ippodromo non è più stato usato. E’ ora di dire basta ad un Palio della carneficina. Immagini del genere possono solo far male a chi le guarda ma, soprattutto, a quei poveri animali che si trovano costretti dall’insensibilità umana. Tutti sanno che le condizioni dell’asfalto in piazza Ariostea è pessimo per far correre i cavalli ma gli organizzatori non badano a queste cose perchè pensano soltanto allo spettacolo...
****************** Se il prezzo è questo
Ho appena visto le immagini di quel povero cavallo che si guardava le zampe spezzate senza capire perchè non riusciva più a camminare, e ho sentito le voci di quei deficienti che urlavano buffoni a chi aveva annullato la gara. Sono perfettamente d’accordo nell’annullamento della gara... Se il prezzo da pagare per vincere un pezzo di stoffa è la vita e la sofferenza di uno o forse due animali a cui del palio non gliene frega niente, sono dell’idea che sia da annullare non solo una gara, ma il palio. Si è fatto tanto per eliminare gli animali dai circhi, ci si indigna per la corrida... e questa gara al massacro in cosa è diversa?
******************
Una notte insonne per tanti bambini
Siamo indignati per la violenza, (Ferrara é una città civile e non vogliamo che il Palio diventi un modo per sfogare problematiche che nulla dovrebbero avere a che fare con quello che è e resta solo un gioco) ma soprattuto relative all’uso di animali ai quali si fa rischiare la vita per il nostro piacere.
*********************
SCENE STRAZIANTI. Vorrei contribuire ad esprimere il mio più acceso dissenso riguardo l’utilizzo .....
SCENE STRAZIANTI. Vorrei contribuire ad esprimere il mio più acceso dissenso riguardo l’utilizzo dei cavalli in competizioni così inutili come il Palio, in particolare quando vengono utilizzati circuiti non adatti, come quello di piazza Ariostea (appunto piazza e non ippodromo), provocandocome ieri l’abbattimento degli animali. Le scene strazianti di quest’ultimo Palio sarà quello che rimarrà impresso nella memoria di tutti noi, insieme ad un senso di colpa causato dalla nostra stessa stupidità. Sperando che questa comunicazione, insieme ad altre, possa aiutare la fine di questi biechi spettacoli.
**********************
Alle mie figlie insegno l’amore per la natura Perché permettere cose così?
Il Palio è antico gioco delle bandiere... O gioco di morte? Sono scandalizzata e offesa dallo spettacolo di domenica in piazza Ariostea. Non si può chiamare spettacolo una manifestazione (che per altro reclamizziamo come più antica d’Italia) dove si permette il maltrattamento di animali come sempre in nome del denaro.
***********************
Abbiamo copiato Siena negli aspetti peggiori Questo non è più un gioco, non c’è sportività
Mi associo alla lettera di Alice, e credo di parlare a nome di tantissime persone che hanno visto il Palio quest’anno. Che disgusto ho provato! Che dolore nel vedere quel povero cavallo al quale noi uomini abbiamo segnato il destino per una stupida e disonesta gara! Quanti di quelli azzoppati avranno abbattuto a causa di questa gara fatta di gesti arroganti, di tirate di maglie, di colpi bassi fra fantini che tra l’altro vengono pagati fior di euro? Ho visto fra il pubblico tante persone che piangevano per ciò che è accaduto a quelle povere bestie: ad una in particolare.
*******************
Un luogo altamente inadeguato
Mi rendo portavoce della rabbia delle persone che, come me, amano gli animali e non possono sopportare in silenzio il peso del dolore derivante dalle atrocità avvenute nella corsa dei cavalli del consueto Palio di S.Giorgio, competizione conclusiva del rinomato Palio di Ferrara, tenutosi domenica 28 Maggio.
