Egregi signori
Siamo d'accordo con le osservazioni dell'articolo sotto riportato. Condividiamo lo sdegno e il raccapriccio per la crudeltà efferata di uccidere madri e cuccioli di animali stupendi che dovrebbero essere ammirati, ricercati, la cui osservazione dovrebbe riempire di gioia e di stupore per la bellezza del creato. Ma gente dura, annebbiata, inquinata, moralmente indecente, pensa di uccidere, uccidere, uccidere..........all'infinito. Cerca sempre nuovi oggetti, vecchi motivi, un unico imperativo: accontentare l'orgasmo della morte altrui.
Le Province sono lì per accontentarla, la favoriscono e dimenticano, colpevolmente, i cittadini che vogliono gli animali vivi ovunque.
Questi signori cacciatori, come vampiri si aggirano ovunque un animale respiri e: visto, detto e fatto. Le Province italiane, serve e succubi, ricattabili e conniventi imprimono la loro ceralacca sul nulla osta e gli animali devono dire addio alla vita.
Continuare con questa politica niente di più sbagliato. Con l'avvento di internet noi animalisti siamo collegati, comunichiamo con cittadini attenti, ci colleghiamo con facilità, ci informiamo e informiamo. Siamo tanti e molti, molti più dei.............cacciatori.
I nostri voti saranno molto selettivi.
I politici intendano.
...............GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
IL GAZZETTINO DI PADOVA
24 APRILE 2005
L'intervento
Vitturi (Lac): «La Provincia autorizza l'abbattimento dei cuccioli di volpe»
Venezia
La provincia di Venezia autorizza l'abbattimento dei cuccioli di volpe e delle loro madri - è questa l'amara realtà che emerge dall'attenta lettura dell'autorizzazione, datata 9 marzo 2005, sottoscritta dal dirigente dell'ufficio caccia-pesca provinciale, dottor Chiaia. - Dalla documentazione in nostro possesso si evince che le volpi femmine, in questo periodo rinchiuse al sicuro nelle tane in compagnia dei loro cuccioli, saranno letteralmente stanate dai micidiali cani da tana. Questi cani sono addestrati ad insinuarsi negli stretti cunicoli in modo da aggredire e far fuggire all'esterno le madri con i loro cuccioli. All'esterno, appunto, dove ci saranno i cacciatori che, sotto l'occhio della polizia provinciale, completeranno l'opera abbattendo a fucilate le malcapitate volpi anche in zone ed in tempi normalmente vietati alla caccia. E tutto solamente per fare un favore ai cacciatori, i quali si lamentano di abbattimenti, peraltro mai documentati, della loro selvaggina (lepri e fagiani) da parte di esemplari di volpe. Va detto che il provvedimento provinciale non è ancora esecutivo dal momento che manca proprio la documentazione relativa al censimento della popolazione di volpe e delle prede da questa abbattute. Questo non ci tranquillizza affatto. Chi credete siano gli incaricati a determinare i danni provocati dalle volpi ed il loro numero? Naturalmente i cacciatori, gli unici che abbiano un diretto interesse a dimostrare che il Miranese è invaso da questi simpatici mammiferi poco più piccoli di un cane domestico. Insomma, l'operazione si configura come il solito favore privatistico che prevarica l'interesse pubblico a vivere in un ambiente più naturale, magari percorso da qualche esemplare di volpe, ma libero dal piombo degli amanti della natura calibro 12. Massimo Vitturi delegato provinciale Lac |