Gentili signori
Ci capita, a volte, di commuoverci quando incontriamo "durante il cammin di nostra vita" l'amore di qualcuno verso il suo animale, di una società verso gli animali.
Quasi ci sembra impossibile tanto siamo abituati alla crudeltà, all'indifferenza e totale disinteresse degli italiani.
Nel corteo che ha accompagnato il Principe Ranieri alla sua sepoltura, in mezzo a principi, alti dignitari e persone importanti, c'era anche lui: l'amico più vero che un umano possa mai avere. Il suo cane. Compito e tranquillo, Odin l'inseparabile amico del Principe, sembrava conscio di ciò che stava accadendo. Le attenzioni delle telecamere si sono rivolte a questo cagnone, quasi con stupore. In Italia una cosa del genere non sarebbe certo possibile. Non crediamo fosse solo un privilegio regale, anche perchè in Costa Azzurra, come in tutta la Francia, la sensibilità verso gli animali domestici è certamente più evoluta della nostra. Un cane è parte della famiglia, come un figlio. Nei negozi, alberghi, supermercati e in qualsiasi luogo pubblico, gli è permesso entrare con la stessa opportunità del suo padrone. Difficile per noi italiani crederci, ma esistono luoghi in questo mondo, in cui anche all'animale è riconosciuto il rispetto. L'Italia si vanta di essere un Paese civile e progredito, tranne quando prende a calci un cane che segue una processione o a ombrellate un micio che per sua sfortuna si è intrufolato in un luogo in cui non poteva entrare. Paese del sole e della pizza, ma che fa morire di fame dei poveri randagi condannati ad essere tali non certo per loro volere. Ci ha commosso quel grande cagnone color cenere che silenzioso seguiva il feretro. Il Principato di Monaco ha voluto bene al suo Principe, così come la sua famiglia stretta attorno alla bara, ma Odin ha amato l'uomo che c'era in lui, aldilà della corona e dei fasti di corte.
...............GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio:
I funerali del principe Ranieri : anche il cane segue il corteo funebre
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