Egregi signori
Leggiamo sul vostro sito internet http://www.santuantinu.it/ della corsa dell' Ardia, dove i cavalli sono costretti a un galoppo sfrenato e temerario su un terreno impervio e malagevole sotto i colpi di fucile dei cavalieri che li tengono in costante terrore.
La memoria dei secoli non si perde neppure se si rinfresca alla maniera contemporanea, rinunciando cioè alla violenza e allo sfruttamento in uso in quei secoli bui ormai passati e ai quali nessuno vorrebbe tornare.
Perchè quindi farci tornare i cavalli? Che interesse hanno loro per la nostra memoria? Perchè continuare nel sadismo che l'umanità dovrebbe essersi lasciata alle spalle? Perchè ancora il piacere di sfruttate creature indifese per il nostro piacimento?
Nessuna compassione per la loro fatica, proprio come nel medioevo; nessuna considerazione per la loro sofferenza, proprio come nel medioevo; nessun rispetto per la loro vita, proprio come nel medioevo.
L'uomo ha dimenticato molte memorie, quella, per esempio, della schiavitù a cui era sottoposto da altri uomini, più forti, più potenti, più crudeli. La replica con gli animali.
La memoria non può essere santificata dal sadismo ma con metodi consoni alla cultura a cui l'uomo del 2000 è pervenuto o, si crede, sia pervenuto. Evidentemente, a questa cultura del rispetto, della tolleranza, della solidarietà, della compassione solo alcuni uomini sono pervenuti ma non la società.
Se neppure un parroco sa provare compassione ma, anzi, benedice, la festa sadica; se neppure un uomo di chiesa riesce a sentire una francescana sintonia con tutte le creature; se nessuno riesce a vedere gli animali come esseri degni di rispetto e tutela, ci domandiamo del perchè delle leggi, del perchè della cultura, del perchè dell'umanità se tanto poco di tutto questo entra nella festa dell'Ardia.
Chiediamo alle persone sensibili di pretendere che la corsa a cavallo sia abolita e lasciata soltanto la corsa a piedi.
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Risposta di Giuseppe Pitzolu webmaster del sito santuantinu.it e controrisposta del GRUPPO BAIRO