Egregi signori
Leggiamo l'articolo allegato. Anzi, leggiamo gli articoli che continuamente vengono pubblicati a proposito di animali avvelenati. Centinaia, migliaia di animali che ogni anno, in tutte le Regioni italiane, muoiono tra atroci sofferenze senza che le istituzioni intervengano adeguatamente.
Fenomeno ripugnante e incivile, indegno di un paese che pretende di chiamarsi evoluto e che ci addita all'esecrazione dei paesi del centro nord  Europa dove questo perverso comportamento è sconosciuto.
Domestici o selvatici, per gli avvelenatori non fa distinzione e neppure la tremenda morte degli animali li riguarda perchè costoro sono avvezzi a uccidere. Infatti, la maggior parte delle esche  viene recuperata nei territori di caccia e non è da meravigliarsi.
I cacciatori erano legalmente autorizzati, fino al 1977, a utilizzare i veleni per uccidere gli animali predatori, quelli che li avrebbero privati dell'oggetto del loro sadico divertimento.
Ma, nonostante da molti anni la legge lo proibisca, la pratica continua.
Apprezziamo pertanto la Polizia Provinciale di Firenze, unica istituzione in Toscana che si occupi di contrastare il fenomeno e ci auguriamo che altre istituzioni si muovano per trovare quelle soluzioni che permettano il rispetto delle leggi.
Così facendo potranno  rendere giustizia a quei cittadini amanti degli animali  finora discriminati.

 

...............GRUPPO BAIRO Onlus
bairo.info

firme dei sostenitori del messaggio:   

 
p.s. articolo di cronaca in allegato 

 
LA NAZIONE 
18 APRILE 2005
 
REGGELLO (FI)

Cani avvelenati, sequestrato materiale a responsabili di aree faunistiche

 
FIRENZE, 18 APRILE 2005 Fitofarmaci contenenti prodotti tossici, tagliole, lacci e trappole per uccelli e mammiferi, armi e munizioni. È il materiale che gli agenti della polizia provinciale di Firenze hanno trovato e sequestrato in seguito a perquisizioni nel corso delle indagini sui molti avvelenamenti di cani che si sono verificati negli ultimi anni nella zona di Reggello.

Stragi di animali domestici con esche e bocconi avvelenati si verificano da anni in quest'area. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per i numerosi avvelenamenti avvenuti all'interno della zona di ripopolamento e cattura «Vaggio» e nel territorio limitrofo.

Nell'ambito di questa indagine sono scattate le perquisizioni della polizia provinciale nei confronti di alcuni responsabili della gestione faunistica dell'area interessata, ritenuti indiziati di aver avvelenato e ucciso, negli ultimi cinque anni, 23 cani di proprietà di persone che abitano all'interno e sul confine della zona di ripopolamento.
 
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