Egregi signori
la Sicilia ci ha abituato a letture esemplari.
Articoli senza soluzione si leggono sui giornali nazionali e sempre per dire la stessa cosa: i cani randagi girano per le città, stupiscono gli stranieri, preoccupano i locali, sono indecorosi, sono pericolosi, sono ...........
Noi diciamo invece: le amministrazioni sono latitanti e non adempiono ai doveri per cui sono state chiamate.
I mass media hanno fatto conoscere la realtà nascosta del nostro Paese, gli sprechi di denaro buttato al vento (o meglio, nelle tasche di alcuni sfruttatori della società), di opere incomplete, abbandonate, inutilizzate e quindi inutili.
Si distribuiscono miliardi come coriandoli a carnevale ma non si trovano spiccioli per costruire canili, per combattere il randagismo e tutelare gli animali d'affezione come le leggi dello Stato pretendono si faccia.
Non si promuovono campagne di informazione, non si controllano tatuaggi nè si fanno sterilizzazioni.........il denaro manca.
Ma chi può crederlo?
Vogliamo ribadire che nessuna civiltà di pochi, nè passate glorie possono cancellare l'inciviltà presente, la vergogna di una Regione che non sa capire nè applicare i canoni dell'avanzamento culturale e della legalità.
Ma è rimasto tra i siciliani qualcuno che voglia combattere queste vergogne?
Noi ancora speriamo ma boicottiamo ogni luogo dove l'attenzione, il rispetto e l'educazione verso gli animali manchi.
...............GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articoli di cronaca in allegato
GIORNALE DI SICILIA Cronaca Provincia di Agrigento
10 MAGGIO 2005
In giro ci sono oltre settecento randagi Ma il Comune può catturarne solo 150
Sanità. Fatto un censimento degli animali presenti nel territorio. In funzione c'è solo un rifugio. Sospese dopo appena un giorno le sterilizzazioni, è mancato il farmaco
(gne) Manca l'anestetico e si interrompono le sterilizzazioni. Succede nel canile municipale di contrada Ciavolotta, dove ad essere sottoposto all'intervento è stato solo un cane. Un randagio che tra pochi giorni lascerà la struttura per cedere il posto ad un altro animale che finora è rimasto in strada. Nonostante la sostanza sia già arrivata, ancora non sono ripresi gli interventi. Il dirigente del settore veterinaria dell'Asl Antonino Izzo assicura: "Considerato che il farmaco è già arrivato a giorni proseguiremo con le sterilizzazioni. Siamo in possesso di cinque flaconi che serviranno per operare almeno settanta cani". Mentre vengono rallentate le sterilizzazioni, procedono le iniezioni dei micro-chip. Ne sono già stati collocati venti. A distanza di due settimane dall'inaugurazione dell'ambulatorio veterinario all'interno del rifugio, la situazione in città non sembra essere migliorata. L'ennesimo allarme è giunto dal quartiere di Fontanelle. Proteste anche dal salotto buono della città. Un branco di randagi, infatti, "staziona" giornalmente a Porta di Ponte e in via Atenea, tra lo stupore dei turisti e la rabbia dei cittadini. Ma l'amministrazione comunale e i volontari dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che gestiscono la struttura hanno le mani legate. Il canile è saturo e se non si procederà con le sterilizzazioni sarà impossibile liberare i cani presenti e catturarne degli altri. "Da un recente monitoraggio della città - ha detto la presidente dell'Enpa Alessandra Montalbano - è emerso che i cani presenti nel territorio comunale sono oltre settecento. Un numero destinato a crescere ulteriormente se si considera che le cucciolate sono all'ordine del giorno. Per eliminare il fenomeno del randagismo - ha spiegato - occorreranno circa venti anni". Del resto il canile ne può ospitare solo 150. Ma i cittadini non vogliono sentire spiegazioni. E' animata la protesta di una abitante di Fontanelle ha segnalato la presenza di un branco in via Provenzano. "I randagi - ha spiegato - si avvicinano spesso ai bambini che giocano in strada, con il pericolo che qualcuno possa aggredirli e farli del male. I miei figli sono impauriti e in questi giorni sono rimasti chiusi in casa". La donna afferma anche di essersi più volte rivolta al Comune, ma senza ottenere alcun risultato. "Ho paura ad uscire con lo scooter - ha detto - perch‚ i cani mi inseguono, con il conseguente rischio di perdere l'equilibrio e cadere per terra". Una situazione che rischia ulteriormente di degenerare, quindi, soprattutto sotto il profilo igienico-sanitario. "Con le alte temperature - ha spiegato la donna - il pericolo si fa maggiore. La presenza di zecche mette a repentaglio la nostra serenità. E' opportuno che il Comune intervenga al più presto - ha concluso - prima che ci scappi il morto, come avvenuto qualche anno fa per uno sfortunato giovane del quartiere".
Giovanna Neri
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GIORNALE DI SICILIA
12/05/2005
Diecimila randagi padroni della città
Antonio Fiasconaro
Palermo
Diecimila e più randagi sono padroni della città. Sarebbero infatti tanti i cani abbandonati che scodinzolano quotidianamente per le vie della città. Se non si trovi un freno a questo fenomeno tra qualche anno questo numero, secondo gli esperti, è destinato sempre più ad aumentare, addirittura a raddoppiare. Una «piaga» difficile da rimarginarsi. Tanto che le cronache sono sempre zeppe di notizie che riguardano cani abbandonati, aggressioni di randagi e di canile sempre più superaffollato. Un fenomeno difficilmente da azzerare, fino a quando come sottolinea da più tempo l'assessore alla Salute del Comune, Nino Nascè «ci saranno sempre più abbandoni. Ogni cane, partorisce una cospicua cucciolata, quindi i nuovi nati saranno i randagi di domani. Bisogna evitare quindi che i privati abbandonino le beste per le strade». E dire che al canile municipale di via Tiro a Segno, non manca l'attività dei veterinari per le sterilizzazioni e la cosiddetta «microcippatura». Ma non basta. Orrorrerebbe anche la realizzazione di un nuovo e più moderno canile municipale. Già da tempo, i tecnici dell'assessorato alla Salute, stanno lavorando alla realizzazione di un nuovo rifugio. «Entro la fine dell'anno - esordisce l'assessore Nascè – saremo in grado di far partire le opere per la costruzione a Bellolampo sia del nuovo canile che del cimitero degli animali. Per quanto riguarda il canile il progetto prevede la realizzazione di almeno 500 posti che per la città di Palermo è un buon numero. Sia il canile che il cimitero degli animali saranno gestiti dalla Gesip che in questo momento sta gestendo l'attuale canile». Queste due realizzazioni, saranno quindi importanti per la città che, finalmente, potrebbe porre rimedio, ma in parte, a questo fenomeno che evidentemente è assai difficile da risolvere in maniera radicale. Intanto, però, i randagi circolano indisturbati. Sono ormai da tempo i «padroni» della città. ***************************************************************
GIORNALE DI SICILIA
12/05/2005 - Cronaca Provincia di Caltanissetta
Animali abbandonati, la Lav: "Le adozioni vanno favorite"
GIORNALE DI SICILIA
12/05/2005 - Cronaca Provincia di Palermo
Piazza Politeama, inseguito un ciclista
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GIORNALE DI SICILIA
12/05/2005 - Cronaca Provincia di Palermo
Randagi alla Favorita, Nascè annuncia: "Un posto nei rifugi, liberiamo il parco" In piazzale dei Matrimoni ci sono cucce abusive e ciotole di cibo
Aggressivi quelli dell'ex colonia
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