**********************
Perfetto stile senese C’è da essere orgogliosi
Sono disgustato. Non credo ci siano parole che possano esprimere la rabbia che ho provato domenica, e che mi si è ripresentata oggi con tutta la sua forza, quando ho visto l’articolo su ciò che è successo in piazza Ariostea. Non è ancora il momento di porre fine a questi massacri autorizzati?
******************
Il punto di Giambaldo Perugini: «Critiche ingenerose, ma giustissime e di cui terremo conto per il futuro» «Scusateci per la festa che non c’è più» L’Ente: «Pista preparata con estrema cura, tutti sanno dove corrono»
BUFERA SUL PALIO
L’Ente Palio è in ginocchio, nella polvere, come i cavalli che cadono e alzano nuvoloni grigi, che si spezzano le gambe davanti a migliaia di persone innescando l’indignazione e le proteste di una intera città. Chiede scusa, ora, il Palio, lo fa con il «mea culpa» del suo vicepresidente, l’uomo macchina che ha gestito negli ultimi anni tutto l’apparato e che ha cercato di ridargli vitalità e immagine. Una immagine ora offuscata. Molto. Troppo. A Ferrara e in tutta Italia.
*********************
Ora cambiamo i regolamenti Alcuni presidenti di contrada chiedono rimedi Stupore e perplessità per episodi che hanno colto tutti di sorpresa
I toni dei responsabili di contrada sono cupi come le nubi che si sono addensate sul Palio. Quanto accaduto in piazza Ariostea ha gettato nella bufera l’intera manifestazione, di cui Ferrara è sempre andata orgogliosa e che, è bene ricordarlo, è patrimonio di tutti e non solo delle contrade. Ma ora è il tempo delle riflessioni, delle valutazioni sul futuro del Palio e delle ricostruzioni. È proprio per ricostruire obiettivamente i fatti e capire cosa non ha funzionato, prima di qualsiasi dichiarazione avventata, che l’Ente Palio e gli otto borghi e rioni si sono chiusi ieri mattina in categorici “no comment”. Dopo i giorni della ribalta è venuto il momento di fare un passo indietro.
*****************
Una sconfitta che potrebbe essere fatale
Il Palio di Ferrara, quello più antico d’Italia, il Palio di festa, di celebrazione, di gioia; il Palio di Borso, di Ercole d’Este, di Eleonora d’Aragona; il Palio che aggrega, che unisce; il Palio che negli ultimi anni si è magicamente trasformato in una manifestazione di “prestigio” anche per chi in passato lo aveva snobbato e considerato una “disgrazia” per la città; il Palio, se non è morto il 28 maggio 2006, ha ricevuto almeno un durissimo, violento colpo. E’ tramortito, umiliato, sulla scia della triste sorte egli animali - incolpevoli vittime - che dalla Piazza non sono usciti sulle proprie zampe.
*****************
«Non si deve copiare Siena» Le critiche di Malaguti (An): fermiamoci a ragionare
Una corsa maledetta. E sul Palio di Ferrara si è abbattuta una vera e propria bufera. C’è chi parla infatti di condizioni inadeguate della pista. Lo stesso fantino coinvolto nell’incidente, Giuseppe Zedde detto “Gingillo”, pare si sia lamentato del terreno troppo duro e quindi scivoloso. Zedde, che è ricoverato all’ospedale di Campostaggia nel comune di Poggibonsi, dove è in cura dal dottor Roberto Coppini per una frattura al malleolo peroneale, sarà operato lunedì prossimo e si rimetterà in venti giorni: non potrà correre al Palio di luglio a Siena, ma per quello di agosto lo rivedremo in pista in perfetta forma. Fra le tante riflessioni a cui saranno chiamate contrade ed Ente Palio anche quella sui cavalli, cioè sull’opportunità di continuare ad utilizzare purosangue oppure mezzosangue come avviene a Siena e in altri palii italiani. Ma è probabile anche un aggiornamento del regolamento della corsa, soprattutto per quanto riguarda le scorrettezze fra fantini e i cavalli “scalcianti”.
