Egregi signori
Si dice, ma non è la verità, che "una piccola ma vitale parte della ricerca medica è legata a filo doppio ai test sugli animali".
Si dice soltanto. Perchè è enorme il numero degli animali usati e sacrificati, anche per le più stupide, ripetitive, insignificanti, inutili ricerche. Come tutte le verità scomode anche questa viene taciuta, raggirata, manipolata. Chi potrà mai essere l'uomo integerrimo, incorruttibile, coraggioso fino all'eroismo, da rifiutare che altri (scienziati o scientisti?) si occupino di salvargli la vita violando e violentando quella degli animali? Chi potrà mai vincere un ricatto tanto subdolo e vile?
La scienza ufficiale mentre afferma e propaganda che i test sugli animali servono, non si avvale dei principi etici (che neppure considera) ma esclusivamente di principi utilitaristici.
Invitiamo chi ha rispetto per la propria capacità e libertà di giudizio e di scelta a intraprendere le sue personali ricerche, a non soffermarsi all'esternazione dei soli interessati.
Invitiamo a contattare e quindi ascoltare quanto dicono i medici antivivisezionisti, le associazioni che da anni combattono la vivisezione; invitiamo i giornalisti a non tappare la bocca di chi esprime un parere diverso da quello dei ricercatori i quali sono direttamente interessati a dire ciò che dicono e non tanto per "il bene dell'umanità" ma, escluse le eccezioni, per il loro personale sviluppo di carriera, di prestigio, di potere.
Elenchiamo alcuni links che ci auguriamo vogliate visionare.
Grazie.
.....................GRUPPO BAIRO Onlus        
bairo.info
 
 
firme dei sostenitori del messaggio: 

p.s. articolo di cronaca in allegato
 

CLARENCE
24/AGO/05 - 12:13
 
RICERCA: GB, 500 SCIENZIATI DI PUNTA SOSTENGONO TEST SU ANIMALI
 
Milano, 24 ago. (Adnkronos Salute) - Una ‘’piccola ma vitale’’ parte della ricerca medica e’ legata a filo doppio ai test sugli animali. A sostenere le ricerche condotte sulle cavie per la messa a punto di nuovi farmaci e terapie e’ un gruppo di oltre 500 scienziati britannici, firmatari di una dichiarazione ‘ad hoc’ che ha suscitato le ire degli animalisti Gb. Il documento, voluto dalla Research Defence Society (RDS), arriva dopo che ieri una fattoria dello Staffordshire che allevava cavie da destinare alla ricerche ha annunciato la chiusura, a causa delle intimidazioni degli attivisti per i diritti degli animali. La dichiarazione degli scienziati, che non e’ legata alla decisione della fattoria di Newchurch, arriva a 15 anni di distanza da un’analoga presa di posizione da parte della British Association for the Advancement of Science. Fra i firmatari di oggi anche tre Nobel, 190 iscritti alla Royal Society e al Medical Research College e centinaia di docenti universitari. ‘’Siamo felici di aver ottenuto oltre 500 firme da parte del top degli scienziati accademici e dei ricercatori in meno di un mese’’, commenta sulla Bbc online Simon Festin, direttore esecutivo di RDS. La dichiarazione non trascura, comunque, alcuni elementi importanti a tutela delle cavie: i ricercatori dovrebbero assicurare l’esistenza di benefici legati agli esperimenti sugli animali. Non solo, ma durante i test occorre fare ogni sforzo per salvaguardare il benessere degli animali e per ridurre al minimo le loro sofferenze. Inoltre, quando e’ possibile, questi test devono essere sostituiti da metodi alternativi. E anche il numero di animali coinvolti dovrebbe essere ridotto. In ogni caso, senza ricerche simili ‘’non faremmo progressi nel trovare cure che alleviano il dolore e le malattie in animali e uomini’’, commenta il genetista Robin Lovell-Badge del Nimr di Londra. Nel documento gli esperti promettono anche di essere piu’ trasparenti sui test sugli animali. E sollecitano il mondo dei laboratori a fornire informazioni chiare, per favorire una discussione razionale. (Mal/Adnkronos Salute)

 
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