Egregi signori
Leggiamo l'articolo in calce e vogliamo manifestarvi tutta la nostra soddisfazione.
Finalmente la Regione Sardegna compie un gesto di riconoscimento della legge nazionale 281 del 14 agosto 1991 che impone la tutela degli animali d'affezione e la lotta al randagismo.
Ci auguriamo che questa iniziativa mantenga le promesse per cui è nata e che i cani (e i gatti) abbandonanti, malati, affamati, bastonati scompaiano nel prossimo futuro dalle strade della Sardegna. Che nessun turista del continente debba essere costretto, per un irrefrenabile sentimento di compassione, a portare con sè la creatura che, durante la vacanza, ha elemosinato cibo e carezze.
Pensiamo che combattere il randagismo significhi permettere che la bellezza del paesaggio naturale non sia deturpata da visioni di degrado culturale e possa andare invece a braccetto con la civiltà dei comportamenti umani e del rispetto delle leggi così da permettere a chi ama gli animali di amare anche la Sardegna senza soffrirne.
Combattere il randagismo non è soltanto costruire canili come prigioni permanenti (o peggio lager) e sterilizzare gli animali ma, soprattutto, promuovere le adozioni affinché i cani entrino in quel luogo speciale a cui l'uomo li ha destinati con la domesticazione: la casa e la famiglia umana. E che siano una casa e una famiglia della Regione per rendere le adozioni controllabili e controllate nel tempo ed evitare quello che la circolare Garavaglia
n. 33 del 12 agosto 1993 ( https://bairo.info/garavaglia_circ33_93.html )segnala come un costume efferato: l'affidamento di cani (e gatti) "a persone o associazioni che si presentano come protezionistiche e che invece fungono da intermediarie con organizzazioni straniere per la cessione degli animali in massa, destinati ai Paesi del nord Europa perdendone completamente le tracce.
Gli animali non devono passare dalla padella alla brace.
........................GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
ASCA
SARDEGNA: LOTTA A RANDAGISMO, 800MILA EURO A COMUNI E 130MILA AD ASL
(ASCA) - Cagliari, 14 nov - Centoundici comuni riceveranno 800 mila euro per la lotta al randagismo. Su proposta dell'assessore regionale alla sanita', Nerina Dirindin, la giunta regionale ha approvato il programma finanziario e messo in pagamento le somme dovute alle amministrazioni per la gestione delle strutture di ricovero di animali per l'anno 2005. E' stato anche costituito un gruppo di lavoro incaricato di fare proposte di modifica alla legge regionale 21 del '94, per introdurre dei meccanismi di premialita' nei confronti di quei comuni che maggiormente si attiveranno nella lotta al fenomeno del randagismo. Sono stati inoltre erogati alle aziende Asl 130 mila euro quale finanziamento del piano di sterilizzazione dei cani dei privati per il 2005. I fondi necessari al funzionamento dei canili (gestiti in proprio o attraverso convenzioni con le organizzazioni protezionistiche) sono stati accreditati ai comuni che hanno presentato richiesta entro i termini stabiliti. Solo 6 Comuni su 117 che hanno presentato domanda (quelli di Berchidda, Girasole, Magomadas, San Sperate, Tiana e Villagrande Strisaili) sono stati esclusi per mancata rendicontazione. A tutti i comuni e' stata assegnata una quota forfetaria di 3000 euro. La ripartizione della somma residua (467 mila euro) e' avvenuta invece in misura percentuale su base demografica. Questi criteri (che fino ad oggi non hanno prodotto i risultati attesi) saranno validi solo per l'anno in corso. L'assessorato alla Sanita' procedera' ora in tempi brevi ad una loro modifica, con l'obbiettivo di premiare quei comuni che maggiormente s'impegnano nella lotta al randagismo. red/cam/alf
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SARDEGNA OGGI
lunedì, 14 novembre 2005
800 mila euro per combattere il randagismo
Lotta al randagismo, dalla Giunta Soru 800 mila euro ai comuni e 130 mila euro alle Asl. 111 i comuni interessati ai finanziamenti di 3000 euro ciascuno più una percentuale su base demografica. Solo sette, invece, i comuni che non parteciperanno all'iniziativa per mancanza di rendicontazione. Il prossimo anno, l'assessorato alla sanità proporrà nuovi criteri di aggiudicazione delle somme, che diventeranno premiali.
CAGLIARI - Centoundici Comuni riceveranno 800 mila euro per la lotta al randagismo. Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin, la Giunta Soru ha approvato il programma finanziario e messe in pagamento le somme dovute alle amministrazioni per la gestione delle strutture di ricovero di animali per l’anno 2005. È stato anche costituito un gruppo di lavoro incaricato di effettuare delle proposte di modifica alla legge regionale 21 del ‘94 per introdurre dei meccanismi di premialità nei confronti di quei Comuni che maggiormente si attiveranno nella lotta al fenomeno del randagismo. Sono stati inoltre erogati alle aziende Asl 130 mila euro quale finanziamento del piano di sterilizzazione dei cani dei privati per il 2005.
I fondi necessari al funzionamento dei canili (gestiti in proprio o attraverso convenzioni con le organizzazioni protezionistiche) sono stati accreditati ai Comuni che hanno presentato richiesta entro i termini stabiliti. Solo 6 Comuni su 117 che hanno presentato domanda (quelli di Berchidda, Girasole, Magomadas, San Sperate, Tiana e Villagrande Strisaili) sono stati esclusi per mancata rendicontazione. A tutti i Comuni beneficiari, invece, è stata assegnata una quota forfetaria di 3000 euro. La ripartizione della somma residua (467 mila euro) è avvenuta invece in misura percentuale su base demografica. Questi criteri (“che fino ad oggi non hanno prodotto i risultati attesi”) saranno validi solo per l’anno in corso. L’assessorato alla Sanità procederà ora in tempi brevi ad una loro modifica, con l’obbiettivo di premiare quei Comuni che maggiormente si impegnano nella lotta al randagismo.
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Risposta della Regione Autonoma della Sardegna e controrisposta del GRUPPO BAIRO Onlus