Egregi signori
Le parole di buonismo che i giornali riversano a fiumi quando si tratta di trovare una famiglia affidataria ai cuccioli di labrador e di pastori tedeschi (cani preferiti come guida per i ciechi) cozzano contro la realtà esemplificata dall'articolo in calce.
Cozzano e si scompongono in quelle schegge pungenti di verità che gli esseri umani nascondono ipocritamente e spudoratamente: gli animali sono usati per il nostro esclusivo interesse e poi buttati come oggetti obsoleti quando non possono più essere utili.
Ci chiediamo: ma che società è quella che toglie la libertà, manovra la vita, la riduce, l'automatizza, la modula secondo il vantaggio che vuole ottenere senza tener conto delle esigenze specifiche di quella vita, dei sentimenti (sofferenze, bisogni, paure, dolore) del cane, animale d'affezione che, mentre da una parte, per una sorta di affermazione morale, si tutela con leggi (che poi nella realtà si riducono a mera ostentazione di parole e colpevole negazione dei comportamenti corrispondenti), dall'altra se ne ammette, anzi, se ne promuove lo sfruttamento.
Non giustifichiamo questo sfruttamento sotto le mentite spoglie di "nobili lavori", perchè sempre di sfruttamento si parla. Ogni volta che costringiamo un essere vivente a sottostare ai nostri egoismi lo maltrattiamo. Cavalli, cani, gatti, maiali, polli, mucche, conigli....... una lista interminabile di creature di cui nessuno mai si chiede cosa è meglio per loro. Non parlano certo, ma respirano e conoscono il dolore, come noi. E come noi hanno diritto al rispetto e ad essere ascoltati!
Le contraddizioni sono proprie dell'uomo ma le menti illuminate e le coscienze rigorose sanno vederle ed eliminarle.
E' commovente l'immagine di un cieco guidato da un cane. E' commovente notare con quale attenzione e premura il cane si muove avvisando il padrone di ogni pericolo. Come in poche altre circostanze la gente noti l'intelligenza e la disponibilità dell'animale.
Ben pochi sanno però che il povero cane per imparare a guidare una persona non vedente viene sottoposto per anni ad una disciplina durissima che lo snatura totalmente, gli toglie l'istinto del gioco con i propri simili, la necessità di annusare le tracce di un altro cane, lo priva di ogni comportamento spontaneo attinente alla sua etolgia fino a trasformarlo in un automa, un robot, una perfetta macchina che obbedisce senza tentennamenti ai comandi dell'uomo.
E' come se degli extraterrestri schiavizzassero un essere umano fin dall'infanzia e lo costringessero a servirli nelle loro necessità, per tutta la vita. Come d'altra parte è stato fatto nei secoli passati dai bianchi nei confronti degli africani con lo schiavismo di perduta memoria.
Pochi sanno che la dura disciplina imposta al cane riduce di un terzo la vita dell'animale e che i cani i quali, durante l'addestramento, commettono un errore che potrebbe essere pericoloso per il cieco, spesso vengono soppressi.
Che dire poi dell'affidamento prima dell'istruzione? Per un anno il cucciolo conosce una famiglia, impara ad amarla giorno dopo giorno, è la sua famiglia, quella cara famiglia che poi............lo abbandona.
Questo tipo di abbandono non viene punito dalla legge, non è iscritto fra i reati di maltrattamento proprio perchè il cane guida, che tanto e più di altri serve l'uomo e la società, non è considerato un animale ma una macchina e come tale risulta privo di diritti compreso quello di essere considerato quale è, un cane come gli altri.
Finito il "servizio", a macchina usurata, dove finiscono i cani che per anni hanno assecondato l'uomo donando i loro occhi, il fiuto, la vita stessa? Canili? Vivisezione?
L'ultimo atto dell'abbandono, quello senza ritorno.
Come recita una canzone famosa "uno su mille ce la fa" quindi una minoranza di queste creature sfruttate all'inverosimile alla fine può trovare una nuova famiglia, ma gli altri 999?
Nessuno ha mai pensato alla fine dei moltissimi cani usati dall'uomo nei più svariati lavori a cui vengono addestrati?
Il cane che accompagna un cieco, o un poliziotto, oppure il cane che scava fra le macerie di una casa devastata dal terremoto......oppure..........
Quale è la loro sorte? Dopo una vita trascorsa all'insegna di una rigida disciplina, pochissimo affetto e tanti comandi, vengono scaricati come si fa con una macchina vecchia e inservibile; allontani dalle persone che amano, da un'esistenza che, anche se non voluta, è pur sempre l'unica alternativa che conoscono e con cui hanno imparato a convivere. Se tutto questo succedesse ad un umano si griderebbe allo scandalo, ma a un cane......suvvia, non siamo ridicoli........
Greg ha aiutato il suo padrone per 10 anni e adesso nessuno aiuterà lui. Nessuno?
Vogliamo che si accendano luci.
p.s. articolo di cronaca in allegato
LIBERO - 18 AGOSTO 2005
Greg cerca casa e l'amore mancato
Ricevo da Paolo Migliaccio, delegato LAV per l'Abruzzo, un appello che volentieri pubblico, anche perché alimenta riflessioni e perplessità. Greg è un cane molto speciale, uno di quei cani che non sono mai stati cuccioli, non hanno mai assaggiato il nettare dell'adolescenza, obbligati ad essere adulti, maturi e irreprensibili fin dal primo anno di età. Greg è un dolcissimo Labrador di undici anni, dieci dei quali passati al fianco del suo proprietario, non vedente, per garantirgli una vita " normale" in società, sul lavoro o semplicemente a passeggio per la città. Poco tempo fa il destino cinico e baro ha voluto giocare uno di quegli scherzi che, ogni tanto, si diletta ad architettare. Greg ha cominciato ad inciampare negli oggetti, a non essere più sicuro del suo orientamento spaziale. Il generoso cane, che ha dato gli occhi al suo compagno, ha cominciato ad accusare seri problemi di vista. Una cataratta bilaterale gli impedisce di espletare le sue mansioni ma non di avere un cuore: quello che batte soprattutto per quel bambino con cui divide la stanza. Purtroppo a Greg è stato ritirato il patentino e, senza questo, non è più valida la copertura assicurativa in caso di incidenti del proprietario.. Ad ottobre dunque, arriverà un altro cane addestrato e la convivenza tra i due è sconsigliata. Greg ora è di troppo e si sta cercando una famiglia che lo accolga, ricambiando l'amore che egli è in grado di offrire per molti anni e assicurando a chi non ha goduto della gioventù, almeno una serena anzianità. I lettori di Libero hanno dimostrato sempre un cuore di straordinaria generosità in questi casi. Sono certo che non deluderanno Paolo Migliaccio che si sta dando da fare perchè Greg non si senta abbandonato dal genere umano che, con tanta dedizione, ha servito per un decennio. In margine a questo appello mi sorgono alcuni dubbi e perplessità. Mi pare impossibile che un cane affetto da una cataratta congenita (con la quale è nato) venga addestrato per non vedenti. Più che un ossimoro sarebbe una barzelletta. Dunque sarà una cataratta senile. La differenza non è puramente accademica. In questo caso infatti forse Greg potrebbe essere operato e non dico riavere il patentino (ma perchè no poi?), ma almeno la sua vista e maggiore speranze di trovare una famiglia adottiva di buon cuore. Un altro dubbio che mi rode è questo. Che fine fanno tutti questi animali per disabili quando non possono più prestare la loro preziosa opera? Adesso non ho risposte, ma un supplemento di indagine mi pare d'obbligo.
|