Egregi signori
Condividiamo le osservazioni e sosteniamo le richieste dei Verdi di cui all'articolo in calce. La città di Trieste si vanta di essere civile, una città che guarda al nord piuttosto che al sud del mondo. Ma, evidentemente, tra il dichiarare di essere civili, rispettosi delle leggi ed esserlo, come dice la filastrocca, c'è di mezzo il mare. Come in altre città italiane, anche a Trieste per i cani abbandonati non c'è l'attenzione richiesta. Anche in questa città la legge 281 del 14 agosto 1991 tarda ad essere applicata. Le motivazioni sono molte ma il risultato è sempre lo stesso: mancanza di determinazione, di fermezza, di rigore morale e intellettuale. O altro? L' attuale canile, gestito dall'Azienda Sanitaria, è una struttura fatiscente fuori da ogni norma di benessere per gli animali. Perchè allora l'amministrazione comunale ha bocciato la realizzazione di un nuovo canile nella ex-caserma di Banne? Per poter impiegare altrove i fondi già acquisiti? Come mai l'amministrazione comunale in quattro anni non è riuscita a realizzare il canile nel luogo prescelto, a Trebiciano, perdendo ben due finanziamenti regionali? Perchè farsi tanta propaganda di civiltà quando i cani, animali d'affezione, vengono totalmente ignorati, ignorate le legittime attese dei cittadini rispettosi e civili, ignorata la legge, ignorata la coscienza? A Trieste non esiste un'accoglienza per gli animali che sia degna di questo nome e neppure un servizio comunale di pronto soccorso veterinario. Grazie all'inefficienza dimostrata, l'amministrazione, per risolvere un problema divenuto impellente, prospetta come soluzione la "deportazione" dei cani in Friuli, senza preoccuparsi di sradicare animali da tempo ambientati nel rifugio Girlos, tra le persone che conoscono, ignorando la loro etologia, trattandoli come oggetti senza sentimenti e senza emozioni. Ci chiediamo perchè il Parlamento emani le leggi a tutela degli animali se queste vengono ignorate! Ci chiediamo perchè le amministrazioni comunali, al servizio della società, sono le prime a ignorarle mentre ne pretendono il rispetto dai cittadini! Ci chiediamo chi guadagna nello spreco di denaro pubblico: il benessere dei cani, il servizio alla società triestina oppure il canile privato convenzionato dell'allevamento "Il Girasole" di Porpetto? O altro? Ci auguriamo una rigorosa riflessione tenendo conto che siamo elettori e che la nostra memoria è viva. ........................GRUPPO BAIRO Onlus
firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato Il Piccolo di Trieste L’esponente dei Verdi Chiara Bernardoni accusa la Circoscrizione e rileva che il Comune non riesce e trovare altri siti «Ostacoli di ogni tipo per il canile a Trebiciano» Non essendoci l’approvazione per l’area si sono già perduti due finanziamenti regionali Niente canile sul Carso, e il rischio che i cani anziani ospitati al Gilros siano trasferiti in Friuli. A denunciare la situazione sono i Verdi, in netta polemica con l'amministrazione comunale di Trieste, ma anche con il Centrosinistra colpevole – secondo la responsabile regionale per le tematiche ambientaliste, Chiara Bernardoni – di non agire a favore della realizzazione del nuovo canile. |