Egregi signori
Dal 6 al 10 ottobre 2005, "il Circo di Vienna" poserà il suo tendone a Orzinuovi - Bs.
Questi spettacoli con animali continuano ad essere ospitati dai comuni senza che gli amministratori si pongano la domanda etica: "è giusto sfruttare gli animali per il divertimento degli uomini?"
Noi vorremmo che questa domanda fosse illuminante e che il rigore intellettuale si affacciasse per rispondere: sfruttare gli animali come fossero automi o pupazzi o schiavi è immorale e ignobile. La tradizione di lunga data non lo giustifica altrimenti dovrebbe giustificare altre tradizioni: la schiavitù, il razzismo, il colonialismo, il maschilismo.....ecc.
Milano e Pavia, grandi città e altri Comuni italiani importanti, la cui densità di popolazione esprime una numerosa presenza di cittadini contrari a questi spettacoli medioevali e diseducativi per le nuove generazioni che dimostrano cultura e sensibilità hanno dimostrato di aver compreso tale etica, proibendo gli attendamenti di circhi e mostre nei loro territori in cui gli animali sono, loro malgrado, protagonisti.
E per questo, le amministrazioni evolute dovrebbero rispondere alle esigenze di una cittadinanza evoluta e non prostrarsi a quella degli interessi o della superficialtà.
Il circo sfrutta crudelmente esseri senzienti, privandoli di dignità, di benessere e del diritto a vivere secondo la loro etologia.
Gli animali sono tanto carini da vedere, certo, gli elefantini, gli orsi, i leoncini, le tigri, sono proprio animali che vale la pena ammirare, ma quanti si soffermano a pensare che loro non sono altrettanto contenti di dare spettacolo e di passare la vita in gabbie anguste, legati a catena, prigionieri incolpevoli?
Lo spettacolo di animali in gabbia, lontani dal loro ambiente e dai loro comportamenti naturali, difficilmente può essere proposto come "didattico" specialmente per i bambini. Al contrario, fa vedere una realtà fasulla e lungi dall'essere formativo lo spettacolo è diseducativo e, per di più, infinitamente triste. E un adulto pensante com'è possibile non sappia scorgere la falsità e l'artificiosità di comportamenti indotti con coercizione (fisica e psicologica) e se la scorge com'è possibile che possa divertirsi a spese di tanta sofferenza?
L'animale del circo è uno schiavo, deve diventare un automa, non può permettersi di sfidare il padrone o fare un passo falso. L'animale che commette il minimo errore imparerà a ubbidire nel modo più duro possibile. Le punizioni saranno esemplari, impossibile dimenticarle.
Alcuni non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia perchè sono talmente disperati e rassegnati che non riescono più a mangiare.
Nel lungo periodo necessario per piegare la volontà di un animale si arriva anche a togliergli acqua e cibo. "Alla lunga" - ha affermato un domatore - "devono assecondare l'uomo o morire". Alcuni forse, i più fortunati, scelgono la morte. Pensate davvero che il vecchio orso Jacky, protagonista principale del Circo di Vienna, sia contento di mostrarsi al pubblico chiuso in un carrozzone, completamente in balia di umani curiosi e superficiali?
Quando si spengono le luci e il tendone si chiude, rimangono le gabbie ma, soprattutto, rimangono gli animali a cui è stato tolto tutto, a cui è stata tolta la dignità.
Chiediamo a voi tutti una riflessione poichè i cittadini, per fortuna, non sono tutti uguali e numerosi sono quelli che hanno a cuore il benessere dei nostri fratelli minori quali gli animali, degni di rispetto e compassione.
