Egregi signori
Abbiamo seguito la vicenda del pastore tedesco legato a catena sotto il sole con 35 gradi di temperatura e tanto di museruola imposta dal padrone perchè non abbaiasse la sua sofferenza.
L'animale è stato salvato da un volontario, chiamato sul posto e portato prontamente da un veterinario.
Questi ha dichiarato che se il cane non fosse stato soccorso prontamente le condizioni in cui era costretto lo avrebbero ucciso in poco tempo.
Ma, ecco la sublime interpretazione data ai fatti dalla responsabile dell'Ufficio diritti animali del comune: non si poteva intervenire perchè il cane non era morto.
Quindi la tutela degli animali d'affezione avverrebbe, secondo il comune di Modena, dopo la loro morte!
Esterrefatti, proponiamo di cambiare il nome all'ufficio. Che ne dite di chiamarlo Ufficio tutela seviziatori di animali?
Oppure è meglio, in quanto la legge lo impone, conservare il nome dell'ufficio e cambiare l'irresponsabile (ed è un eufemismo), colei che si è distinta per acume, solerzia, esatta interpretazione della lettera e dello spirito della legge?
Noi cittadini, che perseguiamo il rigore intellettuale e morale, ci meravigliamo delle scelte, delle interpretazioni, dell'inedia e dell'incapacità di chi dovrebbe servire la legge, quindi gli animali e la società e non sa farlo.
Invitiamo tutti a una riflessione e a un colloquio intimo con la propria intelligenza.
........................GRUPPO BAIRO Onlus
firme dei sostenitori del messaggio:
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Risposta del Comune di Modena - settore ambiente - e controrisposta GRUPPO BAIRO