*****************
«Basta alle gare con animali» Le associazioni indignate: partono controlli e petizioni
Chiedono di abolire gare che prevedono l’uso di animali. O quantomeno, se la legge regionale non diventerà più restrittive sulle norme di sicurezza, di spostare la corsa dei cavalli all’Ippodromo. E per dare maggior forza alle rivendicazioni, un gruppo di associazioni animaliste ferraresi annuncia anche la sottoscrizione di una petizione popolare. E c’è chi annuncia anche il ricorso alle vie legali.
IL GIORNO - Lunedì 29 maggio 2006
FERRARA - Gara annullata per una serie di incidenti che hanno coinvolto bestie e fantini. Pubblico intossicato dagli spray al peperoncino delle forze dell'ordine.
Strage di cavalli, rissa al Palio
di Stefano Lolli
Ferrara - E' il giorno più cupo, nella storia del Palio più antico del mondo: tre cavalli abbattuti a seguito di drammatici incidenti sulla pista di piazza Ariostea, la decisione della giuria di annullare la gara (vinta dal fantino romagnolo Claudio Bandini detto 'Batticuore' per il Rione di San Paolo), e schermaglie tra i contradaioli sedate non senza fatica dalle forze dell'ordine.
Un pomeriggio choccante, per i quasi diecimila spettatori, e per i protagonisti di varie contrade, Il tributo più drammatico è stato pagato da Borgo San Giacomo, che ha visto il proprio cavallo Bao Nero agonizzare a lungo sulla pista, protetto pietosamente da un telone bianco prima del trasbordo su un'ambulanza attrezzata.Ma la sorte dell'animale era segnata, come quella dei cavalli di San Giovanni e San Benedetto feriti, drasticamente azzoppati forse per effetto delle buche nella pista, durante la disputa della corsa.
Il momento cruciale è stato all'inizio del secondo dei cinque giri di pista: il fantino di San Giacomo, il senese Giuseppe Zedde detto 'Gingillo', stava cercando una traiettoria esterna per sfruttare la massima velocità nel rettilineo. Ma all'improvviso lo zoccolo del suo cavallo, anche in questo caso forse per le condizioni della pista, non ha retto e lo sventurato animale è finito rovinosamente contro lo steccato; anche il fantino, nella caduta, ha riportato lesioni alla tibia e al perone che ne mettono a rischio la presenza al Palio di Siena di luglio.
Sotto gli occhi degli spettatori, si è consumato il dramma di 'Bao Nero'; i veterinari si sono immediatamente prodigati, ma le sue condizioni sono apparse molto gravi. Ferito seppur in modo più lieve anche il cavallo di Borgo San Luca: ciò ha impedito al più titolato tra i fantini in pista, il mitico Beppino Pes, di essere in gara. Letteralmente sotto choc anche mossiere e giuria: mentre gli altri cavalli sfilavano sulla curva dell'incidente, e San Paolo s'involava verso la vittoria, ha preso corpo la decisione - mai assunta nella ultratrentennale storia della manifestazione estense - di annullare la gara. Anche se probabilmente nei prossimi giorni la giuria potrebbe assegnare al rione bianconero il simbolo del successo, valido a questo punto soltanto per l'albo d'oro. Ma il cui risvolto, amarissimo, è già indelebilmente macchiato di lacrime, sangue e rabbia.
Rabbia. Perchè alla fine della gara sono scoppiati disordini dentro e fuori dalla pista; alcuni spettatori hanno dovuto ricorrere anche alle cure della Croce Rossa, per irritazione agli occhi causati dallo spray al peperoncino spruzzato per sedare i tumulti. Una circostanza che ha aggiunto polemica alle polemiche legate ai gravissimi incidenti in pista; c'è chi accusa le body-guard di aver utilizzato tali sostanze, ma l'agenzia di security si difende affermando che semmai sarebbero stati alcuni agenti.
