Egregi signori
vogliamo rendere noto quanto scritto in questo articolo e invitare i  mass media ad approfondire ogni loro informazione.
Noi pensiamo che l'orgoglio di un giornalista dovrebbe scaturire dalla sua capacità di introspezione, dal saper scandagliare un argomento, dalla sua volontà di mostrarlo per intero, completamente, in modo che il lettore sia stimolato a riflettere e pervenire a una propria autonoma opinione.
Possa, in una parola, attingere a una versione giornalistica globale.
O globale deve essere soltanto il mercato?
 
........................GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info
 
firme dei sostenitori del messaggio: 
 
 
p.s. articolo di cronaca in allegato 

 
VILLAGGIO GLOBALE
15 Ottobre 2005
 
La campagna Rsa, promossa da Medici Internazionali
Vivisezione e salute – Ricerca sì ma senza animali
 
A proposito delle mele dell'Aism, l'associazione MI puntualizza che «con la vendita delle mele, l'Aism non finanzia solo la ricerca ma anche la vivisezione» e invita i cittadini: «prima di donare, informarsi»
Oggi e domani in molte piazze italiane si vendono le ormai tradizionali «mele dell'Aism» per aiutare «la ricerca» sulla sclerosi multipla. Ma la ricerca spesso usa metodi che sono contestati in campo scientifico, come l'utilizzazione di animali. L'associazione Medici Internazionali, a questo proposito, in un comunicato, sottolinea che molti cittadini ignorano che «oltre alla ricerca, con le proprie donazioni aiuteranno anche la vivisezione, o sperimentazione animale che dir si voglia: una parte dei fondi raccolti dall'Aism verrà impiegata infatti in questo tipo di esperimenti, molto dolorosi per gli animali, e scientificamente inutili».
La campagna Rsa, promossa dai Medici Internazionali, associazione che annovera tra i propri iscritti migliaia di membri della comunità scientifica internazionale, si pone come proposito il garantire a tutti i cittadini una corretta e completa informazione; si ritiene infatti che ogni persona abbia il diritto di scegliere in piena consapevolezza se e a chi donare il proprio contributo a favore della ricerca medica.
L'obiettivo della campagna è quello di sostenere una ricerca medica realmente efficace. Gran parte dei risultati ottenuti dalle ricerche eseguite su animali non si sono poi rivelati fruibili in campo umano, in virtù del fatto che il «modello animale» studiato riproduce una malattia artificiale, molto diversa da quella vera, che si sviluppa nell'uomo.
In un articolo pubblicato su «New Scientist» del 26 febbraio 2004, viene illustrato come gli esperimenti su animali potrebbero aver ritardato il progresso medico nel campo della sclerosi multipla.
I ricercatori dell'Università di Sydney hanno infatti studiato il tessuto cerebrale di 300 malati di Sclerosi Multipla e hanno concluso che la SM potrebbe essere dovuta a un meccanismo del tutto diverso da quello che si pensava agire nei modelli animali, il più usato dei quali consiste nell'induzione negli animali di laboratorio della cosiddetta Encefalite Allergica Sperimentale (Eae), un modello considerato del tutto inappropriato da tre esperti di neurologia dell'Università di Glasgow.
I volontari di Rsa sottolineano nel comunicato che «anche e soprattutto nell'interesse dei malati, non verranno meno all'impegno preso, continuando a diffondere materiale informativo e a raccogliere firme sulla petizione che chiede alle associazioni per la ricerca medica di non proseguire sulla strada, fallace, della sperimentazione animale».
E precisano che:
«non si dubita che vi sia, da parte dell'Aism, il totale rispetto della normativa vigente in tema di sperimentazione animale, ma quel che si contesta è la validità scientifica di questo metodo;
«la campagna Rsa mira a sostenere una ricerca diversa da quella animale, non a mettere in discussione l'indubbia e fondamentale importanza della ricerca scientifica in quanto tale;
«la campagna Rsa si pone l'obiettivo di informare i cittadini, lasciandoli poi liberi di scegliere consapevolmente.
«I promotori della campagna Ricerca senza animali, gli aderenti all'associazione Medici Internazionali e i simpatizzanti tutti, sono vicini ai malati di sclerosi multipla e alle loro famiglie, e proprio per questo vogliono una ricerca realmente scientifica, che non utilizzi, quindi, animali come modello delle malattie umane».

 
 
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