Egregi signori
I cinghiali vivono allo stato libero e non c'è da meravigliarsi in quanto sono animali selvatici. L'uomo non ha ancora costruito per loro allevamenti intensivi perchè altrimenti come farebbero i cacciatori a divertirsi? A divertirsi uccidendo.
Come potrebbero se non alimentando  la paura e il ricatto?
Come possono denunciare di essere responsabili dell'introduzione dei cinghiali in tutta Italia per dare continuità al loro sport preferito?
Altrimenti sarebbe facile l'equazione: non si comprano più cinghiali dall'Europa dell'est e quindi non ci saranno più cinghiali di cui aver paura, di cui lamentare danni e ogni altro misfatto.
Basterebbe cessare le importazioni che vanno anche contro la legge in quanto il cinghiale alloctono dell'Europa dell'est produce quell'inquinamento genetico proibito.
Ma si sa, non c'è peggior sordo di quello che non vuol sentire. Sordi sono i cacciatori e i loro adepti. In silenzio gli altri.
 
........................GRUPPO BAIRO Onlus        
bairo.info

 
firme dei sostenitori del messaggio: 

p.s. articolo di cronaca in allegato

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BASILICATA)
04/07/2005
 
Molti agricoltori chiedono l'intervento degli enti interessati 
Emergenza cinghiali
Danni notevoli nelle campagne di Montescaglioso

 
MONTESCAGLIOSO (MT) - E' emergenza cinghiali nelle campagne di Montescaglioso. Tutti i terreni, con le loro colture, ubicati al confine a destra ed a sinistra Bradano, per tutta la lunghezza delle contrade Giannina-Valle Cupa, Vallone Castole, Lama D'Arco e di tutti i fondi dell'ampio territorio vengono sistematicamente danneggiati ed in parte distrutti da branchi di cinghiali allo stato libero. Centinaia di proprietari dei terreni hanno fatto pervenire al presidente della Regione, all'assessore all'Agricoltura, al prefetto, al Corpo Forestale dello Stato, al dipartimento Agricoltura e Caccia, al Sindaco di Montescaglioso, al Comando Stazione Carabinieri di Montescaglioso, una denuncia sottoscritta con la quale segnalano il grave danno ed il mancato reddito: «derivante dalla distruzione delle colture, vigneti, ortaggi, campi di meloni, frutteti, senza contare la pericolosità per l'incolumità delle persone, si segnalano infatti episodi gravi di aggressione a contadini che sono stati costretti a salire sugli alberi o a trovare rifugio in qualche casolare per sfuggire alla violenza di decine di cinghiali. Invitiamo pertanto, continua la nota, le autorità ad intervenire per evitare che alla fine non accada qualcosa di grave a noi ed ai nostri bambini che presi alla sprovvista potrebbero non avere il tempo di mettersi in salvo». Dopo aver ricordato che già molte segnalazioni sono state fatte per denunciare i danni causati da questi animali onnivori e per sottolineare l'aggressività e la violenza che comincia già nei loro territori di ripopolamento, molto estesi nel Materano ed in Basilicata, privi di recinzioni dove i cinghiali sono liberi di distruggere tutto quanto a loro portata, la nota così conclude:« Vogliamo sperare che le autorità a cui segnaliamo il gravissimo problema intervengano con la massima urgenza per trovare una soluzione immediata che impedisca l'ulteriore danneggiamento alle coltivazioni e soprattutto ci consenta di poter lavorare i nostri terreni senza correre il pericolo di essere assaliti da un branco di cinghiali che vaga tra le nostre colture pregiate devastandole».a.par.

 
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