Egregi signori
Non ci stupisce leggere di vandalismi al Parco S. Paolo di Poggio Mirteto.
D'altra parte le violenza contro le cose che tanto scandalizza le istituzioni del comune, è ben poca cosa rispetto alla violenza contro gli animali, esseri viventi, anch'essi degni di tutela, anzi, molto più degni in quanto esseri viventi capaci di soffrire.
Forse il comune ha dimenticato le leggi del Parlamento italiano a favore degli animali e vuole soltanto occuparsi, perchè è molto più facile e congeniale, degli escrementi dei cani?
Abbiamo ancora davanti agli occhi l'immagine di quel misero cane, tutto pelle ed ossa, che fu fatto sparire da un giorno all'altro.
Fu un ex "giovane teppista" colui che ridusse in quelle condizioni il cane della foto? Quante anime recuperabili (pubbliche e private) vivranno a Poggio Mirteto? Anime pure.....?
Siamo d'accordo, raccogliere gli escrementi del proprio cane è indice di civiltà, ma a Poggio Mirteto esistono ben altre sporcizie da rimuovere e crediamo che tutti siano d'accordo nel ritenere che il rispetto delle leggi, da parte di tutti, sia il più importante e indicativo segnale di civiltà e che, la prima questione da rimuovere sia proprio la loro inadempienza.
Per chi ignora i fatti a cui ci siamo riferiti, indichiamo di seguito i link.
https://bairo.info/mailingmex6.html (con foto)
Anche le condizioni di vita dei cani nel canile di Colle Arpea non rallegrano.
http://www.fuoriradio.com/alternuke/article2481.html
Ci auguriamo una profonda riflessione.
firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
IL MESSAGGERO
Venerdì 19 Agosto 2005
POGGIO MIRTETO
Vandali al parco S. Paolo, offensiva del Comune L’assessore ai Servizi Sociali Marcelli: «Grazie ai carabinieri individuati già alcuni giovani teppisti» di SAMUELE ANNIBALDI
Poggio Mirteto (Rieti)
Dopo gli atti vandalici che nei mesi scorsi hanno riguardato Parco San Paolo a Poggio Mirteto e gli spazi a verde pubblico di Poggio Centro e delle frazioni, meta prediletta dei cani per i loro bisogni, il Comune mirtense alza la guardia e richiama al rispetto delle regole facendo leva sul senso civico della gente. L’assessore ai servizi esterni del Comune, Roberto Marcelli inizia da Parco San Paolo preso di mira nei mesi passati dalle classiche “ragazzate” con danni ai giochi dei bambini, alla recinzione e ai punti luce di quell’area che dovrebbe costituire il fiore all’occhiello della cittadina mirtense «grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine – inizia l’assessore - in special modo dei carabinieri, siamo riusciti a individuare alcuni presunti responsabili degli atti poco edificanti che nei mesi scorsi sono stati compiuti all’interno del parco. Alcuni di questi ragazzi hanno capito di aver sbagliato, ci abbiamo parlato e oggi stanno collaborando risarcendo il Comune dei danni causati. Più che una denuncia era importante far capire loro che il patrimonio pubblico è un bene di tutti che va tutelato e protetto. La stessa cosa che alcuni proprietari di cani dovrebbero capire e che invece in barba alle varie e specifiche ordinanze emesse continuano a far scorazzare gli animali in ogni dove, creando inevitabilmente sporcizia». Marcelli si riferisce esplicitamente a due punti in particolare: la zona adiacente il Monumento ai Caduti, in Piazza Martiri «diventata nelle aiuole circostanti una vera latrina per cani» e il parco giochi a Poggio Mirteto Scalo «ho interessato anche il Comando della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni – dice Marcelli - al fine di intensificare i controlli e sanzionare i possessori di cani che non rispettano le regole». Quelle regole basilari sancite anche dall’ordinanza a cui l’assessore faceva riferimento che prevede per i proprietari degli “amici” a quattro zampe, di munirsi di paletta e bustina e ripulire i “ricordini” che i loro animali lasciano per la strada o per i parchi pubblici, specialmente se di quegli spazi a verde come avviene ad esempio per nel caso di Poggio Mirteto Scalo (dove peraltro l’accesso al parco giochi è vietato ai cani con tanto di cartello che almeno i padroni dovrebbero saper riconoscere) a beneficiarne sono soprattutto i bambini che vanno lì a passare un momento di gioco e di allegria.
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