Sent: Monday, November 10, 2003 7:49 PM
Subject: A Brindisi...dove la crudeltà supera ogni limite

 
Egregi signori
 
A Striscia la Notizia del 3 novembre u.s. abbiamo assistito increduli alle ripugnanti immagini che mostravano il canile di Brindisi.  Canile dove i cani  vivono in condizioni infernali, senza cibo, senza riparo, tra carcasse di altri cani morti. Animali che si azzannavano e si sbranavo per la fame. Un documento orribile che definire vergognoso è quasi un complimento.
Non vorremmo credere che in una società che osa chiamarsi civile possano esistere e persistere situazioni di degrado morale tanto avanzato.
Non vorremmo credere che il comune i responsabili, cittadini, abbiano consentito con la propria indifferenza, superficialità, inosservanza, che simile situazione si verificasse a danno di tanti animali innocenti.
Ci domandiamo quindi perchè, nonostante la legge quadro nazionale 281 del 14 agosto 1991 e successiva regionale n. 10 del 28/07/03, affidino  ai sindaci l'obbligo di tutelare gli animali d'affezione, questi non solo non tutelano (tatuaggio, informazione, lotta all'abbandono, campagne di adozione, iniziative contro i bocconi avvelenati, contro i combattimenti, sterilizzazione delle colonie feline, ecc) ma lascino prosperare impunemente, nel silenzio e nell'indifferenza, situazioni lager e malaffare criminale anzi, addirittura, li facilitino.
Giovedì 6 novembre un nuovo servizio sempre di "Striscia" ha strappato una promessa alle istituzioni, che garantiscono il termine dei lavori nel canile, entro un mese. Vogliamo che questa promessa sia mantenuta! Da troppo tempo ormai in quell'inferno, gli animali stanno soffrendo e morendo nella completa indifferenza . L'immagine che le telecamere hanno trasmesso riguardo l'agonia di un povero cane, solo e abbandonato a sè stesso e che sappiamo poi deceduto, non lasceranno MAI le nostre menti e la memoria di chi ha assistito ad una simile barbarie.
Auguriamo che il rimorso si faccia sentire e corroda il cuore (quale cuore?) di coloro che hanno contribuito a martirizzare poveri esseri innocenti.
Stiamo parlando di esseri viventi, non di rottami gettati in una discarica.
E' vergognoso definirsi civili e progrediti davanti a un simile scempio di vite. 
 
................................. GRUPPO BAIRO Onlus
 
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