p.s. articolo di cronaca in allegato
LIBERO
2 OTTOBRE 2005
Un circo a Brescia: un tempo l'idolo dei bimbi, oggi è vecchio e si muove appena. Fu catturato quando non c'erano leggi a difesa della specie
Jacky, l'ultimo orso polare costretto a lavorare
Manerbio (BS): Si dice che quando un orso graffi il petto il suo e il tuo cuore siano uniti per sempre da un filo invisibile. Che si srotola fino alla morte. Lo sanno i cacciatori di pelli di orsi siberiani e quelli dell'Alaska. E lo sa chi, trentatrè anni fa, ha strappato un cucciolo di orso polare dalle zampe della madre per fargli girare il mondo sul carrozzone di un circo. Questa è una favola triste. Dove il lieto fine possiamo solo tentare di immaginarlo. Ha inizio in un gelido giorno di dicembre nella Russia settentrionale. Jacky è un orso di appena 5 mesi che sfugge per un attimo allo sguardo vigile della madre e finisce catturato da un cacciatore, che lo vende per pochi soldi a un circo sovietico. Ormai lontano dai ghiacci e dall'odore di neve, il piccolo orso bianco viaggia di città in città impara non senza soffrire a fare acrobazie e a mostrarsi agli occhi della gente. Oggi Jaky ha trentatrè anni. E' anziano, stanco, ed è l'unico orso bianco ancora "a servizio" in Europa. Nel 1973 la convenzione di Waschington ha infatti proibito la cattura di specie protette. Jacky lavora per "Il Circo di Vienna" da quando aveva due anni. L'abbiamo scovato a Manerbio vicino a Brescia, dove il carrozzone resterà in tournè per qualche giorno. Il Circo di Vienna è una piccola arca di Noe', dove convivono procioni, orsi bufali scozzesi e tigri ,malesiane. Gabbie e versi degli animali sembrano mescolarsi. Così come, lustrini, trucchi e paillettes, si confondono le lingue dei circensi. Russi, rumeni, polacchi, viennesi, una "grande famiglia" che riunisce più di cinque nazionalità. In mezzo a questa accozzaglia di colori e di odori si scorge una gabbia isolata. E' la tana di Jacky, l'orso più vecchio d'Europa passa li dentro quasi tutta la giornata. la sua pelliccia candida e preziosa per proteggersi dai ghiacci del Polo Nord, risulta soffocante in un paesino bresciano. e le pale del ventilatore che Maxime, la sua domatrice gli ha messo davanti alla gabbia, sembrano troppo piccole per recargli sollievo. Al collo ha una catena di metallo. Anche se sono gli anni a pesargli di più. Perchè se prima le sue "performance" erano perfette ora Jacky si esibisce a fatica. Ma gran parte della colpa - rivela Maxime la domatrice - più che alla veneranda età sarebbe da attribuirsi all'appetito famelico dell'orso:- Mangia due Kg di pesce al giorno e non si muove più, ormai è obeso. - Nello show Jacky appare sopra un carrozzone trainato da un cavallo. ha lo sguardo spento, il capo chino. Gli fanno fare il giro dello spiazzo, ma lui è stanco. tutti lo guardano. Mentre i circensi non possono fare a meno di ricordare i bei tempi andati, quando Jacky riusciva ancora ad alzarsi su due piedi e ammutoliva le folle. Oggi i bambini hanno gli occhi sgranati: lui ha lo sguardo smarrito. Solo un bimbo è triste: chiede al nonno se è vero che l'orso bianco si sta divertendo. Perchè è inutili girarci intorno: le condizioni all'interno dei circhi non sono l'ideale per gli animali. La Cities (la commissione che stabilisce le condizioni di mantenimento degli animali da circo) ad esempio stabilisce che "in ogni momento l'animale deve poter usufruire di acqua fresca e pulita.- Mentre la gabbia di Jacky, quando la vediamo ne è priva. Il criterio 11 della commissione prevede inoltre che gli orsi siano mantenuti in strutture che permettano loro di potersi sottrarre alla vista del pubblico. Un'opportunità che la "stanza" di Jacky esclude. E sono proprio questi i punti ad infiammare l'Aidaa ,l'Associazione italiana per la difesa di Animali e Ambiente- Andremo dalle autorità competenti per chiarire la posizione di questo circo.- spiega Lorenzo Croce.- Non ce l'abbiamo con la categoria- precisa Croce, - solo che bisognerebbe finanziare la strutture che si avvalgono solo di acrobati e vigilare su quelle che utilizzano gli animali a scopo si lucro. Per quanto riguarda il nostro orso,la sua fine è già scritta. Non rivedrà più il ghiaccio e la neve. E festeggerà i 33 anni, come tutti i compleanni passati, nel circo che lo ha accolto da cucciolo.
Arianna Giusti
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Messaggio pubblicato su VAOL.IT il portale della Valtellina e Valchiavenna l'8/10/2005
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