Egregi signori
Mentre le società più civili (vari comuni italiani) rifiutano il circo con animali nel proprio territorio, il Comune di Como si attesta sulla retroguardia non accordando all'etica e alla civiltà valore alcuno mentre agli interessi e clientele, molto.
Il circo con gli animali è una forma  moderna di schiavitù.
Il circo sfrutta crudelmente esseri senzienti, privandoli di dignità, di benessere e del diritto a vivere secondo la loro etologia.
Molte volte gli animali sono importati illegalmente e molti di essi vengono poi confiscati dalle Forze dell'Ordine.
Gli animali sono tanto carini da vedere, certo, gli elefantini, gli orsi, i leoncini, le tigri, sono proprio animali che vale la pena ammirare, ma quanti si soffermano a pensare che loro  non sono altrettanto contenti di dare spettacolo e di passare la vita in gabbie anguste?
Si portano volentieri i bambini al circo anche perchè attraverso di esso possono vedere animali altrimenti inaccessibili. Ma lo spettacolo di animali in gabbia, lontani dal loro ambiente e dai loro comportamenti naturali, difficilmente può essere proposto come "didattico" specialmente per i bambini. Al contrario, fa vedere una realtà fasulla e lungi dall'essere formativo lo spettacolo è diseducativo e, per di più, infinitamente triste.
L'animale del circo deve diventare un'automa, non può permettersi di sfidare il padrone o fare un passo falso. L'animale che commette il minimo errore imparerà a ubbidire nel modo più duro possibile. Le punizioni saranno esemplari, impossibile dimenticarle.
Alcuni non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia perchè sono talmente disperati e rassegnati che non riescono più a mangiare.
Nel lungo periodo necessario per piegare la  volontà di un animale si arriva anche a togliergli acqua e cibo. "Alla lunga" - ha affermato un domatore - "devono assecondare l'uomo o morire".  Alcuni forse, i più fortunati, scelgono la morte.  
Dobbiamo constatare con sconcerto che dopo l'assessore disposto a far murare i gatti vivi, dopo gli assessori che appoggiano la corsa delle oche, arriva adesso l'assessore che sostiene il circo. Così mentre il parlamento promulga una legge contro il maltrattamento degli animali (con pene anche detentive) l'amministrazione di Como viaggia come un gambero.
Chiediamo alle persone ragionevoli, a coloro che riflettono sull'etica, che ripudiano le sofferenze inflitte ai deboli e indifesi, di boicottare il circo e, al momento delle elezioni, ricordarsi dei propri politici e scegliere.
 
 
........................GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info
 

firme dei sostenitori del messaggio:
 

 
p.s. articolo di cronaca in allegato

 
LA PROVINCIA DI COMO
29/11/2005
 
Como
Il caso Da domani a domenica spettacoli di acrobazia, magia e musica in piazza d'Armi. La «regina» festeggia a Como i 50 anni di spettacolo Torna a Como dopo dieci anni il circo di Moira Orfei. Animalisti in rivolta
Moira Orfei, con il suo look, è un'icona senza tempo dell'arte circense
 
(G. Alb.) Da domani piazza D'Armi a Muggiò ospiterà il primo dei due circhi che l'Amministrazione comunale ha voluto “regalare” alla città in occasione del Natale. Si tratta della carovana di Moira Orfei, che torna nel capoluogo lariano dopo due lustri per fasteggiare i 50 anni di carriera artistica ma anche i 74 anagrafici. Si perché la Mora nazionale è praticamente vissuta sempre all'ombra del tendone: figlia d'arte, è nata dall'unione di Riccardo Orfei, il celebre clown “Bigolon”, con Violetta Arata anche lei protagonista del mondo circense. Miranda - questo il suo vero nome - si è esibita come cavallerizza, trapezista e acrobata, per poi diventare l'artista circense più amata dagli italiani, protagonista di una carriera tutta in salita che dura da ben mezzo secolo e che l'ha portata anche in tivù e al cinema, in Italia e all'estero, grazie al carisma e al suo “essere personaggio”, che ha trasmesso, insieme all'energia, ai figli Stefano e Lara, tra l'altro vincitori dell'Oscar del circo-Clown d'argento al Festival del circo di Montecarlo. Per informazioni sulla tappa comasca consultare il sito “www. moiraorfei. it” o telefonare al 333.5498227. Il secondo appuntamento - il tendone di Moira Orfei lascerà piazza d'Armi domenica - è a partire da lunedì 12, con il circo acquatico “Splash tour” di Arduino Rossi. Con l'arrivo delle prime roulotte però, tornano le polemiche. In una nota le associazioni riunite Diritti animali ribadiscono la loro contrarietà allo spettacolo circense quando utilizza animali all'interno degli spettacoli: «Il circo appena giunto sul Lario - spiega il coordinatore Mauro Consolini - non nasconde la sua predisposizione verso questa forma di sfruttamento, anzi la mostra con orgoglio nello slogan impresso sui manifesti, che recita testualmente “Brivido, animali e sensazioni”». Dello stesso tono il comunicato a firma di Elisabetta Patelli che dice sì ai circhi a Como ma senza animali, e no al patrocinio comunale. «Lo spettacolo offerto dai circhi - aggiunge - va mantenuto in vita, ma solo quando si basa sul lavoro umano e non sullo sfruttamento di animali imprigionati e costretti a esibizioni innaturali. Chiediamo al Comune un'inversione di rotta: da una parte indirizzare gli sforzi verso campagne a favore degli animali, dall'altra di promuovere eventi che siano anche educativi».
 
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