Egregi signori
Leggiamo l'articolo allegato.
Non ci son parole per definire l'atto e l'essere che l'ha commesso.
Le parole non potrebbero spiegare i sentimenti di orrore e odio verso quell'essere ignobile che appartiene alla nostra stessa specie.
Non vogliamo neppure prendere in considerazione le giustificazioni d'amore perchè pensiamo nessuno possa credere nell'amore davanti a gesti di simile efferatezza.
Non scambiamo la violenza con la pietà, sarebbe un baratto indegno.
Pretendiamo quindi che la giustizia sia giustizia e applichi la legge. Che il cane, e noi che avremmo avuto compassione di lui e lo avremmo salvato dal suo carnefice, abbia quell'infimo risarcimento di cui non potrà godere. Vogliamo che nessuno, giornalisti compresi, possa presentare la storia del Breton come una minima e trascurabile azione. E' una vergognosa, ignobile, gigantesca, perfida azione che documenta la barbarie che ancora vige indisturbata nella nostra società senza valori e senza etica se non nei cuori stravolti di chi non ne sopporta il peso.
............................... GRUPPO BAIRO Onlus
Firme dei sostenitori del messaggio: p.s. articoli di cronaca in allegato Trento 20 febbraio 2004 Tre testimoni chiamano i carabinieri in via Collina. L´animale era stato infilato in un sacco Ha ucciso il suo cane in modo brutale, crudele. Lo ha colpito più volte con l´accetta e poi, quando dei passanti e dei vicini si sono messi a urlare e hanno chiamato i carabinieri, lo ha infilato in un sacco agonizzante. Dopo quasi un´ora l´animale era ancora lì che guaiva ed è stato ucciso dal veterinario. E´ accaduto ieri pomeriggio al civico 37/1 di via Collina. L'ADIGE - 21 FEBBRAIO 2004 Trento Il rogo Dice di aver ucciso il suo cane per pietà. Che non sopportava l´idea di vederlo agonizzare con un tumore in corpo e che per questo, dopo avergli sparato, gli ha voluto assestare il colpo di grazia con l´accetta. Giorgio (il nome è di fantasia) dà la sua spiegazione di quanto accaduto mercoledì pomeriggio in via della Collina, costatogli la segnalazione da parte dei carabinieri per maltrattamenti verso animali. Una spiegazione difficile da accettare al giorno d´oggi, ma che forse alligna nel pragmatismo contadino del Trentino che fu. |
lettera al Corriere del Trentino dell'associazione Pan Eppaa