Egregio signor Sindaco.
Nelle vie e nelle piazze di Alessandria si vedono sempre più spesso mendicanti che chiedono l'elemosina sfruttando i cani. Turisti e cittadini sensibili, innanzi a questa pratica aberrante, si  lamentano indignati chiedendo alle autorità competenti un intervento immediato che ponga fine a simili spettacoli. Ma l'amministrazione finge di non sentire. I cuccioli usati vengono scelti sempre più piccoli, deboli e trascurati, per suscitare nel passante tenerezza e compassione. Ecco la furbizia di chi sa usare poveri animali per l'accattonaggio. La loro provenienza e il loro destino finale sono avvolti da movimenti oscuri e poco puliti, in cui la vita non ha alcun valore, se non quello degli oggetti da usare e gettare quando risultano inservibili.  Molte sono le città italiane, impegnate da tempo nella lotta a questo tipo di vergognoso e squallido  modo di chiedere l'elemosina. I Comuni come Milano, Roma, Napoli, Campobasso, Gorizia, solo per citarne alcuni,  hanno adottato delibere  che vietano espressamente la questua con animali, in particolare con lo sfruttamento di cuccioli  di femmine in gravidanza.
Spesso l'indifferenza al rispetto verso le forme di vita più deboli quali gli animali crea un atteggiamento che incrina la convivenza civile e logora lo spirito dei tanti cittadini che vorrebbero un buon rapporto con le istituzioni.
Chiediamo sig. Sindaco di raccogliere le richieste dei tanti e di provvedere al più presto ad emanare un'ordinanza contro l'accattonaggio con sfruttamento di animali.
Ricordiamo inoltre ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 150 del 31/03/79 che compete ai comuni l'applicazione di tutte le leggi esistenti in materia di tutela degli animali ed in particolare delle seguenti:
- l'accertamento dell'iscrizione all'anagrafe canina con relativo microchip o tatuaggio (L.281/91),
- la provenienza degli animali che, se arrivano dall'estero, non possono avere meno di tre mesi e 21 giorni d'età, devono essere vaccinati contro la rabbia e muniti di passaporto (Reg. CE 998/03),
- l'accertamento sulla provenienza dei cani che devono essere intestati a coloro che li espongono nonchè un  controllo severo sulla eventuale loro vendita per la quale necessita apposita autorizzazione (Accordo Stato regioni 6 febbraio 2003)
Gli animali non votano, ma i cittadini di Alessandria sì e lo faranno individuando i propri rappresentanti tra quelli che condividono gli stessi valori di civiltà e rispetto della vita.

 

Enrica Boiocchi vice presidente GRUPPO BAIRO Onlus
Francarita Catelani Presidente UNA Cremona
 
 
mendicanti ad Alessandria
 
 
            
 
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