Egregi signori
Chiediamo l'intervento delle persone sensibili che conoscono le leggi e sanno che ai colombi non si può sparare; chiediamo che si preoccupino di richiamare il loro sindaco a metodi più scientifici e progrediti.
Il TAR ha sempre condannato il ricorso alle armi e le città italiane si sono orientate verso metodi incruenti per il controllo della popolazione di colombi.
L'elenco delle malattie possibili e impossibili di cui il sindaco si avvale, delegittima le dichiarazioni dell'Istituto Superiore della Sanità: " i rischi sanitari sono sempre enfatizzati ma nelle nostre zone non si è fino ad ora riusciti a trovare una relazione diretta tra la presenza di un agente patogeno in uccelli urbani e focolai di malattia umana" (A. Mantovani).
Invitiamo il primo cittadino di Trevignano ad informarsi presso le città che non hanno mai applicato metodi cruenti o che si sono convertite dopo averli usati, e applicano con successo il metodo scientifico basato sulla legge della "capacità portante" per la quale ogni popolazione animale libera soggiace, per la sua crescita, alla disponibilità di cibo e di siti di nidificazione.
Riportiamo più sotto una breve relazione sul colombo di città, chiedendo all'amministrazione comunale di Trevignano di ritirare l'ordinanza e ai cittadini di ricorrere al TAR se questo non avvenisse.
Per risolvere un problema si può seguire un percorso di civiltà. L'intelligenza che arriva nello spazio può arrivare anche sui tetti e nei campi.
firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. relazione in allegato e articolo di cronaca
COLOMBI DI CITTA' Un problema che si può risolvere SINTESI
I colombi I colombi discendono dal piccione selvatico (Columba Livia), oggi molto raro in Italia e sono stati introdotti nelle città, per abbellirle, alla fine dell'ottocento. Si accusano i colombi dei seguenti danni:
Esperienze cruente di contenimento Per contenere la popolazione in una misura accettabile, nel recente passato alcune città (come Barcellona che tra il 1996 e il 1990 ha sterminato 108.193 individui e Basilea che tra il 1961 e il 1985 ha sterminato circa 100.000 individui) hanno usato metodi cruenti senza alcun successo. La popolazione di colombi non subì variazioni e, a prescindere dalla questione etica, la strategia risultò fallimentare. UNA LEGGE SCONOSCIUTA La legge che regola le popolazioni di animali è il segreto che rende valido ogni intervento umano di ripristino dell'equilibrio, fornendo una soluzione seria, incruenta, etica ed ecologica. METODI INCRUENTI E' proprio la legge della capacità portante che offre gli strumenti per intervenire. In campagna Le interferenze con le attività agricole, soprattutto alle colture di girasole, mais e soia possono essere contrastate con vari sistemi: cannoncini a scoppio ripetuto, pallone "predator", razzo acustico, falcone acustico ecc. CONCLUSIONE Tutti i metodi usati, affinchè abbiano successo, devono mirare a ridurre la capacità portante dell'ambiente. BIBLIOGRAFIA Testi consultati:
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IL GAZZETTINO DI VICENZA
Domenica, 9 Ottobre 2005
Con un'ordinanza urgente
Il sindaco dichiara guerra ai colombi
Trevignano (TV) - (L.Bon) Il sindaco dichiara guerra ai colombi. Con un'ordinanza urgente diffusa in vari locali del Comune, il primo cittadino di Trevignano Franco Bonesso ha disposto nei giorni scorsi la limitazione del numero di colombi "domestici di città" nel territorio comunale. Un atto che potrebbe far discutere ma al quale, peraltro, già altri centri hanno provveduto. Tale limitazione potrà avvenire "mediante l'abbattimento nelle zone agricole, attuato a cura dei cacciatori aventi i requisiti di legge in materia venatoria, con fucile a canna liscia sotto diretto controlli degli agenti venatori provinciali e volontari"; è ipotizzata anche "la cattura all'interno dei centri abitati con l'utilizzo di reti o di trappole". Nello stesso tempo, però, il sindaco chiede anche aiuto a tutta la popolazione. Che è invitata "a chiudere eventuali fori presenti negli edifici o porre in opera reti o dissuasori nei sottotetti per impedire la nidificazione". Non vanno inoltre somministrati "alimenti ai colombi".Tale ordinanza è stata emessa alla luce del "disagio che stagionalmente grava sulle colture, sugli edifici pubblici e sugli allevamenti zootecnici dovuto ai danni causati dall'attacco" di tali presenze. "I colombi -aggiunge il sindaco- sono in costante aumento e potrebbero comportare problemi seri anche di carattere igienico-sanitario". In particolare, alla presenza di tali animali potrebbe essere legata la diffusione di "salmonellosi, toxoplasmosi, calmidiosi" ma anche la presenza di "parassiti e zecche". Il sindaco sottolinea anche i danni di carattere economico derivanti da tali presenze. Li connette in particolare alla necessità di interventi di bonifica per il risanamento dei luoghi. Alternative meno "rigide" dell'abbattimento (dissuasori, reti, cattura e successivo rilascio) non risulterebbero d'altro canto efficaci.
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Risposta della responsabile del Gruppo Misto Daniela Marzinotto