E la giornata di festa si trasforma in un drappo cupo anche per i massimi dirigenti della manifestazione: <<Siamo traumatizzati - afferma il presidente dell'Ente Palio Dario Franceschini, capogruppo dell'Ulivo alla Camera -, non avremmo mai voluto vivere questo dramma che non ha precedenti. Si tratta del primo incidente di tale gravità nella storia della manifestazione. Ma a mente fredda dovremo ragionare su quanto è accaduto>>.
C'è chi nell'emozione per l'accaduto, pensa già che quella di ieri possa essere addirittura l'ultima edizione per il Palio estense.
Comunicati Stampa
29/05/2006
PALIO DI FERRARA 2006, UN MASSACRO DI ANIMALI. L’ENPA: NO ALLE CORSE, I CAVALLI LE PAGANO CARE
L’Enpa protesta contro il Palio di Ferrara e ogni analoga manifestazione, i cui esiti sono tristemente evidenti nella sorte di tre cavalli, uno ricoverato e ingessato e due abbattuti per le ferite riportate nella gara. Erano otto gli animali a partecipare alla contesa, ma solo cinque sono arrivati vivi al traguardo, mentre la folla incitava alla vittoria la propria Contrada.
Il Palio esiste da centinaia di anni, questa è la motivazione per cui nonostante reiterate proteste si continua a fare del male ai cavalli anno dopo anno. La tradizione, però. Avverte l’Enpa, non può essere una giustificazione a perpetuare un rituale che nulla perderebbe della sua suggestione se ci si limitasse alle magnifiche sfilate in costume, o a giochi di abilità tra persone che si contendono un premio. Gli animali non possono e non devono essere gli strumenti di una gara in cui sistematicamente, ogni anno, pagano un tributo di sangue per il divertimento di una folla che forse non è consapevole della sofferenza provata da questi esemplari, nella migliore delle ipotesi sfruttati fino al loro massimo limite fisico; è accaduto in molte corse ippiche, in tutta Italia, come dimostrato da un recente blitz cui hanno preso parte le Guardie zoofile dell’Enpa. L’Enpa chiede quindi che Ferrara segua l’esempio di altri Comuni italiani, dotandosi di un regolamento che vieti ogni maltrattamento agli animali, anche lo storico Palio, che non si limita a una gara di sfortunati equini, ma è un momento di rievocazione storica che potrebbe assumere ben altre valenze culturali senza ulteriori spargimenti di sangue. (29 maggio)
Comunicato stampa
Siamo rimasti sconvolti per quanto accaduto ieri durante uno dei tanti palii, quello di Ferrara, che ha provocato l'azzoppamento e la morte per abbattimento di troppi cavalli.
Abbiamo visto la loro sofferenza, il loro tentativo di rimettersi nonostante tutto in piedi, di cercare disperatamente di camminare ed abbiamo provato vergogna e dolore.
Chiediamo a gran voce la revisione dell'orrenda legge 189/2004 che consente queste manifestazioni definite "storico culturali" se autorizzate dalle Regioni e denunciamo apertamente quelle associazioni che, pur definendosi animaliste, hanno sostenuto-approvato-difeso questo testo di legge infame, si sono vantate di aver contribuito alla sua stesura ed approvazione e continuano a magnificarlo.
Fra poco arriveranno i vari palii di Siena e saremo alle solite, ma arriveranno anche moltissime altre manifestazioni che coinvolgono animali (cavalli, buoi, maiali, rane, colombe, ecc.) che non faranno altro che confermarci nella convinzione che l'umanità è morta ed ha prevalso l'autentica barbarie.
Ci auguriamo che il mondo politico prenda coscienza e si attivi per mettere fine a tutte queste stupide manifestazioni che rendono tutta l'Italia ed i suoi cittadini, anche quelli incolpevoli, indegni di rispetto.
Ebe Dalle Fabbriche presidente dell'associazione nazionale Movimento UNA uomo natura animali
San Piero a Sieve, 30 maggio 2006
|